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Manuale di diritto del commercio internazionale
Il Manuale si focalizza sulle relazioni commerciali transnazionali delle imprese, sia sotto il profilo delle regole che le disciplinano, sia sotto il profilo dei meccanismi di prevenzione e di soluzione delle eventuali controversie. Tra le principali novità di questa edizione si segnalano, inter alia, gli Incoterms® 2020 ossia le nuove clausole di resa/consegna merce in base alle Regole ICC per l'utilizzo dei termini di commercio internazionale e nazionale, “entrati in vigore” il 1° gennaio 2020. Oltre alle tante novità emerse in materia di contratti internazionali e di proprietà intellettuale, il libro è aggiornato anche alla riforma del “sistema Paese” voluta dal Governo Conte II ed approvata a fine dicembre 2019 dal Parlamento italiano. Altre novità sono emerse in materia di proprietà intellettuale. La trattazione dei contratti internazionali viene arricchita di termini tecnici anglo-americani e di appositi riferimenti alla disciplina doganale in considerazione delle rilevanti implicazioni operative su ogni contratto del commercio internazionale. Il libro illustra, inoltre, la disciplina degli investimenti diretti esteri alla luce delle ultime novità normative e giurisprudenziali e, nell'ultima parte, esamina la mediazione e l'arbitrato internazionale, i meccanismi ADR e le norme di diritto processuale civile internazionali più rilevanti per le imprese che operano con l'estero. Il volume è corredato da una parte finale di schemi riepilogativi, utili nella pratica quotidiana.
EUR 52.25
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Istituzioni di diritto pubblico
Il presente volume, che trae origine dal “Manuale di diritto costituzionale” edito sempre dalla CEDAM, intende rispondere all'esigenza, oggi particolarmente diffusa nei corsi universitari, di rendere facilmente accessibile l'apprendimento delle nozioni istituzionali del diritto pubblico. A tal fine, gli autori espongono la materia in modo sintetico e chiaro, corredandola con gli indispensabili riferimenti normativi e giurisprudenziali. Con la quarta edizione si è provveduto agli aggiornamenti necessari rispetto alle più recenti novità, tenendo sempre fermi i caratteri di sintesi e di sistematicità dell'esposizione.
EUR 26.60
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I limiti alla prova nella procedura penale europea
Negli ultimi anni, si è consolidato, sempre più, un corpus normativo di matrice sovranazionale, in grado di incidere le regole del processo penale, tanto quanto una fonte domestica; le sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo dettano la soglia minima di tutela dei diritti dell'imputato e l'Unione europea ha elaborato una fitta trama di garanzie procedurali, nonché vari strumenti di cooperazione penale, finalizzati a sostituire i classici canali dell'assistenza giudiziaria. Oggetto principale di questo studio sono i "limiti" alla prova promananti da tale embrione di "procedura penale europea", ossia le restrizioni all'efficacia dimostrativa del materiale probatorio, forgiate dalla Corte dei diritti umani e dal legislatore dell'Unione. La Parte I è dedicata all'individuazione del concetto di "limite" alla prova e all'analisi di un modello di riferimento - la legge processuale penale italiana - da cui ricavare le coordinate dogmatiche necessarie e alcuni parametri di confronto. La Parte II ricostruisce l'insieme dei criteri valutativi e delle regole di esclusione, che la Corte di Strasburgo pone a tutela delle prerogative difensive racchiuse nel "right to a fair trial" di cui all'art. 6 Cedu. Infine, la Parte III prende in esame le cosiddette direttive "di Stoccolma", volte ad armonizzare le garanzie difensive dell'imputato nell'Unione, e gli strumenti di collaborazione fra Stati, che prevedono forme di raccolta, acquisizione, trasferimento e scambio di prove.
EUR 36.10
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Leggi tradotte della Repubblica Popolare Cinese. Vol. 11: Codice civile della Repubblica Popolare Cinese. Parte generale.
Il Decreto 6 aprile 1902, alla fine del periodo Qing, avviò in Cina un rinnovamento della legislazione, con l'invio di Shen Jiaben, noto giurista e storico del diritto, e Wu Tingfang in Inghilterra, Perù, Spagna e USA, a "esaminare le leggi dei Paesi stranieri": la Cina aveva deciso di aprirsi al dialogo con i grandi sistemi giuridici ed alla ricezione di quanto, di essi, avrebbe considerato buono. Ne scaturì l'orientamento a far proprio il sistema giuridico del diritto romano, come era già accaduto per il Giappone; fu promulgato il primo Codice civile cinese, in cui è riconoscibile un'attenzione privilegiata per i codici civili francese e tedesco. La Repubblica Popolare Cinese ha confermato l'appartenenza al sistema giuridico romanistico, sensibile a quella specifica innovazione di esso che veniva compiuta nell'Unione Sovietica, a Mosca, Terza Roma, e negli altri Paesi socialisti europei, con l'elaborazione di un sottosistema del sistema romanistico. Dopo il periodo del "nichilismo giuridico" (1958-1977), con gli anni '80, il diritto della RPC rinnova la sua appartenenza al sistema del diritto romano, considerato come "patrimonio comune dell'umanità" e vi affianca la considerazione di tutti i possibili contributi che possono derivare da qualsiasi esperienza giuridica per la costruzione del proprio ordinamento, di un grande Paese in profonda trasformazione. Fondamentale è la legge sui "Principi generali del diritto civile" (1986, in vigore 1/1/1987) e l'elaborazione in corso, del Codice civile, attraverso una serie di leggi relative a parti di esso. Fondamentale è lo sviluppo degli studi giuridici, particolarmente nelle Università, le quali compiono un grandioso sforzo di formazione di un nuovo ceto di giuristi. Con riferimento all'attività del Gruppo di Ricerca sulla Diffusione del Diritto Romano, dal 1988, presso l'Università di Roma "Tor Vergata" - Dipartimento di Storia e Teoria del Diritto, viene promosso un programma di collaborazione con l'Università della Cina di Scienze Politiche e Giurisprudenza (Pechino) aperto ad altre università e studiosi: vengono approfondite competenze in diritto romano e in diritto della RPC; vengono tradotte in cinese fonti del Diritto romano, i Codici italiani, opere di giuristi italiani. È stato costituito a questo scopo un "Osservatorio sul sistema giuridico romanistico, sulla codificazione, sulla legislazione e sulla formazione dei giuristi in Italia e in Cina" ora trasformato nello "Osservatorio sulla codificazione e sulla formazione del giurista in Cina nel quadro del sistema giuridico romanistico", del quale fanno parte la Università di Roma "Tor Vergata", la Università di Roma "La Sapienza", la Università della Cina di Scienze Politiche e Giurisprudenza, il Dipartimento Identità Culturale del CNR.
EUR 19.00
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La violenza di genere in Umbria, tra realtà e percezione sociale. Vol. 2
Il lavoro editato è il primo volume della ricerca sulla percezione della violenza di genere in Umbria, finanziata dal Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione dell'Ateneo di Perugia. In questo volume si esamina il contesto sociale e culturale italiano della condizione femminile e l'impegno della politica regionale umbra nell'ambito delle pari opportunità nelle diverse forme di sostegno alle donne e alle vittime della violenza di genere. (...) L'aumento e/o la persistenza dei fenomeni di violenza di genere richiedono interventi attivi e costanti nel rispetto della relazione maschile/femminile. Le risultanze della ricerca sono state l'occasione per offrire una lettura del fenomeno, concretizzare un'opera di sensibilizzazione, così come provare a superare vecchi stereotipi ed incomprensioni culturali, sociali e politiche sulla questione del genere. In quest'ottica la prima parte del volume è dedicata alla lettura sociologica della violenza di genere e dei femminicidi, con una particolare attenzione alla condizione femminile in Italia nonché al riconoscimento e alla comprensione della relazione "vittima/violenza di genere". La seconda parte, incentrata sulla realtà specifica umbra, tematizza le questioni legate alle politiche sulle pari opportunità, le discriminazioni di genere e l'aiuto fornito dall'associazionismo e dai centri antiviolenza nel contrastare il fenomeno. Le autrici e l'autore del volume mostrano la complessità e l'ambivalenza della realtà sociale odierna offrendo spunti di riflessione dal contesto teorico e culturale italiano per approdare al dato della realtà umbro.
EUR 17.10
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Inside Parliament. La burocrazia parlamentare nel Regno Unito e in alcuni ordinamenti di common-law. Profili di diritto comparato
Il volume traccia, in una prospettiva storica, un quadro della disciplina che regola nel Regno Unito il ruolo degli apparati di supporto all'attività del Parlamento di Westminster e delle Assemblee della devolution di Scozia, Galles e Irlanda del Nord. L'analisi si svolge nel contesto di trasformazione dello Stato contemporaneo e di evoluzione del ruolo dei Parlamenti, investiti da delicati problemi di adeguamento rispetto ai nuovi e maggiori compiti derivanti sul piano interno dai processi di disarticolazione territoriale e su quello sovranazionale dal processo di integrazione europea, interrottosi per il Regno Unito a seguito della Brexit. Attraverso l'analisi delle esperienze degli apparati burocratici del Congresso statunitense, del Parlamento canadese e del Parlamento australiano il volume si propone di offrire un contributo integrativo allo studio della burocrazia parlamentare nella prospettiva comparata, svolgendo dei rilievi e traendo alcune conclusioni preliminari circa lo stato dell'istituzionalizzazione della burocrazia parlamentare britannica rispetto a quella di altri ordinamenti appartenenti alla famiglia giuridica di common law. Lo studio dell'apparato tecnico-burocratico dei Parlamenti consente di evidenziare come lo status, le funzioni e le dimensioni degli apparati parlamentari contribuiscano a fornire elementi essenziali alla valutazione del ruolo assunto dalle istituzioni rappresentative e dell'espansione del loro ruolo nelle democrazie contemporanee quale frutto di una serie di elementi convergenti.
EUR 39.90
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Principi del nuovo diritto dello sviluppo sostenibile
I 17 Sustainable Development Goals (SDGs) e i 169 traguardi (target) stabiliti dalle Nazioni Unite con AGENDA 2030 sono interconnessi e indivisibili e bilanciano le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile: la dimensione economica, sociale ed ambientale. Il proliferare di comunicazioni, riflessioni, pareri e raccomandazioni e l'adozione della nuova strategia del Green Deal europeo ci dicono che l'UE e i suoi Stati membri sono fermamente impegnati per realizzare entro il 2030 gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. I traguardi fissati da questa nuova e ambiziosa Agenda universale rappresentano un obiettivo prioritario anche dell'azione del Governo italiano, chiaramente ed espressamente indirizzata a dare concretezza agli impegni presi sul piano sovranazionale: in questo senso vanno inquadrate le iniziative che hanno portato all'adozione della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile e a un'intensa programmazione economico-finanziaria (confluita nei recenti DEF, PNR, leggi di bilancio, disposizioni legislative in materia di "green economy", rifiuti, energia, clima, etc.), per dare attuazione al modello di economia circolare e garantire più efficaci forme di tutela dell'ambiente, fondate principalmente sull'azione preventiva e su una rinnovata alleanza tra pubblico e privato. Le priorità del programma d'azione universale, peraltro, non hanno subito retrocessioni neanche dopo lo shock pandemico: i piani di ripresa adottati dall'Europa (Next Generation EU) e dall'Italia (il c.d. decreto "Rilancio"), infatti, hanno individuato nello sviluppo sostenibile e, in particolare, nella sua dimensione ambientale, il principale antidoto per superare le avversità economico-sociali causate da "black swan". In questo rinnovato contesto, dunque, appare fondamentale ripensare (e rinominare) la disciplina giuridica ambientale nazionale - e ancora prima quella internazionale ed europea - in termini di sviluppo sostenibile, quale principio ordinatore, di carattere universale, capace di misurare e dominare la complessità giuridica dell'ambiente e al contempo idoneo a garantire forme di bilanciamento "uguale": solo così e, in particolar modo, attraverso la composizione "ragionevole" dei conflitti tra interessi contrapposti, da farsi preferibilmente in chiave "consensuale" e comunque secondo la logica del diritto fraterno, della solidarietà intergenerazionale e della sussidiarietà "circolare", sarà possibile risolvere casi concreti, come il caso "Ilva".
EUR 19.00
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La tutela sanzionatoria dell'interesse fiscale. Il limite dei principi
Il lavoro si sofferma sull'evoluzione della giurisprudenza europea, che ha affermato nel settore penale alcuni principi comuni, dal divieto di "bis in idem", alla definizione contenutistica della nozione di sanzione penale. Nel settore tributario l'impiego delle sanzioni penali è apparso, talvolta, strumentale alle esigenze del fisco, con scarsa attenzione al rapporto tra gravità delle violazioni commesse e pene stabilite. Lo studio si sofferma, in particolare, sulla duplicità di sanzioni sostanzialmente penali che colpiscono il ritardato versamento di ritenute certificate dai sostituti d'imposta e quello dell'IVA dichiarata e non versata dai soggetti passivi del tributo. La strumentalità dell'impiego della sanzione penale e la dimostrata inefficacia come mezzo per tutelare interessi erariali evidenzia un contrasto tra la pluralità degli interessi coinvolti e il principio di proporzionalità nella scelta dei mezzi, che ne mette in dubbio, nei confronti dei sostenuti d'imposta, la stessa legittimità.
EUR 19.00
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La tutela dei «beni culturali» nell'esperienza giuridica romana
Il volume traccia un quadro generale della disciplina dei 'beni culturali' nell'ordinamento giuridico romano e raccoglie la sezione di diritto romano degli atti del Convegno sul tema "La cura del patrimonio culturale: radici storico-giuridiche e prospettive", tenutosi presso l'Università degli studi di Salerno il 28 ottobre 2019. La prospettiva di indagine prescelta intende restituire la dimensione storico-giuridica della tutela del patrimonio culturale, fondamentale non soltanto per la piena comprensione del fenomeno nei suoi vari risvolti normativi e sociali, ma anche per inquadrare meglio i rapporti di causa ed effetto, innestando in tal modo un fecondo processo circolare di conoscenza giuridica, che può risultare utile nella scelta tra possibili e alternativi sistemi e modelli di cura e tutela dei beni culturali.
EUR 19.00
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La struttura del mercato ed i riflessi giuridici
La crisi del '29 contribuì a riformare i mercati azionari Nord Americani (soprattutto New York, Chicago, Cincinnati, Philadelphia); il Congresso americano varò importanti novità legislative, istituì un'autorità indipendente per vigilare sui mercati, iniziò il percorso che anni dopo condusse al National Market System. Questo modello di mercato (composto da aspetti tecnici, da regole e principi giuridici) è stato assorbito nel resto del mondo in quanto rappresentava il mercato azionario più importante, a maggior capitalizzazione, dove erano quotate le maggiori imprese del mondo. Uno dei pilastri del modello è la disciplina generale dell'informazione. L'informazione ha sempre avuto un ruolo centrale nei mercati e grazie alla teoria della "efficienza dei mercati" (sviluppata da E. Fama nel 1970) si è dotata di una base teorica che grandemente ha contribuito al suo diffondersi; così da attirare anche l'attenzione del legislatore. Le informazioni che una società deve fornire per accedere alla quotazione, le informazioni per emettere prodotti finanziari, le informazioni relative agli assetti proprietari, le informazioni circa il governo societario, la disciplina delle informazioni riservare e dell'insider trading, le informazioni fornite dai mercati e relative all'attività di negoziazione, le informazioni finanziarie e non, sono parti di un impianto oggi diffuso in tutti i mercati. A fronte di questa uniformità gli ordinamenti giuridici appaiono omologati, in quanto strumentali all'efficienza dei mercati: canone comune e condiviso, canone in grado di accomunare gli Stati Uniti, l'Europa, la Cina, Singapore, l'Australia. Eppure, le radici degli ordinamenti giuridici trovano, di tanto in tanto, il loro spazio identitario, distinguendosi gli uni dagli altri e distinguendo, infine, i mercati.
EUR 19.00
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Fiscalità internazionale
Il manuale "Fiscalità internazionale" scaturisce dall'esigenza di una sempre maggiore e approfondita conoscenza della normativa fiscale comunitaria e del diritto tributario internazionale. L'opera è stata suddivisa in una prima parte che riguarda i lineamenti del Diritto Tributario Comunitario (lineamenti generali, norme e principi dei trattati, le fonti del diritto comunitario); la seconda parte abbraccia il diritto tributario internazionale (i lineamenti, i principi e le norme consuetudinarie, le convenzioni contro le doppie imposizioni, diritto internazionale e diritto interno); nella terza parte è presentata una Sintesi di diritto tributario internazionale (le convenzioni internazionali, rapporti con il diritto interno) per una ricerca immediata onde cogliere il quadro di insieme della complessa materia della fiscalità internazionale.
EUR 28.50
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Le ristrutturazioni finanziarie: profili innovativi aziendali e giuridici
La pandemia da Covid-19 ha comportato un aumento dei livelli di rischio del credito, con aspettative di crescita del tasso di insolvenza per eccesso di debito. In questo contesto, il lavoro illustra il percorso di recupero e rilancio delle imprese analizzando gli strumenti economico aziendali e giuridici anche alla luce delle novità introdotte con il D.L. 24 agosto 2021, n. 118 (convertito dalla L. n. 147/2021). Muovendo dalla teoria della struttura del capitale, la prima parte ripercorre le forme di debito e gli strumenti per il suo monitoraggio, i crediti deteriorati e le fasi del processo di ristrutturazione finanziaria fino alle alternative post-ristrutturazione. La seconda parte illustra gli strumenti giuridici attualmente disponibili a supporto del processo di ristrutturazione finanziaria, delineandone le caratteristiche principali ed i rispettivi limiti, senza tralasciare forme alternative di soluzione della crisi d'impresa come il debt to equity swap.
EUR 29.45
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Elementi di polizia giudiziaria con riferimento ai reati di competenza del CNVVF
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Diritto costituzionale comparato dei gruppi e delle minoranze
Il volume è una guida al diritto delle differenze, sfida cruciale per le moderne società pluralistiche e parte imprescindibile del bagaglio tecnico del giurista contemporaneo. Il testo illustra, con esempi giurisprudenziali e attenzione alla prassi, principi e regole a garanzia dei gruppi e delle minoranze etno-nazionali, culturali, linguistiche, religiose, di genere. La prima parte del libro presenta in modo semplice e didatticamente efficace i diversi piani normativi e il sofisticato strumentario giuridico in materia di diversità, sullo sfondo di un quadro teorico unitario. Nella seconda si approfondiscono le tecniche normative e di interpretazione giurisprudenziale del diritto della (e alla) differenza, con particolare riferimento alla prassi internazionale, sovranazionale e comparata. La terza parte è dedicata all'approfondimento di ordinamenti paradigmatici dei diversi approcci al tema della diversità. La terza edizione, ampliata ed aggiornata, include nuovi materiali (normativa, giurisprudenza e letteratura), tiene conto dei recenti sviluppi e dedica maggiore attenzione a fenomeni di crescente importanza, quali le cd. "nuove" minoranze
EUR 30.40
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L' ordinamento della Repubblica. Le istituzioni e la società
La quarta edizione, pur mantenendo la struttura di fondo delle precedenti - basata sulla trattazione sistematica dell'ordinamento e delle istituzioni della Repubblica anche nei rapporti con altri ordinamenti e in particolare con quello dell'Unione europea, e sul ruolo della società civile, dei singoli come delle formazioni sociali - è arricchita da novità anche significative dovute a diversi ordini di fattori, nonostante il mancato esito di progetti di radicali riforme istituzionali. Sul piano della normativa costituzionale viene in considerazione la riforma operata con legge costituzionale n. 1 del 2020, che ha comportato la riduzione di circa un terzo del numero di parlamentari in ciascuna Camera, senza tuttavia modificare il vigente sistema di bicameralismo paritario e le funzioni delle stesse Camere. Una riforma, invero, destinata a entrare in vigore dalla prossima legislatura. Da ultimo è stata poi approvata in Parlamento, a termini dell'art. 138.1 Cost., la riforma che attribuisce anche a chi abbia compiuto diciotto anni l'elettorato attivo per l'elezione dei Senatori. Di particolare rilievo sono anche stati i mutamenti nelle connotazioni dei governi dell'attuale XVIII Legislatura, con correlati mutamenti del ruolo del Presidente del Consiglio: mutamenti dovuti allo stravolgimento del quadro partitico della precedente Legislatura, ma anche a eventi di particolare gravità sia sul piano sanitario, a causa della pandemia da coronavirus, sia di conseguenza sul piano economico e sociale. Si mette quindi in evidenza un quadro caratterizzato da rapidi e anche imprevisti processi di trasformazione, dei cui profili giuridici va tenuto debito conto, quand'anche vengono subissati da eventi che nel periodo del secondo dopo-guerra sarebbe difficile non definire extra ordinem anche al di là del contesto giuridico. E anche un quadro che ha registrato, seppure sotto tutt'altro profilo, il primo caso di fuoriuscita di un importante Stato membro dall'Unione europea, con una procedura complessa, quale è stata quella della Brexit. L'arricchimento del volume con nuove tematiche, come quelle del diritto transnazionale e dei diritti culturali, l'accurato aggiornamento bibliografico, nonché l'attenzione volta a problematiche destinate a suscitare spunti di riflessione negli studenti e tra i cultori del diritto, fungeranno da stimolo a ulteriori approfondite ricerche.
EUR 36.10
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Diritto penale. Parte speciale. Vol. 2: Delitti contro il patrimonio.
L'Opera si conferma un 'classico' del diritto penale. Si struttura in un manuale di parte generale e in alcuni manuali di parte speciale. Questo manuale attiene ai 'Reati contro il patrimonio', che appartengono alle «costanti» del diritto penale, rientrando la tutela dell'«altruità» patrimoniale, privata o pubblica, tra le condizioni-base di ogni società organizzata. Ma i reati patrimoniali appartengono, altresì, alle «variabili» del diritto penale, in quanto storicamente condizionati sia dal tipo di ordinamento, sia dall'evoluzione socio-economico-tecnologica. La nuova edizione si qualifica per aver subito importanti aggiornamenti e si conferma completa e dal linguaggio semplice quanto scientificamente ineccepibile.
EUR 23.75
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Lezioni di diritto della previdenza sociale
L'opera è il frutto di una quarantennale esperienza dell'Autore, maturata nell'insegnamento della materia nelle aule universitarie. Essa si rivolge principalmente agli studenti, offrendosi come una descrizione della legislazione positiva e dei singoli istituti normativi caratterizzanti il Diritto della Previdenza Sociale, che vengono qui inseriti, ai fini di una più agevole comprensione, in un quadro di riferimento più ampio, in cui si tiene conto, sullo sfondo dell'atteggiarsi giuridico delle singole fattispecie, delle interferenze storiche, politiche, economiche e sociali nel percorso evolutivo seguito dalla disciplina del nostro Paese.
EUR 36.10
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Diritto romano, costituzionalismo latino e nuova costituzione cubana-Derecho romano, costitucionalismo latino y nueva costitucion cubana
Nel 1991 a Roma, in occasione del Seminario su «Potere costituente e potere popolare. Esperienze del costituzionalismo latino», organizzato dall'Associazione di studi sociali latino-americani (ASSLA) e dalla Società bolivariana di Roma, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica italiana, venne segnato il cammino di studi nei quali si colloca, dopo 29 anni da quell'occasione, questo incontro di studio tra giuristi cubani e giuristi italiani sulla nuova Constitución de la República de Cuba del 2019. Al costituzionalismo liberale, le cui caratteristiche distintive sono (pur nella differente declinazione delle forme costituzionali in essere) la determinazione quali diritti umani fondamentali delle libertà individuali e la separazione dei poteri, si contrappone un modello costituzionale che, pur meno studiato e pur meno esteso nella sua ricorrenza nelle costituzioni contemporanee, assume una grande importanza nel quadro di una riconsiderazione degli 'idola fori' del costituzionalismo liberale e che possiamo qualificare come «costituzionalismo latino». Le caratteristiche di quest'ultimo sono - soltanto per indicarne alcune - il ruolo preponderante della comunità sull'individuo (del popolo sul singolo cittadino), il superamento dell'ideologia della divisione del 'potere' in tre poteri, il rafforzamento del potere popolare attraverso istituti di democrazia diretta, la previsione di un potere morale e di un potere negativo di tradizione romana.
EUR 28.50
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La nuova frode fiscale
La presente edizione de La Nuova Frode Fiscale è stata elaborata alla luce della più recente giurisprudenza della Corte di Cassazione e della migliore dottrina. L'opera si arricchisce, per un opportuno quadro di insieme, di un'ampia e approfondita analisi del sistema sanzionatorio amministrativo e della vasta tipologia di accertamenti e controlli dai quali derivano le violazioni penali e amministrative. Ne risulta un testo pregevole nell'impostazione e ricerca scientifica ed altamente professionale, ricco di spunti originali e di sagaci riferimenti dottrinali e giurisprudenziali, con una rara capacità di rigorosa ricostruzione sistematica dei vari e complessi aspetti delle diverse ipotesi delittuose.
EUR 31.35
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Il recepimento in Italia della Shareholder Rights II
L'attuazione della Direttiva Shareholder Rights II, con il d.lgs. 10 maggio 2019, n. 49, è stata l'occasione per intervenire su regole e paradigmi normativi tesi a incoraggiare l'impegno a lungo termine degli azionisti, così da perseguire una possibile soluzione alle disfunzioni e alle patologie che si riscontrano nella governance delle società quotate. I temi affrontati dalla normativa, pur tra loro eterogenei, sono complessivamente giustapposti allo scopo di convergere verso la migliore efficacia del governo societario. In particolare, ci si orienta verso la necessità di una partecipazione attiva e consapevole degli azionisti, favorendo l'impegno di investitori istituzionali e asset manager. Al contempo, per assicurare un corretto esercizio del diritto di voto da parte della compagine azionaria, al riparo da eventuali conflitti di interesse, si introducono elevati standard di trasparenza anche per i proxy advisor, che su quel voto possono influire. Infine, si interviene su profili strettamente attinenti alla gestione operativa della società, quali le modalità di determinazione dei compensi degli amministratori e lo scrutinio delle operazioni con parti correlate, così da scongiurare abusi da parte del management che potrebbero incidere negativamente sulla redditività della società. Tema centrale torna, dunque, ad essere lo shareholder activism, secondo un approccio di partecipazione che, superando gli schemi tradizionali dell'"apatia razionale" dei soci, conduca verso migliori funzionalità e dialettica di governance che possano, in ultima istanza, aumentare l'efficienza del mercato.
EUR 38.00