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La relazione postmoderna. Cinema e letteratura nell'era globale in Amelio, Bellocchio, Barthes, Garrone, Saviano e Tarantino
La "relazione postmoderna" parla della relazione di dominio nella globalizzazione: non più "condizione" postmoderna (Lyotard) come modo di essere del singolo ma come modo di agire degli individui nel pianeta interconnesso e instabile sul piano ambientale, finanziario, psicologico, culturale. Nella "società liquida" di Bauman forze sovranazionali incoraggiano relazioni-interazioni tra le persone che rafforzano il dominio: dire chi sei, e pretendi di essere, usare le parole e comportamenti per affermarti, suggestionare, ordinare, minacciare, finisce con l'assorbire significato e contenuto in figure appiattite perché riconoscibili. Cinema e letteratura però da tempo rivelano il dominio nei grandi autori qui analizzati: dalla malattia familiare di personaggi indimenticabili, nel mondo globale di Amelio, alla malattia anche civile dei films di Bellocchio (compreso "Vincere"), al crimine come "fatto sociale globale" di "Gomorra" in Saviano e Garrone, al sadismo tra pop e pulp di Tarantino con lo spezzettamento postmoderno di testi e di corpi. E la grande letteratura si affianca, con ironia, al cinema: entrambi sanno cogliere i microcomportamenti delle relazioni in cui le persone sono usate e le parole possono divenire armi e insieme sanno chiedere la collaborazione del pubblico colto e dei fans del web. Un libro rivolto a chi ama il cinema, la letteratura, la psicologia.
EUR 21.00
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Pubblicittà. Forme pubblicitarie del moderno
La pubblicità è in crisi, la pubblicità è finita, la pubblicità è banale, noiosa, ripetitiva. Questo il giudizio espresso da molti non addetti ai lavori, e non solo. Ma, al di là delle opinioni di senso comune, come si sta trasformando la comunicazione di carattere promozionale, quali sono i nuovi abiti che indossa per cercare di apparire sempre seduttiva e coinvolgente? Oggi più che mai vale la pena chiederselo ripercorrendo le principali tappe evolutive che hanno interessato le teorie della comunicazione, dei media e della pubblicità, ambiti inscindibilmente correlati tra loro. Vale la pena, inoltre, interrogarsi sull'attualità e sulla validità del concetto di persuasione, che generalmente si ritiene sia lo scopo principale della pubblicità. Il nodo centrale, infatti, pare essere proprio questo: il modo di interpretare la pubblicità - da parte degli studiosi - e nel contempo di farla - da parte di chi ci lavora - necessita di un ripensamento sia dei paradigmi interpretativi, sia della pratica professionale, in maniera che non sia più concepita come un.attività che abbia lo scopo di ottenere risultati sulle persone ma con le persone. Il libro si pone l'obiettivo di rileggere da questo punto di vista i principali approcci ai media e alla comunicazione pubblicitaria, fornendo delle chiavi di lettura teoriche che siano più in sintonia con la complessità dello scenario sociale e mediale che stiamo costruendo.
EUR 20.00
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Comunicare con l'anziano
Ogni anziano ha una storia da raccontare a chi è disposto ad incontrarlo, ad ascoltarlo. Vi è solo quando essa viene pienamente compresa. Il racconto di sé esprime pensieri e sentimenti di una persona, il suo modo di essere, di intendere la vita, anche quando sembra smarrita. Nella relazione con l'anziano, soprattutto se non autosufficiente, diventa rilevante la comunicazione non verbale. Comunicare, in ambito sanitario, significa fondamentalmente interagire, favorire e costruire un rapporto di cura, con il paziente e i suoi familiari. Per gli anziani in difficoltà, sentirsi rassicurati rende spesso più sereni, facilita l'espressione emotiva e creativa. Anche i curanti devono però ricevere interventi di sostegno per continuare a svolgere in modo efficace e valido la loro attività. Quanto più approfondita è la conoscenza dell'anziano e di chi gli sta intorno tanto più chiara appare la comprensione del problema esistenziale e clinico. Vi è sempre un senso da ricercare nell'interazione con il vecchio, specialmente quando fatica ad esprimere e integrare ciò che vive fuori e dentro di sé. Il volume è stato ideato per studenti, ricercatori, professionisti della salute e per quanti considerano gli strumenti della comunicazione, dell'ascolto e della comprensione come supporti tecnici indispensabili per superare le barriere create nella relazione con e per gli anziani dalle differenze di mentalità, costumi, tradizioni, linguaggi, comportamenti, modelli di pensiero.
EUR 30.00
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Stampa periodica e università nel Risorgimento. Giornali e giornalisti a Siena
Nevralgica per l'opinione pubblica nazionale, la stampa periodica del Risorgimento ebbe a Siena caratteri sia originali che emblematici. L'antica tradizione dell'Ateneo trovò nell'impegno giornalistico un nuovo mezzo per diffondere le idee, il sapere e il confronto intellettuale, investendo la comunità cittadina. Fermenti giacobini, dibattiti tra giuristi, cospirazioni, stampa clandestina alimentarono un periodo intenso e vivace. Studenti e docenti furono accumunati dagli ideali "liberali" fino alla stagione neoguelfa con la mobilitazione per Curtatone e Montanara, mantenendo l'opposizione al governo dopo il 1849. Si conferma così il ruolo della Toscana nell'unificazione, con il superamento della tradizione leopoldina e la scelta piemontese. L'Università era protagonista anche nella modernizzazione tipica del Risorgimento: pur legata al mito medievale della Repubblica, Siena visse il processo risorgimentale quale veicolo e sponda verso la modernità. Viene inoltre ridimensionata l'immagine di città legittimista, con il ceto imprenditoriale che si affiancò all'aristocrazia come nuova classe dirigente, ma anche con una variegata componente democratica. I rapporti con i giornali toscani furono costanti e particolarmente significativo si dimostrò il "Popolo", nato dalla svolta riformista del 1847.
EUR 36.00
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Nessuna notte è infinita. Riflessioni e strategie per educare dopo Auschwitz
Auschwitz ci parla ancora? Ne intendiamo ancora il messaggio? Riusciamo a capirlo, o ci limitiamo a celebrarlo? Al di là della Giornata della Memoria e delle iniziative che essa porta con sé ogni anno, sorge il dubbio che il discorso su Auschwitz sia in qualche modo un discorso "addomesticato", che non giunga più a scuotere le coscienze, soprattutto quelle giovanili. E invece siamo ancora e sempre più convinti che proprio una riflessione critica sulla Shoah, sulle dinamiche di potere e di complicità che questo evento ha messo in scena, sulla dimensione specificamente pedagogica ed "educativa" che l'ha accompagnato, sulle grandi domande di senso che ha mobilitato sia ancora la più importante tra le necessità educative del XXI secolo. Studiare Auschwitz, parlarne, analizzarlo criticamente è una esigenza che, come diceva Adorno, "precede di tanto ogni altra, che credo non sia necessario fondarla né si abbia il dovere di farlo". Ma come parlare oggi della Shoah? E come farlo senza smarrirne il senso dell'unicità ma al contempo senza rinunciare a farne il punto di partenza per parlare di altri volti dell'inumano, passati, presenti e futuri? Come conciliare la necessaria fedeltà all'oggetto-Auschwitz e la necessità di farsi intendere da giovani generazioni che abitano linguaggi così differenti? Auschwitz è una esigenza educativa: ma come farvi fronte quando l'educazione stessa sembra essere uscita a pezzi dall'evento del quale dovrebbe trattare?
EUR 18.00
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Doppiavela 21, 113 pronto! Un viaggio tra storia e immagini
Roma, via San Vitale 15. È qui, all'interno della Questura e nelle stanze di Doppiavela 21, così gli operatori di Polizia della Capitale chiamano la loro sala operativa, che circa cinquanta poliziotti, in pensione o ancora in servizio, ricostruiscono la memoria del loro lavoro. Storie di uomini e fatti, un caleidoscopio di esperienze legate agli episodi di pronto intervento e soccorso pubblico, alle tappe dell'adeguamento delle vecchie strutture alle nuove possibilità della tecnologia, agli scherzi tra colleghi, collante di un difficile lavoro di squadra. Senza dimenticare le sanguinose vicende della criminalità, organizzata e non, e del terrorismo rosso e nero, sempre vivi nella memoria collettiva di questo Paese. "Anni tristi e tosti", durante i quali loro, alcuni degli uomini che hanno rappresentato lo Stato e hanno fatto funzionare il sistema della sicurezza a Roma, vivevano "con un senso di continua tensione addosso (...) con la costante sensazione di stare in guerra, lavorando in una Questura che era una sorta di fortino assediato". Cinque capitoli ripercorrono la storia del 113, a partire dalla sua nascita come numero unico di soccorso pubblico e pronto intervento, negli anni Settanta, e propongono una carrellata di testimonianze di giornalisti e fotografi storici della Capitale sul vecchio e nuovo rapporto tra stampa e Polizia, tra impressioni e ricordi di fatti di 'nera' vissuti in prima persona.
EUR 36.00
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Pedagogia speciale. Riferimenti storici, temi e idee
Sulla scorta della vocazione interdisciplinare che da sempre la connota e dei dispositivi metodologici multipli di cui dispone, euristicamente aperta al dialogo con le altre scienze, la pedagogia speciale è costantemente chiamata a "ripensare", "rivedere", "integrare" e "implementare" i concetti che la innervano e i temi, per così dire classici, che la strutturano e nel contempo a confrontarsi con problematiche nuove ed emergenti. La ricerca proposta nel volume indica in modo originale i principali "punti di svolta" della disciplina ricostruendone le trame più nascoste e proiettandola verso il futuro, in un ordito che costringe l'uomo a confrontarsi con i propri limiti e le proprie paure, ma che gli consente di qualificare sempre più in senso culturale, relazionale, sociale e materiale il suo carattere di umanità e di civiltà. Volgendo lo sguardo al passato - scrive l'autore - si può infatti osservare come la storia dell.integrazione sia un susseguirsi di continui trascendimenti il cui limite non è certo giunto. La sfida con cui si apre il nuovo secolo, senza che siano completamente fugati i pronunciamenti regressivi, è pertanto ancora più ambiziosa rispetto al passato: la realizzazione di una società pienamente inclusiva, dove la persona che manifesta un bisogno educativo speciale, al pari di ogni altra, abbia la possibilità di elaborare e realizzare il proprio Progetto di vita e di esperire la propria condizione attiva di cittadinanza.
EUR 21.00
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Il dualismo economico in Italia. La teoria e il dibattito (1950-1970)
Agli inizi degli anni cinquanta, si apriva per l'Italia un periodo caratterizzato da un intenso processo di sviluppo economico. Tuttavia nell'ambito di un paese relativamente "avanzato" persisteva un'area tipicamente "arretrata": la struttura economica meridionale presentava prevalentemente attività primarie, arretratezza tecnologica, inadeguatezza delle infrastrutture materiali e immateriali, ridotto spirito imprenditoriale, bassa produttività in ogni settore, bassi salari e forte spinta all'emigrazione. L'Italia era insomma un'economia che seguiva il sentiero di un modello dualistico di sviluppo, nel quale il Mezzogiorno costituiva la parte "arretrata". Tale constatazione ben presto accese il dibattito tra gli economisti, con la contrapposizione tra una concezione del dualismo come esito "patologico", estraneo al funzionamento normale del sistema, e un approccio che vedeva la realtà dualistica del paese come un esito connaturato al processo di sviluppo. L'esperienza italiana doveva ben presto chiarire che il dualismo può essere un fenomeno tipico dello sviluppo, che non si "risolve" spontaneamente bensì attraverso politiche economiche sostanziose e durature. Ritenendo il dualismo una categoria analitica tuttora valida e costruttiva, questo lavoro si propone di rivisitare i modelli dualistici di sviluppo elaborati tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta del Novecento, ripercorrendo il dibattito che li ha accompagnati.
EUR 24.00
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Il volo dei calabroni. Come le PMI italiane vincono la legge di gravità
L'Italia è il Paese della piccola e media impresa: 4 milioni di unità. Il posto dove "piccolo è bello", il popolo delle partite IVA, la "pancia del paese". Una vocazione imprenditoriale che trova precise ragioni nella storia degli italiani, dalle corporazioni medievali ai giorni nostri. Il dubbio è se le PMI siano ancora una ricchezza per il sistema economico nazionale o se la piccola dimensione non sia piuttosto un freno allo sviluppo di un'economia competitiva. Il successo delle PMI somiglia al volo del calabrone, che la scienza ha considerato per decenni un mistero poiché il rapporto tra superficie alare e peso corporeo non è adeguato a vincere la legge di gravità. Studi recenti dimostrano però che il calabrone vola grazie alla frequenza del battito alare superiore a quella di altri insetti. Eppure, nonostante la piccola dimensione, la specializzazione in settori maturi, una governance familistica, modelli organizzativi apparentemente troppo semplici, la PMI continua a trainare l'export, a competere miracolosamente sui mercati esteri e a costituire la spina dorsale dell'economia italiana. Il volume analizza, anche attraverso casi reali, le ragioni storiche del ruolo delle PMI nello sviluppo della nostra economia, individuandone le ragioni del successo competitivo e avanzando ipotesi su come possano continuare a farsi motore della crescita economica.
EUR 22.00
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Politica e gestione del credito commerciale nelle aziende
Le spinte competitive che interessano tutti i settori dell'economia inducono molte organizzazioni aziendali ad esternalizzare un volume crescente di attività attraverso varie forme contrattuali di partenariato, che accentuano l'importanza degli rapporti di fornitura, generativi di fenomeni di debito commerciale per gli acquirenti di beni e servizi e di credito commerciale per i venditori, con riflessi importanti anche sulla politica delle scorte. Fra le componenti del capitale circolante, assume una rilevanza particolare il credito commerciale, che si incrementa con il processo di fatturazione controllato dalla funzione commerciale e si decrementa attraverso gli incassi, posti sotto il controllo della funzione finanziaria. Questo volume - alla sua seconda edizione - presenta il fenomeno del credito commerciale nella duplice ottica di "leva di marketing" per l'acquisizione e fidelizzazione della clientela e di "causa generatrice" di fabbisogno finanziario per capitale circolante; lungo un percorso che attraversa alcuni snodi fondamentali: le scelte di investimento in crediti commerciali, la mappa dei rischi e la prevenzione del rischio di credito, il monitoraggio dei rapporti di credito con i clienti, la gestione delle insolvenze ed il trasferimento dei rischi a terzi.
EUR 23.00
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Il miraggio danubiano. Austria e Italia politica ed economia 1918-1936
Alla fine della Prima guerra mondiale lo status dell'Italia come "potenza vincitrice" incoraggiò il ceto politico italiano a sviluppare un'azione di penetrazione politica ed economica verso i paesi dell'Europa centro-orientale, nel tentativo di sostituire la propria influenza a quella austriaca e a quella tedesca. I gruppi dirigenti nazionali consideravano questa proiezione verso l'Europa danubiana rispondente alle condizioni dello sviluppo economico italiano. Questo tentativo di espansione verso est sarebbe stato impossibile senza il coinvolgimento dell'élite finanziaria giuliana, che aveva conservato i contatti economici con i territori dell'ex Impero e continuava ad avere un ruolo negoziale con gli stati successori. A partire dal 1925, tuttavia, la capacità propositiva dei gruppi di interesse italiani diminuì, a causa della ripresa economica della Germania, che iniziò una politica commerciale aggressiva verso l'Europa orientale. La crisi economica del 1929 e la grande depressione degli anni Trenta posero fine a questo piano velleitario di espansione nell'area danubiana. Si aprì infatti una nuova fase nei rapporti commerciali internazionali, dominati dall'egemonia economica tedesca in Europa orientale, che iniziò dopo l'avvento di Hitler al potere e, perciò, durante il biennio di maggior coesione politica tra Austria e Italia. La preparazione della guerra d'Etiopia avrebbe segnato definitivamente l'abbandono di questo disegno ambizioso da parte del governo fascista.
EUR 30.00
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La prospettiva olistica del customer relatioship management. I livelli di engagement nel rapporto brand-cliente
Negli ultimi anni si è rafforzato il dibattito sul ruolo che riveste l'innovazione nelle politiche di branding per interfacciarsi al mercato. Il campo d'azione della marca si è via via trasferito dalla fisicità delle merci al presidio della mente del consumatore, infatti la share of mind ha progressivamente sostituito l'imperativo della share of market. Il vantaggio che deriva dal beneficiare di un'immagine globale di marca non fa riferimento solo alle importanti economie di scala che si realizzano in una gestione integrata del brand. I manager considerano l'immagine globale un vantaggio essenziale per la gestione stessa del brand. Il concetto olistico della gestione delle relazioni con i clienti presenta due caratteri salienti: un impatto integrato, tra i vari livelli dell'impresa, ed una flessibilità globale, per quel che concerne la portata espansiva degli obiettivi pianificati. Sostanzialmente il marketing olistico è uno spostamento dall'orientamento al prodotto verso l'orientamento al cliente, dal vendere prodotti al soddisfare i clienti. È un cambiamento già in atto da qualche tempo, che si sta rafforzando. Il marketing olistico è una fase dell'evoluzione dell'architettura dell'impresa intesa a conferire un ruolo trainante al concetto di orientamento al cliente. Il marketing può funzionare solo con un approccio olistico.
EUR 18.00
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La conoscenza condivisa. Verso un nuovo modello di organizzazione aziendale
"L'idea ricorrente, e a mio parere originale e innovativa di questo libro, è quella di identificare la conoscenza condivisa come un sapere diffuso, liquido, che permetta all'azienda, attraverso la rete informatica, di innovare la propria organizzazione e di portarla verso una "Wiki Azienda", rapida, veloce, grazie alla partecipazione di tutti i soggetti, che vengono così coinvolti in un processo decisionale allargato." (dalla Presentazione di Gabriella Aggazzotti). In questo libro, l'autore affronta un tema che ha ormai acquisito una straordinaria importanza pratica: quello della conoscenza parcellizzata. Con un excursus efficace e incalzante veniamo condotti attraverso epoche diverse, partendo dal Medioevo - dove tutto ruotava intorno al sovrano che deteneva il potere - al cloud computing, dove con un salto di piano, dal mondo reale a quello digitale, chiunque può inserire e acquisire dati utilizzando la rete di internet. L'obiettivo del libro è quello di sollecitare le organizzazioni a sviluppare al loro interno un modello relazionale che favorisca la nascita di una cultura liquida globalizzata che metta l'individuo e i suoi bisogni al centro dell'interesse collettivo. Un esempio per i giovani, l'energia pulita del nostro tempo, ai quali stiamo consegnando le chiavi di un futuro nel quale deve prevalere lo scambio paritetico della conoscenza come valore sociale da condividere per il bene comune.
EUR 18.00
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Culture nella polvere. Biopolitica dell'amianto, informazione e potere nella società della conoscenza
Quella raccontata in questo libro è soprattutto una storia di polvere. La polvere è nelle fabbriche che lavorano l'amianto, ma anche fuori, nelle strade, nelle abitazioni, e anche nei corpi, incastrata nei polmoni dei lavoratori nella forma di microscopiche, indistruttibili e letali fibre. Ma la polvere indica anche la cortina di ignoranza calata sugli esposti, che ha impedito a loro di capire, agli esperti di intervenire, all'opinione pubblica di sapere. Questa nebbia densa ha caratterizzato e continua a condizionare la nostra cultura, incapace di vedere dentro e oltre la miope ricerca del profitto ad ogni costo. Sul fronte della richiesta di giustizia da parte delle vittime dell'amianto, il 13 febbraio 2012 si è concluso a Torino il processo Eternit con la sentenza di condanna dei suoi vertici per disastro doloso ambientale permanente. Il volume, attraverso la raccolta e l'analisi di interviste discorsive con un gruppo di lavoratori salentini emigrati in Svizzera, ricostruisce il loro lavoro con l'amianto, il ritorno nella terra d'origine e la scoperta della malattia. L'intento del testo è quello di descrivere le modalità attraverso le quali gli esposti sono stati esclusi dalla consapevolezza della pericolosità dell'amianto, il ruolo svolto dalla conoscenza nella conformazione della struttura sociale, i processi attraverso i quali la conoscenza viene diffusa e il ruolo svolto dagli esperti in questa diffusione.
EUR 18.00
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Un castello di sabbia. Storie della mia vita e della mia schizofrenia
Una malattia mentale come la schizofrenia, raccontata in prima persona da una paziente eccellente: una studiosa di filosofia che è diventata - proprio grazie alla sua malattia - docente di psichiatria all'Università della California. Un racconto denso e toccante, dove il dolore si tinge di ironia, passione e intelligenza. Un castello di sabbia è l'autobiografi a di Elyn Saks: le sue rotture psicotiche, i ricoveri, le regressioni, i suoi rapporti di amore e di amicizia, le sue conquiste come donna e come accademica. Cresciuta a Miami negli anni Cinquanta, in una famiglia normale e premurosa, intorno agli otto anni Elyn comincia a sentirsi "come un castello di sabbia con tutta la sabbia che si sta sgretolando sotto le onde". E con l'adolescenza, le cose peggiorano: "La schizofrenia arriva come una lenta nebbia, che diventa impercettibilmente sempre più fitta con il passare del tempo". È l'inizio di una battaglia lunga e difficile per tenere a bada i suoi demoni e i suoi incubi. Una battaglia che Elyn Saks è determinata a vincere: studia filosofia, psicologia e legge, si laurea prima a Oxford e poi a Yale: grazie alla sua determinazione e alla sua incrollabile forza di volontà, la sua malattia diventa una opportunità, uno stimolo ad allargare i propri orizzonti di conoscenza e ad aprirsi verso il mondo. E oggi, Elyn Saks è convinta che, un giorno, il suo successo sarà anche quello di quanti soffrono come ha sofferto lei.
EUR 25.00
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L' invenzione del territorio. L'atlante inedito di Saverio Muratori
Nell'archivio dei Fondi Storici della Biblioteca Civica d'arte di Modena sono conservate le minute degli Studi per un'operante storia del territorio, un atlante incompiuto e inedito al quale Saverio Muratori ha lavorato, con la collaborazione di Renato Bollati, Sergio Bollati e Guido Marinucci e con il contributo di Alessandro Giannini, tra il 1969 e il 1973, anno della sua morte. Questo testamento muratoriano quasi dimenticato è il corpus di studio che l'autore ha scelto di indagare. Più che un lavoro interpretativo o di ricostruzione delle ultime carte di Muratori, che vengono analizzate in un serrato confronto con l'opera teorica che le precede, il saggio Civiltà e territorio del 1967, il libro delinea un'esplorazione la cui finalità travalica i confini dell'oggetto stesso. Il territorio, la sua logica compositiva, i modelli del mondo sono descritti alla ricerca degli elementi logici sui quali si fonda la contemporanea concezione di spazio territoriale, quello spazio che ha cessato di contrapporsi alla città, quello spazio che ha annullato l'opposizione tra natura e cultura e nel quale agisce oggi ogni progetto di architettura. Il volume si rivolge principalmente ad architetti, urbanisti e geografi interessati oggi a due particolari problemi.
EUR 20.50
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Le competenze emotive e sociali. Esperienze educativo-creative per l'età prescolare
Obiettivo principale della scuola dell'infanzia è insegnare le competenze sociali ed emotive (intese come consapevolezza delle proprie ed altrui emozioni), alla base del "sapere sociale" e necessarie a promuovere il benessere collettivo. L'educazione non può, dunque, limitarsi a trasmettere usi e nozioni, ma deve preoccuparsi di affinare le coscienze e potenziare le qualità morali, per consentire la fine dell'egocentrismo e il riemergere di una concezione solidale della vita. Questo lavoro vuole rappresentare un esempio di azione educativa, con contenuti particolarmente incentrati sul concetto di "persona" educata alla condivisione e al rispetto dell'altro, in grado di comprendere e manifestare comportamenti socialmente accettabili ed emotivamente condivisi. Indaga, quindi, lo sviluppo e le caratteristiche delle competenze sociali ed emotive nell'età prescolare, propone studi in tema della loro educabilità e riporta gli esiti di un laboratorio educativo-creativo condotto presso una scuola dell'infanzia con diverse metodologie e strumenti.
EUR 25.00
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Manutenzione, una speranza per il futuro del mondo
La parola "manutenzione" viene associata normalmente a riparazioni o revisioni di automobili, edifici, giardini. Questo uso è corretto ma copre una parte minima delle attività manutentive totali, necessarie per mantenere in funzione le macchine, le infrastrutture e i sistemi che tengono in vita la nostra società. L'UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) la definisce formalmente come: "Combinazione di tutte le azioni tecniche, amministrative e gestionali, previste durante il ciclo di vita di un'entità, destinate a mantenerla o riportarla in uno stato in cui possa eseguire la funzione richiesta". Tale definizione si estende a comprendere anche i miglioramenti e gli aggiornamenti tecnologici di macchine e sistemi. Ogni cosa che costruiamo tende a consumarsi, degradarsi, danneggiarsi per azione di fattori esterni, per errori umani, per invecchiamento. In conseguenza ne diminuisce il valore: si ha un deprezzamento. La somma di tutti i deprezzamenti del Paese in un anno deve essere sottratta dal Prodotto Interno Lordo per ottenere il Prodotto Interno Netto. Quanto più la manutenzione è efficace, tanto minore è il deprezzamento. Questo libro di Maurizio Cattaneo spiega agli esperti e al pubblico che cosa è la manutenzione, che basi teoriche abbia, come si è evoluta nei tempi antichi e recenti, come viene applicata in paesi diversi, come si configurino varie culture della manutenzione. È importante che queste conoscenze siano diffuse: ci riguardano da vicino.
EUR 24.00
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L' hotel che piace ai clienti. 101 consigli pratici ed economici per gli operatori
Come dev'essere l'hotel per piacere ai clienti? Quali servizi deve proporre per catturare le preferenze dei viaggiatori? Ecco 101 consigli pratici da mettere subito in atto (senza porre troppo mano al portafoglio) per fidelizzare la clientela, conquistare nuovi ospiti e sorprenderli con dettagli inediti e di grande effetto. Sono pillole di marketing che attraversano tutte le aree strategiche dell'albergo, dall'accoglienza alla ristorazione, dall'interior design alla comunicazione, puntando dritto al cuore dei clienti. Parlano, cioè, il linguaggio delle emozioni e per questo si fanno ricordare generando l'effetto sorpresa e un benefico passaparola. Ottimizzano le risorse disponibili ed esaltano il carattere di ogni struttura, senza esporre gli albergatori a ingenti opere di ristrutturazione o investimenti in termini di personale e attrezzature. Soprattutto, funzionano, perché già adottati da alberghi che hanno saputo puntare sull'identità di carattere e sulla differenziazione dei servizi. 101 consigli, aneddoti e curiosità sull'hôtellerie più innovativa e intraprendente appuntati dall'autrice durante i suoi numerosi viaggi di lavoro e raccolti in un manuale tutto da scoprire. Esiste l'hotel ideale? Da oltre dieci anni il quesito spinge l'autrice ad attraversare l'Italia e l'Europa alla ricerca dell'hotel perfetto, salvo poi scoprire che non esiste una formula vincente per conquistare i clienti ma tante possibilità per entusiasmare gli ospiti.
EUR 18.00
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Ecocities. Il progetto urbano tra morfologia e sostenibilità
Dopo più di un secolo di "amnesia", in cui si è creduto nel dominio dell'uomo sul mondo naturale e nella separazione assoluta tra i processi naturali e quelli antropici, ci troviamo agli inizi di una nuova Weltanschauung che pone ancora una volta il tema del rapporto armonico tra uomo e natura al centro dei propri interessi. Una visione che crede nella necessaria "sostenibilità" culturale, economica, sociale e ambientale del "fare" dell'uomo sulla terra quale presupposto per una nuova società globalizzata. Quello della sostenibilità è, infatti, un tema complesso che coinvolge per intero la nostra società, le nostre città, il nostro territorio. Un tema che porta a ripensare i modi e gli spazi della vita quotidiana, a definire nuove forme di aggregazione sociale e nuovi assetti lavorativi. La città sostenibile non è, dunque, una "macchina insediativa a zero emissioni" ma, innanzitutto, espressione di complessi e stratificati "tessuti" sociali, economici, culturali e civili. Saper leggere questi tessuti, saperne comprendere le logiche che ne hanno veicolato la storia e l'identità nel tempo, significa fondare consapevolmente il progetto sostenibile della città. Il progetto urbano tra morfologia e sostenibilità è, così, il tema portante di questo lavoro, dove la morfologia è lo strumento di connessione tra le tecnologie sostenibili e le istanze culturali, sociali, civili e formali della città.
EUR 32.00