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Scompartimento n. 6
Mosca, anni '80, sul leggendario treno della Transiberiana diretto a Ulan Bator, due estranei si trovano a condividere lo scompartimento: una taciturna studentessa finlandese e un violento proletario russo dall'inesauribile sete di vodka. Nell'intimità forzata del piccolo spazio la tensione sale. Lui è uno sciovinista, misogino, avvezzo al carcere, ma con l'irriducibile passione per la vita. Lei è tormentata dai ricordi del suo ragazzo moscovita che si è finto pazzo per non combattere in Afghanistan ed è impazzito nel manicomio dove l'hanno rinchiuso, lasciandola piena di domande nella terra che l'ha sedotta. È l'anima di questa terra a pulsare nelle sconfinate distese che il treno attraversa, nel mosaico di identità e popoli di una Siberia in cui tutto è estremo. Con un realismo crudo che trasuda poesia, Rosa Liksom racconta l'incontro tra due destini ma soprattutto il viaggio attraverso la fine di un impero che sembra sciogliersi in fanghiglia, nel cuore di un popolo disilluso e fiero, che vive nella perenne nostalgia del passato e del futuro, nell'eterno sogno cechoviano "A Mosca! A Mosca!".
EUR 15.68
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Storie di Amsterdam
"Fu un'epoca meravigliosa. Anche se, a pensarci bene, è un'epoca che deve durare ancora adesso, durerà sempre finché ci saranno ragazzi di diciannove, vent'anni". È la voglia di rivoluzionare il mondo che i bohémien di Nescio hanno in comune con i ragazzi di tutti i tempi, hippy ante litteram in un'Amsterdam di inizio 900, in rivolta contro un sistema che esige routine, lavoro e successo. Sono "giovani Titani" che inseguono i propri sogni, come Japi "lo scroccone", che non vorrebbe fare altro che guardare il mare, ma ama troppo i piaceri mondani per non tuffarcisi quando sono gli altri a pagare il conto; Koekebakker, giornalista ormai famoso, che finisce per perdere ogni idealismo; Bavink, artista affermato, che capisce di essere uguale ai ricchi borghesi da lui detestati. Sono queste le storie di Amsterdam, vite che si accendono in dialoghi essenziali, con una brillante leggerezza che maschera la malinconia di fondo, non solo per l'inevitabile sconfitta e i sogni traditi, ma per quel senso di totale disincanto che comunica Nescio: con una sconvolgente modernità, come dice il suo pseudonimo, l'autore non sa, interroga l'inspiegabile assurdità del vivere.
EUR 15.20
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Il piccolo Virgil
Benvenuti nell'universo di Ole Lund Kirkegaard! Un mondo pieno di storie divertenti e personaggi strani, bizzarri e barbuti, da quasi cinquant'anni amati da adulti e bambini.\r\n\r\nIl piccolo Virgil abita in un pollaio, insieme a un gallo con una zampa sola che lo sveglia tutte le mattine. Vive da solo, si sente libero e non ha nessuno che decide per lui, tranne ogni tanto il maestro di scuola. I suoi amici più stretti, Oskar e Carl Emil, hanno invece delle mamme piuttosto esigenti. Insieme, i bambini cercano di seguire i propri sogni e vivono molte avventure - ognuna un episodio del libro - raccontate in un linguaggio pieno di humour e nonsense. E tra una cicogna solitaria, che in realtà non è una cicogna, un tesoro nascosto, la festa di compleanno di Carl Emil e un drago a due teste e otto zampe che decidono di portare a scuola, Virgil e i suoi amici sentono di non aver bisogno degli adulti e sono spesso in conflitto con le loro regole strane e noiose. Uscito nel 1967, Il piccolo Virgil è il primo libro di Ole Lund Kirkegaard e lo ha immediatamente consacrato come uno degli autori per ragazzi più amati della Danimarca e del Nord Europa.
EUR 11.88
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Storia delle letterature scandinave. Dalle origini a oggi
Questo volume è l'opera collettiva di un gruppo di docenti universitari, studiosi e traduttori tra i massimi esperti delle letterature scandinave in Italia. Un ampio racconto storico-letterario rivolto sia agli studenti in materia sia ai lettori interessati a orientarsi meglio nel panorama delle lettere nordiche.\r\n\r\nRispondendo alla necessità di un manuale completo e aggiornato in lingua italiana, e all'interesse sempre più vivo nel nostro Paese per il Nord Europa, «Storia delle letterature scandinave» ricostruisce un millennio di storia letteraria scandinava, soffermandosi sulle voci e i movimenti più significativi di ogni epoca, inquadrando autori e opere all'interno delle dinamiche culturali e socio-politiche: dalle origini nell'età vichinga e delle saghe medievali alla grande stagione ottocentesca dei maestri Henrik Ibsen e August Strindberg, Hans Christian Andersen, Selma Lagerlöf e Knut Hamsun; dal Novecento di Karen Blixen, Halldór Laxness, Ingmar Bergman, Astrid Lindgren, ai contemporanei Per Olov Enquist, Dag Solstad, Peter Høeg, Karl Ove Knausgård. Protagoniste sono le letterature nazionali danese, faroese, islandese, norvegese e svedese, con le loro varianti antiche tra le quali spicca, per prestigio letterario, il norreno dell'Edda, e con l'aggiunta dell'attiva minoranza svedese di Finlandia, in cui figurano classici come Tove Jansson. Dedicando largo spazio alla contemporaneità, dal secolo scorso a oggi, Storia delle letterature scandinave abbraccia anche la vivace narrativa infantile e il cosiddetto «giallo nordico», esportati con successo in tutto il mondo, così come un'interessante letteratura della migrazione, rappresentata da autori di origine straniera di prima e seconda generazione che stanno arricchendo lo scenario culturale nordeuropeo di nuovi temi e prospettive.
EUR 33.25
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Katitzi e il piccolo Swing
Katarina Taikon ha scritto 13 libri sulla piccola Katitzi e la sua famiglia rom. Sono storie piene di allegria, vivacità e inventiva che raccontano le piccole ingiustizie, l'ignoranza e l'esclusione attraverso gli occhi di un bambino. Katitzi e il piccolo Swing è il secondo volume della serie.\r\n\r\n\r\nAllegra, avventurosa e piena di curiosità per il mondo, Katitzi è una bambina rom di otto anni. È cresciuta in un istituto ma ha da poco ritrovato la sua grande famiglia rom che vive in un carrozzone e gestisce un vero luna park! In questo secondo volume della serie la piccola Katitzi vive una vita allegra e avventurosa: tra raduni familiari a cui partecipano quasi cento parenti di ogni ordine e grado, trasferte in città con la sorella Lena per vendere i catini zincati di casa in casa (salvo poi dimenticarsi del loro compito e passare le serate al cinema), incendi sventati, incidenti vari, ragazzini scappati di casa da aiutare, la bambina non ha tempo di annoiarsi. Riesce persino a convincere il padre ad adottare un cucciolo di cane chiamato Swing, che diventa subito il suo inseparabile amico. Rosa, la sorella tredicenne, è il punto di riferimento di Lena e Katitzi, e quando scoprono che andrà in sposa al cugino Milo le due bambine sono terrorizzate all'idea di non averla più con loro. Ma alla fine si rassegnano e il matrimonio, che dura ben tre giorni, porta anche qualcosa di buono: la zia Klara si prende Katitzi sulle ginocchia e le spiega che la vecchia nonna Mami vorrebbe tanto incontrarla, ma è ricoverata in una casa di riposo a Uppsala. Katitzi la rassicura: Uppsala è lontana ma un modo per andarci ci sarà di sicuro, lei non si fa spaventare da nulla!
EUR 12.35
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L' uccellino rosso
Dalla penna della grande scrittrice svedese una raccolta - inedita in Italia - di quattro racconti dolci e commoventi. Un capolavoro senza tempo che colpisce il lettore dritto al cuore.\r\n\r\n"Astrid Lindgren è un'autrice con una fantasia prodigiosa" - Chiara Gamberale, Tuttolibri, La Stampa\r\n\r\n"Gli scandinavi usano i libri di Astrid Lindgren per spiegare ai figli la morte, il coraggio, l'indipendenza, l'amicizia, il vero valore delle cose" - La Repubblica\r\n\r\nPubblicati per la prima volta nel 1959 queste quattro storie sono ambientate in una Svezia di tempi lontani, in contesti rurali di grande povertà. Due bambini orfani, Anna e Mattias, sfuggono al loro destino di lavoro e sofferenza seguendo un uccellino rosso attraverso una porta nascosta, oltre la quale si trova Sunnanäng, un luogo magico dove è sempre estate, i bambini possono giocare sereni tutto il giorno e dove c'è una donna, madre di tutti i bambini, che prepara cibi deliziosi. Malin, una bambina che ha perso i genitori durante un'epidemia di tubercolosi, vive nella casa dei poveri e, convinta che se avesse un tiglio suonante e un usignolo canterino fuori dalla finestra la sua vita sarebbe finalmente bella, decide di donare la sua anima a un albero per far avverare il suo sogno. Il giovane Nils, costretto a letto da una brutta malattia, fa un sogno ispirato dal castello disegnato nella sua stanza in cui riesce a salvare il proprio re dalla condanna a morte per mano del rivale, facendolo scappare attraverso un passaggio segreto. La piccola Stina Maria, dopo che le sue pecore sono state uccise da un lupo, visita il popolo magico del «sottosuolo» con la promessa di un nuovo gregge per la sua famiglia. Nonostante questi racconti affrontino temi duri come la povertà, l'infanzia rubata, la malattia e la sofferenza, Astrid Lindgren si conferma una delle più grandi scrittrici del Novecento e con il suo inconfondibile humor sottile riesce a parlare anche di speranza, felicità, magia e libertà. Infatti i piccoli protagonisti dell'«Uccellino rosso» non si perdono mai d'animo e attraverso il loro coraggio, la loro forza di volontà e la loro intraprendenza riescono sempre a cambiare il loro destino.
EUR 11.40
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Fiabe faroesi
Un nuovo volume nella serie delle Fiabe Nordiche di Iperborea dedicato alla tradizione popolare delle isole Faroer. A differenza delle loro varianti nordiche rimane quell'asprezza priva di rielaborazioni letterarie che le avvicinano alle grandi saghe nordiche, da cui pure hanno preso parte del loro materiale\r\n\r\nDalle isole verdi del Nord Atlantico, sospese tra paesaggi primigeni e tradizioni immemori, un'antologia che raccoglie le più antiche fiabe tramandate a queste latitudini e pubblicate per la prima volta in Italia. Storie di orchesse che catturano i bambini e di troll a sette teste che rapiscono principesse, di giovani orfani come Senza-Papà e Figlia di Tizio o incompresi come Ceneraccio e Fanfarone che superano ogni prova di astuzia, coraggio e generosità, meritando l'aiuto di animali fatati che ribaltano le loro sorti. Storie di sirene incantatrici, giganti del mare, regni degli abissi e isole abitate da leoni, ispirate dall'oceano che con i suoi imprevisti e misteri circonda il piccolo arcipelago delle Faroe. Raccontate per secoli attorno al focolare nelle lunghe sere d'inverno, di solito da anziane narratrici nubili e prive di contatti con il mondo esterno, queste fiabe brillano spesso di un'originalità autoctona. Riprendendo motivi universalmente diffusi, li rimaneggiano e li intrecciano tra loro in avventure funamboliche, che mescolano humour, poesia e sangue, in cui si affacciano antiche saghe, miti pagani e leggende sui demoni, i folletti e le altre creature invisibili di cui è ricco l'immaginario faroese. Trascritte nell'Ottocento, quando i letterati romantici di tutta Europa ricercarono nel patrimonio orale le radici nazionali di ciascun paese, le fiabe faroesi hanno contribuito all'autodeterminazione di un popolo a lungo «provincia» del Regno di Danimarca, che attraverso la fantasia e un gusto contagioso per il narrare ha lottato per la propria identità culturale e indipendenza linguistica.
EUR 16.15
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La tua vita e la mia
Dall'autrice di Io non mi chiamo Miriam, un romanzo duro, appassionante, necessario che affronta un altro capitolo scuro nella storia della Svezia moderna.\r\n«Una scrittrice sempre a favore dei deboli. Abbiamo bisogno della sua voce oggi più che mai» - Svenska Dagbladet\r\n«Rispetto le persone che vivono gli inferni che Axelsson racconta, leggerne è una passeggiata. Anzi, quasi un obbligo» - Therese Eriksson, Expressen\r\n\r\n\r\nNon ci si deve lasciar andare. Non si può strillare e far chiasso e menare botte. Nemmeno quando se ne avrebbe voglia. Nemmeno se si hanno tutte le ragioni del mondo. Non se si nasce donne.\r\nEx giornalista di successo e vedova solitaria nella sua amata Stoccolma, Märit si trova costretta a tornare a Norrköping, nella casa d'infanzia di cui non sente nostalgia, per festeggiare insieme al suo gemello Jonas il settantesimo compleanno. Un impulso irresistibile durante il viaggio in treno la spinge a scendere a Lund, dove non mette piede da cinquant'anni, e a cercare la tomba dei «malati» di Vipeholm, il grande manicomio in cui finì suo fratello maggiore Lars. Lars-lo-Svitato, lo Sgorbio, come lo chiamavano tutti: di colpo Märit non può più trattenere i ricordi e le domande rimaste senza risposta fin da quel tragico giorno in cui sua madre morì, quando lei era appena quattordicenne, e il fratellone che era sempre stato con loro venne fatto sparire. Perché Märit non riesce ancora a dimenticare, o addirittura a fingere che niente sia successo come tutti a casa hanno sempre fatto? Cosa accadde veramente in quel lontano 1962, quando lei entrò a Vipeholm e scoprì ciò che vi avveniva, domandandosi chi ne portava davvero la colpa, senza poter opporre altro che rabbia e vendetta al muro di solitudine che separava ogni membro della sua famiglia? Con il suo occhio clinico e ipersensibile alle sottili crepe nell'edificio della società svedese, e con la capacità di calarci nei percorsi ad alta tensione emotiva dei suoi personaggi, Majgull Axelsson indaga la fragilità dei legami famigliari in un Paese rigorosamente improntato all'emancipazione dell'individuo. E attraverso la ricerca di verità della sua protagonista affronta un tabù della socialdemocrazia scandinava, risalendo all'epoca della sua fioritura come modello di uguaglianza e solidarietà sociale per dare voce a coloro che ne furono tagliati fuori, privati perfino dei diritti umani.
EUR 17.58
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L'ultimo viaggio di Amundsen
I norvegesi occupano una posizione di rilievo nella storia dell'esplorazione artica. Tuttavia, come in tutte le grandi storie, ci sono dei misteri irrisolti. Probabilmente il più enigmatico è quello del destino di Roald Amundsen, uno dei grandi eroi dell'esplorazione polare. In questo grandioso romanzo documentario Monica Kristensen tenta di raccontare la sua verità su quella vicenda.\r\n\r\nIl 25 maggio 1928 il dirigibile Italia, tornando da una spedizione al Polo Nord, si schianta sulla banchisa a nord delle isole Svalbard. Il generale Umberto Nobile e gli altri otto sopravvissuti, malati, affamati e sull'orlo della follia, resistono quasi cinquanta giorni in un deserto di ghiaccio, chi aspettando i soccorsi, chi tentando una marcia disperata verso la terraferma. Per salvarli, ma anche per difendere interessi politici e territoriali, si mobilitano Italia, Norvegia, Svezia, Finlandia, Francia e Unione Sovietica, dando inizio a una complessa e spettacolare operazione di soccorso seguita da reporter e cineoperatori di tutto il mondo. Il 18 giugno, a bordo di un idrovolante francese, parte anche il grande eroe polare norvegese Roald Amundsen. Con Nobile, nel 1926, aveva compiuto il primo sorvolo del Polo Nord a bordo del dirigibile Norge. Tra loro era esploso subito uno scontro di personalità e di potere, lasciando poi strascichi di offese reciproche. Eppure Amundsen è impaziente di volare a salvare il rivale, forse anche per il timore di essere stato messo in ombra dalle esplorazioni dei tempi nuovi, ormai in mano agli eroi dell'aria. Ma il Latham 47, che è solo un prototipo mai collaudato, una volta partito scompare per sempre. Amundsen si rendeva conto del rischio che correva? E cos'è successo all'aereo e al suo equipaggio? Monica Kristensen mette in campo sia le sue competenze scientifiche sia la sua esperienza di narratrice per ricostruire la vicenda con commossa accuratezza, arrivando, ragionamento dopo ragionamento, ad avanzare una sua originale interpretazione. E ci regala il ritratto emozionante di un grande eroe al tramonto.
EUR 18.52
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Il vichingo nero
Tra autobiografia, romanzo e saggio storico Il vichingo nero racconta di uno straordinario personaggio vissuto nel IX secolo d.C.: uomo di mare, cacciatore e viaggiatore, da molti considerato il re dell'Atlantico. Un libro che ha qualcosa da regalare a chiunque abbia l'avventura di leggerlo. \r\n«Un'opera che non ha paura di correre spericolatamente tra l'attendibilità del documento e suggestioni alla Moby Dick» - Robinson\r\n«Geirmund Pelle Scura è un'ombra, una voce nel buio tra la preistoria e la storia, un buio in cui si celano molte domande alle quali nessuno ha mai dato risposta»\r\nLo scrittore e studioso di filologia norrena Bergsveinn Birgisson ha un famoso antenato tra i colonizzatori islandesi: si tratta di Geirmundur Heljarskinn, «pelle nera», definito in molti testi medievali come «il più grande dei coloni norvegesi» e «l'uomo più ricco d'Islanda». Non sappiamo quasi nulla di lui e non esiste nessuna saga che ne testimoni le gesta. Perché? Suo padre era il re norvegese Hjør e sua madre Ljúfvina era una sami siberiana (grazie al loro matrimonio si erano consolidati i rapporti con le tribù del nord delle Russia), da lei aveva ereditato i tratti mongoli e la pelle scura. La ricchezza di Geirmundur, un vero pioniere nel suo campo, si basava sulla caccia al tricheco, sul commercio dei prodotti derivati - olio ricavato dal grasso, zanne e cordame che erano di grande pregio all'epoca in Europa - e sulla lavorazione di tali prodotti, affidata agli schiavi che si procurava su larga scala dalla Scozia e dall'Irlanda. Ma chi era davvero questo affascinante uomo dei ghiacci? In una ricerca durata più di vent'anni, Bergsveinn Birgisson, con il suo talento da studioso, ha cercato di capire come mai sia stato dimenticato, e per farlo si è affidato all'aiuto non solo della filologia, ma anche dell'archeologia, dell'antropologia, della genetica, della linguistica e di varie altre discipline. E in questo libro ha finalmente trasformato la sua ossessione in un racconto storico appassionante e poetico, percorso dalla tensione della scoperta, che riesce a toccare temi universali come la pirateria, le questioni ambientali e il traffico di esseri umani, e a restituirci un'immagine nitida e sorprendente di questo personaggio leggendario - con i suoi sogni e le sue imprese -, della quotidianità vichinga e della colonizzazione islandese.
EUR 19.00
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Aadam ed Eeva
Con straordinaria preveggenza sui grandi temi e i protagonisti del presente, Paasilinna conduce il suo novello Adamo - tra riunioni segrete di petrolieri, reginette del latte innamorate, sicari professionisti e l'immancabile tassista Seppo Sorjonen - oltre i confini del mondo, con una domanda: può una ricchezza senza limiti convivere con le migliori intenzioni?\r\n«Leggere questo Aadam ed Eeva risolleva lo spirito dai nostri guai, ci fa respirare, alzare la testa e credere, credere davvero, in un mondo migliore.» - Gian Paolo Serino per Satisfiction\r\nPiccolo imprenditore in una Finlandia in grave crisi economica, Aadam Rymättylä si barcamena ormai tra debiti e pignoramenti, un'interminabile fila di creditori e un branco di figli da mantenere: ben sette, con tre madri diverse, prove viventi della sua grande passione per l'amore, che, si sa, ha pure quello il suo prezzo. Ridotto a vivere nel capannone della ditta a Tattarisuo, nella triste periferia di Helsinki, Aadam non perde però la speranza e continua i suoi esplosivi esperimenti per mettere a punto una batteria ultraleggera che rivoluzioni il sistema energetico mondiale. Finché un'ennesima malasorte lo conduce dietro le sbarre. Ma come spesso accade ai resilienti personaggi di Paasilinna, è la comparsa di una donna a portare una svolta nella sua vita: l'intraprendente avvocatessa Eeva Kontupohja, che crede subito nella sua innocenza e nel suo talento di inventore. Evidentemente lassù qualcuno li ama: il prototipo della batteria miracolosa funziona davvero, la rivoluzione energetica è cominciata, e i due si ritrovano lanciati in un'ascesa fulminea fino ai vertici della ricchezza del mondo. Ma cosa succede quando un'innovazione tecnologica minaccia gli interessi dei potenti e rischia di sovvertire gli equilibri economici e politici della terra?
EUR 16.15
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Made in Sweden. Le parole che hanno fatto la Svezia
Un libro per capire la Svezia: dal sacro rapporto con la natura al successo dei suoi riformatori sociali, dall'infaticabile biologo Linneo alla poesia di Tomas Tranströmer. Senza dimenticare Pippicalzelunghe, gli Abba, Zlatan Ibrahimović, Ingmar Bergman, Ellen Kay e molto altro.Negli ultimi anni siamo arrivati a privilegiare tutto ciò che è scandinavo: il cibo, gli arredi, la narrativa, la moda e il modo di vivere in generale. Sembra che consideriamo gli svedesi e i loro vicini scandinavi come complessivamente più sofisticati ed evoluti di noi. Tutti aspiriamo a essere svedesi, a vivere nella loro società perfettamente progettata dal futuro. Ma se avessimo investito tutta la nostra fede in una fantasia? E se la Svezia non fosse mai stata così moderata, egualitaria o tollerante come vorrebbero (farci) pensare? Non c'è Paese infatti che sia stato più idealizzato come welfare state per antonomasia, patria del politicamente corretto, meta prediletta di rifugiati politici ed economici, superpotenza gentile, progressista e liberale. Ma la recente ascesa alla ribalta politica di un partito apertamente neonazista ha iniziato a rompere quest'illusione, ed ecco che ora la scrittrice svedese Elisabeth Åsbrink, che ama il suo Paese «ma non ciecamente», ci presenta - con spirito ironico, a volte provocatorio ma sempre ben informato - quaranta parole chiave per comprendere l'identità svedese.
EUR 17.10
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Le piramidi di giorni
Premio per la Letteratura Europea 2019, Le piramidi di giorni è una raccolta di racconti magistrali, un ritratto vivido e pulsante della Lituania contemporanea.Ci sono brevi momenti, nella vita, in cui le piramidi di giorni che il tempo poco a poco costruisce attorno agli esseri umani, ingabbiandoli, perdono miracolosamente consistenza, lasciando svuotati del loro senso terribile ore e minuti, passato e futuro. È la nostalgia, o il bisogno, di quegli attimi ad accomunare i personaggi di queste dodici storie: una madre con i figli lontani e uno nuovo, adottato, che lei non sa amare; i due giovani che si salvano a vicenda dall'apatia, facendosi un dono che trascende la morte; la bambina con una madre e due padri che la amano in ugual misura; le due sorellastre che cercano di ricostruire un rapporto dopo anni di silenzi, recriminazioni e sensi di colpa; il padre che in sogno si rivede nel figlio adolescente e riesce finalmente a capirlo. Le piramidi di giorni, Premio letterario dell'Unione europea 2019, disvela sullo sfondo della Lituania contemporanea le impronte sottili e ineffabili lasciate da ciascun rapporto umano e capaci di trascendere le leggi anguste del tempo, cogliendo quelle piccole epifanie che può creare un campo giallo di colza a giugno o il volo di due aironi al disgelo primaverile. Con delicatezza e maestria, Daina Opolskaitė stupisce il lettore descrivendo una quotidianità fatta di dettagli minuti e intrisi di significato: il profumo di fiori impigliato al cappotto del marito che rientra a casa, un bambino che con i polpastrelli sul vetro ghiacciato scopre il mondo, le lisce piastrelle di una cucina che ricordano i sassi levigati di una spiaggia lontana.
EUR 16.15
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Il paradiso ritrovato
Lo humor e la poesia di Laxness raccontano la ricerca umana della felicità attraverso l'epopea picaresca di un contadino islandese che approda tra i mormoni dello Utah.«Conoscere, esplorare e confrontarsi con l'altro da sé è sempre stata una questione fondamentale per il popolo islandese: nella convinzione che "la verità viene prima di ogni altra cosa" e che "chi torna non è mai la persona che è partita"» - Nicola Lecca, Robinson - la RepubblicaIl fatto è che, se il mondo smette di essere prodigioso agli occhi dei nostri bambini, non ne resta granché.Steinar, agricoltore idealista e lavoratore coscienzioso, vive pacificamente in una piccola fattoria nel distretto di Steinahlidar con la moglie e i due figli. Si dice che Krapi, il suo cavallo bianco, sia dotato di poteri magici e per questo è l'oggetto di molte bramosie. Ma invece di venderlo ai potenti della zona, Steinar va a Thingvellir a offrirlo al re di Danimarca Cristiano IX, in visita per celebrare il millesimo anniversario del primo insediamento islandese. Dopo aver accettato l'invito del re a Copenaghen, incontra il vescovo mormone Didrik, che lo convince a partire con lui per unirsi alla comunità mormone del Paradiso Terrestre, nella valle di Salt Lake nello Utah. Ma mentre Steinar si integra nella nuova vita comunitaria oltre oceano, la sfortuna si abbatte sulla sua fattoria: le pietre invadono il suo campo, la casa crolla, la famiglia si sfascia a causa dei soprusi e della povertà. Quando Steinar tornerà in patria per ricostruire la sua vita sarà molto più informato sugli ideali e sugli inganni del mondo e avrà scoperto che la felicità non dipende dal raggiungimento della verità eterna. Pubblicato la prima volta nel 1960, Il paradiso ritrovato è una storia commovente e ironica, composta in egual maniera da elementi favolistici, folklore e umili verità, un romanzo complesso e sorprendente su quanto lontano può spingersi l'uomo nella sua ricerca della felicità.COME COMINCIAAll'alba del regno di Cristiano figlio di Guglielmo, terzultimo dei sovrani stranieri che esercitarono il potere qui in Islanda, viveva a Hlíðar, in quelle campagne note come Steinahlíðar, un contadino di nome Steinar. Suo padre l'aveva fatto battezzare così in seguito alla pioggia di pietre franate dalla montagna nella primavera in cui era venuto al mondo. Al principio di questa storia, Steinar aveva moglie e due bambini, un maschietto e una femminuccia. Le terre di Hlíðar erano venute in suo possesso per eredità.Nel periodo in cui cominciano queste vicende, gli islandesi erano noti per essere il popolo più indigente di tutta Europa. Così erano stati anche i padri, i nonni, i bisnonni, risalendo fino ai primi colonizzatori; ma loro erano convinti che nei tempi antichi l'Islanda avesse conosciuto un'età dell'oro, in cui gli islandesi non erano contadini e pescatori, bensì eroi e poeti di sangue reale, provvisti di armi, ori e navi. Come altri ragazzi islandesi, anche il figlio del villico di Hlíðar aveva imparato in fretta a essere vichingo e uomo del re. Con il legname...
Gli invisibili. Saga dei Barrøy
Barrøy, una delle tante isolette a sud delle Lofoten, è nei primi decenni del Novecento il piccolo regno di una sola famiglia, che dell'isola porta il nome e in cui convivono tre generazioni. È in questo luogo fatto di periodici silenzi e di onnipresenti orizzonti, «la cosa più importante che hanno quassù», che cresce Ingrid Barrøy, ultima nata di una stirpe abituata a una vita poco più che di sussistenza. Scarsa terra da coltivare, qualche pascolo per le pecore, la torba da cavare, la pesca: queste sono le risorse messe a frutto con caparbietà da suo padre Hans e dal vecchio nonno Martin, tra ondate di neve e uragani, mentre la divisione dei ruoli impone che la madre, forte e «dallo sguardo obliquo, perché viene da un'altra isola», e la zia Barbro si occupino di rammendare le reti, pulire le piume e raccogliere le uova di edredone. Intanto Ingrid coltiva la sua accesa sensibilità di bambina, si lascia scivolare su pavimenti di ghiaccio affascinata dalle profondità marine sotto i suoi piedi e impara dal padre il coraggio: mai avere paura del mare in tempesta, perché un'isola non affonda mai, «è salda ed eterna». E se il mare è la strada che tutti loro ogni tanto prendono, qualcuno addirittura per scappare, «un'isola trattiene quello che ha, con tutte le sue forze», e a Barrøy si torna sempre. In una prosa calibrata, dove le emozioni trapelano come i tanti segreti che ha un'isola, Roy Jacobsen narra la saga di una famiglia che, ai margini della Storia e immersa nella grandiosa semplicità della natura, resiste alla modernità finché un equilibrio si spezza. E il nuovo molo voluto da Hans, sottraendo i Barrøy all'isolamento, diventa il simbolo concreto di un'era sul punto di scomparire.
EUR 17.10
Bandito
Quando Sven Elversson torna a casa in Svezia, dopo anni di aristocratica educazione inglese e una spedizione al Polo Nord, ad accoglierlo trova solo diffidenza e disgusto: per quanto si metta al servizio della comunità, tutti lo evitano. Hanno saputo che lassù, tra i ghiacci, in preda alla fame e alla disperazione, ha mangiato carne umana, la colpa più grave che si possa commettere, che va contro uno dei più radicati tabù della civiltà: la sacralità della morte. Per i cannibali non c'è pietà. Neppure il giovane parroco riesce a perdonarlo. Anzi, è proprio lui, appena arrivato con la bella moglie Sigrun dalle lontane terre natali per fuggire la maledizione che grava sulla sua famiglia, a denunciarlo pubblicamente e a bandirlo dalla sua chiesa. E sarà lei, l'angelica Sigrun, che conosce la solitudine delle donne vittime di mariti che le «amano troppo» per lasciarle libere di realizzarsi, a vedere in Sven quello che è: un uomo buono e tormentato. Ma anche in quel villaggio di pescatori irrompe con la sua violenza la Prima guerra mondiale. E davanti alle atrocità di quella carneficina, sorge l'inevitabile interrogativo: è più sacra la morte o la vita? È più colpevole chi non rispetta un cadavere o chi accetta l'eccidio di uomini, donne e bambini? Con il crudo realismo di chi ha visto gli orrori del conflitto, ma anche con l'arte di chi sa fondere cronaca e leggende, avventure e senso del sovrannaturale, Selma Lagerlöf racconta una storia di caduta e redenzione che è una profonda denuncia non solo contro la guerra, ma contro tutto ciò che attenta alla dignità, alla libertà e alla sacralità di ogni singola vita umana.COME COMINCIAAnni fa sull'isola di Grimö, nell'arcipelago occidentale della Svezia, vivevano un marito e una moglie molto diversi tra loro.Il marito, più vecchio di una quindicina d'anni, non era mai sembrato altro che lento, flemmatico e piuttosto brutto, e certo non era migliorato con l'età, mentre la moglie era rimasta svelta e graziosa com'era sempre stata, e il suo amabile visino era così ben conservato che a cinquant'anni era attraente quasi come a venti.Una bella domenica sera, i due si erano seduti a chiacchierare in pace su una grossa pietra piatta che sporgeva dal terreno proprio davanti a casa loro. L'uomo, che parlava bene e amava ascoltare la propria voce, stava riferendo in modo dettagliato alla moglie un articolo che aveva appena letto su un giornale. Lei lo ascoltava, ma senza eccessiva attenzione.«Ah, quel Joel, quel Joel», pensava, «che riesca a tirar fuori così tante cose da una pagina di giornale! Ha davvero una testa straordinaria. Peccato che non sappia usarla a nostro vantaggio, ma solo per gli altri.»
EUR 18.05
Saigoku. Il pellegrinaggio giapponese dei 33 templi
Tra i tanti pellegrinaggi che si possono fare in Giappone, quello di Saigoku è uno dei più importanti, lunghi e faticosi. Comprende 33 templi buddisti, tutti dedicati a Kannon, il bodhisattva della compassione, che si trovano nella regione del Kansai: molti sono nell'area di Kyoto, l'ex capitale dell'impero nel periodo Heian (794-1185), altri, i più antichi, giacciono su montagne in parte impraticabili, uno addirittura su un'isola. È faticoso raggiungerli con i mezzi pubblici, e spesso bisogna andare a piedi. Accompagnati dalle pagine dalla Storia di Genji di Murasaki Shikibu, il primo romanzo della storia, che ritrae il raffinamento estremo a cui giunse l'isolata corte di Heian, Cees Nooteboom e la fotografa Simone Sassen hanno intrapreso più volte il pellegrinaggio di Saigoku, affrontando scomodi viaggi in autobus e su treni locali, affrontando ripide salite o arrampicandosi su scale di mille gradini, registrando i progressi del viaggio con i timbri rossi dei templi e calligrafia giapponese. Saigoku è un libro da leggere, guardare e su cui meditare, che ci porta in un Estremo Oriente fatto di silenzio, bellezza, antichi miti e leggende, in un Giappone lontano dalle metropoli e dalla contemporaneità.
EUR 18.52
Metodi per sopravvivere
Quando il piccolo Aron Snær, abbandonato dal padre, entra nelle vite di Árni, Borghildur e Hanna, la loro esistenza è divisa tra la rassegnazione al dolore e la speranza di una svolta. Árni insegue un amore impossibile, accompagnato dall'iperattivo labrador Alfons, che incoraggia le sue zoppicanti passeggiate verso un futuro incerto. Borghildur è una vedova alle prese con il suo lutto che si sente come un «sacco pieno di schegge di vetro», e i figli cresciuti e lontani non sanno aiutarla. Hanna è un'adolescente solitaria che non mangia più, a cui cucinarsi una pasta sembra un miracolo. Il sobborgo di Reykjavík dove vivono, un microcosmo islandese di pace stretto tra torrenti e immensi pascoli, li inghiotte in un'ovattata routine che fa da cassa di risonanza a ogni inquietudine. Finché il piccolo Aron, incrociando in diversi modi le loro strade, così sprovveduto e indifeso, fa scattare qualcosa: la compassione vince la solitudine e risveglia quel bisogno di connessione che è profondamente radicato dentro ciascuno. Forse l'unica ancora di salvezza sono le altre persone, i legami umani, la solidarietà? Con una scrittura delicata e di poetica eleganza, sotto la quale ribolle l'umanità dei suoi personaggi, Guðrún Eva Mínervudóttir dà voce a donne e uomini infelici che cercano metodi per sopravvivere e scoprono l'empatia, imparando che «in ogni parola scambiata» può celarsi «la promessa di qualcosa di straordinario».
EUR 16.15
La grande migrazione
Dopo che la globalizzazione ha reso inutile il lavoro agricolo, in un futuro non troppo lontano le campagne sono deserte, mentre l'umanità è stipata in metropoli in cui tutti sono disposti a qualunque compromesso pur di avere il proprio spazio vitale. La classe politica se ne lava le mani e delega la soluzione del problema abitativo al neonato Archivio, un gruppo raffazzonato di Precari affamati, a cui promette un alloggio comodo. Presto fatto, l'Archivio redige un questionario: chi risponde racconta la propria vita e, se è unica e colpisce, si guadagnerà una casa. In fondo, con una storia ben raccontata si può ottenere di tutto. La Precaria Ilona Kuusilehto si ritrova così a dover esaminare le risposte ma, paralizzata dalla sindrome dell'impostore, non sa come valutarle. Eppure di storie incredibili ne legge: dall'intellettuale mitomane al truffatore che accoglie in casa un rifugiato, a una timorata di dio che crede sia tornato Gesù in terra. Una moltitudine di millantatori e ladruncoli in cui è difficile districarsi, tanto che anche la Presidente del governo è ormai prossima al crollo emotivo. Se la passano bene solo gli animali nelle campagne abbandonate, trovando una paradossale e civilissima armonia dopo l'esilio del troll Mumin, che pontificava di marketing e branding. Ironico e corrosivo, "La grande migrazione" racconta la storia rocambolesca di un'umanità che si è persa per strada e annaspa per restare a galla nel mondo invivibile da lei stessa costruito, dicendosi ingenuamente che fosse il migliore possibile.
EUR 17.58
Al di là del fiume
Lapponia, settembre 1944. Mentre i finlandesi abili alla guerra sono impegnati al fronte, un ordine di evacuazione costringe vecchi, malati, donne e bambini ad abbandonare case e fattorie. I veicoli scarseggiano e chi può camminare si mette in marcia per arrivare al di là del fiume che li separa dalla Svezia, «l'Occidente», promessa di pace e abbondanza. Protagonista e narratrice di questa storia di fuga da un paese in guerra è una lappone di tredici anni, una dei tanti giovanissimi mandriani che insieme al loro bestiame compongono le interminabili colonne di profughi. Mentre i tedeschi si ritirano lasciando una scia di mine e devastazione, lei parte con Katri, sua migliore amica, due piccoli vicini di podere e le sue mucche, alle quali vuol bene come a persone. E anche con la responsabilità di ritrovare la madre incinta, una donna mentalmente fragile che non la ama, dispersa nel caos della fuga. Alla fame, al freddo, alla fatica, alla malattia che dilaga, alle umiliazioni subite nei campi svedesi, la tredicenne oppone il coraggio vitale della giovinezza, la sete di sapere nata grazie ai libri dello zio, il suo continuo dialogare con gli altri esseri viventi, fiori o animali che siano, la sua capacità di pensare alle cose più grandi di lei - le stelle e il cosmo, per ridimensionare la Terra e il tempo - e di immergersi nell'amata natura fino a diventare tutt'uno con lei. "Al di là del Fiume" sa trarre dal male e dal subbuglio della guerra quel che di buono può trovarvi un'adolescente: la libertà interiore. E senza sentimentalismi, in una lingua ruvida ed esuberante dove la crudezza si fa poesia, rievoca una pagina della Storia finlandese per raccontare tante storie di emigrazione a noi più vicine.
EUR 17.10