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Il federalismo che già c'è. Come vengono spesi i soldi dei cittadini nei comuni italiani
I Comuni italiani vivono da tempo un paradosso: è stato loro riconosciuto un ampio decentramento di funzioni, ma non un'autonomia fiscale e finanziaria sufficiente. I continui tagli di risorse dal centro, i vincoli derivanti dal Patto di Stabilità e un quadro normativo in continua evoluzione, hanno finito per condizionare in misura sempre maggiore le scelte politiche locali con inevitabili ricadute sui cittadini. Il volume affronta il tema con un taglio interdisciplinare, partendo dall'analisi dei dati di bilancio di un campione di Comuni capoluogo di provincia, alcuni dei quali amministrati dal centrodestra (come Milano e Varese) e altri dal centrosinistra (come Torino e Salerno). La lettura dei numeri di bilancio mira a verificare se e come le decisioni politiche dei sindaci si differenzino sulla base della coalizione partitica di appartenenza. Ricorrendo anche a interviste a sindaci e assessori, l'indagine mette in relazione la contrazione delle entrate e la realizzazione dei programmi elettorali, per capire se l'amministrazione in carica ha mantenuto le promesse nei confronti degli elettori. L'opinione di questi ultimi sull'operato dei propri amministratori è stata indagata con un sondaggio dai risultati interessanti. Da questo articolato percorso di ricerca è emerso il quadro di un federalismo che già c'è, almeno nella maggioranza dei Comuni, nel convincimento di molti amministratori e cittadini.
EUR 20.90
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Mazzini
L'azione politica e le idee di Giuseppe Mazzini (1805-1872) contribuirono in maniera decisiva alla nascita dello Stato italiano anzitutto affermando l'idea (per nulla scontata all'epoca) che l'Italia dovesse essere "una" dalle Alpi alla Sicilia. Membro inizialmente della Carboneria, la sua attività cospirativa lo costrinse a rifugiarsi a Marsiglia, dove organizzò nel 1831 la Giovine Italia, allo scopo di unire gli stati italiani in un'unica repubblica. Dopo il fallimento dei moti del 1848-49, e la breve esperienza della Repubblica romana, la maggioranza dei patrioti italiani si allontanò dagli ideali repubblicani mazziniani e vide in Vittorio Emanuele II e Cavour le uniche guide possibili del movimento di unificazione. Considerato a lungo come il grande sconfitto del Risorgimento, Mazzini in realtà è l'influente vate di gran parte delle culture politiche del paese, il cui lascito ideale è tra i più pervasivi e duraturi. Dal repubblicanesimo al socialismo, dal fascismo e la resistenza all'oggi la forte carica moralistica associata alla lotta politica contraddistingue tuttora tutte quelle posizioni che "mazzinianamente" individuano "un'altra Italia" composta da minoranze virtuose che devono rigenerare moralmente gli italiani.
EUR 11.40
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Diritto comparato della proprietà intellettuale
Il crescente interesse per la proprietà intellettuale è strettamente correlato al ruolo che essa svolge nelle moderne economie e si spiega con il fatto che la rivoluzione dei processi produttivi è stata inaugurata sostituendo le risorse: dalle materie prime tradizionali alle informazioni. Attualmente nella società postindustriale, il capitale invisibile delle imprese ha un valore di gran lunga superiore rispetto agli assetti materiali. Il volume propone una disamina della disciplina nazionale approfondendo i principali istituti della proprietà intellettuale in chiave di analisi economica e comparando il quadro normativo italiano con la disciplina di fonte internazionalistica, comunitaria e statunitense.
EUR 19.95
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Le grandi opere delle relazioni internazionali
Le principali tappe della riflessione e della ricerca nelle relazioni internazionali contemporanee sono qui presentate attraverso l'esame di opere che costituiscono altrettanti capisaldi in questo ambito di studi. Un'occasione preziosa per esplorare da vicino autori e libri di fondamentale importanza per capire la politica internazionale. Costruita sul modello di Jean-Jacques Chevallier, "La grandi opere del pensiero politico", una piccola biblioteca essenziale in un solo volume.
EUR 20.90
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Il rapporto previdenziale
Infortunio, malattia, invalidità, vecchiaia, disoccupazione, morte: lo sviluppo di un insieme organico di istituzioni e situazioni giuridiche destinato a soddisfare l'esigenza di protezione sociale di chi vive prestando il proprio lavoro è strettamente legato alla trasformazione in senso sociale dell'organizzazione costituzionale dello Stato moderno di matrice liberale. Avvalendosi di quei particolari istituti giuridici che sono le assicurazioni sociali, e dell'opera di appositi organismi come gli enti previdenziali, lo Stato provvede ad allestire forme e strumenti di tutela degli interessi dei lavoratori e delle relative famiglie. Il presente volume, attraverso l'inquadramento e l'attenta disamina della complessa disciplina del rapporto previdenziale, offre una esaustiva rappresentazione del cosiddetto "primo settore" dell'attuale sistema di welfare e, nel contempo, di parte inscindibile e fondamentale del diritto del lavoro.
EUR 19.95
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Conciliare famiglia e lavoro. Vecchi e nuovi patti tra sessi e generazioni
Le esigenze di conciliazione tra famiglia e lavoro sono sorte quando l'occupazione femminile extra-domestica è non solo aumentata, ma è stata anche incentivata. Ciò ha messo in crisi un equilibrio a lungo basato sulla separazione tra impegni di cura (femminili, non remunerati) e impegni professionali (maschili, remunerati). Un processo ulteriormente aggravato dall'invecchiamento della popolazione, che ha accentuato la fragilità della quota più anziana della parentela. Infine, il modello di sviluppo fondato sul pieno impiego maschile a tempo indeterminato e fortemente protetto è stato sostituito - specie per le generazioni più giovani, alle prese con la formazione della famiglia - da quello della flessibilità, della precarietà, dell'auto-imprenditorialità. Queste trasformazioni gravano soprattutto sulle donne professionalmente occupate, che hanno problemi di conciliazione talvolta drammatici perché sono esse stesse lo strumento principale di conciliazione famiglia/lavoro a disposizione degli uomini.
EUR 20.90
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Le autorità indipendenti
Regolano, vigilano, sanzionano, autorizzano; talvolta sono invocate, ma più spesso sono criticate e giudicate "irresponsabili". Ma cosa sono veramente le autorità indipendenti? E a cosa servono questi organismi anomali che hanno rappresentato uno dei principali fenomeni di trasformazione dello stato amministrativo italiano? Dall'Antritrust alla Consob, all'Autorità garante per la comunicazione o per la privacy, ciascuna è dotata di una diversa fisionomia organizzativa, ma tutte hanno una caratteristica comune: neutralità e indipendenza dal potere politico. Gli autori, dopo aver sgombrato il campo dalle false autorità indipendenti, fanno ordine in questa disciplina complessa, regolata da norme talvolta frammentarie e confuse: raccontano la storia delle autorità indipendenti, ne chiariscono i rapporti con le altre istituzioni dello stato, spiegano le ragioni dei loro privilegi e il ruolo della normativa comunitaria; infine si interrogano sul loro futuro in una prospettiva in cui la Comunità europea andrà sempre più regolamentandone i poteri.
EUR 7.15
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Eretici. Storie di streghe, ebrei e convertiti
Undici storie riesumate dagli archivi e risalenti alla Roma papale fra Quattro e Seicento, la Roma del consolidamento dello Stato della Chiesa e poi della Controriforma: storie di ebrei, di convertiti, di streghe, di possedute. Storie che toccano tutte il rapporto del potere con la repressione: censure, processi, difese e accuse, esecuzioni, pentimenti, a partire da casi di eresia e deviazione dall'ortodossia. Ma la ricostruzione storica può arrivare solo a un certo punto oltre il quale è l'immaginazione narrativa che può attingere i personaggi, i loro moventi, i loro pensieri. Uno spaccato originale della cultura e della politica del tempo, colto nei rapporti della Chiesa con la minoranza ebraica, nei rapporti tra generi, nello scontro fra conservazione e modernità.
EUR 11.40
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Il tempo rovesciato. La Restaurazione e il governo della democrazia
La cultura europea della Restaurazione è caratterizzata dalla necessità di rimediare alla rottura rivoluzionaria dell'Ottantanove e dell'esperienza napoleonica, e di integrarne alcuni principi all'interno dell'ordine politico. Il libro riflette sul problema della democrazia così come fu percepito dal liberalismo francese d'inizio Ottocento e sul tentativo sperimentato in Francia di governare e, anzi, di addomesticare la democrazia, intesa non come forma di governo, ma quale tendenza ineludibile all'uguaglianza e alla desovranizzazione della politica. Sulla scorta delle categorie interpretative fondate da Michel Foucault, l'autore svolge un serrato confronto con il pensiero e gli scritti di Chateaubriand, Ballanche, Guizot e Tocqueville, e ricostruisce la fisionomia nuova e moderna che da questa esperienza derivò ai dispositivi del potere.
EUR 15.20
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Il secolo degli anziani. Come cambierà l'Italia
L'invecchiamento della popolazione trasformerà la società in cui viviamo: un cambiamento più profondo di quanto siamo portati a credere, probabilmente più rapido della nostra capacità di metabolizzarlo e adattarci ad esso. È un processo che può essere sintetizzato con tre "i": inedito, incisivo, irreversibile. Inedito, perché nuovo nella storia dell'umanità: tra gli abitanti del pianeta gli ultrasessantenni non sono mai stati più di uno su venti, entro il 2050 saranno uno su cinque. Incisivo, perché destinato ad agire marcatamente in tutti i paesi del mondo, in tutte le classi sociali, in tutte le dimensioni della vita umana. Irreversibile, perché conseguenza del fatto che si vive progressivamente più a lungo e si fanno meno figli rispetto al passato. L'Italia è uno dei paesi precursori di questo processo, per cui da noi le sue conseguenze saranno più precoci e accentuate. Che cosa dobbiamo attenderci? Ce lo dicono in questo volume demografi, sociologi, economisti.
EUR 19.00
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Diritto e religione in Italia. Rapporto nazionale sulla salvaguardia della libertà religiosa in regime di pluralismo confessionale e culturale
Qual è la portata sostanziale e quale la forza reale del modello italiano di laicità in un panorama che appare sempre più globalizzato ma, al tempo stesso, sottoposto a tensioni identitarie che mettono in pericolo l'efficacia inclusiva dei diritti, a partire da quello di libertà religiosa, così indissolubilmente personale e universale? E quale spazio può rivendicare l'attuazione di questo modello nel contesto europeo? Ma soprattutto: qual è lo scarto registrabile ancora oggi in Italia fra laicità procedurale - ossia, laicità giuridica "in progetto" - e laicità sostanziale, ossia laicità giuridica "in bilancio"? Quali campi normativi ne risultano interessati? A chi vanno imputati, e come possono essere colmati, gli scarti che si registrano? Il volume si impegna a dare risposta a queste domande, e a offrire, insieme, sia un contributo teorico alla rivalutazione della portata di significato e di valore del metodo della laicità giuridica quale garanzia di governo non dispotico delle società pluraliste, sia un contributo pratico immediato al disegno di una "mappa" degli interventi regolatori del gioco pluralista operati sino ad oggi dal diritto italiano, sulla quale risultino più chiaramente indicate le principali mete già raggiunte e quelle ancora da raggiungere.
EUR 20.90
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Tre pezzi facili sull'Italia. Democrazia, crisi economica, Berlusconi
Circola da tempo una visione nostalgica della Prima Repubblica, alimentata soprattutto dall'insoddisfazione per il bipolarismo rissoso e per i cattivi risultati economici della Seconda. È una visione fuorviante, sostiene Michele Salvati in questo suo polemico saggio, che affronta di petto due grandi interrogativi: quale sia l'origine del ristagno economico del nostro Paese; perché Berlusconi, dopo la sorprendente vittoria del 1994, sia riuscito a tornare al potere ed a restarci per quasi tutto il primo decennio di questo secolo. Netta è la posizione di Salvati in merito alle "colpe" della Prima Repubblica e in particolare dei governi di centro-sinistra: il pesante arretrato di riforme strutturali e la gravosa eredità del debito pubblico sono all'origine di molte delle difficoltà economiche attuali. Uno sforzo serio per superarle fu fatto dai governi degli anni '90, ma nel decennio appena trascorso la gravità del lascito della Prima Repubblica venne colpevolmente sottovalutata. Più complessa è la risposta all'interrogativo su Berlusconi che chiama in causa non solo il sistema politico ma l'intera società italiana e la sua storia, prima e dopo Mani Pulite. Fa da collante ai diversi temi un capitolo sulla qualità della democrazia in Italia che dà profondità storica ai problemi emersi in maniera acuta in tempi recenti.
EUR 9.10
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Il senso della storia. Dal Settecento al Duemila
La nozione di "storia", intesa come una realtà oggettiva che abbraccia le vicende del genere umano in tutte le epoche, sorge in età moderna, in stretto rapporto con concetti quali quelli di progresso e di civiltà. Lo sviluppo dell'umanità acquista un significato nuovo, quello di un processo graduale da un originario stato selvaggio alla barbarie, e dalla barbarie alla civiltà. Si pongono problemi come quello della direzione di tale sviluppo, del significato positivo o negativo del "progresso", del "soggetto" del processo storico, dell'unità della storia o della pluralità delle civiltà. In questo quadro si colloca la riflessione di autori come Voltaire, Kant, Herder, Hegel, Comte, Marx, Burckhardt, Nietzsche, Spengler, Toynbee. Un multiforme e complicato processo che l'autore illustra dalle origini fino alla perdita della centralità dell'Europa e al recente affermarsi di una "storia globale".
EUR 25.65
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Mortalità, immortalità e altre strategie di vita
Bauman esplora in questo saggio come la cultura contemporanea si atteggi davanti al tabù della morte, come la consapevolezza del morire porti a elaborare determinate strategie di vita. Una prima strategia individuata dall'autore consiste nella "decostruzione della morte", ossia nello spostare l'attenzione dalla morte alle sue cause (malattie, incidenti), che sono sempre contingenti, evitabili, razionalmente aggredibili. In un certo senso, nella società contemporanea non si muore, si è uccisi da qualcosa. Una seconda strategia consiste viceversa nella "decostruzione dell'immortalità", ossia nell'annullamento dell'idea di eternità in un presente fatto di momenti, dove transitorio e duraturo si confondono, dove prima e dopo, storia ed eterno non contano più.
EUR 13.30
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Il Mulino. Vol. 459
Nata nell'aprile del 1951, la rivista ha sede a Bologna negli uffici dell'omonima Associazione di cultura e di politica che ne controlla la proprietà. È un bimestrale e i numeri sono rivolti in primo luogo a quelle componenti della società che paiono più interessate a un discorso civile orientato verso una prospettiva di modernizzazione.
EUR 13.30
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I Piaggio. La parabola di un grande gruppo armatoriale e cantieristico italiano (1875-1972)
Alla vigilia della Grande guerra il gruppo industriale guidato dal senatore Erasmo Piaggio si estende in vari settori, fra cui quelli saccarifero, siderurgico, elettrico e chimico. L'"impero" dei Piaggio - a partire dall'età giolittiana, Erasmo si fa affiancare dai figli Amedeo, Carlo, Giuseppe e Rocco - conserva tuttavia le sue radici più profonde nell'armamento e nella cantieristica, là dove nella fase preunitaria la famiglia genovese aveva dato inizio alla propria attività imprenditoriale. Nel Novecento i Piaggio possiedono importanti compagnie armatoriali come il Lloyd italiano, la Navigazione Alta Italia e la Ligure d'armamento, cui si aggiunge il controllo di numerose società minori. Persino superiore è il loro grado di coinvolgimento nella navalmeccanica, industria all'interno della quale operano attraverso la Società esercizio bacini e i Cantieri navali riuniti, che posseggono stabilimenti anche ad Ancona e Palermo. La storia di queste imprese, infine vendute o salvate dall'Iri negli anni Settanta, oltre a contribuire a chiarire i motivi che hanno condotto alla dismissione del gruppo Piaggio, esemplifica la parabola seguita dal capitalismo genovese protagonista del decollo industriale italiano a cavallo fra il XIX e il XX secolo, gettando così più ampia luce anche sulla storia economica del paese.
EUR 19.00
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Un economista eclettico. Distribuzione, tecnologie e sviluppo nel pensiero di Nino Andreatta
Fin dagli esordi della sua produzione scientifica, a metà degli anni Cinquanta, Nino Andreatta dimostrò un interesse rilevante per i problemi relativi alla distribuzione del reddito, alla crescita economica e allo sviluppo. I saggi raccolti in questo volume delineano la figura di un economista dall'impostazione post-keynesiana eclettica, con ascendenze anche nel pensiero classico e lateralità a quello schumpeteriano. Il saggio introduttivo di Alberto Quadrio Curzio e Claudia Rotondi documenta e spiega l'evoluzione e i passaggi del pensiero di Andreatta sui nessi tra distribuzione-tecnologie-sviluppo, facendo emergere un approccio alla ricerca non dogmatico ma basato su dati di realtà. In questa linea di ricerca anche i momenti teorici della produzione scientifica sono la premessa agii sviluppi successivi: dall'analisi economica si passa infatti all'economia applicata necessaria per disegnare il quadro di riferimento per le scelte di politica economica. Nino Andreatta si rivela, nella sua forte inclinazione alla politica, come progettista di un intervento pubblico flessibile, ma non certo casuale, che può sia facilitare e orientare l'agire degli operatori di mercato, sia soddisfare quei bisogni sociali che il mercato da solo non si rivela in grado di conseguire. Introduzione di Enrico Letta.
EUR 24.70
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Filippo re dei Macedoni
Filippo II di Macedonia (382-336 a.C.), padre di Alessandro Magno, fu il più abile, energico e perspicace sovrano macedone. Sotto di lui la Macedonia da modesta potenza periferica divenne grande potenza, ricca di mezzi, con una rinnovata organizzazione militare, con un'estensione territoriale superiore a quella che mai avesse avuto alcuno stato greco. Il volume traccia la biografia di Filippo facendo riferimento direttamente alle fonti antiche, che sono citate e discusse con abbondanza, e riportando sulle questioni nodali i diversi punti di vista della storiografia, per fornire allo studente ad un tempo un profilo del personaggio e la complessità del lavoro storiografico da cui le attuali conoscenze derivano.
EUR 13.30
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La poesia contemporanea
Una coinvolgente lettura critica di alcuni poeti del Novecento, dal Pasolini delle "Poesie a Casarsa" al Giudici di "Salutz", passando per Morante, Sanguineti, Merini, Bertolucci, Fortini, per finire con le voci più giovani: un canone ideale per quanti vogliono conoscere la poesia italiana del nostro tempo. Il panorama delineato sembra dare ragione al Leopardi che, per esempio nella "Ginestra", ci invita a credere a una storia fatta di partecipazioni umane e di resistenze singole affondate nella coscienza del proprio presente.
EUR 13.30
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Le banche e l'economia italiana. Il nostro sistema finanziario tra crisi e mercato globale
Un'economia di mercato non potrebbe esistere senza le banche. Esse svolgono le funzioni essenziali di fornire mezzi di pagamento, amministrare il risparmio delle famiglie, finanziare gli investimenti delle imprese. Funzioni decisive in un contesto in cui l'innovazione e la concorrenza internazionale stanno ridisegnando la struttura del nostro sistema produttivo. Con le riforme degli anni '90 le banche italiane, dopo una lunga stagione di controllo pubblico, si sono rinnovate cimentandosi con il mercato. La crisi del 2008 e la fase drammatica in cui versa l'economia italiana le stanno mettendo a dura prova.
EUR 10.45