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Italiani, per esempio. L'Italia vista dai bambini immigrati
"Il numero di immigrati in Italia è più che triplicato solo nell'ultimo decennio. Sono oltre tre milioni. E i bambini? Nessuno lo sa con precisione. Sono meno che in altri paesi europei, ma certo in questi anni da noi il malcontento e il razzismo verso di loro è cresciuto, fomentato anche da alcuni movimenti politici. Ho iniziato a insegnare nel plesso di Reggio Emilia come maestro elementare di ruolo nel 1983. Per alcuni anni, fui distaccato dal normale insegnamento su classe per curare un progetto ministeriale per l'integrazione dei bambini stranieri. Allora c'erano solo alcune decine di bambini di origine non italiana, ora diverse centinaia, ma quel progetto è soppresso da tempo. Fin da principio ho preso l'abitudine di trascrivere parole, frasi, conversazioni, testi scritti da questi bambini. In più di un'occasione sembrava di rivivere la favola del Brutto Anatroccolo, ma non sempre. Una volta ambientati in Italia, ho chiesto loro cosa ne pensassero dell'Italia e degli italiani. Ho raccolto i frammenti di tante storie, riflessioni, confidenze piene di speranza e di paura, di realtà e di fantasie, di tristezze e di allegrie, di ingenue osservazioni e di fantastici fraintendimenti. Ne è uscito questo ritratto inedito dell'Italia di oggi e degli italiani. Ho cambiato i loro nomi per ragioni di privacy, ma non la loro età e la loro nazionalità".
EUR 13.30
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Fragments. Poesie, appunti, lettere
Alla sua morte, gli effetti personali di Marilyn Monroe (vestiti, quadri, ogni sorta di documento scritto) andarono a Lee Strasberg, suo mai dimenticato maestro. Molto più tardi la vedova Strasberg scoprì due scatole di dattiloscritti. Stanley Buchthal, amico di famiglia, interrogato sul da farsi, si rimise ai suggerimenti professionali di Bernard Comment. È allora che nasce questo libro di "frammenti". Da quelle scatole Comment e Buchthal trassero poesie, pagine dattiloscritte, appunti presi su menu e fazzoletti di carta. Sono segni di una sensibilità accesa, sono note di una lettrice acuta, di una persona che, dietro la smagliante icona della donna più desiderata del mondo, e perfino dietro l'attrice intelligente, andava cercando le parole per dirsi. Scrive Antonio Tabucchi nella prefazione: "Questo libro, con tutti i suoi documenti inediti, rivela la complessità dell'anima che stava dietro l'immagine. Poesie, lettere, diari intimi, note prese a caso, testi che caricano l'immagine di quel volto bellissimo e radioso di un senso per molti insospettato e che invece è 'fuori serie', in senso contrario a come la immaginò Andy Warhol, che la fece 'seriale'; tutti questi testi emergono da questo libro che riunisce non ciò che Marilyn sembrava ma ciò che pensava. Ora, coniugare le sue apparenze visibili con quello che dietro di esse si nascondeva rende il suo volto e il suo corpo ancora più belli, più sognabili: sognare quella Marilyn che sognava di essere una farfalla".
EUR 23.75
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Piano americano
Nel cinema si parla di "piano americano" quando la figura dell'attore è inquadrata dalle ginocchia in su. Dentro l'inquadratura di questo libro c'è Giuseppe Cederna, la sua avventura americana. Un'avventura che fa da filo rosso a un vero e proprio viaggio nel lavoro e nella psicologia dell'attore. Tutto comincia quando Rob Marshall, il regista di "Chicago", vuole Cederna per la parte del contabile Fausto in "Nine", un musical ispirato a "8 e 1/2". È una grande produzione e, al contempo, ha a che fare con quel Federico Fellini che tanti anni prima aveva voluto incontrare il giovanissimo Cederna e lo aveva studiato, esplorato, incantato. E ora ecco, dopo tanta esperienza sul palcoscenico e sul set, Giuseppe entra in una storia che ha a che fare con il Maestro - e il Maestro, oniricamente, approva con le tre dita aperte e il braccio teso alla Mandrake. In questa avventura che, non meno oniricamente, è sfida e illusione passa l'anima inquieta e leggera di Giuseppe Cederna, la sua memoria del cinema italiano, la magia degli incontri stellari, il tempo infinito delle attese, i voli e le soste, le case e gli alberghi, l'ansia dei provini, i set dei serial tv, il killer e il contabile, il fantasma di Mastroianni e il suo misterioso asanisimasa. Quanta anima deve avere un attore quando si accendono le luci sui suoi gesti? E che cos'è un attore quando non lavora? C'è o semplicemente non c'è più? La risposta è, una volta ancora, dentro la vita. Dentro la vita come viaggio.
EUR 14.25
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Giudizio universale
L'antefatto di questa storia l'hanno scritto e raccontato in tanti - un meteorite si schianta sulla Terra, il genere umano si estingue - ma in pochi hanno descritto ciò che avviene dopo. Il dopo, secondo Paolo Villaggio, assomiglia molto a un tribunale. Ci sono i giudici - Dio, Gesù, Buddha, Maometto, le divinità indiane e diversi intrusi -, c'è un segretario - la Colomba - e ci sono i "chiamati in giudizio" - l'umanità intera. All'inizio, certo, c'è confusione, parecchia confusione. Ogni divinità vuole prevalere, avere la prima - o l'ultima - parola, stabilire la supremazia in base alla conta dei fedeli. Ben presto, però, il Giudizio comincia, non c'è tempo da perdere. In rigoroso ordine alfabetico, uomini e donne vengono invitati a esporre la bontà o meno del loro operato terreno. Come un cronista appassionato e curioso, Paolo Villaggio assiste alla "chiamata" e alle "testimonianze", concentrandosi sui personaggi più noti della Storia. Da Maria Antonietta a Hitler, da Leonardo da Vinci a Cristoforo Colombo, da papa Wojtyla a Zinédine Zidane. Paolo Villaggio compone alla sua maniera un rocambolesco ritratto di famiglia dell'Umanità. E sullo sfondo, tra i Grandi, un piccolo ragioniere spintona per farsi largo, perché anche lui ha qualcosa da dire.
EUR 14.25
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Non so se don Lorenzo
"Sono nata a Firenze nel 1924 e per tutta la mia vita lavorativa sono stata insegnante di lettere nella scuola media. Sono andata in pensione a sessantasette anni. Devo confessare che ero un'insegnante identica alla destinataria della Lettera a una professoressa. I rimproveri che i ragazzi di Barbiana rivolgono a quell'insegnante me li meritavo tutti. Per questo non c'è una parola della Lettera che non sottoscriverei. L'incontro con la scuola di Barbiana e con don Milani ha scavato un solco nella mia vita. Mi son vista come non mi ero mai vista. E non solo come insegnante, ma come persona." Don Lorenzo Milani è stato una delle figure che nel Novecento hanno lasciato più tracce di sé, sia dal punto di vista dell'esperienza pedagogica e spirituale consumata in vita, sia dal punto di vista dell'eredità lasciata attraverso gli scritti e il vigore di un esempio a cui la distanza temporale restituisce complessità e profondità. Adele Corradi, che ha lavorato con lui nella sua scuola, non racconta la storia di don Milani. Come lei stessa dice in una breve nota, "chi la volesse conoscere dovrà rivolgersi altrove". In questo piccolo libro insegue piuttosto le tracce di un rapporto tanto coinvolgente quanto problematico e lo fa attraverso accensioni progressive di memoria. Don Lorenzo è sì il personaggio carismatico, sensibile, non di rado urtante (qualche volta persino antipatico), delle biografie, ma qui ci appare in una luce tutta affatto nuova.
EUR 13.30
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Voglio vivere di più
Isabel Losada, ovvero una donna da sempre sul cammino verso l'illuminazione. Vuole vivere così, vuole vivere di più, vuole vivere. E capirci qualcosa. Senza lasciare nulla di intentato. Ogni forma di percorso spirituale la attrae. Ma ogni esperienza, ogni nuovo incontro, si rivela tanto spirituale quanto spiritosa, e le svolte che guru, sciamani, trainer, maestri le propongono in corsi, laboratori, assemblee, faccia-a-faccia si trasformano in occasioni per mirabolanti avventure dentro l'ansia di vivere, dentro i labirinti della solitudine, dentro i deliri delle anime in pena. Solo il Dalai Lama si salva in questo sbalestrato, sgangherato universo. Isabel ci invita a seguirla in questo vero e proprio viaggio (da Londra all'Amazzonia e ritorno), per sapere meglio, per sapere di più di che cosa siamo fatti.
EUR 14.25
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Nino mi chiamo. Fantabiografia del piccolo Antonio Gramsci
Una biografia a vignette. Con un tratto delicato, quasi melanconico, Paulesu reinventa un Gramsci che ha i tratti di un bambino. Capelli in disordine, occhiali, braccia lungo il corpo: sembra lo scolaro modello dei libri di lettura, sembra un personaggio che viene da lontano. "Sono sardo, sono gobbo, sono pure comunista. Dopo una lunga agonia in carcere, spirerò. Nino mi chiamo." Così si presenta nella prima vignetta, e a quella seguono altre che di Gramsci ripercorrono le idee, le riflessioni, le lotte, gli amori. Fra gruppi omogenei di vignette l'autore inserisce sequenze di testo che raccontano la vita dell'uomo o citano passi importanti delle opere del politico e dell'intellettuale. Ne esce un libro del tutto originale che ci guida, come all'interno di un ideale museo (non monumentale, non celebrativo), dentro la vita, il pensiero, e l'eredità umana e politica di Antonio Gramsci.
EUR 16.15
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Mio padre è stato anche Beppe Viola
Che padre era Beppe Viola, quando non era allo stadio o non andava in onda? In che modo riusciva a incanalare, nella vita quotidiana con la moglie e le quattro figlie, tutto il genio e l'esuberanza che poi sprigionava in ogni cosa? Come gestiva quella grande fama che era scoppiata tutta assieme, e di cui anche un po' in verità si vergognava con gli amici? In questo racconto, scritto dalla penna della figlia Marina, c'è il Beppe uomo, quello che litigava con l'amico di sempre Enzo Jannacci, quello che buttava giù canzoni di getto davanti a un vino rosso insieme a Cochi e Renato, quello che si sganasciava dalle risate mentre scriveva film per Mario Monicelli o battute comiche insieme a Massimo Boldi e Teo Teocoli. Quello che faceva arrivare tardi un giovanissimo Bruno Pizzul alla sua prima telecronaca televisiva perché prima lo aveva costretto a fermarsi a giocare ai cavalli. "Ecco cos'hanno in comune mio padre e Beppe Viola: si somigliano, hanno la stessa faccia. A volte è facile confonderli. Talmente facile che anch'io faccio fatica. Eppure sono persone diverse: per prima cosa, uno è morto e l'altro no. Dunque, questo non è un libro su Beppe Viola. È un libro su mio padre, quello che mi sgridava quando la facevo fuori dal vaso, quello che firmava le giustificazioni, quello che veniva in vacanza con me, che leggeva il giornale sulla poltrona. Questo è il mio modo di salutarlo, una volte per tutte, e fargli fare il suo viaggio senza sensi di colpa."
EUR 13.30
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Il male che si deve raccontare per cancellare la violenza domestica
Con un programma semplice ed efficace, che ha coinvolto le donne potenzialmente esposte a violenza e le aziende in cui lavorano, la Global Foundation for the Elimination of Domestic Violence (Edv) creata da Patricia Scotland ha contribuito a contenere sensibilmente il fenomeno della violenza domestica in Inghilterra. Questo piccolo libro ha lo specifico obiettivo di creare una Edv italiana per applicarne il metodo nel nostro paese. Simonetta Agnello Hornby ha scritto racconti che, attraverso vicende affioranti dalla sua memoria e ancor più attraverso casi affrontati in veste di avvocato, danno una vividissima e articolata rappresentazione del segreto che a volte si nasconde dentro le pareti domestiche. Con la sapienza narrativa che le è propria, evoca l'esibizione del teatro della violenza in Sicilia, i silenzi comprati da un marito abusante, il dolore dei figli abusati, la complicità fra vittima e carnefice. Marina Calloni, docente alla Bicocca, traduce la consapevolezza secondo la quale viviamo in città in cui "si uccidono le donne" in una visione sintetica e in una stringente serie di dati. Il male che si deve raccontare è insieme un atto di denuncia e uno strumento a disposizione delle associazioni che, anche in Italia, lottano da tempo contro questa violenza, offrendo aiuto, mezzi e protezione alle vittime. I proventi di questo libro contribuiscono alla creazione della sezione italiana di Edv.
EUR 8.55
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La sfida della libertà. Come nasce una democrazia
L'ultima parte dell'autobiografia di Nelson Mandela, rimasta incompiuta e completata da un grande scrittore sudafricano. L'impresa di un uomo che ha fatto di un paese devastato dall'apartheid una democrazia.\r\n\r\nNel 1994 Nelson Mandela è diventato il primo presidente eletto democraticamente in Sudafrica. Fin dall'inizio, era determinato a prestare servizio per una sola legislatura. E nel corso dei cinque anni dell'incarico, lui e il suo governo hanno compiuto un'impresa straordinaria, trasformando una nazione lacerata da secoli di colonialismo e apartheid in una democrazia autentica, nella quale tutti i cittadini sudafricani siano uguali di fronte alla legge. «La sfida della libertà» è la storia degli anni della presidenza di Mandela, a partire dalle memorie che lui stesso cominciò a scrivere nell'ultimo periodo del suo mandato, senza però riuscire a finirle. Oggi Mandla Langa, una delle voci letterarie più autorevoli in Sudafrica, ha completato l'opera e ha portato a termine il progetto incompiuto di Mandela, raccogliendo note dettagliatissime scritte in tempo reale e una grande quantità di materiale d'archivio ancora inedito. Con una prefazione scritta dalla vedova di Mandela, Graça Machel, il risultato è un resoconto vivido e ricco di ispirazione, che ricostruisce giorno dopo giorno la creazione di una nuova democrazia. E racconta la vicenda eccezionale di un paese che affronta un cambiamento profondo e radicale, testimoniando le lotte che Mandela ha sostenuto per rendere finalmente realtà la propria visione di un Sudafrica libero.
EUR 23.75
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Le cinque vite di Giorgio Scerbanenco
Un viaggio struggente e avventuroso attraverso la memoria, la storia e le trame uniche inventate da un padre di cui scopriamo non una, ma cinque vite.\r\n\r\n«La distruzione di Giorgio Scerbanenco ebbe inizio il 19 novembre 1929. Giorgio Scerbanenco, costruito nel 1911 un modello longilineo - linfatico, a intelligenza pronta, non era ancora finito in tutti i particolari, che l'opera di distruzione s'iniziò con solerte ardore. [...] Un giorno, la signora Della Falce, passando, per la casa dove abitava Giorgio Scerbanenco, ne vide lo scheletro coperto di stoffa e lo tagliò via. Era il 6 dicembre 1969. La distruzione di Giorgio Scerbanenco era stata condotta a termine». Così scrisse Giorgio Scerbanenco su un pezzo di carta tra il 1937 e il 1938. Morirà il 27 ottobre 1969. Si era sbagliato solo di un mese. Comincia a Milano in un grande armadio a muro, nell'appartamento in via Plinio 6, il pellegrinaggio di Alberto Scerbanenko nei faldoni della corrispondenza, nelle pile di dattiloscritti e nei mucchi di copie di romanzi pubblicati e qualche volta inediti del padre. Una ricerca labirintica delle ragioni delle parole con cui Giorgio Scerbanenco profetizzò la propria morte. Quello di suo figlio è un viaggio struggente e avventuroso attraverso la memoria, la storia e le trame uniche inventate da un padre di cui scopriamo non una, ma cinque vite. Vite ambientate a Kiev, a Roma, a Milano e poi in esilio in Svizzera dal 1943 sino alla fine della guerra. Giorgio Scerbanenco ha fatto molti mestieri, è entrato nel mondo dell'editoria, ha collaborato con importanti quotidiani e ha diretto i periodici femminili «Bella» e «Novella». I suoi romanzi l'hanno rivelato come l'inventore del noir italiano con storie dure e travolgenti che hanno ispirato il miglior cinema, da «Milano calibro 9» a «I ragazzi del massacro».
EUR 12.35
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La finestra di Leopardi. Viaggio nelle case dei grandi scrittori italiani
In Italia abbiamo più di cento case di scrittori, ma nessun libro che ce le racconti. Questo volume è un viaggio sentimentale nei luoghi abitati dagli autori principali del nostro canone letterario.\r\n\r\nVille eleganti e palazzi nobiliari, ma anche appartamenti dignitosi, umili case contadine, castelli arroccati su una rupe, celle di prigione e persino vagoni ferroviari: l'assortimento dei luoghi abitati dai nostri scrittori e dalle nostre scrittrici ben riflette l'affascinante complessità della cultura italiana. "La finestra di Leopardi" è un viaggio sentimentale, ironico e insieme appassionato, nelle dimore dei grandi autori, quelli che abbiamo conosciuto a scuola: Petrarca, Manzoni, Pavese, Fenoglio, Leopardi, D'Annunzio, Tasso, Carducci, Pascoli, Quasimodo, Pirandello, Deledda, Pasolini e tanti altri ancora. Fra queste mura, su questi tavoli, nella cornice di una finestra, davanti a un focolare oppure dietro le sbarre, sono nate le parole che hanno cementato la nostra identità nazionale. Mauro Novelli, docente all'Università Statale di Milano e vicepresidente di Casa Manzoni, perlustra stanze nelle quali il turbine dell'ispirazione sollevò tempeste, mentre ora si offrono quiete allo sguardo dell'ospite. Questo libro non è il resoconto di un devoto pellegrinaggio, né un saggio accademico o una semplice guida, ma il racconto innescato dal connubio fra ciò che gli autori hanno scritto, ciò che è capitato nei loro ambienti privati e ciò che si vede visitandoli oggi, perché le case possiedono una straordinaria potenzialità narrativa. Una risorsa valorizzata dal ricco inserto fotografico, che consente al lettore di rivivere i luoghi, gli oggetti, i mille dettagli evocati.
EUR 17.10
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Una pietra può soffrire? Piccolo manuale filosofico
C'è un momento in cui ognuno di noi prova a guardare il mondo con gli occhi di un bambino. E così incontra alcune domande fondamentali, quelle domande che i più piccoli si pongono senza paura e che invece gli adulti a volte dimenticano o nascondono dietro la frenesia della vita di tutti i giorni. Come rispondere quando una figlia vuole sapere se i suoi genitori l'hanno voluta proprio così com'è, o se magari pensavano che sarebbe stata diversa? Come spiegare cosa sono la vita e la morte, perché le pietre non provano dolore e gli animali non parlano? Che cosa significa mantenere una promessa? Che cosa rappresentano gli amici immaginari con cui giochiamo da piccoli? La filosofia è questo: meraviglia e scoperta del mondo. E le domande di questa indagine, qualche volta, contano ancora di più delle risposte. Un piccolo manuale per ritrovare il bambino che è in ciascuno di noi e vedere la bellezza delle cose con i suoi occhi curiosi.
EUR 14.25
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Tempo. Il sogno di uccidere Chrónos
Il tempo non è un concetto astratto. È una sostanza materiale che occupa l'universo intero e si deforma, vibra, oscilla. È nato in modo furibondo e poi ha avuto una strana evoluzione. Ma allora scorre o sta fermo? Esiste o non esiste? E noi possiamo farne a meno? Si può uccidere Kronos?Esiste un tempo delle grandi distanze cosmiche. Esiste un tempo dell'esperienza, scandito dalla memoria e dal desiderio. Esiste un tempo del battito cardiaco. «Il tempo del mondo è fuori dai cardini; ed è un dannato scherzo della sorte ch'io sia nato per riportarlo in sesto,» dice Amleto. Kronos è un mistero e non solo per i fisici. Lo era per i primi uomini e continua a esserlo per noi oggi. Da Newton a Einstein, da Planck all'orologio cosmico, è stato protagonista di metamorfosi vertiginose, affascinanti e mostruose. Il tempo scorre? Oppure sta fermo? E come si misura? Come fa la gravità a rallentarlo? E in che modo i buchi neri riescono a fermarlo? Da sempre viviamo nel tempo, che però non è eterno. La sua è una lunga storia, segnata da un prima e un dopo. Per avventurarci in questa straordinaria vicenda dobbiamo accettare un paradosso e chiederci cosa ci fosse all'inizio, per immaginare il non-luogo del non-tempo da cui scaturì la coppia indissolubile: spazio-tempo e massa-energia. Avremo bisogno della logica e anche della fantasia, dell'arte e della filosofia per vedere la bizzarra relazione che lega il tempo all'energia, alla massa e alla gravità. Guido Tonelli ci conduce lungo la tortuosa via d'accesso alla comprensione di mondi dominati da effetti relativistici, dove esiste un futuro che arriva prima del passato e anzi lo crea. Un viaggio in cui si impara ad ascoltare anche la misura del nostro tempo interiore, per sentire la velocità e la sospensione, l'attesa e l'accelerazione, che alterano le dimensioni del tempo attraverso i nostri ricordi e le nostre aspettative.
EUR 16.15
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L' infedele. Una storia di ribelli e padroni
Un racconto coraggioso incrocia e illumina la nostra storia collettiva, proponendo una fruttuosa resistenza.\r\nSe in questo libro esibisco le mie debolezze personali è perché le trovo rappresentative della più generale debolezza della sinistra. Pago il prezzo dell'esibizione per cercare di spiegarmi le ragioni di un distacco doloroso: la sinistra senza operai.“Non mi accontenterò dei luoghi comuni sul nostro passaggio dalla politica come trasformazione del mondo alla ricerca di un personale accomodamento nel mondo. Ma accetto la sfida di partire da lì.”\r\nIn queste pagine dense di coraggio, spregiudicatezza e autoironia, Gad Lerner affronta le sue radici e le sue scelte. Un viaggio che inizia dalle istanze di ribellione del Sessantotto e dalle origini ebraiche - le stesse rinnegate da Marx per abbracciare la causa proletaria - per riflettere sull'intreccio fra rivoluzione e messianismo e sulla possibilità di conciliare fortune personali e lotta per gli ultimi. Ma finisce per comporre un ritratto impietoso della sinistra italiana e della sua soggezione ai poteri economici, che ha reciso il rapporto col mondo operaio. Un racconto che si muove senza sconti sul filo delle contraddizioni, restituendo una ricchezza e una profondità di aspirazioni che non possono essere rinchiuse nell'immagine logora dei “comunisti col Rolex”, ma che di quell'immagine deve necessariamente tener conto. Una galleria di personaggi straordinari - da Bellow ad Antonicelli, da Berlinguer a Soros, da Agnelli a De Benedetti - incrocia la storia del paese - da Lotta continua alla “Stampa” e alla Rai, fino all'ultimo cambio di proprietà di “Repubblica” - e tesse così il filo di una storia antichissima e recente, privatissima e collettiva, per cercare di rispondere alla domanda: che cosa ha voluto dire per la sinistra farsi establishment? E qual è stato il prezzo di questa infedeltà?
EUR 15.20
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Danzare nella tempesta. Viaggio nella fragile perfezione del sistema immunitario
Senza preavviso ci siamo ritrovati immersi in una rivoluzione. E le rivoluzioni sono il mestiere della scienza. Questo è il tentativo di raccogliere la lezione del virus per affrontare il futuro senza paura.Ogni giorno il nostro sistema immunitario ascolta i segnali provenienti dal nostro corpo e dall'ambiente in cui viviamo. Nel farlo, ci difende dagli attacchi esterni. Il nostro organismo è capace di un'infinita potenzialità: è pronto ad affrontare qualsiasi nemico, codificandolo e costruendo la propria memoria. La stessa memoria che noi abbiamo imparato ad aiutare con i vaccini. Oggi il mondo è colpito da una calamità feroce. Non eravamo completamente ignari quando è arrivata, ma ci siamo fatti trovare impreparati. Di certo, sappiamo che questa pandemia non sarà l'ultima. Di fronte a questa trasformazione epocale le risposte della politica sono spesso dettate dalla paura e dallo sgomento. È difficile per tutti rinunciare non solo alle vecchie abitudini, ma anche alla forma che il nostro stile di vita aveva prima. Ma come possiamo cambiare la nostra postura nei confronti del mondo, che ormai è già cambiato sotto i nostri occhi? Antonella Viola costruisce una mappa per abitare questa rivoluzione e comincia con l'invito a rivolgere lo sguardo dentro noi stessi, per capire la razionalità che muove il nostro organismo. Il nostro corpo è un meraviglioso sistema di comunicazione. Ciascuna parte collabora con l'altra, inviando segnali e traducendoli costantemente. Senza sosta si misura con l'ignoto che viene da fuori e lo affronta. Dobbiamo ricordarci che nessuno di noi può prescindere dagli altri e dall'ambiente in cui vive. Abbiamo la responsabilità di imparare la lezione del virus, perché con sé porta le contraddizioni di un mondo globalizzato che trascura la catastrofe del clima e non si occupa delle disuguaglianze sociali. Per fortuna ad aiutarci c'è la scienza, che da secoli si misura con la realtà e le rivoluzioni non con la lotta, ma con la cautela e la leggerezza.
EUR 14.25
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Sotto il vulcano. Rivista trimestrale. Vol. 1: Cronache dal mondo nuovo
Sotto il Vulcano è una rivista trimestrale che, nell'arco di una serie di dieci numeri, si propone di mostrare, documentare, raccontare e reimmaginare la realtà. La scommessa è che da un trauma come quello che stiamo vivendo nascano pensieri e narrazioni nuove. Il proposito è di raccoglierli e, senza promettere risposte, aprire uno spazio in cui le domande più profonde, serie, affascinanti vengano a galla e trovino voce.Ogni numero vede una condirezione diversa, con il compito di sviluppare insieme a Marino Sinibaldi un grande tema, che occupa la parte centrale della rivista. Lo declinano scrittori, filosofi, artisti e scienziati, italiani e stranieri, attraverso racconti, reportage, memoir, interviste, poesie, pezzi giornalistici, graphic novel, riflessioni personali e analisi sociali.Iniziamo con le Cronache dal mondo nuovo, a cura del Premio Strega Helena Janeczek.Con scritti di: Andrea Bajani, Marco Balzano, Simone Beretta, Javier Cercas, Pietro Del Soldà, Fabio Deotto, Tishani Doshi, Paola Dubini, Claudia Durastanti, Franco Farinelli, Adriano Favole, Maurizio Ferraris, Ilaria Gaspari, Fabio Genovesi, Mariangela Gualtieri, Etgar Keret, Francesca Mannocchi, Colum McCann, Andrea Migliorini, Luca Molinari, Giulio Mosca, Giacomo Papi, Telmo Pievani, Marco Rossari, Alessandra Sarchi, George Saunders, Igiaba Scego, Giorgia Serughetti, Walter Siti, Chiara Valerio, Juan Gabriel Vásquez.
EUR 15.20
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Cosa c'entra la felicità? Una parola e quattro storie
Felicità è una parola di cristallo, la più soggettiva del vocabolario. Cambia a seconda dei valori, delle condizioni di salute, delle idee, della fede, dell'età, del rapporto con il tempo e con la morte. Muta svariate volte nel corso della vita poiché a cambiare siamo prima di tutto noi con il nostro orizzonte di desiderio. Definirla, quindi, non è impresa da poco, ma può rivelarsi un'avventura avvincente. Il suo significato, infatti, apre mille strade e mille orizzonti. Per me è uno stato di estasi, per te un momento di inconsapevolezza. Il luogo dove si trasforma di più è proprio la lingua, con i suoi labirinti etimologici perché le parole contengono immagini originarie, miniere di storie e di misteri, che nei sotterranei della nostra mente agiscono e danno forma ai pensieri e alle emozioni di ogni giorno. Marco Balzano varca la soglia della felicità con le chiavi della lingua, o meglio di quattro. Sono quelle in cui la civiltà occidentale affonda le sue radici: il greco e il latino della tradizione classica, l'ebraico di quella giudaico-cristiana e infine l'inglese, lingua universale del nostro tempo. In ognuno di questi idiomi la parola felicità dischiude immagini e significati molto differenti che illuminano valori etici e morali, questioni politiche, atteggiamenti psicologici e, più genericamente, maniere di guardare alla vita e alla morte, al futuro e alla memoria, agli altri e a noi stessi. L'etimologia restituisce alle parole la loro complessità e, così facendo, ci mette in condizione di prenderci cura della lingua: per praticarla liberamente, evitarle il deterioramento a cui la sottopongono i social, la pubblicità o la propaganda, e proiettarla nel tempo. Capire da dove vengono e come sono arrivate a noi le parole ci mostra quanto influiscano sulla nostra vita e come ci plasmino. Al punto da poterci indicare nuovi modi di essere felici.
EUR 14.25
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Ti mangio il cuore. Nell'abisso del Gargano. Una storia feroce. Nuova ediz.
Da tempo in Italia non esistono più soltanto la mafia siciliana, la camorra e la 'ndrangheta. C'è una quarta mafia, che ha fatto del silenzio la sua forza. Pur essendo la più potente e la più feroce. Nelle terre che si estendono dal Gargano a San Severo, da Manfredonia fino a Cerignola, comandano le famiglie della Società foggiana e i Montanari del Promontorio. I loro tentacoli sono ormai estesi in un enorme giro d'affari internazionale. La loro violenza è arcaica e bestiale. I loro uomini firmano gli omicidi sparando al volto, perché deturpare le sembianze significa cancellare anche la memoria. C'è chi ha leccato il sangue delle vittime e chi ha fatto sparire i cadaveri dandoli in pasto ai porci. Si nasce, si cresce e si muore nel culto della vendetta. Sangue chiama sangue. Dagli anni settanta a oggi gli omicidi sono stati più di quattrocento, l'80 per cento dei quali è rimasto irrisolto. I numeri parlano di una rapina al giorno, un'estorsione ogni quarantott'ore. È una mafia che non ha pietà nemmeno per i bambini: spara per ucciderli e li usa come strumento di vendetta. È una mafia che ha puntato la politica per governare le istituzioni. “La più grande emergenza criminale italiana, perché la meno conosciuta” l'ha definita il procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho. Nel 2019 Ti mangio il cuore era stata una grande inchiesta sulla mafia meno raccontata d'Italia. Negli ultimi anni molte cose sono cambiate. Foggia e altri due Comuni sono stati sciolti per infiltrazioni e poi commissariati. Sono arrivati, finalmente, nuovi pentiti. Le vedove Luciani, le mogli dei contadini innocenti uccisi nella strage di San Marco in Lamis, sono diventate i simboli di una battaglia e di una rinascita. Ma la mafia non si arrende. Continua a sparare. Resiste. Alla ricerca, sempre, di nuovi affari.
EUR 16.15
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La luce delle stelle morte. Saggio su lutto e nostalgia
Al centro di questo libro c'è il rapporto della vita umana con l'esperienza traumatica della perdita. Cosa accade dentro di noi quando perdiamo chi abbiamo profondamente amato? Quale vuoto si spalanca? Quale lavoro ci attende per ritornare a vivere? E cosa avviene quando questo lavoro risulta impossibile e ci sentiamo persi insieme a chi abbiamo perduto? Il lavoro del lutto e la nostalgia sono due esempi di come possiamo restare vicini a ciò che abbiamo perduto senza però farci inghiottire dal dolore. Mentre il nostro tempo esalta il futuro, il progetto, l'intraprendenza, il lutto e la nostalgia ci ricordano che lo sguardo rivolto all'indietro non è sempre segno di impotenza, ma può anche alimentare le risorse che servono per essere davvero capaci di non smettere mai di nascere. Può la luce arrivare dal passato? Può esserci luce nella polvere?
EUR 15.20