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Mostrati 21-40 di 244348 Articoli:
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Il coniglio di Alja
Per la piccola Kati è il primo giorno di scuola materna dopo le vacanze estive. La grande novità per lei e i suoi compagni è la nuova bambina, Alja. Lei non è come loro, non può camminare, non sente e non vede, ma grazie al lavoro della maestra in poco tempo Alja diventerà una vera compagna. La maestra con molta naturalezza spiega quali sono i bisogni speciali di Alja e aiuta i bambini a trovare il modo per farla partecipare ai loro giochi e attività: la portano al parco, in piscina e alla festa di carnevale. Per il compleanno di Alja tutti i bambini sono invitati a casa sua a mangiare la torta. E lì scoprono che lei ha qualcosa che tutti vorrebbero avere: un coniglietto vero, tutto morbido e bianco, che le fa compagnia quando loro non ci sono. Kati è contenta perché ci può giocare anche lei. Il testo è in stampatello, le illustrazioni hanno colori caldi e sono molto chiare. Il libro con l'aiuto di un adulto avvicina i piccoli lettori alle situazioni che non tutti conoscono, insegna l'accettazione e l'integrazione delle persone diverse. Perché da lì a trovare i punti in comune è un gioco da ragazzi. Età di lettura: da 4 anni.
EUR 17.10
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Com'è verde il mondo senza le bombe della guerra
Il paese delle bombe è enorme, tutto grigio e freddo. Le case sono a forma di bombe e i grattacieli sono dei veri missili mortali, pronti a colpire. I bambini qui giocano solo con fucili, carri armati e bombe di ogni tipo, e a scuola imparano solo come usare le armi sempre nuove. Sono felici di giocare alla guerra dalla mattina alla sera. Ma la notte, stanchi, appena chiudono gli occhi, i venti del sud riempiono i loro sogni di immagini colorate di ampi prati verdi e fioriti pieni di bambini allegri che giocano e rincorrono farfalle e uccelli. Questi sogni li confondono e li disturbano a tal punto che decidono di andare in cerca di questo paese colorato per distruggerlo e per cacciar via i bambini che rincorrono le farfalle. Armati fino ai denti si mettono in marcia. Passano i giorni, i carri armati si bloccano nel fango, i fucili arrugginiscono, i bambini sono sempre più stanchi. Finalmente arrivati nel paese dei prati, scalzi e disarmati, scoprono la morbidezza e il profumo dell'erba, la freschezza del ruscello e l'allegria del rincorrersi. Mai più torneranno nel paese delle bombe. Chi sa perché. Età di lettura: da 9 anni.
EUR 17.10
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La theologia occidentale. Panoramica introduttiva in una prospettiva ortodossa
"Rebus sic stantibus", lo scritto presente ha la natura di un saggio assolutamente introduttivo. Ciò tuttavia non significa che sia privo di un marchio peculiare. Tutt'altro: al di là della trattazione dei principali rappresentanti e delle principali tendenze della tradizione teologica occidentale, esso sottopone, in maniera quasi minuta, le questioni di volta in volta esaminate alla prova critica dell'insegnamento ecclesiale ortodosso; e questo non con il proposito di aggiungere - alla serie di quelli già esistenti - ancora un testo violentemente polemico contro la tradizione cristiana occidentale, ma con il duplice obiettivo, da un lato, di familiarizzarci criticamente con un "ignoto a noi" così noto e, dall'altro, di tentare di conoscere noi stessi attraverso l'osservatorio specifico della storia del pensiero teologico. La conoscenza critica dell'Europa occidentale è e resta incompiuta nella misura in cui viene ignorata o sottovalutata la chiarificazione dei fondamenti spirituali e teologici della sua civiltà. Lo si afferma sulla base della valutazione (giusta, a mio avviso) di Durkheim, secondo cui il fenomeno religioso si rivela la dominante che definisce la formazione sociale, visto che funziona come asse di strutturazione della "coscienza collettiva". La religione è ciò che rende possibile l'emergere del sociale; e vi è società nel momento in cui essa stessa si comprende come tale.
EUR 23.75
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La paternità nella psicologia primitiva
Nel 1913 un giovane antropologo polacco, Bronislaw Malinowski, pubblicò un libro su La famiglia fra gli aborigeni australiani che fece epoca perché spazzò via tutte le vedute dominanti sulla famiglia «selvaggia» o extraoccidentale dove si riteneva imperassero la promiscuità sessuale o il matrimonio di gruppo. Il fatto poi che la paternità consanguinea non fosse neppure conosciuta e non avesse gran che valore urtò a tal punto la suscettibilità e l'incredulità europea che Malinowski decise di ribadire l'«incredibile argomento» in un saggio a sé stante. Questo saggio fu, nel 1927, The father in primitive psychology, le cui pagine misero in crisi l'universalità del complesso di Edipo conclamata dalla psicanalisi. Questo piccolo e scottante «classico» dell'antropologia (non privo di fascino provocatorio nella nostra epoca di nuove tecniche della nascita), che mise a disagio Freud, Róheim, Jones, è accompagnato da una stupenda prefazione prospettica della indimenticabile Armanda Guiducci, con il titolo Un eroe delle lontananze.
EUR 9.10
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La pittura raccontata ai ragazzi. Guida alla comprensione delle opere
Il libro è una guida per ragazzi alla comprensione della pittura, alle storie, ai segreti nascosti nei dettagli che gli artisti di ogni epoca hanno raccontato nelle loro opere con libertà e fantasia, usando linguaggi differenti. Non si possono capire i tanti significati di un affresco di Giotto o di un dipinto di Leonardo o Picasso, né apprezzare le tecniche utilizzate per produrli senza viaggiare in altre dimensioni dello spazio e del tempo, provando a fare nuove esperienze visive. Solo la curiosità di esplorare diverse abitudini percettive, la voglia di scoprire gli indizi sparsi in ogni opera pittorica permettono di esercitare le capacità personali di ciascuno e di misurarsi con la fantasia, la meraviglia e la libertà creativa.
EUR 18.90
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La vita nella tomba
"La vita nella tomba" nasce dall'esperienza diretta dell'autore, che visse in prima persona il decennio di conflitti combattuti dalla Grecia tra il 1912 e il 1922: prima e seconda guerra balcanica, prima guerra mondiale e spedizione in Asia Minore. Pubblicato in anteprima a Salonicco nel 1917, conobbe una seconda edizione nel 1924 e una terza, definitiva, nel 1930. Protagonista immaginario del libro è il sergente Antonis Kostoulas, evidente alter ego dell'autore, che in una serie di lettere (mai inviate) alla fidanzata e ritrovate da un commilitone a pace ormai ristabilita, descrive le atrocità della guerra ma anche l'incomparabile bellezza dell'esistere, che proprio l'orrore della trincea rende ancora più preziosa. Nel contempo lirico e crudamente realistico, il romanzo mette a nudo, con lucida consapevolezza politica, lo scandalo dell'odio ed esorta alla faticosa costruzione della pace configurandosi come un vero e proprio inno alla vita.
EUR 21.85
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Racconti della guerra di Spagna
Diciannove racconti inediti sulla guerra civile di Spagna scritti, l'anno prima della sua morte, da Vittorio Vidali il leggendario comandante “Carlos Contrera” del 5° Reggimento. Vittorio Vidali partecipò, assieme alla sua compagna Tina Modotti, alla guerra civile spagnola per difendere il governo legittimo contro il golpe militare del generale Francisco Franco iniziato nel luglio del 1936 e sostenuto da Mussolini e Hitler. In difesa della repubblica democratica spagnola, arrivarono migliaia di volontari da tanti paesi (Francia, Italia, Germania, Stati Uniti, URSS, Inghilterra, Jugoslavia) che combatterono nelle “Brigate Internazionali”. In questi racconti Vittorio Vidali, attraverso il ricordo dei tanti personaggi incontrati - noti scrittori come Hemingway e Malraux, o semplici lavoratori - e la narrazione di episodi che lo videro partecipe, racconta la grande tragedia della guerra civile spagnola conclusasi con la sconfitta della repubblica democratica e l'instaurazione della dittatura franchista. Evento questo che - com'è noto - fu il prologo della seconda Guerra Mondiale.
EUR 12.35
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La genealogia della governance. Dal liberalismo all'economia sociale di mercato. L'ordoliberalismo tedesco
La governance è l'espressione storica attuale del modo in cui si configurano i rapporti di forza nell'assetto del capitalismo neoliberale finanziarizzato. In questo testo ricostruisco la sua genealogia dal liberalismo fino all'Economia sociale di mercato. Sostengo che l'Economia sociale di mercato, i cui principi sono riconducibili all'ordoliberalismo tedesco degli anni Trenta del Novecento, non è una strada alternativa al neoliberalismo ma una sua specifica declinazione, che serve a spostare il peso della legittimazione delle pratiche di governo dal quadro costituzionale-parlamentare a quello dell'attività di gerarchie politiche e di organismi non eletti né controllabili, i quali nella veste di gestori-esperti reagiscono ai movimenti e agli imperativi del capitale. La governance plasma la società civile come dispositivo di controllo sociale, non potendo più giustificare, nella condizione di crisi persistente, la promessa della "crescita e della prosperità per tutti" - formula con cui "L'Economia sociale di mercato" ha guadagnato il consenso nella Germania Occidentale del dopoguerra, tanto da venir estesa a principio ordinatore dell'Unione europea. La governance è la modalità neoliberale della governamentalità, concetto che definisce l'insieme di meccanismi e di procedure destinati a dirigere la condotta degli uomini. "Nessun potere è accettabile e assolutamente e definitivamente inevitabile", afferma Foucault, trattando del campo di analisi delle procedure e delle tecniche attraverso cui si instaurano le relazioni di potere che, di volta in volta, qualificano il rapporto tra governanti e governati, definendo le posizioni, i concerti, e gli oggetti da governare. Nel quadro generale della governamentalità, analizzo la nascita della ragion di Stato nel XVII secolo non come teoria o rappresentazione dello Stato, ma come razionalità che elabora la pratica stessa di governo; la formazione della società civile e la costituzione del mercato fino al neoliberalismo americano e tedesco (ordoliberalismo), non come teoria economica o dottrina politica, ma come una certa arte razionale di governo intrinsecamente legata a un certo regime di verità, cioè alla produzione di discorsi accettati come veri. Questo piano di riferimento risponde alle tre questioni fondamentali poste dal neoliberalismo: come preservare il carattere globale del governo; come assicurare che la ragione economica non sia soggetta al governo, come garantire la continuità tra governo giuridico e governo economico. Le risposte che dà consistono nel porre l'economia imprenditoriale come modello universalmente valido di regolazione sociale e come elemento costitutivo della sovranità politica. Nelle condizioni attuali di crisi persistente del valore, la governance opera mediante regole e procedure che servono a ridisegnare gli elementi costitutivi della società civile. Alle nozioni di "protezione sociale", di "diritti sociali", di "benessere della popolazione", di "democrazia materiale", che avevano retto l'ordine sociale interno delle economie occidentali nel liberalismo, sostituisce i criteri normativi della "protezione della persona", le formule dell'universalismo dei "diritti umani" e del civismo, per proteggere i pochi segmenti capitalistici in grado di riprodursi.
EUR 23.75
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Sviluppo e declino dell'economia sovietica
Il collasso dell'Unione Sovietica e il definitivo superamento di questa esperienza fanno parte ormai del passato ed hanno letteralmente spazzato via la sovietologia e gli intellettuali orfani di un sistema economico e sociale che li vedeva come potenziali protagonisti. In occasione del centenario della Rivoluzione d'Ottobre però gli intellettuali orfani di ideologie sono tornati alla ribalta producendo articoli e saggi commemorativi o al limite distruttivi senza tener conto che la rivoluzione russa e la sua involuzione sono stati tra gli eventi più importanti del secolo scorso. Bisognerebbe perciò cercare di studiare la reale struttura dell'economia e della società sovietica piuttosto che riprendere le polemiche sterili del passato fondate su uno storicismo politico limitato all'ideologia e non basato sulla verifica empirica. Questa raccolta di articoli intendono fornire un contributo all'approfondimento delle dinamiche dell'economia sovietica piuttosto misconosciute in un paese come il nostro in cui i criteri di investigazione sono modesti. Purtroppo la ricerca di studi interessanti e attuali sull'argomento è molto difficoltosa; in ogni caso gli articoli proposti toccano vari aspetti dell'economia sovietica nel suo sviluppo e nel suo declino fino alla forma attuale. Il momento è ormai maturo poiché si è quasi completamente esaurito il mito, tipico del secolo scorso, dello "stato operaio" come baluardo contro il capitalismo mondiale. Occorre anche precisare che il sistema ad economia "statale" ha avuto in passato un certo consenso solo in aree in cui il capitalismo doveva ancora svilupparsi pienamente e nei paesi del terzo mondo. Nelle nazioni a capitalismo avanzato, come gli Stati Uniti, il Giappone, i paesi Scandinavi, la Germania e in parte la Francia, dove era in atto la loro integrazione, la stragrande maggioranza dei lavoratori considerava l'Unione Sovietica più che altro come un paese estremamente arretrato in cui non venivano garantiti quei diritti che al contrario erano vigenti nei paesi capitalisti avanzati; prova ne sia il fatto che in queste nazioni non si sono mai sviluppati partiti comunisti che avessero una qualche rilevanza. Al contrario, nei paesi dell'area mediterranea, in quelli latino americani, nel continente asiatico e in alcuni paesi africani il modello socialista veniva visto, specie dagli intellettuali, come una possibile evoluzione verso una economia più stabile e più garantista; naturalmente gestita da loro. In effetti tutte le tendenze ideologiche presenti nella sinistra, anche quelle più critiche, consideravano il modello sovietico superiore a quello occidentale e in grado di influenzare in qualche modo l'evoluzione della società e dell'economia mondiale verso un sistema misto a stretto controllo statale. Questa tesi che verrà definitivamente demolita dal crollo finale dell'URSS come un castello di carte nel 1991.
EUR 33.25
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I dialoghi dell'economia solidale. Scenari e concetti per una transizione possibile
Ci sono nel mondo innumerevoli esperienze di relazioni umane fondate sul fare non strumentale, sulla cooperazione disinteressata, sulla solidarietà reciproca, sul mutuo appoggio, sull'assunzione delle responsabilità derivanti dal proprio agire, sulla cura amorevole delle cose e delle persone. Attività che si basano sul libero accesso alle informazioni, sulla generazione distribuita dell'energia da fonti rinnovabili, sulla produzione di cibo con i metodi dell'agricoltura contadina, sulla gestione partecipata dei beni comuni da parte delle comunità locali, su sistemi di finanza, di prestito sociale e raccolta di denaro/crowdfunding senza intermediazioni bancarie, su sistemi di scambio di beni e servizi non monetari, su sistemi di produzione dal basso. Insomma, forme concrete di economie altre e buone, post-crescita, post-oil, post-debito, non centrate sulla massimizzazione dei rendimenti dei capitali investiti, diverse da quelle mercantiliste.
EUR 8.40
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Saggi su Brecht
Un dialogo estremamente attuale tra due grandi intelligenze del ventesimo secolo: due esiliati, due tedeschi, due amici. "Dare un'idea delle proprie convinzioni teoriche, del proprio modo di conversare, vale a dire dei propri comportamenti esteriori: tutto questo è molto più importante che svolgere il filo delle proprie opere secondo l'ordine cronologico, in funzione del loro contenuto, della loro forma ed efficacia". Già queste linee programmatiche, estratte dal primo saggio di questo libro, dimostrano che si tratta di un complesso vivente. La teoria del teatro epico, la concezione del Romanzo da quattro soldi, la questione dell'"autore come produttore", si mescolano a conversazioni, lettere e incontri sullo sfondo degli anni Trenta, dell'esilio e dell'avvento del nazismo. In questi anni di crisi profonda traspare la sinergia tra il pensiero di Benjamin e quello di Brecht, ad esempio nel momento in cui Benjamin considera il "Trauerspiel" barocco come l'antecedente del teatro epico; oppure quando valorizza il gesto in Brecht, soprattutto quel gesto impercettibile e infinitesimo che non è in linea con le nostre aspettative.
EUR 16.15
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La città giardino del domani
È sorprendente pensare che "The Garden Cities of Tomorrow" risalga al 1902: l'ideale alla base di questo piccolo e appassionato libro anima ancora il dibattito urbanistico contemporaneo e stupisce per la profondità di analisi e la concretezza delle proposte. Di fronte all'industrializzazione selvaggia che prende sempre più piede negli agglomerati britannici di fine Ottocento, dominati dal congestionamento e da condizioni di vita precarie e malsane, Howard risponde con le città-giardino che, pensate in un'ottica modulare, fondono i vantaggi della vita cittadina ai piaceri della campagna, allo scopo di far scaturire "un movimento spontaneo dalle città affollate al ventre della nostra gentile madre terra, un tempo fonte di vita, felicità, abbondanza e potere". Un testo pregno e affascinante, che non cessa di influenzare il pensiero architettonico contemporaneo e che proclama, con vent'anni di anticipo su "Vers une architecture" di Le Corbusier, l'esigenza di una riforma dello spazio urbano e di un necessario avvicinamento dell'uomo alla natura.
EUR 16.15
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Otto, venditore di cravatte
La tristezza da lungo tempo regnava sul regno di Farfallonia. Tutte le farfalle, anche quelle dipinte sui muri delle case, erano sparite. Nessuno sapeva come e perché. Il più triste di tutti era il sindaco, perché le farfalle erano oramai diventate simbolo e vanto del paese. Passavano giorni, mesi, stagioni ma le farfalle non si decidevano a tornare. Passavano le stagioni e gli abitanti di Farfallonia diventavano sempre più tristi e grigi. Ma, un bel giorno di maggio... Età di lettura: da 6 anni.
EUR 15.20
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Piccole storie di grandi bambini
Il libro raccoglie una serie di fiabe inventate e illustrate direttamente dai bambini dell'ultimo anno della scuola dell'infanzia Rutteri di Trieste. È un libro che parte da un percorso triennale basato sulla alfabetizzazione emotiva di un progetto che prende spunto dall'effetto farfalla del fisico americano Lorenz. Abbiamo ipotizzato che un percorso fatto di piccole azioni positive, concrete, volte sia alle buone relazioni interpersonali che all'ecologia dell'ambiente naturale potessero creare dei cambiamenti positivi dentro al sistema scuola e per consolidare tutto ciò abbiamo attivato anche un percorso di psicomotricità relazionale. Al termine di questo processo i bimbi hanno inventato brevi racconti che si sono intrecciati per arrivare a creare un mosaico colorato, espressivo e vivace privo dei saccenti rimbocchi da parte degli adulti. Storie fresche e gradevoli che invitano a sognare, i personaggi richiamano figure ancestrali dell'immaginario infantile: principesse, fate, principi sono immutati mentre i dinosauri hanno sostituito gli antiquati draghi, le piratesse coraggiose e i mostri si rincorrono ma alla fine del libro si ritrovano in un consolante e avvincente fine.
EUR 16.15
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Nuovo umanesimo o nichilismo. Grandezza e miseria dell'Occidente
Il futuro è una categoria etica, un'idea regolativa per portare avanti una buona vita in responsabilità e moralità. Non bastano le conoscenze e i saperi, abbiamo fortemente bisogno di moralità per orientarci nell'orizzonte dei principi di una buona vita; allo stesso tempo, abbiamo bisogno del cuore per muovere e smuovere la responsabilità di coscienze ferme al sonno dell'indifferenza. La responsabilità è una questione etica, ma senza i sentimenti, senza il cuore, anche l'etica rimane sospesa, fredda, inerme. Senza l'empatia, non si entra nel rispetto, nel riconoscimento, nell'affetto per l'altro e per le cose. Il passaggio dall'Io al Noi non è, come qualcuno teme, la negazione del sé, la perdita della propria identità. L'interrelazione è riconoscimento reciproco, rispetto reciproco. Ecco perché l'educazione alla mondialità si dispiega su due piani: da un lato, sul piano antropologico che è lo sviluppo dell'uomo nella sua integralità e che presuppone i tre più volte menzionati ambiti di scienza, morale e arte e, dall'altro, sul piano della convivenza pacifica planetaria dei popoli, nella difesa e nella cura della vita (non solo umana) e della terra.
EUR 20.90
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Per una pedagogia dell'errore
Nelle scuole l'errore spesso è segnato con la matita rossa ed è talvolta oggetto di vergogna e discriminazione. La nostra società considera l'errore come qualcosa di sbagliato, di cui vergognarsi, da correggere per fare ciò che è giusto. Questo approccio negativo ha effetti molto reali nella nostra vita: negli ospedali si moltiplicano gli errori medici, senza dimenticare i disastri delle crisi finanziarie. Una pedagogia dell'errore vuole affrontarlo, fin dalla scuola, come uno stimolo prezioso, non solo per chi lo ha commesso ma per tutto il gruppo. In un quadro di didattica costruttivista, esplorativa e partecipata, l'errore diviene una vera porta per la conoscenza, uno strumento privilegiato per affrontare la costruzione di saperi, la condivisione di pensieri e di approcci ai problemi. Solo attraverso la valorizzazione delle diversità, delle non linearità di pensiero è possibile attivare la mente multiculturale, davvero indispensabile alla nostra società del futuro. Solo attraverso una partecipazione attiva al processo di conoscenza, che consideri senza timore l'esplorazione e i possibili errori, è possibile costruire reali competenze, trasversali, trasferibili e 'antifragili'.
EUR 27.55
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Il bombarolo del Partenone
Il Partenone è saltato in aria. Atene piomba nel caos. In un'atmosfera senza tempo, un coro di voci aggiunge nuovi pezzi al puzzle del mistero, ma invece di chiarire, infittisce i dubbi. Che cosa ha spinto il giovane ventenne al gesto profanatore? Come sarà punito? Chi lo conosceva davvero? Quali le responsabilità della città-giungla ai piedi dell'Acropoli? Chryssòpulos mescola finzione, storia e realtà, per riflettere su identità e simboli. Sfida coraggiosa, in una Grecia che vive una terribile recessione economica. Con una scrittura brillante che si finge prosa documentaria (confessioni, testimonianze, elenchi di prove indiziarie), l'autore ricama al tempo stesso un'intensa metafora. In filigrana balenano domande fondamentali: che cosa può dire il Partenone all'uomo contemporaneo? Quanto è solido il senso di identità se ha bisogno di aggrapparsi a un simbolo, caricandolo di ideologia? Accusato di fervore iconoclasta, Chryssòpulos ha risposto con fermezza che la distruzione dei monumenti è sempre un crimine: egli guida il lettore a immaginare l'inimmaginabile, per tornare poi a ripensare il presente.
EUR 12.35
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Il fugace e l'eterno. E altri scritti di filosofia sulla crisi
"Sotto il sostantivo 'verità' si cela un problema altamente drammatico. La verità, riflettendo esattamente ciò che le cose sono, impone a se stessa di essere una e invariabile. Ma la vita umana, nel suo sviluppo multiforme, cioè nella storia, ha cambiato costantemente di opinione, consacrando ogni volta come 'verità' quella che va adottando nei vari casi. Come rendere compatibile una cosa con l'altra? Come è possibile situare la verità, che è una e invariabile, nella vitalità umana che è per essenza mutevole e che varia da individuo a individuo, da razza a razza, da età a età? Se ci atteniamo alla storia e seguiamo il suo suggestivo ondeggiare, dobbiamo rinunciare all'idea che la verità si lasci afferrare dall'uomo." (J. Ortega y Gasset, "Il tema del nostro tempo")
EUR 19.00
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Pasolini. Perché ho accettato di scrivere...
«Perché ho accettato di scrivere per Tempo la presente rubrica? È una domanda che faccio a me stesso [...] invoco a giustificarmi la necessità "civile" di intervenire, nella lotta spicciola e quotidiana, per conclamare quella che secondo me è una forma di verità. Dico subito che non si tratta di una verità affermativa: si tratta piuttosto di un atteggiamento, di un sentimento, di una dinamica, di una prassi, quasi di una gestualità». Ciò che si propone è un'interrogazione sull'impegno giornalistico di uno scrittore impegnato. Perché Pier Paolo Pasolini - poeta, romanziere, saggista, cineasta - ha sentito il bisogno di esprimersi anche attraverso i giornali? Quale passione, quale necessità, quale urgenza lo muovevano? Attraverso un percorso, che parte dall'analisi degli articoli giornalistici degli anni Settanta e va a ritroso, tracciando un quadro della vasta e variegata produzione artistica pasoliniana, si vuole condurre il lettore alla scoperta o all'approfondimento dell'opera di uno dei maggiori intellettuali del Novecento, la cui voce continua a risuonare forte nel nostro tempo.
EUR 11.40
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Il male del lupo
Gli scritti riuniti in questo volume ripercorrono la vita dell'autore, la sua adolescenza (da studente che si rifiuta di giocare ai maestrini e che osserva dal punto di vista dell'oppresso i danni della colonizzazione), i suoi viaggi, le risposte che inventa contro le difficoltà di scrivere il presente in un'epoca nella quale gli slogan nazionalisti distorcevano le parole e nella quale l'individuo è obbligato a farsi da parte davanti agli interessi dello stato: gli "anni bui" del Grande Impero del Giappone. Che Nakajima Atsushi subisse gli avvenimenti o andasse loro incontro, la sua vita e la sua opera sono interamente segnate da una stessa curiosità, da uno stesso stile: andare a vedere da molto vicino e cercare altri punti di vista rispetto a quelli che si impongono o che sono imposti.
EUR 11.40