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Mostrati 2001-2020 di 53461 Articoli:
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La divina foresta
La pubblicazione della "Divina foresta" (1969) fu propiziata da Giorgio Caproni, con un suo dettagliato parere di lettura: "Una suggestiva historia naturalis ambientata in una remotissima Sicilia agli albori della creazione, è il tema, svolto in chiave tra lucreziana e, al limite opposto, perfino kipliniana, di queste pagine che il lettore, da un capo all'altro, segue con mai rallentato interesse e, diciamolo pure, con innegabile incanto poetico. Protagonista è la vita stessa, o, per meglio dire, è un'entità vivente e "cogitante" dapprima indeterminata nella propria larvale forma e quindi, dopo una breve stagione vissuta vegetalmente, sotto la definitiva specie d'un avvoltoio e precisamente d'un filosofico avvoltoio, che nulla ha in sé della ferocia che il nome evoca ma che anzi è nutritissimo di classica saggezza (la greca in primo luogo) e che a suo modo disegna nell'arco della propria avventura (la perdita della compagna lo spinge, fino all'estenuazione, alla ricerca d'un messaggio iperuranico oltre i confini dell'isola d'oro, oltre gli oceani e addirittura verso l'irraggiungibile luna, in un alternarsi di roventi esaltazioni e di nere ipocondrie che rasentano le più moderne nevrosi) l'arco della nostra umana inquietudine di fronte al nostro stesso esistere e morire".
EUR 10.45
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Giuseppe Tomasi di Lampedusa
Nel 1987 questa biografia dello scrittore siciliano, era verosimilmente tra le più minuziose e complete: e non solo relativamente alla vita singolare di Giuseppe Tomasi ma anche riguardo alla sua famiglia, alla sua stirpe. In questi anni, Andrea Vitello, non ha cessato di cercare. E così come l'autore non ha cessato di cercare, non sono cessati i ritrovamenti e i nuovi documenti, le scoperte, soprattutto le lettere del principe, preziose sia per il sottofondo della cronaca sia a rivelare l'interiorità. Questa nuova edizione non è un aggiornamento semplice, è una completa ristrutturazione. Con l'intento di formare una specie di enciclopedia gattopardiana. I risultati più evidenti sono due: da un canto, la mole del nuovo materiale ha prodotto una riscrittura radicale di molti capitoli; dall'altro, la qualità degli aggiornamenti costringe a ridisegnare la figura di Lampedusa. Tra le varie sorprese una pagina nera e sconosciuta è rievocata nell'Appendice: dopo un oblio durato oltre quattrocento anni, viene smascherata la figura del capostipite del ramo siciliano dei Tomasi, il capitano d'arme Mario Tomasi. Un personaggio del Cinquecento riportato alla ribalta dalla fantasia di Andrea Camilleri ("Le pecore e il pastore"), che incontra qui, altra sorpresa, una verifica rigorosa e sconcertante: non soltanto la storia di un tagliatore di teste, ma anche un giallo storico-letterario che susciterà l'interesse dei lettori del "Gattopardo".
EUR 19.00
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Scrivano Ingannamorte
Questo libro "è un romanzo - scrive Andrea Camilleri nella prefazione - ma, anche un saggio storico, un poema in prosa, un racconto epico". Da leggere "con piena, totale disponibilità a seguirlo nei suoi percorsi, nel suo libero trascorrere da una storia all'altra, nei suoi sbalzi di tono, abbandonandosi al fluire ora disteso ora tumultuoso di un narrare che pare voler mimare il corso imprevedibile e capriccioso della storia". Il narratore, segretario di una Camera del Lavoro di un paese pugliese che racconta a un giornalista dei suoi avi e di se stesso, porta un antico soprannome: Scrivano Ingannamorte. E rappresenta una specie di eterno popolano meridionale, lo spirito umanamente perenne della movimentata, a tratti ferina e grottesca, vicenda della lotta di classe nel Sud. Come un eternauta del ribellismo disperato dei cafoni, va avanti e indietro nel tempo, incarnandosi di volta in volta nel seguace del cardinale Ruffo antifrancese e antigiacobino, o nel brigante in lotta contro l'occupante sabaudo amico dei signori, o nel capopopolo delle leghe socialiste contro la prepotenza proprietaria, o nel sindacalista agrario alla Di Vittorio negli anni del secondo dopoguerra. Libero di fluttuare nel tempo, mostra la dimensione picaresca, materialistico-visionaria di una parte importante della storia sociale e civile. Scritto di getto nel 1977 fu scoperto dopo la morte di Francesco Laudadio, che fu giovanissimo responsabile del "lavoro nelle campagne" del Pci barese e sceneggiatore e regista cinematografico.
EUR 7.15
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Afa
Fra immaginazione e realtà, fra dimensione onirica e stato di veglia, si muove la vicenda di un uomo qualunque in un afoso agosto di una città come tante. Un uomo che credeva di sapere "le cose come sono" in questo mondo finché una donna, improvvisamente sbucata nel buio pesto della notte, non gli si fa accanto aggredendolo con una scenata di gelosia. Della donna conosce solo la voce e le braccia emerse dal buio, ornate da braccialetti muniti di ciondoli tintinnanti che rappresentano personaggi e oggetti della mitologia sarda. Lei stessa ha nominato Tanit, la Venere mediterranea. Da questo episodio iniziale si diparte il filo giallo del mistero in grovigli di accadimenti fino a una inquietante quanto strana morte. Un giallo conturbante questo nuovo romanzo di Giulio Angioni, anche per l'insistente obbligata domanda che attraversa il lettore: da che parte stanno "le cose come sono"? Dalla parte della realtà quotidiana e con piedi a terra in cui sembra volersi radicare il protagonista Josto o da quella dell'evento straordinario che ci rimescola agli dèi? Angioni scrive in una prosa garbata da cui traspaiono la cultura, il senso dell'umorismo, e il grande affetto dell'autore per la sua Sardegna, per le antiche civiltà fiorite nell'isola, per il suo mare, la sua luna, gli affascinanti paesaggi.
EUR 6.50
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La volpe e il leone. Etica e politica nell'Italia che cambia
Una riflessione sui rapporti tra politica e morale, sorretta dal rimando a filosofi e pensatori, con lo sguardo rivolto all'indietro, alla storia dell'Italia repubblicana, ma anche in avanti, al futuro che sapremo costruirci. Nell'Italia democratica che nasceva dalle macerie della guerra la moralità della politica risiedeva nella solidarietà. La classe dirigente, la classe politica, aveva come obiettivo il potere non la ricchezza ed era un potere povero (come dimenticare il cappotto rivoltato con cui De Gasperi si recò negli Stati Uniti?). Poi il miracolo economico, il protagonismo dei giovani, delle donne, i cupi anni Settanta e i rampanti anni Ottanta, la nascita della questione morale. Fino a oggi. "Quello che manca alla politica è un verso; il senso della sua missione, il traguardo alto e lontano a cui cercare di tendere. E quando manca un traguardo, tutto si riduce allo scambio". L'essere "sfibrati" moralmente alla fine, però, consente straordinari recuperi. Come quando l'Italia del pallone, travolta dal colossale scandalo di Calciopoli, finì col vincere i mondiali in Germania. Perché non provare ad assecondare il futuro di un'Italia nuova, capace di una misurata, gentile e riflessiva virtù?
EUR 11.40
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Il manoscritto di Shakespeare
Un vecchio maestro elementare che vive in una cittadina della Sicilia propone a un noto scrittore la trama di un romanzo. L'argomento riguarda Shakespeare. Il maestro è convinto che il drammaturgo fosse in realtà un siciliano, costretto dai casi della vita e emigrare e cambiare nome. La teoria non è nuova ma il maestro afferma di avere prove certe e preferisce affidare al romanziere, già affermato, la sua scoperta. Lo scrittore - che racconta in prima persona - dapprima è diffidente, poi si lascia convincere e coinvolgere: scriverà la storia di Michelangiolo Florio, alias William Shakespeare. Ma quella che racconta è invece la storia di Gregorio, scalognato ed eroico maestro elementare in pensione, tanto fermo nelle proprie convinzioni da sfidare il fanatismo. Ed è una vicenda complessa e tempestosa nella quale entrano in gioco vari personaggi, ma anche i servizi segreti britannici e la mafia locale. Il documento che prova la sicilianità di Shakespeare passa di mano in mano: rubato da due giovani sprovveduti finisce nelle mani di un boss e poi in quelle della figlia che vorrebbe disfarsene perché ha già causato troppe morti.
EUR 12.35
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Ah! Il mundial!
Ai Mondiali del 1982 Mario Soldati andò quasi per caso. Fu una idea di Alberto Cavallari, allora direttore del Corriere della Sera. "Mi aveva detto che dovevo - cosa per me nuovissima - scrivere un articolo al giorno per tutta la durata del mio servizio". Soldati si ritrovò così a 75 anni nella veste inedita di corrispondente sportivo. Fu un mese indimenticabile, per lui e per i lettori del quotidiano. Partì quasi in sordina, non sembrava un tipo da emozionarsi. Il primo incontro è con Bearzot, gli parve onesto, serio, un severo funzionario di stile mitteleuropeo, un personaggio di Joseph Roth, scrisse. Ma Soldati fa presto a scoprirsi tifoso. Sin dalla prima partita, "non avrei mai creduto di soffrire così per la nostra nazionale", dice dopo lo 0 a 0 di Italia-Polonia. Il giorno prima è andato a trovare i giocatori polacchi nel loro ritiro, li ha visti tesi, preoccupati, si è commosso al punto quasi da augurarsi una loro vittoria. Ma una volta in campo tutto cambia, ogni ondeggiamento svanisce: Soldati segue con ardore le guizzanti manovre degli azzurri, smania perché un soffio di fortuna aiuti il pallone a entrare in porta, urla di rabbia. Da commentatore distaccato diventa un esperto, si indispettisce per il comportamento di Paolo Rossi che vuole tener palla, è pronto a dare lui la formazione.
EUR 10.45
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La volata di Calò. Con uno scritto di Andrea Camilleri
Una storia che sa di leggenda. In una campagna riarsa nel cuore della Sicilia c'è un paese lontano dal mare, dalle grandi città, lontano da tutto: è Serradifalco. È qui che nasce nel 1926 la prima bicicletta fabbricata nell'isola. Porta il marchio Montante ed è stata costruita nella bottega di un fabbro. Dopo la prima guerra mondiale il ciclismo diventa in Italia uno sport popolarissimo; sono gli anni di Girardengo e Binda e la bicicletta diventa una vera passione per tanti ragazzi. Anche per Calò Montante, classe 1908, che arriva al punto di costruirsi, da solo, una bici da corsa montandola pezzo per pezzo. L'amore per le due ruote cresce, Calò forma una squadra, dalla sarta del paese si fa cucire la divisa in cui campeggia ricamata la scritta "Montante". Poi la passione si trasforma in un vero e proprio lavoro: viene aperta una fabbrica e le bici Montante diventano un marchio prestigioso. Si producono biciclette per i carabinieri (modello truppa e modello ufficiali) per i postini e i macellai, bici di tutti i tipi e per tutte le esigenze. La fabbrica resterà attiva sino agli anni Cinquanta quando l'azienda Montante, comincerà a occuparsi di moto e si espanderà poi in altri settori.
EUR 11.40
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Specchi del letterario: l'imagologia. Percorsi di letteratura comparata
Si tratta della prima trattazione sistematica dell'imagologia in Italia. L'imagologia è un'area di ricerca e di analisi della letteratura comparata che non ha avuto finora molta fortuna critica nella pubblicistica e nell'università italiana. Essa considera centrali nell'analisi di un testo le immagini letterarie nel processo di costruzione, nonché di analisi e di interpretazione testuale. Proietti affronta in questo saggio innanzitutto questioni di ordine teorico finalizzate ad indagare sia gli elementi di interesse comparatistico presenti nelle immagini letterarie, sia gli elementi strutturali che ne caratterizzano le successive dinamiche. Ricostruisce poi il paradigma storico-critico seguito dagli studi sulle immagini, dalle prime applicazioni della classicità greca alle evoluzioni propriamente imagologiche della contemporaneità. Infine vengono prospettati alcuni fra i più interessanti campi di applicazione dell'imagologia, nei quali la componente letteraria del testo è completata da una sua lettura interdisciplinare.
EUR 13.30
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La misura delle cose
Tea, studentessa alla vigilia della laurea in storia dell'arte, vive con Julio in un'isola al largo della Spagna. Sono gli anni in cui quel paese è ripetutamente sconvolto dalle sciagure: una petroliera affondando ha inquinato le coste in modo devastante; un attentato terroristico a Madrid provoca morte e distruzione. Coinvolta nei soccorsi Tea conosce una giovane coppia, con la quale stringe una solida amicizia, tanto da finire per trascurare Julio. Ma c'è un altro dramma nella sua vita; la ragazza ha un fratello, Nick, mercante d'arte, ora immobilizzato da una grave malattia. Nick chiede alla sorella di essere aiutato a morire. Sua moglie, credente, si rifiuta di farlo e ostinatamente prega sperando nella guarigione. Dopo un forte contrasto interiore Tea finisce per aderire alla richiesta del fratello: lo porta con sé nella sua casa in Spagna e lì, delicatamente, lo elimina. Poi, assolta la propria missione che la apparenta ad Antigone, Tea ritroverà il proprio equilibrio e continuerà l'attività del fratello. La storia tocca problemi cruciali: la violenza, compresa quella perpetrata a danno della natura; il rapporto di coppia, il terrorismo, l'eutanasia. Ed è su quest'ultima che si focalizza l'attenzione del lettore grazie anche alla tecnica narrativa che alterna al racconto ampi brani tratti da libri, giornali, referti medici.
EUR 11.40
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Il regno di Witiza
Tomelloso è una cittadina nel bel mezzo della regione spagnola della Mancha, storicamente famosa per la produzione di vino e le cantine, e caratterizzata socialmente come un posto dove "né i ricchi erano molto ricchi, né i poveri erano troppo poveri". In questo paesone lavora Manuel González, detto Plinio, capo della Guardia Municipale, abilissimo investigatore con il suo aiutante, don Lotario, superiore a lui per posizione sociale ma fedele ammiratore. I suoi casi sono delitti rurali e si capisce che la prospettiva è quella del giallo fortemente segnato dal racconto di costume, dall'umorismo e dal realismo popolare. Così intorno a Plinio si intrecciano storie diverse, che affluiscono nella corrente principale dell'intrigo criminale di paese, personaggi bizzarri e veri, quadri di vita di un grosso centro di campagna. È l'anima popolare del mondo perduto della chiusa Spagna agricola che rivive, tra sarcasmi e impertinenze, bevute e bravate, dialoghi picareschi intorno ai continui spuntini. Nel Regno di Witiza spunta il cadavere imbalsamato di uno sconosciuto in una tomba di famiglia dove non dovrebbe essere. Plinio investiga con la sua filosofia media del delitto tra scetticismo esistenziale e sociologia, che impregna tutta la lunga serie dei romanzi, e con la sua propensione sospettosa e tranquilla a vedere il vizio e la viltà dove sembra solo virtù e onestà.
EUR 11.40
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L' uomo che andò in fumo
Martin Beck, il commissario della polizia di Stoccolma, è chiamato a indagare sulla scomparsa di un uomo. Alf Matsson è sparito senza lasciare tracce. È, o era, un giornalista di successo: brutto personaggio, alcolista e attaccabrighe, nessuno rimpiangerebbe la sua presenza o si meraviglierebbe che stesse smaltendo la sbornia in qualche tana. Ma il direttore del giornale dove lavora minaccia un caso internazionale perché l'ultima volta è stato localizzato a Budapest, oltrecortina, ed è lì che Matsson sembra essere svanito. Perciò Beck è convocato in via riservata proprio mentre è in procinto di partire per le vacanze estive, per raggiungere moglie e figli. Il commissario, che rifiuta per metodo ogni ipotesi preconcetta e ogni partito preso, segue due piste diverse e successive, serpeggianti dentro il sottomondo frequentato dal giornalista (un gruppo di colleghi compagni di bevute e fracassoni, e un terzetto equivoco di trafficanti), prima a Budapest e poi di ritorno in Svezia. Si lascia prendere dalla solita routine del suo metodico lavoro di squadra, con un poliziotto ungherese, Vilmos Szluka, con cui scatta una silenziosa simpatia, e con il collega e amico fraterno Kollberg, intelligente ipercritico e lamentoso. Alla fine è la cura dei dettagli, il passare e ripassare i particolari, a farlo inciampare nell'indizio che smentisce tutti gli altri e guida a una soluzione, sul caso dell'uomo in fumo, come sempre, tutt'altro che romantica o clamorosa.
EUR 12.35
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Dalle oligarchie alla democrazia partecipata. La dialettica diritti civili-diritti sociali
Questo libro discute le tematiche della globalizzazione, della crisi della politica e della democrazia in un ottica sistemica, facendo interagire discipline diverse. L'autore si sofferma sul tema della democrazia partecipativa. La storia è stata finora una storia di élites. Oggi di fronte alla crisi della rappresentanza occorre lavorare per cercare di costruire un'esperienza inedita eli democrazia dal basso. La ideologia liberista sta mostrando, nelle dimensioni attuali della crisi finanziaria, la fragilità della sua mitologia. Per questa e per altre ragioni ci troviamo di fronte al rischio di una catastrofe ambientale e antropologica. Le decisioni sono prese da oligarchie formate da qualche centinaio di persone, le cui scelte agiscono sulla qualità della vita di miliardi di persone. La globalizzazione neoliberista non è soltanto nemica delle classi più deboli, mette addirittura a rischio la stessa vita dell'umanità. Serve un grande sforzo per creare un'economia alternativa che privilegi i beni comuni e garantisca i diritti umani fondamentali; e una teoria sociale, che realizzi una nuova sintesi tra persona e comunità, tra diritti civili e sociali, tra democrazia politica ed economica. La crisi che minaccia la democrazia è soprattutto la sfiducia e l'indifferenza delle persone. Dobbiamo pertanto riscoprire il legame sociale che tiene insieme gli uomini.
EUR 19.00
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Per la scuola
Calamandrei individuava nella mobilità sociale il principale compito della scuola. L'opportunità aperta a tutti, indipendentemente dalla nascita, di entrare a far parte della classe dirigente, come garanzia di una giustizia sociale, ma anche come necessità di un rinnovamento efficace dei gruppi dirigenti. Considerava la scuola "un organo costituzionale" della democrazia e come la più iniqua e dannosa delle disuguaglianze il privilegio nell'istruzione. Privilegio rafforzato dall'indebolimennto della scuola pubblica a vantaggio di una privata ricca e protetta. Ancor peggio quando questa, col finanziamento statale all'istruzione privata, diventa scorciatoia verso una scuola di partito, o di setta, o di chiesa. Sono argomentazioni di grande attualità, oggi resa ancor più bruciante dal fatto che il sistema dell'istruzione in Italia sembra riavvolgersi intorno agli stessi problemi irrisolti. E il non averli mai definitivamente risolti fa di questi appassionati e lucidi interventi sulla scuola lontani mezzo secolo, scritti con l'eleganza letteraria e la sapienza di uno dei padri più nobili della Costituzione, anche una lente per rileggere la storia d'Italia. "L'analisi di Calamandrei - scrive Tullio De Mauro nell'Introduzione - si impone oggi come ieri. Passa attraverso la capacità di promuovere una istruzione che rialzi in tutta la società i livelli di cultura, la possibilità di realizzare una compiuta democrazia che dia a tutti e tutte una effettiva pari dignità".
EUR 9.50
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Il battello per Kew
"Oh Stephen! Bastava una briciola di giovinezza, di splendente salute, per spazzarlo via con tutte le sue piacevolissime qualità, come una foglia secca". Stephen Jacobi è - o meglio era - un grande libraio antiquario londinese, un anglo-fiorentino di razza, un coltissimo esteta, un insuperabile "cane da tartufi" di libri "straordinari". Ora, nel 1966, gli pare che la sua vita non abbia più senso: scomparsa tragicamente anni prima la moglie Eva, finito il sodalizio con la socia-amante Banny - alla quale ha dovuto cedere per pochi soldi i suoi libri più preziosi - e dopo che il suo vecchio medico di Harvey Street gli ha lasciato assai scarse speranze per i suoi malconci polmoni, Stephen si è rassegnato a vivere ormai di malinconici ricordi. Una lettera di un collega fiorentino che gli annuncia, con toni misteriosi e promettenti, la possibile vendita di una celebrata biblioteca, lo scuote d'improvviso dal suo torpore: andrà dunque a Firenze, seguendo l'irresistibile, atavico richiamo dei libri, fosse anche per l'ultima volta. Mentre la biblioteca - circondata da troppi e avidi pretendenti - si rivela con il passare dei giorni sempre più un'illusione, Stephen incontra a una cena in suo onore la giovanissima Violante, insensibile del tutto ai libri, ma piena della freschezza e dell'innocenza che Stephen ha creduto di avere perso per sempre.
EUR 12.35
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La danza del gabbiano
Prima di morire i gabbiani agitano freneticamente le ali in una sorta di danza macabra. Montalbano si lascia incantare dal gabbiano morente dalla finestra della sua casa di Marinella, ma fa presto a dimenticarlo. Sta infatti per andare in vacanza con Livia che è già giunta a Vigàta. Solo un salto al commissariato per lasciare tutto in ordine e poi finalmente partire. Giunto in ufficio Montalbano chiama i suoi a raccolta. Manca solo Fazio, il più fedele e puntuale dei suoi uomini. Non è tornato a casa, il cellulare è muto; il timore diventa allarme. Il commissario ripercorre le più recenti tracce di Fazio: è stato visto per l'ultima volta al molo, aveva appuntamento con un vecchio compagno di scuola, un ex ballerino finito nei pasticci. Qualcuno poi l'ha notato in campagna, in una zona disseminata di pozzi artesiani, forse un cimitero di mafia. E in effetti un primo cadavere affiora.
EUR 12.35
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Baarìa
"Baarìa è un suono antico, una formula magica, una chiave. La sola in grado di aprire lo scrigno arrugginito in cui si nasconde il mio film più personale. Una storia divertente e malinconica, di grandi amori e travolgenti utopie. Una leggenda affollata di eroi. Baarìa è anche il nome di un paese siciliano dove la vita degli uomini si dipana lungo il corso principale. Ma percorrendola avanti e indietro per anni, puoi imparare ciò che il mondo intero non saprà mai insegnarti». Tutto il secolo scorso, il Novecento, dagli anni Venti alla fine, compreso in un sogno o nella corsa di un bambino che vola per guadagnare venti lire: e in questo tempo scorre la vita di un paese siciliano lungo tre generazioni di poveri, poetici personaggi, dai nonni ai nipoti. Ma soprattutto è la storia di Peppino e di Mannina; storia d'amore e di lotta per la vita che funziona da filtro ottico di tutta una vicenda corale.
EUR 12.35
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Altri tre casi per Petra Delicado. Morti di carta-Serpenti nel Paradiso-Un bastimento carico di riso
L'aderenza alla realtà vissuta, pur nell'iperbole di ogni delitto e nella minuziosa originalità di ogni personaggio; i dialoghi tra Petra e il suo vice Garzón, miscela audace di umori tra Cervantes e Almodóvar; la complicità del lettore con tutte le complicazioni private dei due eroi; una comicità mai ovvia; un persistente disincanto; l'autentico, non ricercato, umorismo della battuta capace di arricchire di senso le situazioni narrative: sono gli elementi riconosciuti del successo dei polizieschi alla Petra Delicado. «Morti di carta»: La vittima è un giornalista televisivo: uno di quei mezzi ricattatori che grufolano negli scandali. Petra e Fermín brancolano verso una soluzione che gli sfugge come in un labirinto di specchi che riflettono volti noti e deformati, mentre i cadaveri si moltiplicano. «Serpenti nel Paradiso»: Al Paradis vive il jet set. Il borgo è insolito per un'inchiesta di Petra e il vice Fermín, abituati a delitti in contesti più andanti. Devono trovare l'assassino del giovane avvocato "primo in tutto", padre di una famiglia felice e senza ombra; cercano in quel paradiso il nido del serpente. «Un bastimento carico di riso»: È morto un barbone, ucciso con ai piedi un paio di scarpe inspiegabilmente eleganti. Chi se ne incaricherebbe, se non Petra e Garzón? Lei si sente attirata da quel mondo parallelo di diseredati, "un territorio che esisteva anche dentro di lei"; Garzón la segue: e trovano altri mondi criminali.
EUR 20.90
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Il nipote del Negus
«Camerata!\r\nCi è giunta richiesta urgentissima da parte di S. E. il Ministro Plenipotenziario dell'Etiopia in Italia affinché il nipote del Negus Neghesti Ailé Sellassié, Re dei Re e Imperatore, possa iscriversi a cotesta Regia Scuola Mineraria per frequentarne il corso triennale e ottenerne il diploma.»\r\nEja, Eja, Alalà! Fu già tempo in cui si andava in camicia nera; si cantavano inni. Quando la menzogna si accasa nella storia, sono gli atti di fede, e i manganelli, che fanno la verità. Ci volevano, a Vigàta, le furberie e le mattacchiate di uno scavezzacollo principe di colore, la selvatica estrosità e il talento per gli affari di un diciannovenne ben arnesato e sessualmente senza briglie, la spudoratezza e l'inclinazione astuta di un nipote del Negus, i puntigli principeschi di uno studentello straniero senza letto e senza tetto, che allettava gli occhi e invaghiva i cuori, per umiliare l'onore, l'orgoglio virile, le mire colonialistiche, le prolisse incompetenze del regime, e il nazifascistico razzismo. Il nipote del Negus, il principe Grhane Sollassié Mbassa, è stato iscritto alla Regia Scuola Mineraria di Vigàta. Si rivela un virtuoso della bricconeria e un atleta dell'inganno: tutti brontolando, e lui bravando; promettendo molto, e ancor più pagando, senza nulla mai ottenere. Cosa non tollerano tutti, cosa non tentano. Anche il Duce schiuma e freme, e subisce a rate i tiri bassi dell'etiope: di quel tizzone d'inferno che scalcia e corvetta; e sfugge al dover suo di dar testimonianza in terra italica e in colonia del viver bello e libero e generoso della "civiltà" fascista. Un evento reale con cui Camilleri torna alla sua vena più antica, quella più irriverente e comica, che mescola con intelligente divertimento, storia e fantasia.
EUR 12.35
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Le perfezioni provvisorie
Le giornate di Guido Guerrieri trascorrono in equilibrio instabile fra il suo lavoro di avvocato - un nuovo elegante studio, nuovi collaboratori, una carriera di successo - e la solitudine venata di malinconia delle sue ore private. Antidoti a questa malinconia: il consueto senso dell'umorismo, la musica, i libri e le surreali conversazioni con il sacco da boxe, nel soggiorno di casa. Tutto inizia quando un collega gli propone un incarico insolito: cercare gli elementi per dare nuovo impulso a un'inchiesta di cui la procura si accinge a chiedere l'archiviazione. Manuela, studentessa universitaria a Roma, figlia di una Bari opulenta, è scomparsa in una stazione ferroviaria, inghiottita nel nulla dopo un fine settimana trascorso in campagna con amici. Inizialmente Guerrieri esita ad accettare l'incarico, più adatto a un detective che a un legale. Poi, scettico e curioso a un tempo, inizia a studiare le carte e a incontrare i personaggi coinvolti nell'inchiesta. Tra questi, la migliore amica di Manuela, Caterina. Una ragazza dei suoi tempi giovane, bella, immediata al limite della sfrontatezza. L'avvocato, diviso fra imbarazzo e attrazione, si lascia accompagnare da lei nel ricostruire il mondo segreto di Manuela e le ragioni della sua scomparsa.
EUR 13.30