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Angel
In uno di quei villaggi dickensiani della vecchia Inghilterra in cui il cielo illividisce sin dalle prime ore del pomeriggio, vive Angel Deverell, quindicenne con gli occhi verdi, la carnagione bianca e i capelli scuri, e un animo scontroso e indolente, avido di rivalsa e di affermazione. Nel piccolo universo in cui si aggira, la scuola, la bottega di sua madre, rimasta prematuramente vedova, la casa di sua zia, Angel non riesce a nascondere la sua natura indocile e ribelle. Senza vere amiche, con un astioso rapporto con la madre, la ragazza vive in un mondo tutto suo, creato dai suoi sogni e dalle sue fantasticherie. Un mondo in cui occupa un posto centrale Paradise House, la villa nobiliare in cui sua zia lavora al servizio di Madam, una vera lady coi polsi ornati da splendidi granati. Il destino, però, ha approntato per Angel la più imprevedibile delle svolte. Un giorno la ragazza decide di trasferire le sue innumerevoli fantasticherie in un romanzo. Grazie al fiuto di un editore di Bloomsbury, l'opera conoscerà un incredibile successo. Angel sarà celebre e ricca e avrà Paradise House e, soprattutto, avrà Esmé Howe-Nevinson, pittore di talento, bello e scapigliato, capace di assoggettarsi al suo capriccio. Asserragliata nel proprio grottesco delirio e nelle stanze di Paradise House, Angel trascorrerà gli anni migliori della sua vita. E, come una primadonna del cinema muto, saprà far fronte ai rovesci che l'esistenza le riserverà affrontando un lungo Viale del Tramonto.
EUR 15.68
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L' angelo egoista
Giugno 1930, Parigi. Nei giardini dell'hotel particulier della contessa Anna Letizia Pecci Blunr, si svolge il ballo più elegante della stagione. In quella serata un po' magica, tra principi, artisti e dame dell'alta società, un ragazzo di diciassette anni, arrivato da Londra per studiare all'Ecole des Beaux-Arts, incontra Lee Miller. Sottile, slanciata, gli splendidi capelli biondi tagliati alla garsonne, Lee ha solo due anni più di lui, ma è già un'inafferrabile icona di fascino e bellezza. Ed è una donna soprattutto emancipata, uno spinto libero che suscita irrefrenabili passioni nei molti uomini che entrano nella sua vita. È arrivata dagli Stati Uniti un anno prima, dopo essere diventata la modella preferita di Condé Nast, il fondatore dì Vogue...
EUR 9.75
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La porta del cielo. Ediz. italiana e spagnola
All'interno della cultura ebraica, la "Porta del Cielo" occupa una posizione unica. Scritta in spagnolo nei primi decenni del Seicento, essa è infatti il solo esempio di opera, fra quelle che ancora appartengono al periodo di formazione del canone classico cabbalistico, composta in una lingua "profana": non nella lingua santa ebraica, né nell'arcaizzante aramaico dello Zohar, né nello yiddish al quale anche sarebbe ricorsa la letteratura chassidica. Questa caratteristica rispecchia l'intento di Abraham Cohen de Herrera (il mercante di origine spagnola, vissuto in Italia e morto ad Amsterdam, le cui vicende personali e familiari vengono ricostruite nell'introduzione anche grazie a documenti d'archivio rimasti finora inediti): scrivere un'opera di introduzione alle dottrine cabbalistiche che fosse accessibile al maggior numero possibile di lettori eliminando l'ostacolo linguistico che ne aveva fino ad allora ristretto la conoscenza diretta a ebrei ed ebraisti. Altri elementi concorrono poi a giustificare quel ruolo di vera e propria mediazione fra cultura ebraica e contesto europeo che si propone la Porta: non solo la lingua ma anche il linguaggio, lineare e razionalizzante, nella quale è composta; il discorso sistematico con cui procede, richiamandosi al modello della Scolastica latina; e il costante riferimento e paragone con il pensiero filosofico, da Platone e Aristotele ai neoplatonici alla cultura italiana rinascimentale.
EUR 32.50
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La cura Schopenhauer
Julius Hertzfeld si è guardato allo specchio stamattina. Attorno alla bocca poche rughe. Occhi forti e sinceri che possono reggere lo sguardo di chiunque. Labbra piene e cordiali. La testa coperta di riccioli neri e ribelli che si stanno appena ingrigendo sulle basette. Il corpo senza un'oncia di grasso. Insomma, lo specchio gli ha detto che è ancora lui: Julius Hertzfeld, brillante professore di psichiatria presso l'università della California, terapeuta dal caldo sorriso e dalla solida reputazione, uomo prestante che non ha affatto l'aria del sessantacinquenne cui è stato appena comunicato, con fredda e brutale sincerità, che ha poco più di un anno di vita. Che fare quando la vita spensierata termina di colpo e il nemico, fino a quel momento invisibile, si materializza in tutta la sua terrificante realtà? Julius Hertzfeld non ha dubbi: sa esattamente come trascorrerà il suo anno finale. Continuerà a occuparsi dei suoi pazienti e a cercare di ridestare, nella terapia di gruppo, il sentimento della vita dentro di loro. Sa, anche, che non si sottrarrà all'ultima sfida rappresentata dal suo paziente più ostico: quel Philip Slate che ha dedicato tutta la propria energia vitale alla fornicazione e che ora sostiene di aver scoperto una terapia Schopenhauer, una cura che proviene dal pensiero stesso del filosofo tedesco.
EUR 12.82
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Cane bianco
È il 17 febbraio 1968 e in uno di quegli appartamenti di lusso di Beverly Hills, in cui si asserragliano i divi del grande schermo, si aggira Romain Gary. Gary trascorre buona parte del suo tempo a scrivere e a prendersi cura del piccolo zoo domestico trasportato da Parigi: il gatto birmano Bruno e la sua compagna siamese Mai; la vecchia gatta di strada Bippo, che allunga un colpo di artigli ogni volta che qualcuno cerca di accarezzarla; il tucano Billy-Billy e Sandy, un grande cane giallo, un cucciolone ingenuo. Intorno a mezzogiorno, un abbaiare risuona da dietro la porta. Gary va ad aprire e scorge sulla soglia Sandy, la coda tra le gambe, il muso a fil di terra, e, accanto a lui, un imponente pastore tedesco dal pelo grigio screziato di bianco e una bella testa. Un pomeriggio di qualche settimana dopo, però, Batka riserva la prima sorpresa: latrati irregolari, rapidi e rabbiosi, bava alla bocca, uno spaventoso sguardo carico d'odio soltanto perché un operaio di colore, addetto alla pulizia dei filtri della piscina, è apparso al suo cospetto. Batka è, infatti, un white dog, un cane bianco, una di quelle bestie addestrate nell'America razzista della fine degli anni Sessanta a dare la caccia ai neri... Appartenente alle opere del ciclo americano di Romain Gary, "Cane bianco" è il romanzo di uno scrittore russo-francese, profondamente intriso di spirito europeo, sulla "democrazia americana".
EUR 11.88
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Luce proibita
Ceylon, 1836. Catherine Colebrook, giovane moglie di un anziano funzionario britannico della John Company, è una donna alle prese con una vita non facile. Ma, soprattutto, Catherine coltiva una passione disdicevole per una donna della sua epoca: la fotografia. Nella malandata tenuta di Dimbola, accerchiata dai tumulti sempre più violenti che i tamil scatenano contro gli invasori inglesi, Catherine insegue il suo sogno giorno dopo giorno. Ad aiutarla con curiosità e crescente dedizione è il giovane tamil Eligius, entrato a servizio per poter sfamare la madre e la sorellina, ma con il cuore pieno di rabbia dopo che il padre è stato ucciso nel tentativo di sostenere la causa della sua gente. Eligius è fiero, orgoglioso, estremamente intuitivo e, nonostante l'iniziale disprezzo per i colonizzatori, finisce per subire il fascino del mondo occidentale attraverso il rapporto con il saggio capofamiglia, Charles Colebrook, con l'appassionata moglie e con la bella figlia, Julia, di cui si innamora. Quando la tensione esplode sull'isola, nell'animo di Eligius si apre un abisso: deve appoggiare la rivolta gli inglesi oppure seguire quel che sempre più chiaramente gli appare come il progresso? Ispirato alla storia vera di Julia Margaret Cameron, illustre pioniera della fotografia, "Luce proibita" intreccia storia, scienza, arte, politica e quotidianità familiare nel racconto di un'amicizia indistruttibile oltre le convenzioni e i pregiudizi.
EUR 16.15
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La storia della storia
Margaret Taub accompagna i turisti americani in giro per la Berlino odierna, nel macabro tour prediletto da ogni agenzia turistica che si rispetti: una sosta all'ex ministero dell'Educazione del Popolo e della Propaganda nazista, un'altra al ministero dell'Aeronautica di Hermann Göring, una rapida passeggiata presso le sedi delle SS e della Gestapo, e così via. Studentessa americana alla Freie Universität, e guida turistica a tempo perso, Margaret dispensa con professionalità le sue informazioni: quest'edificio non è di Speer, l'architetto preferito di Hitler, ma di Reichle; quest'opera è un perfetto esempio di Monumentalismo ecc. Un giorno, però, al cospetto dell'ex ministero dell'Educazione del Popolo e della Propaganda nazista, le accade qualcosa di inaspettato e spaventoso. A una delle finestre del secondo piano del ministero, Margaret vede una donna, i capelli lisci biondi, gli occhi neri piccoli e imperturbabili, il corpo fatto di piume sporche. La donna-falco, dalle fattezze incredibilmente simili a quelle di Magda Goebbels, la moglie del ministro per la Propaganda hitleriana che avvelenò i figli poco prima della disfatta del regime, si sporge alla finestra e le fa un sorriso familiare. Sembrerebbe un'allucinazione momentanea, frutto di un lavoro alquanto stressante, se i sogni di Margaret non fossero da quel momento in poi popolati dal tragico volto di un'altra donna legata al passato nazista della città: Regina Strauss, una madre ebrea che si uccise con le sue figlie...
EUR 18.81
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Abluzioni
In un famoso bar di Hollywood ormai sulla via del declino lavora un barman senza nome. Ha poco più di trent'anni, ed è morbosamente affascinato dalla decadente rovina che lo circonda. Il barman osserva i clienti scivolare nel loro oblio notturno, ascolta le loro chiacchiere, il continuo brusio delle loro esistenze, e prende appunti per un romanzo. Nella speranza di scoprire i segreti e i fantasmi delle loro vite cerca di stringere amicizia con alcuni di loro, i clienti regolari, ognuno con la sua storia, la sua unicità. Sera dopo sera, settimana dopo settimana, il lavoro lo avvolge in un soffocante universo fatto di luci basse, musica soffusa, chiacchiere e mormorii sullo sfondo. Così accade, sembra inevitabile, che il barman inizi a versarsi più bicchieri di quelli che porge ai suoi clienti. E a ingoiare qualche pasticca. E a sniffare qualche striscia di cocaina. Quando è fuori dal bar la vita gli sembra ancora più dolorosa. Davanti a sé un incubo ricorrente, quello di trovarsi dall'altro lato del bancone, simile a loro, ai clienti seduti sempre sullo stesso sgabello, smarriti nel ghiaccio tintinnante, nel vortice di un bicchiere di whiskey... "Abluzioni" scava a fondo e senza mai esitare nella mente di chi abusa di alcol e di droghe, per testimoniare cosa accade a un uomo quando queste sostanze lo rendono inumano.
EUR 14.25
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La tempesta alla porta
A casa Merrill, le riunioni di famiglia hanno un esito obbligato: la messa in scena della mitologia di Frederick Merrill. Un uomo avventuroso, tragico, brillante, con un'esistenza fuori del comune per le figlie. Un donnaiolo, un alcolizzato dalle passioni maniacali per Katharine, sua moglie. I racconti sembrano allora di volta in volta gloriose pagine di epica o struggenti resoconti di una vita votata al disastro. Per Frederick Merrill, tuttavia, la lunga storia delle cose da lui pensate e fatte non è altro che una meravigliosa teoria di atti poetici e radiosi. Persino quella sera, la fatidica sera che gli ha permanentemente alterato gli anni che gli restano da vivere su questo pianeta, appartiene per lui alla più pura poesia. Annoiato dal grigiore e dall'ipocrisia di parenti e amici, si è allontanato da un insulso party in cui non restava altro che bere, indossando soltanto un impermeabile. Sulla Route 109 ha aperto l'impermeabile al passaggio di ogni singola automobile, per suscitare ilarità o qualche comica espressione di sdegno. Il giorno dopo si è ritrovato alla Mayflower Home, l'aristocratico ospedale psichiatrico dove sono rintanati i matti dell'alta società bostoniana. Costretto a vivere, a soli quarant'anni, la più assurda e ridicola condizione per un uomo attraente, appassionato e intelligente come lui: essere un matto tra i più illustri matti della ridente nazione americana dei primi anni Sessanta.
EUR 16.62
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Un altro Eden
Dalla fine del Settecento fino al 1912, l'isola di Malaga accolse una comunità di pescatori composta da afroamericani, bianchi poveri e altre etnie che avevano trovato rifugio su quel lembo di terra nel Golfo del Maine. Nel 1912, il governatore dello Stato decretò «lo sgombero dei quarantasette residenti e la traslazione delle salme dei loro defunti». Un atto che sancì con efferata violenza la fine di quella comunità. In Un altro Eden, con la grazia della sua impeccabile scrittura, Paul Harding ritorna su quella vicenda crudele per narrare una magnifica storia «fatta di poesia e luce solare», come ha scritto il New York Times. Il romanzo si apre nel 1793 con l'arrivo ad Apple Island - così l'isola viene ribattezzata nella finzione letteraria - di Benjamin Honey, nero nato in schiavitù, e di sua moglie Patience, irlandese di Galway. Aspirante frutticultore, Benjamin Honey sbarca sull'isola con dodici sacchetti di iuta contenenti semi di diverse varietà di mele e, con ostinata pazienza, riesce a creare il suo piccolo Eden: un frutteto di trentadue meli. Più di un secolo dopo, nel 1911, una manciata di esseri umani vive sull'isola: i discendenti di Benjamin e Patience Honey, innanzi tutto, Esther Honey e suo figlio Eha, i figli di Eha; le sorelle McDermott, che passano le giornate a lavare i panni e ad accudire tre orfani; i fratellastri Lark, abili pescatori dai capelli e dagli occhi incolori, ereditati da padri africani, mamme irlandesi e nonni svedesi, e i loro quattro figli, vaganti per l'isola come spettri gentili e affamati; la vecchia Annie Parker e Zachary Hand to God Proverbs che vive in un albero cavo. Gli abitanti di Apple Island conducono un'esistenza semplice e povera nel loro piccolo Eden, in cui ciascuno è libero di prendersi cura delle proprie ore e dei propri giorni. Ignorano, dunque, che qualcun altro possa decidere del loro tempo e decretarne addirittura la fine. Ignorano anche i tormenti di Matthew Diamond, il missionario bianco che ogni mattina rema fino all'isola per predicare e insegnare tutto lo scibile ai bambini. Fermamente convinto che ogni uomo è suo fratello, Matthew Diamond non può, tuttavia, fare a meno di provare un istintivo e viscerale senso di repulsione ogni volta che si trova, come afferma con candore in una lettera, «alla presenza di un negro». Angustiato dal senso di colpa, si rivela non soltanto impotente dinanzi alla distruzione della piccola comunità di Apple Island, decretata dai deliri eugenetici e razzisti dell'epoca, ma anche incapace di scorgere in quel lembo di terra un'antica verità della sua fede: che l'Eden è dei poveri e dei semplici.
EUR 17.10
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Educazione non sentimentale
"I Kisling e gli Huxley sono i veri Kisling e Huxley... Mia madre e io siamo in parte noi stesse": così scrive Sybille Bedford nell'avvertenza a queste pagine in cui ripercorre la sua "educazione non sentimentale". Poiché ciò che preme a ogni grande scrittore non è semplicemente la vita reale, ma quella narrata e reinventata dalla parola, la vita solo "in parte" realmente vissuta, quest'avvertenza svela al lettore il vero cuore di questo libro: il rapporto tra una delle più raffinate scrittrici del Novecento, ammirata da autori come Bruce Chatwin e Stephen Spender, e sua madre. Nata in un angolo della Germania del Sud, nel granducato del Baden, da Maximilian von Schoenebeck, aristocratico tedesco amante della Francia, e la sua seconda moglie inglese, Sybille Bedford trascorre gli anni dell'infanzia nello Schloss, il piccolo castello di famiglia, un'interminabile fuga di stanze colme di mobili e oggetti d'arte. Il padre, un uomo avanti con l'età, vive nel ricordo di quando era "le beau Max", il giovane, attraente barone tedesco che progettava di far saltare il banco a Montecarlo e, nella sua residenza estiva, teneva una coppia di scimpanzé che ogni mattina si precipitavano a banchettare sugli alberi di pesche dei vicini. Mossa dall'arroganza tipica dell'infanzia, la piccola "Billi" Bedford si mostra incapace di penetrare nella sua solitudine, di accostarsi al cuore di un uomo di un'altra epoca e d'altri pensieri. Sicché quando il padre muore e la madre la porta con sé...
EUR 14.25
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Belli e dannati. Ritratto della nuova India
Nel 1998, il partito della destra integralista indù Bharatiya Janata Party (BJP) vince le elezioni nazionali in India e forma il nuovo governo a Delhi. Atal Bihari Vajpayee, il leader, diventa primo ministro. Un'incoronazione celebrata eseguendo cinque test nucleari nei deserti sabbiosi del Rajasthan. Amico di grandi imprese, Vajpayee decide di aprire il mercato interno alle multinazionali e agli investitori stranieri svendendo beni e aziende di proprietà statale a compagnie private. Il risultato è che l'elite del paese diventa sempre più ricca, mentre la maggioranza della popolazione - le caste inferiori, le donne, i musulmani - si ritrova sempre più ai margini. Invisibili, cancellati dalla retorica del governo e del mondo degli affari, i poveri ricompaiono solo quando il BJP rimette in marcia la macchina della propaganda per rivincere le elezioni del 2004, puntando sui volti felici della maggioranza dimenticata in una celebre campagna denominata "Shining India" ("l'India splendente"). Il BJP perde la competizione interna, tuttavia la "Shining India" vince al di fuori del paese, dove l'India appare come l'ultimo eden della modernità, il luogo dove le nozze tra creatività orientale e nuove tecnologie sembrano ridare un nuovo, inaspettato impulso allo sviluppo economico mondiale. Attratto dagli opposti apparenti - visibilità e invisibilità, presente e passato, ricchezza e povertà, immobilismo e attivismo - che la nuova India genera.
EUR 17.10
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L' estate degli annegamenti
Liv ha vissuto i suoi primi tre anni a Oslo, ma non rammenta nulla di quel tempo. Conosce bene solo Kvaloya, settanta gradi di latitudine nord, nel circolo polare artico, l'isola che sua madre, pittrice di talento, ha scelto quando ha deciso di rifugiarsi in un luogo remoto dove dipingere in pace. La baita grigia in cui la ragazza vive è affacciata sul fiordo di Malangen, un tratto di costa dove non c'è nulla, a parte la casa e la hytte - un minuscolo rifugio usato un tempo per la caccia o la pesca - del vecchio Kyrre Opdahl. Il tempo scorre diversamente sull'isola, le antiche leggende impregnano legni di rimesse, pontili e dimore, come quella di Kyrre, dove si conserva la memoria di antichi e funesti eventi: ragazzi di campagna usciti alle prime luci dell'alba e tornati a casa contaminati da qualcosa di innominabile, un battito d'ali o un soffio di vento nella testa, al posto dei pensieri. Nella fantasia popolare i troll sono mostri e la huldra una fata che, vestita di rosso, danza nei prati in attesa di giovani uomini da ammaliare e distruggere, ma nella memoria di Kyrre sono forze maligne all'origine di accadimenti reali. Con una tazza di caffè tra le mani, Liv ascolta incantata e tremante i racconti del vecchio. In cuor suo, tuttavia, non crede affatto all'esistenza di tali forze o esseri. L'estate, però, in cui la ragazza compie 18 anni accadono eventi così letali da sradicare le più solide e ferme convinzioni...
EUR 17.10
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Opere complete (1975-1988)
Neri Pozza nasce a Vicenza il 5 agosto 1912 da Ugo Pozza, scultore antifascista (1882-1945), e da Redenta Volpe (1887-1950) che da ragazza lavorò nella nota sartoria vicentina delle sorelle Dionisi. Nel 1938 fonda con i suoi amici, una piccola brigata di "teste calde" tenuta d'occhio dalla polizia fascista, le edizioni dell'Asino Volante per dare alle stampe "La gaia gioventù", una raccolta di poesie di Antonio Barolini. Nel 1941 dà vita a una nuova sigla editoriale, "Il Pellicano", e nel 1942 pubblica la fortunata antologia "Saffo e altri lirici greci", curata da Manara Valgimigli, che conosce ben tre edizioni. Tra il 1944 e il 1945 viene incarcerato per due brevi periodi presso il carcere cittadino di San Biagio e presso quello di San Michele per sospetta attività antifascista. Alla fine del 1945 si trasferisce a Venezia dove incontra la compagna della sua vita, la scrittrice Lea Quaretti di cui pubblicherà le opere più importanti. Nel 1946 escono i primi due titoli di Neri Pozza Editore: "Peter Rugg", "l'errante" di William Austin e "Paludi" di André Gide, entrambi tradotti da Aldo Camerino. Nello stesso anno pubblica le "Poesie nuove" di Vincenzo Cardarelli e la raccolta di poesie intitolata "Maschera in grigio". Nel 1947 vede la luce la celebre versione del "Vangelo", affidata a quattro letterati: Nicola Lisi, Corrado Alvaro, Diego Valeri e Massimo Bontempelli.
EUR 48.75
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Il pasticciere del re
È il 1670 e il dolore regna alla corte inglese di Carlo II Stuart. Madame Enrichetta, l'amata sorella del re andata in sposa a Filippo di Francia, fratello di Luigi XIV, è morta in circostanze misteriose a Versailles, e il re, il principe inglese amante dei piaceri, convinto che la sorella sia stata uccisa dal marito, si è trasformato in un monarca infelice. Ha cacciato via il sarto, mandato via l'amante e sprofondato la corte intera in un lutto stretto. Per riguadagnare i favori del re triste, decisivi nel conflitto con l'Olanda, Luigi XIV ha deciso di spedire a Londra un giovane italiano, Carlo Demirco, e una 'belle bretonne', Louise de Kérouaille. Carlo Demirco possiede un dono raro in quell'epoca: è il pasticciere di Versailles, il creatore dei mirabolanti sorbetti di fiori canditi, di pesche aromatizzate alla galanga, di pere insaporite con crema inglese, che stupiscono i cortigiani e le loro dame durante i grandiosi ricevimenti. Louise Renée de Penancoèt, dame de Kérouaille, figlia maggiore della famiglia più antica di Bretagna, spedita a corte dai genitori per trovare marito e risollevare le sorti del casato decaduto, ha anche lei un merito non da poco agli occhi di Luigi XIV: è stata la damigella preferita di Madame Enrichetta, la sua più intima confidente. Demirco e la 'belle bretonne' hanno un compito preciso: ridestare ai piaceri della vita Carlo II Stuart e ricondurlo così sulla retta via del suo antico legame con Parigi.
EUR 17.10
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Aspettando l'alba
In un giorno del 1913, Lysander Rief, giovane e aitante attore inglese, attraversa a piedi il centro di Vienna per recarsi alla sua prima seduta con il dottor Bensimon, un eminente psichiatra. Seduto nella sala d'attesa, Lysander riflette sulla natura del suo malessere e sulla sua fatua esistenza di dandy che non è ancora riuscito a trovare il suo posto nel mondo, quando una donna di rara bellezza si materializza nella stanza: è chiaramente sofferente ma la sua stranezza, i suoi profondi occhi nocciola e il suo fascino intenso lo trafiggono. Più tardi, lo stesso giorno, i due si incontreranno nuovamente e la donna, Hettie Bull, avrà modo di presentarsi come scultrice, invitando Lysander a una festa organizzata dal suo compagno, il celebre pittore Udo Hoff. Incapace di rifiutare e di resistere allo charme di Hettie, Lysander si lascia coinvolgere in una travolgente relazione clandestina. La sua vita a Vienna verrà stravolta dalla passione per Hettie. Incontrerà Sigmund Freud in un caffé, condurrà un'esistenza intensa nel raffinato ambiente artistico e letterario della capitale austriaca alla vigilia della Prima guerra mondiale, verrà a capo delle sue nevrosi. Londra, 1914. La guerra è alle porte e Lysander viene sorpreso dal precipitare degli eventi. Incapace di vivere una vita ordinaria, si lascia trascinare nel pericoloso teatro dei servizi segreti - un mondo di sesso, scandali e spie, dove il confine tra verità e menzogna si fa ogni giorno più sottile.
EUR 17.10
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Tre camerati
Nel 1923 Robert Lohkamp guadagnava duecento miliardi di marchi al mese. Faceva l'addetto alla pubblicità di una fabbrica tedesca di articoli di gomma. Veniva pagato due volte al giorno e si precipitava continuamente nei negozi a comperare qualcosa prima che il marco valesse la metà. La vita movimentata al tempo della grande inflazione. Dopo un impiego alle ferrovie in Turingia e un lavoretto come pianista al Café International, alla fine degli anni Venti Robert Lohkamp non può, tuttavia, dire di passarsela male. Lavora alla "Koster & Co.", l'officina meccanica aperta in una vecchia baracca da Otto Koster e Gottfried Lenz, i commilitoni con cui ha condiviso gli orrori della Grande Guerra. Koster, il comandante della compagnia, ha fatto il pilota d'aviazione, si è dato alle gare automobilistiche, ha frequentato qualche corso all'università prima di votarsi a quello cui è da sempre destinato: riparare automobili. Lenz invece ha girovagato qualche annetto per l'America del Sud, poi è tornato all'ovile o, meglio, alla turbolenta vita tedesca della fine degli anni Venti. Il lavoro all'officina è duro ma Lohkamp, Koster e Lenz sono ancora giovani, sani e forti. Certo di sera riaffiorano le immagini del passato coi loro occhi di morte, ma a quello come antidoto c'è l'acquavite. O, come accade da un po' di tempo a questa parte per Robert Lohkamp, c'è Patrice Hollmann. È apparsa un giorno al seguito di un eccentrico industriale, il proprietario di una fabbrica di cappotti.
EUR 14.25
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La notte di Lisbona
È il 1942 a Lisbona. Un uomo osserva attentamente una nave ancorata nel Tago, poco distante dalla banchina. Al vivo bagliore delle lampadine scoperte, sull'imbarcazione si sbrigano le operazioni di carico. Si stivano carichi di carne, pesce, conserve, pane e legumi. Come tutti i piroscafi che, in quei tumultuosi giorni del 1942, lasciano l'Europa per l'America, la nave sembra un'arca ai tempi del diluvio. Un'arca incaricata di porre in salvo una gran folla di disperati, di profughi inseguiti dalle acque fetide del nazismo che hanno inondato da un pezzo Germania e Austria, e già sommerso Amsterdam, Bruxelles, Copenaghen, Oslo e Parigi. Anche l'uomo che la contempla è un profugo, senza alcuna speranza, però, di raggiungere New York, la terra promessa. Da mesi i posti sulla nave sono esauriti e, oltre al permesso di entrata in America, all'uomo mancano anche i trecento dollari del viaggio. Sarebbe certamente destinato a perdersi e dissanguarsi nel groviglio dei rifiutati visti d'entrata e d'uscita, degli irraggiungibili permessi di lavoro e di soggiorno, dei campi d'internamento, della burocrazia e della solitudine, se la sorte non venisse in suo aiuto. Un uomo, che non ha l'aria di un poliziotto, lo approccia e in tedesco gli dice di avere due biglietti per la nave ancorata nel Tago. Due biglietti che non gli servono più e che è disposto a cedere gratis a una sola condizione: che il futuro possessore non lo lasci solo quella notte e sia disposto ad ascoltare la sua storia...
EUR 14.25
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Briganti romantici
Si sono dati alla macchia per combattere le ingiustizie di cui erano state vittime le loro famiglie, le comunità contadine che li ospitavano o loro stessi. Sono diventati briganti per caso, non per vocazione. Hanno fatto un fardello delle proprie illusioni e, da veri romantici, si sono rintanati nei boschi, convinti di poter combattere con le armi un mondo che ritenevano ingiusto. Qualcuno li chiamava criminali e banditi, altri briganti. Spesso, tuttavia, anche se molti di loro si dichiaravano anarchici, erano pover'uomini, analfabeti che non avevano fatto altro che reagire d'impulso ai torti di cui erano stati vittime; disperati che progettavano di far cadere tutti i potenti del paese, chiunque essi fossero. Questo libro racconta cinque storie di briganti, dal Seicento alla fine dell'Ottocento, che mai avrebbero pensato di darsi alla macchia se le loro vite non fossero state sconvolte da qualcosa di inatteso e irreparabile. Persone come Giovanni Beatrice (detto Zanzanù) che diventò bandito per vendicarsi della fazione rivale che aveva barbaramente giustiziato suo padre nella piazza del paese; come Antonio Tosolini (detto Menotto), friulano, che imbracciò l'archibugio per punire il conte che lo aveva licenziato e che pagava troppo poco i braccianti. E ancora briganti come Michelina Di Cesare, di Caspoli, nel Casertano, che raggiunse nei boschi un ex sergente borbonico di cui si era innamorata.
EUR 17.10
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Le storie degli altri
Un tempo, si sa, la condizione vedovile suscitava rispetto, era considerata una sorta di punto d'arrivo. Oggi invece alle vedove, soprattutto se giovani, viene chiesto subito di voltare pagina, di esibirsi in una trionfante ripresa oppure di togliersi di mezzo. Celia Cassill non ha avuto esitazioni da quando suo marito è passato a miglior vita: ha scelto la seconda opzione. Si è rintanata nella casa acquistata coi soldi che le ha lasciato il consorte, un piccolo palazzo nel centro di Brooklyn. Per trarne il giusto per vivere, ha affittato poi tre bilocali della casa. Nell'appartamento sopra al suo vive perciò George, un poeta gay che fino a qualche tempo fa aveva un coinquilino, un amante sparito nelle notti in cui Celia sentiva George camminare sulle assi di legno. Al terzo piano abita il signor Coughlan. È stato nella marina mercantile e poi ha navigato come capitano di traghetto. Ha ottantadue anni, e si sforza di far capire a Celia la freschezza di tutta l'aria che ha respirato e la bellezza della vita nella sala macchine. Gli inquilini dell'appartamento numero tre sono i Braunstein, una coppia moderna, feconda di progetti. Angie, la moglie, è una crociata di molte guerre sante e Mitchell, il marito, cerca di non essere da meno. La vita appartata di Celia sarebbe irreprensibile se due eventi non venissero a scalfirne la perfezione. Il signor Coughlan scompare un giorno, e George parte per l'Europa lasciando il suo appartamento a Hope, una donna di una femminilità sfrontata...
EUR 15.68