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Mostrati 1941-1960 di 53461 Articoli:
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L' albero magico. Ediz. a colori
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Il rettile più veloce del mondo
Un giallo sui generis, "a pois" come ci suggerisce l'autore. Già, perché a dipanare la vicenda concorrono riferimenti drammatici, esaltazioni picaresche, considerazioni fatalistiche, epicureismi nudi e crudi. Una miscellanea di motivazioni che strizza l'occhio al mondo classico. Non per nulla l'escamotage dei paradossi di Zenone è il filo conduttore di tutta la vicenda. Vicenda che ha come protagonisti un maresciallo logorroico e inconcludente, e un principe defilato la cui umanità è pervasa dal senso d'ineluttabilità del Fato. Neologismi, arditi recuperi di termini desueti, invenzioni lessicali, trasposizioni dialettali e contaminazioni plurilinguistiche fanno del periodare dell'autore una babele di suoni e colori.
EUR 14.25
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Benjamin
In una Roma sconvolta dalla Riforma Cattolica e dalla Santa Inquisizione, l'innocente pittore Benjamin Moreelse viene tacciato di eresia e condannato a perdersi nel dimenticatoio della storia. Le vicissitudini del giovane artista, fuggito da Utrecht a Roma per imparare l'arte della pittura, sono al centro di un romanzo in cui le esistenze dei numerosi personaggi - alcuni realmente esistiti, altri frutto della fantasia dell'autore - si sfiorano e si inseguono per le vie della città capitolina, in un groviglio di frasi dette a bassa voce e di parole soltanto sussurrate. Adriano Lo Monaco tesse l'avvincente trama dell'eterna lotta per la libertà; una libertà soffocata dalla rigidità di un cattolicesimo cieco e intorpidito dall'esigenza di combattere ogni deviazione. Una Roma claustrofobica, fatta di torture e processi, di sospetti e magre certezze e un secolo segnato da roghi e da eretici, da preti. Informatori e mandanti, diventano l'ambientazione perfetta per un plot che ha il sapore delle antiche narrazioni, dove realtà e finzione si fondono in un dettagliato affresco sulle perversioni della storia e sulle costrizioni di una morale bieca e corrotta.
EUR 13.30
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Novissimo viene il giorno
«"Novissimo viene il giorno" è l'elegia narrativa di un 'malus hospes' indicato come piegatore, e pieghe in verità questi pratica su un tessuto ordito da mitemi, tramato da una lingua morta rivivita - in ciascuna piega il piegatore complica le proprie ispirazioni, la sua cattività solitudinaria, condizione esperienziale della 'vita brevis' tallonata dalla morte. La condizione moltitudinaria, cifra poetico-politica della contemporaneità, è d'altra parte il grande problematizzatore che insiste sotto mutevoli forme nel dispiegamento drammaturgico - il piegatore ne è attratto, tuttavia dei molti, dello spartachismo o viceversa del 'situationnisme' che li rappresenta, vittimizzati e al tempo stesso minacciosi, quegli non disconosce la debolezza, ciò che invero ne comunica la potentia, e però li inclina a ricostituirsi in sempre nuovi piani di estraneazione ontologica. Profugo in una camera, accudito da un camerierino per lo più sfuggente, disadatto alla cura, il piegatore, svariato da un amore inarrivabile, fatto 'de dreit nien', informa interrogazioni fondamentali intessute nella filatura lirica del libro, le cui imbastiture contrappuntano il racconto.» (C.P.)
EUR 14.25
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Il nome che ti manca
«"Il nome che ti manca" raccoglie un'ampia scelta ('ampia' rispetto a un corpus virtuosamente esiguo) delle poesie che ho scritto, e in molti casi pubblicato, tra il 2005 e il 2015. Diversi testi, precedenti e successivi al periodo indicato, sono rimasti fuori da questo libro in quanto non rispondenti alla sua cifra stilistica, o al suo specifico impianto organico. Non si tratta dunque di una semplice raccolta di testi già pubblicati, quanto piuttosto di un'opera autonoma che nasce dalla ricollocazione degli stessi testi, in una nuova struttura, peraltro rafforzata da alcune brevissime prosette liriche inedite, scritte appositamente per "confezionare" e 'predisporre', in una sorta di 'racconto' poetico, gran parte del mio percorso di scrittura. Nel perseguire tale intento 'rifondativo' e 'coesivo', sono intervenuto sulla punteggiatura di alcune parti del libro, ma ho lasciato immutati quasi integralmente i testi originali e il disegno dei libretti pubblicati, apportando solo lievissime modifiche. In effetti ho ridefinito, eludendo il criterio cronologico, la funzione dei testi, senza alterarne la sostanza lirica, ma facendone scaturire nuove implicazioni, e un nuovo senso che risulta più vicino alla mia attuale stagione creativa, diversa dalla 'maniera' neoermetica degli esordi peraltro mai rinnegata». (Nota dell'autore)
EUR 15.20
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Le contemplanze
"Casa nel Novecento" potrebbe essere il sottotitolo di questo libro singolare. Protagonista assoluta, la Casa de Le contemplanze viene evocata, alla fine del secolo scorso, dalla voce narrante di chi l'ha abitata durante la propria infanzia e giovinezza. Evocazione che magicamente permette di strappare alla morte - per il tempo di una notte - le "figure" (di umani, animali, semplici oggetti) che nella Casa hanno vissuto o nella Casa sono stati ospitati succedendosi tra le sue mura per quasi cent'anni. Con loro è il secolo stesso ad essere richiamato in vita con le piccole storie individuali e la sua grande drammatica storia collettiva: una notte di tempo sottratto alle leggi del Tempo per evocare le generazioni di un secolo che volge alla fine. Nelle stanze oggetto della riapparizione, i dialoghi tra l'evocatore e gli evocati si susseguono in una dimensione insieme inafferrabile e concretissima fatta di ricordi, aneddoti, affetti, mitologia familiare, comicità e tragedia. La Casa risulta essere mondo vastissimo in cui tutto si corrisponde e si fonda, pieno di segni e segnali, di segreti e destini, di sensi e ferite, capace di reincarnarsi per dovere di testimonianza e per la forza dell'amoroso appello che l'ha ricreato: universo unico e chiuso nella propria irripetibile realtà ma proprio per questo sensibile al dramma del cosmo. Viaggio allo stesso tempo terreno e ultraterreno attraverso un luogo privilegiato contenitore di vite e di accadimenti, la visione de Le contemplanze è resa possibile per la condizione di solitudine assoluta ma anche di fratellanza universale da cui questa scrittura si origina e si dipana. L'uomo cui tutto questo è concesso è l'autore, riportato - come in molti altri testi di Gorret - al suo ufficio primigenio di responsabile testimone e di cantore del Tutto.
EUR 15.20
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I figli che non tornano
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Poesiole del foresto
«Constatato una volta per tutte che il viaggiatore di oggi è per forza un turista (o un lavoratore saltuario) ma certo non più un pellegrino, Alessandro Rossi introduce e dispiega per quelle che lui stesso chiama - con un certo vezzo - poesiole una lingua-bazar davvero originale. Inglese, francese, tedesco, arabo, russo, italiano (spruzzato di qualche deriva dialettale, soprattutto bolognese) vi si affiancano e vi si mescolano a interpretare e vivere la conoscenza personale - foriera in qualche caso di paura - un evento, dopo averlo descritto e catalogato attraverso il sensibile monologo interiore di chi parla. Il risultato è un scintillante gioco di significanti (nell'intera gamma di allitterazioni e assonanze rime e consonanze) che sfuggono alle briglie della coerenza referenziale di codici non più grammaticali ma di volta in volta suggestivi, sensibili emotivi spesso felicemente musicali. Lo sviluppo più interessante interessante di una simile fantasmagoria verbale avviene quando il monologo autoriflessivo diventa dialogo. Ed è proprio allora che lo scenario di questo straniamento continuato lascia penetrare nel cuore dei suoi mosaici espressivi il mondo esterno. Più facilmente, così, e più distesamente, l'affabulazione intraprende le strade tutt'altro che agevoli del motto di spirito e del gioco di parole, del calembour fulmineo e dell'equivoco paradossale. Il "foresto" cui tocca il compito di una siffatta, sempre più rutilante babele cognitiva può riunire - costrette finalmente in unità - la sua temperie malinconica e l'acume sapientemente ironico di una penetrante e vivace esperienza mondana.» (Alberto Bertoni)
EUR 13.30
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Il sonno del mondo
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L'accecatore
In un paese imprecisato tra boschi e montagne, viene ritrovato un ciclista con gli occhi strappati. Presto l'episodio, inizialmente isolato, si replica una seconda, una terza volta. Sembra che il colpevole sia un uccello rapace. L'evento condiziona la vita degli abitanti, costretti a uscire con occhiali, ombrelli e caschi per difendersi dagli attacchi del feroce volatile. Man mano la paura dell'angelo accecatore contagia altri luoghi, fino a trasformarsi in un terrore globale a cui seguono alcuni strani e cupi accadimenti che sembrano presagire un' imminente catastrofe. Vincenzo Pardini racconta questa storia con le parole e la voce di un cronista locale, un personaggio tra i più riusciti della produzione dell'autore. L'uomo inquieto, ma determinato, non si arrende alla narrazione ufficiale di chi riduce ogni male all'accecatore, ma indaga nelle sfumature e nelle ragioni nascoste fino a una verità che nessuno sembra (o vuole) vedere.
EUR 15.20
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Sono qui solo a scriverti e non so chi tu sia
«A me vien da dire che Carlucci è tutt'altro che un poeta illeggibile, come i suoi rinnegati vecchi cugini dell'avanguardia, ma che non si può, anzi non si deve rileggere, perché tutto ciò che manda a dire arriva subito a destinazione. In fronte, in cuore o nel corpo offeso, ne siamo immediatamente colpiti nell'istante dell'ascolto, interiore o estraniato, parlato o cantato, conta poco.» (Biancamaria Frabotta). Postafazione di Davide Castiglione.
EUR 14.25
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Quasi madre
«Hai messo gli occhiali scuri per non guardarmi./ Là dove sei si sciolgono parole/ non ti scomodare, non devi volermi bene./ È così semplice trovare una scusa/ bastano tre secondi per chiudere la bocca/ centenaria. Per incapacità di amare/ inciampi ancora nella calunnia/ ti guardo con commozione, allungo la mano/ mentre dentro di te tutte le lupe/ gridano a raffica impaurite di saperti/ senza pietà.»
EUR 13.30
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Questo solo ti posso dare
«"Questo solo ti posso dare" è il quarto poema sentimentale e civile di Angelo Mellone - tutti e quattro scritti nell'arco di un decennio molto prolifico per lo scrittore tarantino. Rispetto ai tre precedenti, è il più intimo e privato, addirittura testamentario. Mellone vi si pone il dilemma dell'eredità, rivolgendosi in maniera diretta e frontale ai suoi tre figli, provando a costeggiare senza reticenze lo spettro dell'oblio.» (dall'introduzione di Andrea Di Consoli)
EUR 11.40
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Tu canto celeste
«Io scrivo e mi piego per non ucciderti, / scavo nel mio petto, chiamo altro amore, / pianto mazzi di frecce in mezzo al cuore.» «Tu raccogli i semi sparsi d'estate / rendi baci da pensieri distratti / accetti un'invasione senza resa; / principe di vita tu mi hai dato fogli / di scrittura per cantare il candore / della nostra storia, l'intaglio / celeste della tua incisione.» Postfazione di Fiorella Baldinotti.
EUR 13.30
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Il pianeta Sciascia
Un pianeta complesso quello di Leonardo Sciascia, abitato da personaggi controversi e governato da leggi incontrollabili. Ma la sua orbita ruota attorno all'unica forza in grado di farlo muovere: quella della verità. Verità che diventa quasi ossessione per lo scrittore, un obiettivo da raggiungere a ogni costo, nonostante tutto. Sciascia, in un contesto storico i cui avvenimenti pesano enormemente sulle spalle di una società che si sente impotente e disorientata, crede fermamente che l'unica missione dell' intellettuale dell'epoca sia quella di, dati alla mano, riportare fatti, denunciare soprusi, svelare retroscena di eventi che i più tentano invece di insabbiare. Conscio di chi sono i suoi amici e, soprattutto, i suoi nemici, si fa portavoce di una giustizia che aveva perso molto, col tempo, del suo significato originario.
EUR 14.25
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Minutaglie
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Lo spirito del tempo
Scritto sul finire degli anni Novanta, Lo spirito del tempo è il secondo libro di Antonio Pacchiarotti a essere pubblicato e fa parte di una trilogia in cui il protagonista è sempre uno scrittore. Qui è un giovane di nome Edoardo: sarà quella di promettente critico enogastronomico la sua strada? Di certo importa che il lettore avverta la necessità di quella sorta di gioco esistenziale che le pagine man mano compongono.
EUR 15.20
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Riserva di caccia
«Ora lui si nasconde in officina a bere il vino che ordina in damigiane dal Monferrato. La sua casa conserva un'impronta di unto e le ultime gocce dell'insegna benzina. L'occasione era stata la strada, la linea nera pennellata in quota: ma è la nipote ad aver conservato quel nero, invero solo sulle unghie e intorno agli occhi, prima di uscire la sera. Se ascolto percepisco lo svuotamento: mi sembra di sentire il rivolo, il suono che fa la parola sogno mentre scende nell'imbuto.»
EUR 14.25
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Train de vie
«Ma di che cosa parlano le poesie di Riccardo Bravi? Leggendo i testi di questo libro si ha la percezione di una sfocatura, come se l'autore stesse parlando in souplesse, per una sorta di distratta elencazione di stati d'animo, di cose viste e sentite, attraversate una volta e ritrovate in una specie di stato di semi-veglia. È come se l'autore stesse ripescando con noi fotogrammi perduti, attimi, durate brevi e definite (i mattini, i pomeriggi, le sere...: non giorni, ma frantumi). In queste aperture di diaframma su un flusso di coscienza interminabile si mescolano letture e cose della vita, la citazione fulminante e la sensazione quotidiana. L'universo in queste poesie sembra essere stato messo sottosopra da un evento tellurico accaduto tanto tempo prima e di cui restano, sul terreno, le rovine. Sono indizi, stati della mente, evocazioni fuligginose che Bravi ci mette sotto gli occhi, dicendo e al tempo stesso ricoprendo di una sorta di cenere penitenziale o dubitosa l'appena detto». (Daniele Piccinni)
EUR 13.30
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Diceva Leopardi. Una lettura delle «Operette morali»
Vivere in simbiosi con un libro, per qualche tempo, conversare con l'autore. Messaggi che ci raggiungono dal passato. La lettura può essere divergente ma è comunque una ricerca di umori sotterranei, e si nutre di questi. Attiva similitudini, ricordi, ragionamenti, fantasie apocalittiche, derive secondarie, innesta altri racconti o trova un proprio pensiero. Le Operette morali sono un catalizzatore straordinario, quasi duecento anni dopo. La domanda fondamentale di Leopardi è dentro ognuno di noi. Dunque questo non è un libro filologicamente corretto, o forse sì. Un diario di lettura, e un invito a leggere senza pregiudizi.
EUR 15.20