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Se volete ascoltare questa favola nuova... Viaggio nell'ultimo mito pirandelliano
Ilse, l'attrice protagonista de "I giganti della montagna", alla fine muore: i giganti "schiacciano e distruggono lei e i suoi compagni come giocattoli". L'opera rimane incompiuta, ma la classica, rilettura di tutti i materiali, scritti e non scritti, sembra confermare questo finale. Pirandello affida, dunque, la sua ultima opera, il Teatro, la sua stessa vita ad una distruzione. Eppure - durante la stesura, in una sorta di vera e propria estasi - egli la considera il suo "capolavoro". È un'evidente contraddizione. Lavorando con i suoi ragazzi ad un allestimento de "La favola del figlio cambiato", l'autore si è chiesto: perché il Maestro incastonò ne "I giganti della montagna" proprio quella favola?. Qual è il nesso tra le due opere? La rappresentazione che ne seguì fu un'avventura straordinaria, ma lo studio impiegato nel tentativo di dar risposta a quelle domande ne aprì un'altra altrettanto suggestiva. Che è appunto quella che viene proposta in questo breve saggio: quella piccola favola restituisce una sorprendente luce interpretativa, non solo sui Giganti ma su tutto l'ultimo Pirandello.
EUR 8.55
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Progetto rom. Un popolo di banbini
Lo studio mette in evidenza le criticità legate alle presenze dei rom nei territori calabresi evidenziando, altresì, che la Calabria è la regione d'Italia con la più alta incidenza di alunni rom. Riflette anche sul fatto che l'inserimento scolastico e l'investimento nell'istruzione dei bambini sono centrali per il miglioramento delle condizioni di vita dei rom ma, dal punto di vista della costruzione di una strategia di politica pubblica, esse sono subordinate alla priorità di investire congiuntamente sulle condizioni lavorative e generali degli adulti.
EUR 8.55
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Luigi Einaudi. Un economista nella vita pubblica
"A che cosa servono gli economisti, se oggi stanno zitti, quando una grave questione si impone al Paese?". Luigi Einaudi (1874-1961) è stato uno dei protagonisti della storia d'Italia, spesso più famoso che conosciuto. Questo volume ripercorre, per la prima volta attraverso una sintesi divulgativa, le principali tappe della sua vita, mettendo al centro l'uomo e il suo posto nella società. Si va dagli anni lenti e rigidi della formazione (l'Inverno, 1874-1903) a quelli impegnati e veloci dell'affermazione (la Primavera, 1903-1925); dagli anni opprimenti e pensosi del ritiro (l'Estate, 1925-1943) a quelli brillanti e poi ossidati dell'addio (l'Autunno, 1943-1961). Economista, giornalista, statista, dopo oltre sessanta anni dalla morte, ciò che resta è soprattutto l'intellettuale, il pedagogo, il retore. Einaudi apre, da solo, uno spazio che non esiste prima di lui: la discussione pubblica sull'economia del Paese. Il controllo su chi governa da parte dell'opinione pubblica diventa decisivo. Come lui, e dopo di lui, gli economisti sono saliti al vertice del Paese: ministri, senatori, capi di governo, presidenti della Repubblica.
EUR 12.35
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In nome dello Stato
Ludwig von Mises, l'autore di questo libro, è stato uno dei grandi liberali del Novecento. Figlio della Grande Vienna, è stato maestro di Friedrich A. von Hayek e di tanti altri giovani che, dopo la Grande Guerra, si sono trovati a cercare un orientamento culturale e politico. In fuga dal nazismo, Mises si è dapprima rifugiato a Ginevra e poi a New York. "In nome dello Stato" fa parte degli scritti del periodo ginevrino, che precede e segue di poco lo scoppio della Seconda guerra mondiale. È un documento, tramite cui è possibile "rileggere" uno dei momenti più tragici della storia d'Europa. È un testo agile, in cui una prosa nitida e diretta getta luce sull'incubazione del nazismo, sui suoi legami con la cultura interventistica dei prevalenti circoli accademici tedeschi. Dopo la conquista del potere da parte di Lenin, Mises aveva mostrato come l'impossibilità del calcolo economico, in regime di pianificazione, avrebbe portato al crollo del comunismo. Ed è toccato a lui fornirci una delle più immediate e penetranti analisi del nazismo, che non è stato una "terza soluzione" fra capitalismo e comunismo. La cooperazione sociale si può svolgere in maniera volontaria: la via intrapresa dalle società libere. E si può svolgere in maniera coercitiva: con la pianificazione comunista o con un generalizzato sistema di interventi autoritativi. Nel caso dell'interventismo, la proprietà privata non viene formalmente soppressa, ma viene svuotata di contenuto. Prefazione di Lorenzo Infantino.
EUR 12.26
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La malaria in Calabria tra fine Ottocento e primo Novecento. Una storia tragica tra miopie istituzioniali e impegno dei singoli
La malaria rappresenta, in definitiva, il sottile filo conduttore che permette di ricostruire, attraverso il suo andamento, la storia del proletariato e sottoproletariato italiano tra Ottocento e Novecento, che è storia di lotte, di sofferenze, di morte e di un diverso destino. Le mondine del Nord - che con i loro canti esprimevano una vibrata protesta verso i padroni e che godevano, in virtù delle loro battaglie, di condizioni assistenziali decenti - e i braccianti del Sud - che nella stessa epoca morivano per malattie e stenti, in assenza di qualsivoglia forma di assistenza - rappresentano le due facce di una stessa medaglia. E testimoniano di un Paese che è cresciuto in maniera asimmetrica. Il libro rappresenta, inoltre, un doveroso tributo a personalità di alto profilo umano, culturale e professionale, che, disinteressatamente, hanno speso la loro vita per fornire aiuto e garantire assistenza in un periodo non facile, supplendo spesso a un "vulnus" istituzionale.
EUR 13.30
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Fiducia e sicurezza. Un confronto pluridisciplinare
Fiducia e sicurezza, due parole chiave per il lessico del nostro tempo, vengono qui analizzate nei diversi contesti culturali in cui oggi con frequenza ritornano. Questo confronto, proprio per la pluralità delle voci alle quali dà spazio, supera gli steccati delle singole provenienze disciplinari e degli orientamenti metodologici espressi, per ruotare intorno a una questione di fondo: a quali condizioni la società umana è possibile, e può perdurare? Anche se fidarsi implica sempre un rischio, spesso non possiamo farne a meno. D'altro canto, però, affinché quel rischio sia calcolato (o almeno calcolabile), c'è bisogno di sicurezza. Così, due parole apparentemente lontane si intrecciano nei più diversi ambiti della nostra convivenza sociale: sia in quelli relazionali a più alta incidenza fiduciaria (qui diffusamente indagati, con particolare riguardo alla relazione medicopaziente) sia in quelli istituzionali, dove con maggiore problematicità si evidenziano gli aspetti politici, economici, sociali della fiducia, come nel caso della sicurezza dei diritti.
EUR 15.20
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Il diritto e lo Stato. La dottrina francese e quella tedesca
Parlare di una vocazione oggettivistica di Duguit non ha certo senso in virtù di un'acritica trasposizione del fatto sociologico in validità normativa, quanto, piuttosto, per la tensione demistificante nei confronti di quel formalismo che, lungi dall'essere pertinente al proprio programma scientifico, tende a sostantivizzarsi, riempiendosi, impropriamente, di contenuti. In questo senso, "Il diritto e lo Stato", vera e propria pars destruens della sua riflessione, è ricostruzione filologicamente impeccabile dell'incongruo conferimento di valore operato a carico tanto del soggetto di diritto, quanto dello Stato, luogo quest'ultimo, soprattutto nella dottrina giuspubblicistica tedesca, di un atto di fede incondizionato, dalle radici, squisitamente, teologico-metafisiche.
EUR 14.25
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Verso un debito pubblico europeo
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De Gaulle
Charles de Gaulle è stata una delle figure preminenti del Novecento. L'unico uomo dello scorso secolo che ha avuto la capacità di salvare il proprio Paese dall'abisso in ben due occasioni: dopo la disfatta del 1940, quando decise di non rassegnarsi alla sconfitta rappresentando la dignità e le ambizioni della patria in esilio; al tempo della crisi algerina, disinnescando una guerra civile ormai sul punto di esplodere. Gaetano Quagliariello, su di lui e sul fenomeno del quale fu iniziatore - il gaullismo - ha scritto una fondamentale monografia nel 2003 ("De Gaulle e il gollismo", Il Mulino, Bologna). È poi tornato sull'argomento nel corso degli anni, con opere pubblicate in italiano e in francese. In questa nuova edizione del suo lavoro, interamente riveduto, aggiunge alla sua riflessione un aspetto del tutto inedito: interpretare il gaullismo anche in virtù di una comparazione possibile tra Italia e Francia del secondo dopoguerra, che evidenzi somiglianze e diversità, a partire da una visione unitaria della storia nazionale dei due Paesi. In questo solco, egli ripercorre in particolare la parabola e il peso del partito politico e analizza il rapporto con l'elemento carismatico. Ne scaturisce una lettura che porta la storia ad attualizzarsi e a proporsi con ancora più forza come "maestra di vita", in grado di dispensare consigli e ammonimenti per il presente e per le scelte fondamentali alle quali ci chiama.
EUR 34.20
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L' altro corpo
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Cultura della crisi. La politica e il tramonto dello Stato imprenditore (1972-1992)
Questo è un paese affondato nella parola "crisi" come in un mare mosso, periodicamente è costretto a immergerci la testa fin quasi ad affogare, poi le correnti e i venti permettono di prendere fiato illudendosi di essere in salvo, in attesa dell'arrivo di una prossima onda. Il libro ricostruisce sulla base dei documenti delle commissioni parlamentari, ministeriali, scientifiche, il dibattito che accompagnava la traiettoria di declino del sistema di economia pubblica italiana. Lo studio considera la parabola discendente delle partecipazioni statali, dal manifestarsi della crisi, al principio degli anni settanta, fino alla repentina privatizzazione, nel pieno della crisi istituzionale italiana, all'inizio degli anni novanta. La ripetitività degli argomenti, la fatale sterilità delle visioni di politici e tecnici, l'incapacità delle istituzioni di mutare il corso degli eventi, non possono che condurre ad una precisa lettura della storia italiana di questi decenni, e pure degli eventi più recenti.
EUR 17.10
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Un marchio per la valorizzazione dei territori di eccellenza: dai siti UNESCO, ai luoghi italiani della cultura dell'arte e del paesaggio
“La direzione generale Musei del MiBACT, istituita con il D.P.C.M. n 171 del 2014, ha il compito di sovrintendere all'intero sistema museale nazionale e di coordinare i poli museali regionali in ordine alle politiche di acquisizione, prestito, catalogazione, fruizione. Svolge inoltre funzioni di indirizzo e controllo in materia di valorizzazione del patrimonio culturale statale. Con riferimento all'articolato campo della valorizzazione, la nuova serie della collana "Quaderni della valorizzazione" si propone di far conoscere a un ampio pubblico gli esiti di alcune iniziative promosse e realizzate dalla nuova direzione generale, fornendo al contempo strumenti di azione e risorse utili alla professione museale e alla promozione integrata a livello territoriale del patrimonio culturale.” (Manuel Roberto Guido)
EUR 17.10
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Think-tank all'italiana. Storia della Fondazione Magna Carta: dieci anni di attività
Attraverso la ricostruzione della storia della Fondazione Magna Carta, il volume fornisce uno spaccato della politica italiana negli anni della Seconda Repubblica, analizzato dalla prospettiva di uno dei primi think tank di stampo liberal-conservatore sorti nel nostro Paese. Ideata nel 2002 e costituita nel 2003, Magna Carta si dà l'ambizioso obiettivo di diventare il centro di riferimento ed elaborazione culturale del centrodestra italiano. Dai suoi esordi ad oggi, ripercorre in maniera critica i principali temi al centro dell'agenda nazionale e internazionale: il trauma dell'11 settembre 2001, la questione identitaria, il rapporto tra ragione e fede nel dialogo tra laici e cattolici, la riforma dello Stato e della Giustizia. La storia di Magna Carta è la storia di un think tank nato sul modello americano e cresciuto nella realtà italiana. Uno strano innesto che ha mostrato, in questi dieci anni, molti punti di forza ma anche di debolezza, che vengono indagati senza fare sconti.
EUR 13.30
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L' Italia dimenticata. Dalla «brutte époque» all'Agenda Monti
Un debito pubblico di 2 mila miliardi di euro. Una disoccupazione giovanile ai massimi storici. Un'etica pubblica, un senso dello Stato e un senso civico ai minimi storici. Un Mezzogiorno abbandonato al suo destino. Un'enorme evasione fiscale. Un ventennio con la crescita media del PIL vicina allo zero. Il livello dei consumi fermo al 1997. Il dilagare dell'antipolitica e del neopopulismo. Sono questi i cardini dell'eredità che ci ha lasciato la brutte epoque, racchiusa negli anni fra il 1994 e il 2011. Tutto questo è avvenuto perché le classi politiche (e buona parte delle classi dirigenti), negli anni della brutte epoque hanno "dimenticato l'Italia", e i suoi veri problemi. La "rivoluzione liberale" promessa si è invece rivelata una pericolosa miscela esplosiva di vacua demagogia, deteriore populismo, negazione della realtà dei problemi, e corporativismo accattone. Se tante sono le responsabilità della destra, pure la sinistra spesso è stata obnubilata anche da un antiberlusconismo di comodo che, accanto a una certa dispersione di forze e demagogia, ne ha offuscato la capacità di governare o di essere una seria opposizione. Sulla base di questa impostazione, Luigi Tivelli, che ha potuto man mano osservare "accanto alla stanza dei bottoni" il degrado progressivo dei governi e la progressiva impotenza dei Parlamenti, ripercorre, tramite capitoli basati su una scrittura insieme plastica e divulgativa (e alternando diagnosi e proposte innovative), le tante "dimenticanze", in materia politica.
EUR 11.40
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Interazioni tra musica e società
Senza eludere la complessità dell'esperienza musicale, senza al contempo fuggire le strettoie di un confronto critico, l'autore presenta una selezione di possibili approcci inerenti al tema delle interazioni tra musica e società. Ambiti e problematiche relativi a settori disciplinari contigui, convergenze e distinzioni, introducono a temi più tipicamente legati alla storia del pensiero sociologico, dal modello evolutivo di Comte alla scuola di Francoforte. Vengono quindi presentate e discusse le variabili sociali ed estetiche del linguaggio musicale e le sue trasformazioni nei differenti contesti storico culturali e politici: mecenatismo e committenza, il pubblico da concerto, produzione, distribuzione e fruizione, l'emergere di figure professionali, i processi di conservazione e reinterpretazione delle tradizioni musicali, la "media-morfosi", i luoghi e le modalità d'ascolto.
EUR 13.30
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La provincia di Siena in età liberale. Repertorio prosopografico dei consiglieri provinciali 1866-1923
Il taglio prosopografico di questo studio vuole contribuire a definire da un punto di vista politico e sociologico la rappresentanza provinciale, i tratti, cioè, di quella che può a giusto titolo essere considerata un'elite amministrativa. La Provincia di età liberale, infatti, non fu soltanto un punto di snodo tra la dimensione locale e quella nazionale, dato che di per sé conserva una sua importanza, ma anche un polo di insediamento di poteri forti e radicati, di quello che si definisce il "notabilato" di età liberale. Questo repertorio non vuole essere soltanto un momento di storia locale. Esso è da concepirsi come uno strumento valido per ulteriori percorsi di ricerca, sia in direzione della dimensione socio-politica o amministrativa cui questo studio si riferisce, sia per contribuire ad una miglior definizione delle forme e delle dinamiche della rappresentanza nazionale.
EUR 18.05
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Come sto diventando quel che sono? Socializzazione a più vie e trasmissioni intergenerazionali
Questo libro intende stimolare qualche riflessione su come si disegni, per ogni persona, una particolare traiettoria biografica piuttosto che un'altra. Le parabole personali sono sì profondamente intrecciate per esempio con l'origine sociale e il genere, ma seguono percorsi articolati non spiegabili in termini esclusivamente deterministici. A partire da questo assunto, nelle pagine del volume si pongono alcuni interrogativi, tra i quali che cosa e come viene trasmesso dalla generazione dei genitori a quella dei figli: da una generazione all'altra passano solo gli intenti educativi "razionali" o anche i nodi impliciti non risolti? Come viene rielaborato e reinterpretato dai figli tutto questo? Come le culture delle ragazze e dei ragazzi socializzano gli adulti per esempio nelle attività esperienziali formative in classe? In che modo i mandati provenienti dai genitori influenzano le scelte scolastiche dei ragazzi e delle ragazze in terza media? Come cooperano e configgono gli adolescenti tra di loro e con gli insegnanti attraverso il copiare in classe? L'analisi in chiave interazionista e relazionale di alcune interviste ad adolescenti propone interessanti spaccati di vita quotidiana che mostrano frammenti di come una persona diventa quel che è.
EUR 15.20
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Riformiste. Il municipalismo femminile in età liberale
Nel primo quindicennio del Novecento per la prima volta in Italia le istituzioni si aprirono ad una rappresentanza femminile diffusa. Questo libro ricostruisce tale processo, avvenuto all'incrocio tra storia del municipalismo, del riformismo, e storia del movimento politico delle donne. Progressive aperture e nuove norme, contenute in particolare nella nascente legislazione sociale, consentirono a donne di diversa estrazione e provenienza politica di immaginare per sé nuovi scenari, di mettersi in gioco, con strategie differenti, per ottenere le nomine che agitavano i circuiti politici di età giolittiana. Si trattò, nel complesso, di andamenti numericamente rilevanti, tali da determinare un radicale cambio di prospettiva nel rapporto tra donne e istituzioni. Questo studio evidenzia e conferma come la negazione dei diritti politici per le donne convivesse con la maturazione di una grande apertura delle istituzioni che sarebbe poi sfociata nella piena cittadinanza democratica.
EUR 17.10
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Gli scritti americani di Edmondo De Amicis
Nel 1884 Edmondo De Amicis fu chiamato in Argentina per tenere un ciclo di conferenze. Il viaggio ispirò allo scrittore, oltre al romanzo "Sull'Oceano", una serie di testi volti a illustrare la vita delle colonie degli emigranti italiani e vari aspetti dell'America meridionale. Questi testi sono qui studiati per la prima volta come un corpus che condivide un importante nucleo tematico e raggruppati sotto l'etichetta comune di "scritti americani". Luigi Cepparrone legge i testi deamicisiani in una prospettiva antropologica, approfondendo i temi della frontiera sudamericana come luogo di confronto e di scontro tra diverse forme di civiltà: quella degli europei, quella dei nativi e quella di figure tradizionali come i gauchos. Da questa nuova lettura dei testi emerge un'immagine delle colonie degli emigranti come luoghi in cui i nostri contadini acquisivano nuovi diritti di cittadinanza e maturavano una nuova identità nazionale. Le colonie si proponevano così come un'"altra Italia", dove avveniva la trasformazione dei contadini da sudditi a cittadini. De Amicis è però affascinato anche dalla pampa tradizionale, che presenta come un mondo esotico. Il "nuovo mondo" ai suoi occhi si trasfigura in un mondo primitivo, se non addirittura primigenio, un'alba della civiltà a cui egli guarda con nostalgia. L'autore del presente volume fa emergere dagli "scritti americani" quelle prospettive culturali che, maturate da De Amicis durante il viaggio, furono poi decisive per il concepimento del suo capolavoro, Cuore.
EUR 13.30
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PERLAPA. Un nuovo approccio partecipato verso la trasparenza
Il presente volume racconta tutto il percorso del progetto PERLAPA, sistema integrato realizzato dal Dipartimento della Funzione Pubblica, a supporto dei responsabili degli adempimenti delle pubbliche amministrazioni. La pubblicazione è rivolta sia a coloro che hanno avuto l'opportunità di dare un contributo alle attività, partecipando ai laboratori, sia a coloro che, invece, pur non avendo avuto la possibilità di essere protagonisti diretti, lo sono stati, e lo sono tutt'oggi, svolgendo il lavoro di comunicazione dei dati e trasferendo il loro know how attraverso il canale della Community. Tutto questo lavoro ha favorito lo scambio delle informazioni, la condivisione delle esperienze, il dialogo e la collaborazione tra i dipendenti delle diverse PA.
EUR 8.55