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Pensare la pace. Il legame imprendibile
Mai, come nell'attuale contesto culturale, il concetto di pace è apparso così poco credibile e impotente nella prassi, benché ovunque se ne parli e continuamente la si invochi. Vale ancora la pena di parlarne? Il desiderio da cui nasce questo libro è di non arretrare di fronte all'immane problema della pace, perché tale questione interpella l'umano nei suoi legami e nella sua razionalità. Il gesto teorico che questo lavoro vuole mettere in atto è quello di sottrarre la riflessione sulla pace alle morse di una tenaglia che la costringono tra una idealità senza articolazione e una progettualità di dominio, morse che - egualmente - impediscono che ci sia per l'uomo un'esperienza di pace. I materiali qui presentati - a partire da grandi nodi della tradizione del pensiero occidentale e da alcuni autori decisivi della contemporaneità - si propongono piuttosto come strumento per una riflessione sulla natura e sui moventi dei legami. La questione centrale, che sembra emergere dalla pluralità di fuochi e prospettive che danno corpo a questo volume, sta nella considerazione secondo cui la pace, in quanto rapporto con l'origine del proprio desiderio, non è pensabile come assenza di violenza, ma come ridefinizione della struttura dei propri giudizi.
EUR 11.20
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Leopardi, Ungaretti, Montale. Letture
Il lavoro dell'autrice intende evidenziare l'essenza profondamente umana della poesia e dell'opera degli autori in questione. Connaturata al linguaggio poetico è infatti la tensione inesauribile a ciò che è "oltre", l'apertura al mistero, alla totalità; e questo s'impone con tanta più chiarezza quando è presente nel poeta la consapevolezza lucida del dramma irrisolto della coscienza umana. Ma un altro aspetto s'impone in queste lezioni: il metodo di lettura, un metodo che evita le secche del lavoro esasperatamente analitico in cui spesso si rifugia l'insegnamento contemporaneo. Per l'autrice evidentemente la conoscenza implica il coinvolgimento profondo della propria umanità con la realtà che si vuole conoscere; pertanto il lettore di poesia deve in primo luogo mettersi in sintonia col testo umanamente, scoprendo in se stesso l'istanza profonda che ne costituisce l'essenza, confrontandosi. E a questo punto che interviene l'analisi linguistica come aiuto alla comprensione del testo, quindi al confronto e infine al giudizio. Leggere così e far leggere così la poesia è fare e far fare un'esperienza; è porre in atto un movimento della coscienza che, assecondato, può costituire il primo passo per uscire da quel torpore culturale che caratterizza l'Europa di questi anni: la poesia è l'opposto dell'esperienza di vuoto, è, per dirla con Raimon Panikkar, una "pienezza d'umanità".
EUR 4.80
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Il grande camuffamento. Scritti di dissidenza (1941-1945)
Suzanne Césaire (1915-1966) è stata, con suo marito Aimé, l'anima della rivista Tropi-ques, che all'inizio degli anni Quaranta, durante la guerra mondiale, pubblicò in Martinica alcuni numeri che furono un pilastro per il movimento della negritude e per il pensiero anticoloniale internazionale. Inediti in italiano, qui pubblichiamo i testi di Suzanne, protagonista dell'avventura letteraria e culturale che costituì la base del movimento politico della decolonizzazione nella Martinica e nei Caraibi, e che ebbe enorme influenza sulla situazione africana. Il volume racconta con testimonianze pregnanti anche lo straordinario incontro tra i Césaire e un gruppo di intellettuali esuli dalla Francia occupata dai nazisti. Tra questi esuli, André Breton e altri surrealisti che trovarono per caso in libreria la rivista e il Diario del ritorno al paese natale, capolavoro di Aimé Césaire. Un incontro culturalmente epocale, un'amicizia che proseguirà nella Parigi liberata e renderà i surrealisti portavoce di quanto espresso da Tropiques e da Suzanne Césaire. Il colonialismo, che crea un'espropriazione radicale nei paesi colonizzati, produce altresì una cecità culturale nei paesi colonizzatori. Tutto viene camuffato. Suzanne svela con grazia e decisione le origini di questo imbroglio: antropologia, letteratura e politica sono gli ambiti del suo disvelamento.
EUR 4.80
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Gli animali domestici. Origini, storia, filosofia ed evoluzione
Gli animali domestici sono spesso, se non le uniche, le principali forme di vita senziente che incontriamo con facilità intorno a noi: cani, gatti e piccioni senza alcuna difficoltà, mucche, cavalli, pecore, capre, galline e maiali quando andiamo in campagna, altre specie più particolari in circostanze ugualmente particolari. Talvolta appare difficile decidere se un animale sia da considerare domestico o selvatico, e allora ci chiediamo dove passi il confine tra le due condizioni e in che cosa consista esattamente la condizione di domesticità. Questo libro cerca di rispondere con semplicità e con chiarezza a tutte queste e a molte altre domande. Nel narrare la storia della domesticazione, dopo avere chiarito che questa coincide, in definitiva, con la stessa storia di civilizzazione dell'uomo, l'autore mostra come la selezione artificiale altro non sia se non un caso particolare di selezione naturale, esamina in modo critico il concetto di specie e infine si spinge ad alcune considerazioni filosofiche che ci aiutano a collocare il fenomeno della domesticazione in un contesto non soltanto storico e biologico, ma anche culturale e antropologico. La seconda parte del libro esamina ad una ad una le più importanti specie addomesticate che ancora oggi determinano e forgiano la struttura e l'economia della società umana, la conoscenza popolare del mondo animale e le principali modalità di interazione del nostro mondo con il loro.
EUR 6.40
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Distanti da sè. Verso una fenomenologia della volontà
Che cosa possiamo intendere per "volontà"? E che rapporti intrattiene con il nostro Sé? È a tali domande che si cerca di rispondere in questo volume. L'analisi fenomenologica del problema indica che il Sé, piuttosto che essere un nucleo compatto, è uno scarto temporale, una scissione originaria, e la volontà emerge come la cerniera e il movimento che tiene insieme questa distanza nel cuore dell'io. Di qui si prendono le mosse per chiarire la nozione di identità personale, di autocoscienza, la differenza tra causalità e motivazione, la struttura temporale del Sé e la nozione di valore, che viene intesa come il non ancora che anima la tensione del Sé, e dunque la volontà stessa. In questo percorso, l'autore trae ispirazione dalla tradizione fenomenologica e da quella critica, confrontandosi e confrontandole però, nello stesso tempo, con quelle elaborazioni che tendono a dissolvere, a partire da una concezione deterministica, la nozione stessa di volontà e di Sé.
EUR 7.20
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Ai confini dell'impero. 5.000 chilometri nell'Europa dei diritti negati
Tedeschi che si recano in Repubblica Ceca per turismo sessuale con bambini rom, immigrati mongoli e vietnamiti che finiscono nei laboratori di produzione di hashish e metanfetamine, operai romeni pagati con cosce di pollo e latte in polvere, prostitute bulgare torturate e vendute a bordelli italiani o francesi, migliaia di ettari di terra svenduti a imprenditori occidentali spregiudicati e lasciati incolti. E al confine che l'"impero" europeo perde i pezzi. Una cortina di Paesi è lo specchio di una frontiera in rovina: l'ingresso in Europa di Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Romania e Bulgaria non ha portato maggiori diritti, ma paradossi inaccettabili e vantaggi solo per governi e aziende occidentali. Giuseppe Ciulla ha compiuto un viaggio lungo la frontiera dell'Unione Europea. Percorrendo oltre 5.000 chilometri con mezzi pubblici, è andato a vedere che cosa succede lì dove un altro impero, quello sovietico, si è ripiegato su se stesso, lasciando praterie ai capitalisti italiani, tedeschi e francesi. Il libro bianco che ha scritto è una fotografia impietosa di frontiere dove le imprese del Vecchio Continente esportano i metodi del peggiore capitalismo occidentale, mantenendo i sistemi più cinici già in uso nei Paesi a socialismo reale.
EUR 6.00
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Culture e momenti di architettura antichi e medievali
Una serie di efficaci quadri d'insieme di storia dell'architettura, dalla Protostoria egea al tardo Medioevo occidentale: pubblicazione postuma di un insieme omogeneo di frammenti di riflessioni inedite di uno dei pochi docenti della materia nelle facoltà d'architettura italiane, autore anche di contributi fondamentali di carattere metodologico. Intuizioni appena accennate e argomenti trattati a fondo confermano soprattutto una maniera di lavorare, un modo di affrontare con consapevolezza piena la realtà costruita del passato.
EUR 17.60
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Religioni dell'Africa
Questo volume (circa 500 colonne, 70 voci) della "Enciclopedia delle religioni", è dedicato alla trattazione dei fenomeni religiosi, o variamente legati alla religione, che si sono sviluppati nell'Africa. Il Dizionario ha natura notevolmente composita e variegata a causa, naturalmente, della particolarità della vicenda storica del continente. Poiché si tratta di precocissimi e ripetuti incontri fra le tradizioni religiose native e le grandi religioni missionarie dell'umanità, provenienti dall'esterno, l'indice che in questo volume si propone alterna, grandi voci che trattano delle tradizioni religiose dell'intero continente o di sue ampie parti a voci che trattano della presenza in Africa delle grandi religioni monoteistiche, fino a voci più specifiche dedicate alle religioni propriamente africane di singole popolazioni o gruppi di popolazioni. Ma sono altresì presenti voci che trattano delle principali figure divine oggetto delle credenze delle popolazioni africane, accanto alle biografie dei tanti profeti e fondatori di culti millenaristici o di Chiese indipendenti (talora influenzati dalle religioni tradizionali, talora dal Cristianesimo o dall'Islam) che hanno punteggiato in modo particolarissimo la storia religiosa del continente. Si aggiungono, infine, alcune voci dedicate alle particolari espressioni africane di fenomeni o concezioni universalmente diffusi nel mondo delle religioni.
EUR 56.00
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La commozione del bene. Una teoria dell'aggiungere
Questo libro individua nell'idea dell'aggiunta il tratto costitutivo della cultura europea e - più radicalmente - il genoma teoretico della realtà. Plotino invitava a battere tutto intorno per tirare via le cose aggiunte; il Bene, che "conclude" il suo sistema, non è però ciò che resta, una volta eliminato il mondo, ma quello che dona tutte le aggiunte. La messa in opera di quel precetto ha dunque in Plotino una curvatura ironica e paradossale. In nessun luogo più che nell'idea di SS. Trinità diviene chiaro il nesso indissolubile di essere e aggiunta. L'immensa pretesa che l'Unico, proprio essendo e restando Uno, sia tuttavia Tre individua nel concetto di Dio una tensione esplosiva, un sovrappiù impossibile, che Anselmo, Tommaso e Duns Scoto hanno indicato. L'essere, però, è aggiunta solo in forza del Bene. Se il Bene fosse semplice perfezione, ad esso non potrebbe aggiungersi niente, perché ogni aggiunta o non sarebbe tale o sarebbe nociva. Ma il Bene è perfezione in quanto bontà (non viceversa), il che richiede di "definirlo" come la Regola, o il Fondamento, con aggiunta. La commozione del Bene è appunto questa capacità inaudita di aggiungere, di fare stare ancora qualcosa in uno spazio che, per definizione, è saturo e inemendabile. Il modello aggiuntistico si concepisce dall'inizio alla fine come un pensiero della liberazione, anche in senso politico. L'emancipazione, l'uscita, non può però consistere mai nella mera eliminazione delle cose aggiunte.
EUR 9.60
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Del viver bene
La favola delle api di Mandeville è il punto di partenza del percorso del libro, un percorso che affronta i problemi posti dalla rivoluzione industriale, dal capitalismo moderno e dalla economia del mercato globalizzato. L'indagine va alle radici della formazione dell'individuo sociale, disegnandone la genealogia attraverso le strutture del sacrificio, del dono e dello scambio, in base alla relazione tra denaro, sapere e scrittura e alla conseguente, fatale, mercificazione dei rapporti umani. Il senso del "viver bene" (il buen vivir degli Indios) pone altresì una domanda urgente su possibili economie e politiche alternative o correttive rispetto all'oggi prevalente via del neoliberismo capitalistico: una correzione di rotta che si proponga la salvaguardia della biodiversità e delle differenti tradizioni culturali del pianeta, e soprattutto e in generale l'affermazione dei diritti della vita "della nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa".
EUR 6.40
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In una fiamma di fuoco. Rashi commenta l'Esodo
Elie Wiesel afferma che, tra i differenti Commentari della tradizione ebraica, quello del rabbino di Troyes è "unico, differente, indispensabile". E esattamente così! A poco meno di un millennio dalla nascita, le sue spiegazioni dei passi biblici e talmudici rimangono insuperate. La sua interpretazione, focalizzata soprattutto sul senso letterale della Scrittura, ha rappresentato un nuovo inizio nel campo dell'esegesi. Né la sua fedeltà testuale significa aridità e abbandono della tradizione dedicata al senso allegorico, morale e anagogico; solo che il tutto si trova riplasmato e riutilizzato per precisare e arricchire il significato piano dei versetti. Comprendere pienamente i commenti di Rashi, specialmente per il suo abbondante uso delle fonti, non è e non è mai stato facile. Così, nel corso della storia, per elucidare il suo commento biblico sono stati scritti più di duecento commentari. Il presente lavoro intende svelare la profonda ed erudita sapienza che si nasconde nelle concise e spesso ellittiche spiegazioni di un passo. Limitandosi ai primi dodici capitoli dell'Esodo, esso fornisce anzitutto una traduzione del testo biblico e del Commento di Rashi; il Commento viene quindi approfondito attraverso i Supercommentari - che si sono spesso trasformati in nuovi commenti -, con l'aggiunta infine delle possibili ulteriori interpretazioni che del versetto si possono dare. Editoriale di Giuseppe Laras, prefazione di Azzolino Chiappini.
EUR 12.80
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I salmi dell'Hallel
Nell'interpretazione dei salmi è fondamentale per Cassiodoro il senso storico grammaticale. In ciò era favorito dalla sua straordinaria erudizione. Non di rado si mette a spiegare il testo parola per parola, con frequenti riferimenti a conoscenze scientifiche di cui era ricco. Egli comunque preferisce in maniera assoluta il senso spirituale. Quando gli è possibile fa scaturire dai salmi utili insegnamenti morali. Ma per lui ciò che conta davvero è il senso allegorico. L'autore dei salmi è un profeta che vede in anticipo come Dio avrebbe realizzato il suo disegno di salvezza. In essi, pertanto, è al centro la figura di Gesù Cristo, unico Salvatore. E in Lui che la storia trova pienezza di significato. Potremmo tranquillamente dire che Cassiodoro vuole e riesce a scoprire nei salmi la realizzazione del mistero pasquale. Il "canto nuovo" che i beati devono cantare in eterno "è il mistero della santa incarnazione, la natività mirabile, l'insegnamento che dona salvezza, la passione maestra di sapienza, la resurrezione prova certissima della nostra speranza, l'essere posto alla destra del Padre". E, proprio perché la Pasqua avrà la sua pienezza nella Gerusalemme celeste, è evidentemente accentuato nel Commento il senso anagogico. Quanto detto risalta in particolar modo nel "Commento ai salmi dell'Hallel". Sono, in fondo, i salmi che venivano cantati dagli ebrei soprattutto nelle celebrazioni pasquali. E che, dunque, anche Gesù ha cantato.
EUR 6.40
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Libia 1911. I cattolici, la Santa Sede e l'impresa coloniale italiana
Quest'anno, oltre al 150° dell'unità d'Italia, ricorre anche il centenario della "seconda guerra coloniale" italiana, cioè quella di Libia del 29 settembre 1911, che a sua volta avveniva durante i festeggiamenti del 50° dell'unità nazionale. Nelle guerre coloniali del XIX e XX secolo, condotte dalle maggiori potenze europee, l'elemento religioso è stato spesso utilizzato in modo strumentale per convincere le popolazioni indigene sull'utilità e necessità storica dell'impresa, volta, si diceva, a importare in quei Paesi la civiltà e la cultura occidentale e i benefici economici e sociali legati ad essa. Il libro tratta dell'utilizzazione strumentale che della materia religiosa, in tal caso dell'islam, fecero in Libia i capi militari e civili italiani dell'impresa militare, mentre in Patria l'impresa fu a volte interpretata da una parte del clero e da una certa cultura cattolica con i toni "infervorati" della guerra religiosa. Posizione che fu energicamente condannata dalla Santa Sede, e in particolare da Papa Pio X, che per fugare ogni possibile dubbio sulla questione fece pubblicare sull'Osservatore Romano una Nota di biasimo di tali fuorvianti interpretazioni. Più volte, inoltre, il Pontefice, come risulta dalle carte dell'Archivio Segreto Vaticano, richiamò, anche personalmente, alcuni alti prelati e vescovi residenziali a maggior moderazione nelle loro esternazioni a sostegno "della guerra coloniale".
EUR 4.80
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Valcamonica Symposium (2011). Arte e comunicazione nelle società pre-letterate-Art and communication in pre-literate societies. Ediz. bilingue
La cultura cresce soprattutto grazie agli scambi e alle contaminazioni. Per questo il Centro Camuno di Studi Preistorici, fin dalle sue origini, ha sollecitato l'incontro e il confronto fra gli studiosi e gli specialisti di diverse discipline, contribuendo alla conoscenza e alla comprensione del patrimonio archeologico della Valcamonica e del mondo, anche attraverso la costituzione di un forum internazionale, il Valcamonica Symposium, che giunge alla sua XXIV edizione dal titolo "Arte e comunicazione nelle società pre-letterate". "Conoscere il passato per capire il presente" è il motto del Centro Camuno di Studi Preistorici, che dalla Valcamonica muove una nuova sfida intellettuale: riattualizzare il valore comunicativo delle prime manifestazioni artistiche dell'uomo, in un mondo che fa della comunicazione e della velocità delle informazioni la sua linfa vitale. "Il linguaggio visuale - spiega il prof. Emmanuel Anati, Direttore del Centro Camuno di Studi Preistorici - è una componente essenziale dell'arte; ma l'arte ha anche altre componenti di carattere emotivo ed estetico, che implicano un bagaglio di capacità associative, ricettive e comunicative particolari dell'Homo sapiens. Le insegne stradali, i manifesti pubblicitari, i murales fanno parte della nostra vita quotidiana, loro tramite vengono trasmesse e recepite emozioni, esternazioni grafico-estetiche ed informazioni. Il linguaggio visuale è oggi usato universalmente e con scopi diversi...
EUR 30.00
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La costruzione della preistoria
Il più noto paleoantropologo europeo, scopritore di Lucy e di altri nostri antenati, non si è mai ritratto di fronte alla responsabilità di raccontare la preistoria al largo pubblico. Questo volume nasce infatti da interviste di grandissimo seguito realizzate dalla radio francese. L'autore ha però riscritto ogni intervista costruendo una vera storia della preistoria, dai pre-umani a tutte le specie che il genere Homo, cioè noi, abbiamo attraversato sino ad arrivare a un'epoca intorno alla nascita di Cristo. I primi sette capitoli sono perciò un grande mosaico che attraversa milioni di anni, dai dinosauri al mondo romano. Ma il mosaico è fatto di tessere ben identificabili, ognuna è un racconto, un'avventura appassionante. Coppens infine, nell'ultima parte, ci insegna i metodi con cui studiosi come lui hanno "fatto preistoria". La preistoria è infatti una scienza storica che l'uomo ha via via articolato e costruito anche con mezzi nuovi rispetto a quelli utilizzati per la storia antica o moderna. La preistoria appare appassionante: si va dallo studio dei denti degli uomini fossili al sincrotrone, e si incontrano i grandi personaggi che l'hanno concepita, a partire da Darwin e Lamarck. Coppens li guarda divertito e suggerisce che anche il secondo dei due potrebbe tornare alla ribalta. L'autore insiste inoltre su un suo grande tema: l'influenza dei cambiamenti climatici sull'evoluzione.
EUR 6.40
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Ingegneria come opera d'arte
"Il lavoro di un ingegnere è un insieme di logica e bellezza; tali parole definiscono l'opera costruita un oggetto di contrasti e di sintesi tra ragione e sentimento, associazione, quest'ultima, così vicina a quella ricercata dall'architettura. Javier Manterola delinea, nella sua biografia, i fondamenti di un sapere selettivo e raffinato, i suoi progetti contemplano in egual misura i criteri dell'utilità, la necessità e la bellezza dell'opera da costruire. Non c'è una ragione logica - segnala Javier Manterola nei suoi scritti - per cui il territorio dell'arte debba essere separato dal mondo della scienza". (Antonio Fernández Alba) Javier Manterola (Pamplona, 1936) è ingegnere civile e professore ordinario della Escuela Superior de Ingenieros di Madrid. È autore di numerosi progetti di ponti e strutture, che gli sono valsi, nel corso della carriera, riconoscimenti quali la medaglia della FIP, Fédération Internationale de la Précontrainte (Federazione Internazionale del Precompresso) nel 1996, l'Award of merit dell'International Association of Bridge and Structural Engineering (Associazione Internazionale di Ponti e Grandi Strutture) nel 2006. Tra le sue opere più significative, è da ricordare il Ponte Ing. Carlos Fernández Casado.
EUR 14.00
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Il sapere dei segni. Filosofia e semiotica
Il sapere dei segni è antico quanto l'uomo. Muovendo dalle primordiali incisioni sulle pietre e dalle figure delle divinità arcaiche, il percorso del libro frequenta luoghi singolari ed emblematici, come la pratica poetica dell'ideogramma, le immagini musicali dei chiostri, i giochi formativi della coscienza infantile, la comunicazione gestuale della lingua dei Segni. In ogni tappa del cammino il sapere emerge come replica e figura dell'inconcepibile, come ritmo della vita che si confronta con la metamorfosi e il ritorno, con la perdita e la restaurazione, con la memoria e l'oblio. In questo confronto tra la verità e la vita il sapere dei segni scopre il destino che da sempre lo lega alla figurazione provvisoria e al segreto musicale del ritmo, in quanto aritmetica prima dell'esperienza; e poi comprende l'opera selettiva della morte: la grande creatrice dei segni come figure transitanti della verità. La ricerca filosofica sul segno, la semiotica genuinamente filosofica, impara così il senso del suo limite e della sua necessaria declinazione autobiografica, ma anche la possibilità di una destinale rinascita.
EUR 14.25
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Vita e razionalità in Pavel A. Florenskij
La genialità di Pavel Florenskij, "Leonardo da Vinci russo", grande filosofo e scienziato nei primi decenni del secolo scorso, si colloca pienamente all'interno della grande tradizione di un popolo. Il filosofo russo pone, infatti, al centro della sua ricerca la questione della istina, cioè della verità vivente. La verità vivente pulsa dal di dentro della struttura dell'io e lo interroga riguardo alla questione del rapporto con la sua origine. La vita non consiste in una neutrale opacità, ma in una domanda rivolta al soggetto e perennemente rinnovata. La vita cioè costringe il soggetto a rivedere la concezione e gli schemi del suo discorso. Florenskij raccoglie la sfida, affrontando l'avventura del sapere con uno sguardo differente. Questa sfida non fu solo scientifica, ma fu una opposizione radicale al regime stalinista sovietico, che in un primo tempo lo tollerò per sfruttare le sue capacità e innovazioni scientifiche e poi lo giustiziò come dissidente. La ragione che egli prospetta è costituita da un'alterità generativa, che istituisce l'io nella forma della testimonianza. Tale ragione allargata dall'accoglienza profonda del mistero è in grado di giungere fino alla testimonianza. Il martirio del filosofo, in tal senso, è il vivo compimento di un pensiero. Le antinomie della vita e della storia non costituiscono per Florenskij una paralisi della ragione, ma sono occasioni sempre nuove e drammatiche per pensare la grandezza e la libertà di un destino donato.
EUR 13.60
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Sulla sociologia
W.E.B. Du Bois (1868-1963), fautore dell'emancipazione dei neri americani e del movimento pan-africano, sociologo e storico, sostenitore di un approccio analitico interdisciplinare con metodi attenti alla vita quotidiana degli individui, ha contribuito alla diffusione della sociologia dall'ultimo decennio del XIX secolo. Dall'indagine su Farmville (1898) a quella sui neri a Philadelphia (1899), alle ricerche realizzate durante la permanenza nel Dipartimento di Sociologia dell'Università di Atlanta (1897-1910; e poi 1934-1944), Du Bois, con linguaggio drammatico e pacato, racconta la sua esperienza di ricerca sulla condizione e realtà del popolo nero, del quale considera assetti e contraddizioni, segregazione e processi di autonomia. Egli innova e consolida la prima tradizione sociologica di ricerca, e realizza studi di comunità, analisi della popolazione, indagini su devianza, criminalità, religione, scuola e formazione, salute, in una rappresentazione attenta alla vicenda americana e alla radice africana dei neri. "Sulla sociologia" contiene i capitoli della sua autobiografia (1968) dedicati ai periodi di ricerca a Philadelphia e ad Atlanta. Il volume presenta inoltre il testo della conferenza "Un programma per una società di sociologia", tenuta ad Atlanta nel 1897, saggio nel quale l'autore riassume i suoi orientamenti sul ruolo della disciplina in una specifica iniziativa. Raffaele Rauty, in un breve e denso saggio, delinea i tratti di una biografia intellettuale.
EUR 6.00
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Civiltà alpina ed evoluzione umana
Montanari non si nasce, ma si diventa: è, questo, uno dei "principi" con cui occorre impostare qualsiasi ricerca storica sul progressivo popolamento delle Alpi da parte dell'uomo (per lo più al seguito di altri animali e vegetali che hanno trovato sorte stanziale nelle Alpi man mano che è venuta arretrando la glaciazione). A poco a poco gli uomini si sono "fatti" montanari; hanno intrapreso un'esplorazione della natura in linea verticale e hanno tentato variamente di "abitare" le montagne. Questa vicenda ha trovato nelle Alpi uno dei suoi "teatri" più rilevanti. Molteplici gruppi popolazionali si sono avventurati nel mondo "alpino" seguendo differenti itinerari tra quelli propri della grande ramificazione di catene montuose che occupa il cuore d'Europa. Quello del popolamento umano è senza dubbio uno dei più grandi temi della storia delle Alpi. Si tratta di una vicenda che ha comportato non soltanto l'approccio "migratorio" di differenti unità genetico-popolazionali all'ambiente montano, ma anche aspetti di "invenzione" di nuove specie animali con cui praticare un'assidua simbiosi, nonché di nuove specie vegetazionali, coltivabili a fini di sopravvivenza, nonché principalmente di nuove "forme d'uomo". E questo, pertanto, un capitolo di rilievo nella storia dell'evoluzione umana. In tal modo gli uomini si sono fatti interpreti di un paradigma "alpino" di civiltà, che attualmente rischia l'estinzione e che si impone, per contro, come grande e prezioso retaggio culturale.
EUR 7.20