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Riflessioni sulla struttura del tentativo nella cultura giuridica italiana
«Poniamo una premessa, che trova ragionevolmente concordi tutti gli studiosi, prendendo avvio proprio dalla questione della descrizione legislativa, generale ed astratta, della figura del tentativo. Volendo utilizzare rispetto al delitto tentato l'oggi particolarmente accreditata categoria dei "formanti" che si deve a Rodolfo Sacco appare infatti palese in rapporto a questo istituto, che negli ordinamenti che escludono di incriminare con il tentativo la mera volontà criminosa, il "formante legale" si mostra del tutto incapace di costituire un vero "formante" e che le interpretazioni - tutte le interpretazioni del dettato legislativo - finiscono per trovare altrove, in un "altrove" lontano da un orizzonte ermeneutico di stretto diritto positivo, la loro ragione d'essere. Non basta una formula, ovvero un "formante legale" ad evitare l'inevitabile conclusione che il delitto tentato non conosce la figura geometrica della linea retta per tracciare una volta per sempre il confine del suo territorio. In altre parole, pur essendo chiaro che la fattispecie sul tentativo è destinata a stabilire le condizioni della incriminazione ma non costituisce mai il precetto che l'agente intende violare con la sua condotta (precetto che è sempre quello del reato consumato), il "formante legale" appare insomma come un "formante" che non forma. Peraltro, neppure gli altri "formanti" principali, quello dottrinale in primo luogo, paiono in grado di fornire soluzioni appaganti e tranquillizzanti e forse non può essere che così (...)» (dall'introduzione)
EUR 29.45
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Il pensiero filosofico e giuridico danese. Tra comunità, democrazia e diritto
Il lavoro è dedicato alla cultura filosofico e giuridica danese con particolare attenzione ai modi con i quali si lasciano ritrovare in essa composti tra di loro comunità, democrazia, diritto. Il lavoro si dipana in due parti che s'intrecciano interagendo tra loro. Nella prima sono studiati autori e voci operose, tra gli anni Trenta e Sessanta dell'Ottocento danese: Ørsted padre del realismo giuridico danese; Grundtvig teologo sensibile al romanticismo tedesco e al liberalismo inglese; Kierkegaard l'impolitico, ferocemente critico d'ogni assieme fatto di massa, folla, pubblico. Comunità per essi sia che la riconoscano, promuovano o disprezzino è il concreto vivere assieme secondo valori che una lunga tradizione entro il luteranesimo ora popolare ora d'élite, vi avevano insediato. A tener congiunti questi tre autori con i giuristi e filosofi del diritto studiati nella seconda parte del lavoro è la permanenza e ricorrenza di comunità nel suo diverso star nel gioco di democrazia e diritto: per Ross, poi Jørgensen, Lauridsen e Doublet, la custodia e l'amministrazione del normativo non può non aver luogo che nei modi propri di una comunità - rispettivamente, la comunità di giudici, la comunità degli interpreti, la comunità dei legal professionals, la comunità giuridica comunicativa - comunità, ognuna per parte sua, legata a un 'che': kulturtradition, tradizione giuridica, valori condivisi e simili, di tanto residuo di strutture sociali comunitarie, di quanto luogo e matrice della valorazione/validazione del sistema sociale e giuridico.
EUR 36.10
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Esercizi svolti di matematica
"Esercizi svolti di Matematica" è un eserciziario che tratta la gran parte dei temi tipici di un insegnamento di matematica del primo anno di un corso di laurea triennale di natura economico-aziendale. Ogni argomento proposto viene illustrato in una apposita sezione mediante esempi svolti, arricchiti dagli opportuni, sia pur sintetici, riferimenti teorici. A conclusione di ogni sezione vengono sottoposte al lettore delle batterie di esercizi su ogni argomento trattato, ciascuna delle quali è corredata dal preciso riferimento alla pagina dell'ultimo capitolo che contiene le corrispondenti soluzioni. La maggior parte dei capitoli di "Esercizi svolti di Matematica" si conclude con una sezione dal titolo "A cosa serve?" nella quale vengono proposti alcuni esercizi relativi a possibili applicazioni degli argomenti matematici presentati a differenti ambiti (economico, finanziario, statistico) generalmente oggetto di studio di insegnamenti successivi a quello di Matematica.
EUR 23.75
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La legge «sul biotestamento». Una pagina di storia italiana
All'ambiguità e alla sciatteria dei testi legislativi nelle democrazie contemporanee ci si deve solo adattare? O è immaginabile - attraverso la discussione pubblica delle leggi in itinere e delle leggi in vigore - prevenirle e contenerle? Una voce rigorosamente laica mette storia parlamentare e punti critici di una legge importante e tanto attesa come quella detta sul testamento biologico in stretta relazione con certi mali sempre più marcati della nostra vita politica. E denuncia una doppia banalizzazione del principio di autodeterminazione del paziente: in tempi di campagne anti-vaccini, di pubblici imbonitori, di informazione superficiale o di vera e propria dis-informazione, si è dettata una disciplina che rischia inutilmente di promuovere sentimenti di sfiducia nelle offerte della medicina in quanto tali; l'altra faccia della medaglia è l'incompleto innalzamento del grado di garanzia dei cittadini circa il pronto e preciso rispetto delle loro dichiarazioni preventive di rifiuto di cure.
EUR 11.40
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Istituzioni, economia, territorio. Il gioco delle responsabilità nelle politiche di sviluppo
Il fil rouge del libro riguarda lo stretto legame esistente tra istituzioni ed economia, secondo una corrente di economisti che ritiene che le prime possono contribuire a migliorare i fatti dell'economia. Il ragionamento si lega alla capacità delle istituzioni di rispondere efficacemente ai bisogni dell'economia e della società poiché, come afferma l'economista Douglas North, Premio Nobel per l'economia nel 1993, esponente fin dagli anni '60 insieme a Fogel ed Engerman della nuova storia economica americana, le istituzioni "riducono l'incertezza dei rapporti sociali ed economici, garantiscono i diritti di proprietà, e possono abbassare i costi di transazione poichè rendono più favorevoli le condizioni per lo sviluppo degli scambi". Ma nello stesso tempo - questa è la tesi del lavoro - è anche vero il contrario, poichè sono proprio queste che possono impedire tutto ciò, se non si adeguano ai bisogni della società e del mercato. Sulla base di tali premesse, la chiave di lettura per misurare la capacità delle istituzioni nell'assecondare i fatti dell'economia riguarda le "regole" che permeano direttamente o indirettamente ruolo ed azione di queste e che in qualche modo costituiscono le "invarianti" del sistema istituzionale. Queste attengono al rapporto legge/amministrazione, al processo decisionale in rapporto alla rilevanza degli interessi, alla struttura amministrativa ed alla dimensione degli enti locali, ed al rapporto tra politica e amministrazione. Tutte tematiche che si rivelano - per la loro inadeguatezza - sempre più un ostacolo che un vantaggio per lo sviluppo economico. Ma il lavoro si concentra soprattutto sul rapporto istituzioni economia e territorio poiché è acclarato che qualunque iniziativa economica incontra il limite delle discipline del territorio, specie riguardo ai poteri conformativi dei piani urbanistici degli enti locali. E si dimostra che ancora oggi l'urbanistica "governa" l'economia, ripercorrendo l'evoluzione della disciplina in rapporto ai processi di liberalizzazione, ancora irrisolti, introdotti dalla direttiva Bolkenstein.
EUR 16.15
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Saggi in materia di danno ingiusto e diligenza nell'adempimento in diritto romano
Il volume è una raccolta di quattro scritti, rivolta per lo più a studenti e studiosi dell'esperienza giuridica romana, sulla responsabilità privata nell'esperienza giuridica romana, sia da fatto illecito (o aquiliana) che da inadempimento (o contrattuale), dalle prime leggi (XII Tavole e legge Aquilia) in tema di lesioni e di danno ingiusto sino ai contributi dei giuristi dell'età classica e ad alcuni successivi apporti nella tradizione romanistica e nelle vicende codicistiche dello spazio giuridico europeo. Due sono le parti, corrispondenti ai due diversi autori, ma unitaria è la logica che percorre tutti i saggi, ispirati ad individuare e ripercorrere fondamenti romanistici comuni ai diritti europei. Valditara riscopre le radici del danno ingiusto, individuando il significato originario di iniuria nel comportamento privo di cause di giustificazione ed esamina l'avvio successivo della concettualizzazione della culpa, irrilevante come elemento soggettivo da valutare ai tempi della legge Aquilia. La responsabilità aquiliana 'oggettiva' verrà poi, secondo l'a. rimodellata dal giusnaturalismo, con Thomasius, che separerà iniuria e culpa, influenzando la codicistica d'area germanica e il 'ritorno alle origini' nel nostro codice civile del 1942, con l'obiettivo stavolta non più della tutela però della proprietà del paterfamilias, bensì del valore della persona umana. Mercogliano tratta dei criteri di imputazione del dolus e della culpa, dopo una introduzione alla storia romana delle misure legislative su iniuria e il concetto di danno da risarcire. Affronta, poi, il versante della diligenza nell'inadempimento, al fine di integrare nei complessivi Saggi in materia di danno ingiusto e diligenza nell'adempimento in diritto romano anche l'aspetto della responsabilità contrattuale, con particolare riferimento al parametro della diligenza quam in suis fino ai codici moderni.
EUR 13.30
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Della tutela dei diritti. Storia del VI libro del codice civile italiano
Tra le più significative innovazioni introdotte nel Codice civile del 1942, quella forse di maggiore spessore sistematico fu il ricorso ad una partizione in sei libri: scelta di fondo, in manifesta rottura con la tradizione che il Codice civile del 1865, imitando il Code Napoléon, aveva fatto propria. L'introduzione tra i nuovi libri di uno dedicato alla categoria concettuale della " Tutela dei diritti" costituì una scelta inedita (normativamente, se non scientificamente); ed originale fu la collocazione nell'alveo d'esso d'istituti apparentemente eterogenei tra loro - o quantomeno tradizionalmente intesi come tali - quali la trascrizione, le prove, le norme di responsabilità patrimoniale, le cause di prelazione e della conservazione della garanzia patrimoniale, le regole inerenti la "tutela giurisdizionale dei diritti" e quelle sulla prescrizione. La "singolarità" di un oggetto, in quanto tratto peculiare di esso (ed a condizione che non abbia mera valenza estetica) è spesso rivelatrice della sua autentica natura. L'autore studia il libro VI nella sua dimensione storica, con particolare riguardo alle peculiarità che ne contraddistinsero la genesi, tanto sul piano della forma, quanto sul piano del contenuto, ed ambisce a fornire un contributo alla comprensione dell'autentica cifra di quel libro: quello che vide la luce alla fine della lunga stagione della codificazione fu solo un libro "residuale" e "di chiusura" o piuttosto costituì l'esito di un percorso scientifico di perfezionamento strutturale e concettuale che rispecchiasse anche il portato ideale sotteso alla nuova codificazione? La risposta è tale da gettare ulteriore luce sull'intera opera legislativa venuta a compimento nel 1942.
EUR 30.40
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Tendenze del diritto privato in prospettiva comparatistica
«Il volume raccoglie saggi, apparsi negli anni su varie riviste giuridiche, frutto di studi che riflettono gli interessi via via coltivati. La selezione operata per la pubblicazione è stata guidata dal criterio della comune attenzione nei confronti del versante privatistico; per agevolarne la consultazione essi sono stati disposti secondo l'ordine in cui le materie si trovano collocate nei codici civili della tradizione franco-germanica ed in particolare in quello italiano. La prospettiva comparatistica fornisce apporti diversi all'analisi dei singoli temi. Nel saggio di apertura, dove sono immaginate le difficoltà incontrate dallo straniero che viene a contatto con le nostre regole giuridiche, affiora la vocazione della comparazione quale strumento di mediazione culturale, in grado di far dialogare persone provenienti da mondi assai distanti, di mettere in contatto linguaggi e mentalità all'apparenza tra loro inconciliabili 1. In quello successivo, il resoconto dell'analisi rivolta a una pluralità di ordinamenti non solo smentisce il luogo comune che assegna al nostro la massima tolleranza nei confronti della gogna mediatica, ma soprattutto conduce a ridimensionare la retorica del primato dei diritti della personalità, mostrando come nei fatti risultino spesso postergati a quello all'informazione. Gli studi dedicati agli enti non lucrativi, al regime patrimoniale della famiglia, al diritto successorio riannodano il regime italiano vigente alle radici - essenzialmente francesi - e danno conto dell'evolvere delle regole nei rispettivi sistemi, mostrandone coincidenze e divaricazioni, suggerendo poi precise chiavi di lettura nei confronti delle matrici delle proposte formulate dal laboratorio europeo. Similmente sono costruiti i saggi in tema di garanzie reali, dove sono tratteggiate le peculiarità di alcuni modelli tedeschi tenute presenti sia nell'elaborazione di nuovi strumenti sia nell'aggiornamento della fisionomia di quelli esistenti. Lo sguardo gettato sugli ordinamenti di common law porta allo scoperto frequenti sintonie culturali sottostanti a diversificazioni tecniche, che consentono di dar conto di soluzioni operative convergenti con quelle europee continentali (esemplare la vicenda dei contratti prematrimoniali tedeschi e americani)...» (dalla Prefazione)
EUR 40.85
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Diritto privato dell'economia
Il manuale didattico Diritto privato dell'economia, giunto alla quarta edizione, si propone come strumento di studio nei corsi universitari di diritto privato ad indirizzo economico. Le parti relative alla persona, alla famiglia, alle successioni ed alla tutela dei diritti sono trattate in modo semplificato, mentre maggior spazio è dedicato al terzo libro del codice civile, sulla proprietà, ed al quarto libro, sulle obbligazioni. Il volume contiene anche dei riferimenti sintetici al diritto commerciale ed al diritto del lavoro, che sono solitamente oggetto di appositi e distinti corsi di studio. Il volume Diritto privato dell'economia comprende, anche se in forma semplificata, una premessa sull'idea di diritto e sull'idea di codice, e propone alla fine di ogni capitolo una aggiornata bibliografia sulla materia trattata.
EUR 30.40
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I regulatory takings tra giurisprudenza, opinioni dottrinali e regulation
«Il rapporto tra proprietà individuale ed esercizio del potere pubblico, nell'ottica di garantire il benessere della comunità, è - nell'ordinamento statunitense - problematico e ricco di implicazioni di natura costituzionale. La materia dell'espropriazione e, soprattutto, la tutela del proprietario, ha conosciuto un'evoluzione particolarmente rilevante negli U.S.A. come in Italia. In questo contesto più ampio si inserisce il presente studio sui regulatory takings, vale a dire sul diritto a un equo indennizzo che, sotto certe condizioni, le corti statunitensi riconoscono al proprietario del bene qualora quest'ultimo abbia perso di valore in seguito all'esercizio di poteri di carattere normativo. Si tratta di un tema di grande rilievo pratico e, al contempo, di notevole spessore teorico. Dedicare ad esso un approfondimento monografico è apparso quanto mai opportuno. Giorgio Bobbio è professore a contratto di Diritto amministrativo nell'Università degli Studi di Genova e Dirigente presso la Regione Liguria. Ha insegnato Diritto urbanistico e Legislazione delle Opere pubbliche e ha al suo attivo numerose pubblicazioni in materia sia di carattere monogratico che su rivista...» (Dalla Prefazione di Lorenzo Cuocolo)
EUR 10.45
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Il riposizionamento competitivo tra intuizioni innovative e razionalità strategica
La crescente dinamicità dei mercati impone alle aziende, non di rado, la necessità di "saper cambiare" per ricercare e raggiungere sempre nuove posizioni di vantaggio competitivo e rafforzare le proprie potenzialità economiche. In tale scenario, la capacità delle aziende di definire un posizionamento competitivo fondato su intuizioni strategico-innovative e sulla propensione a materializzare in processi gestionali efficaci ed efficienti dette intuizioni risulta essere una delle sfide più importanti nel processo di governo aziendale. Queste riflessioni introducono il tema principale del presente lavoro che, nel ricercare il legame che unisce innovazione e nuovi posizionamenti strategici, si focalizza attorno a due principali polarità apparentemente opposte, ma in realtà tra loro strettamente interconnesse: da una parte, la "creatività" che innesca il processo innovativo e, dall'altra parte, la "razionalità strategica" necessaria a validarlo e darne concretezza. A tale scopo, dopo aver indagato e descritto i principali elementi costitutivi delle strategie aziendali, nel volume si analizzano gli alternativi percorsi di riposizionamento strategico che le aziende possono intraprendere, individuando nell'innovazione il ruolo di driver principale per incrementare ed attivare le leve del successo aziendale. I processi innovativi vengono studiati dando evidenza, da un lato, alla capacità creativa ed alle connesse modalità organizzative volte a favorirne la diffusione in azienda e, dall'altro lato, alle capacità aziendali di trasformarla in concreti e redditizi processi strategico-gestionali. Si evince, dunque, la necessità di contemperare l'attitudine dell'azienda a generare nuove idee e invenzioni con la capacità di governare razionalmente i processi operativi che da essa scaturiscono. Il lavoro pertanto si completa sviluppando riflessioni, proposte e strumenti in grado di massimizzare le possibilità e le opportunità connesse ai percorsi di innovazione strategica nonché metodologie di stima per la loro valutazione economico-quantitativa. Il processo innovativo viene così indagato in modo completo: dall'originaria "scintilla creativa", che si materializza in concrete modalità operativo-gestionali, adeguatamente monitorate e valutate per coglierne in pieno l'impatto e le potenzialità nella creazione di valore economico.
EUR 24.70
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La banca
Il volume offre un inquadramento organico dei principi di economia bancaria. Strutturato in tre parti e articolato in sedici capitoli, si apre con un'analisi dei caratteri del sistema bancario nel suo complesso per poi soffermarsi, nelle parti successive, su quelli peculiari dell'intermediario banca, ancora ad oggi, orientato ad un'operatività di tipo tradizionale, rivolta al mercato al dettaglio, famiglie e imprese. Le recenti riforme regolamentari, ampiamente trattate nella prime due parti del volume, se da un lato hanno mirato a conferire maggiore solidità e stabilità al sistema, dall'altro, hanno creato pure le condizioni per rendere meno approssimativi i rapporti con la clientela, tenuto conto che quest'ultima non è più riconducibile alle sole figure del prenditore o datore di fondi, ponendosi sempre più spesso come richiedente servizi finanziari con contenuti diversi di complessità. Il libro si colloca nell'ottica dell'interpretazione attenta di queste problematiche, con l'auspicio che possa contribuire ad una lettura più esaustiva ed organica della nuova regolamentazione di settore e dei nuovi orientamenti nel modus operandi delle banche.
EUR 30.40
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La riforma del terzo settore. L'impatto sugli strumenti di accountability
«La letteratura, nazionale e internazionale, ha da sempre riconosciuto il terzo settore come un aggregato con caratteri diversi rispetto allo Stato e al mercato. La natura privata, la volontarietà di adesione, le finalità di utilità sociale e la presenza di limitazioni (più o meno ampie) nella distribuzione di risultati positivi della gestione sono i principali caratteri riconosciuti alle organizzazioni operanti in questo ambito. Negli anni recenti, il terzo settore ha contribuito a fornire risposte alla crisi del welfare state attraverso la dimostrazione di un costante supporto allo Stato nella soddisfazione dei bisogni collettivi. Nel nostro Paese, negli ultimi trent'anni, istituzioni senza finalità di lucro, erogative e/o produttive, si sono affermate con forza nel perseguimento di obiettivi solidaristici a vantaggio di categorie "deboli" della società. Il ruolo di associazioni riconosciute e non riconosciute, fondazioni, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali e altre configurazioni organizzative rientranti nel mondo del terzo settore è divenuto cruciale nel dare compimento al principio costituzionale della sussidiarietà orizzontale e verticale. Seguendo la crescita del settore, l'ordinamento giuridico italiano ha progressivamente adeguato il proprio corpus legislativo alle necessità di regolamentazione dei differenti aggregati sociali che si sono affacciati nella società civile. Ne è derivato un "groviglio" di normative, atte a disciplinare l'operato di diverse fattispecie giuridiche, con caratteri economico-aziendali comuni, ma diversi per il settore di attività (assistenza, sanità, ambiente, cultura, ecc.), la dimensione e la complessità organizzativa e gestionale. La riforma del terzo settore nasce proprio con l'obiettivo di riordinare il quadro normativo delle organizzazioni, operanti nel terzo settore, del nostro Paese. La legge delega n. 106/2016 e i decreti promulgati nell'ultimo triennio hanno risposto all'esigenza di formare una cornice unitaria, all'interno della quale gli enti del terzo settore possono muoversi alla ricerca di regole di comportamento comuni. L'attuale quadro normativo pur non raggiungendo la piena integrazione, delle discipline di tutte le tipologie di organizzazioni non profit, in un unico corpus legislativo compie un rilevante passo avanti istituendo un sistema che può essere definito "duale". Enti del terzo settore disciplinati dai decreti della recente riforma del terzo settore di affiancano a organizzazioni non profit che, per volontà o non rispetto dei requisiti minimi statuiti dalla riforma stessa, continuano ad operare secondo la previgente normativa...» (Dall'Introduzione di Lucia Montanini e Alessia D'Andrea)
EUR 23.75
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Diritto penale e sicurezza del lavoro
Il diritto penale della sicurezza del lavoro, nella sua storia plurisecolare, ha subito una complessa evoluzione, culminata nel Testo unico del 2008. La disciplina realizza nel presente l'intersezione, sostanzialmente armoniosa, tra il nuovo tracciato, segnato dalla gestione organizzata, autonormata, multilivello del rischio, che caratterizza la legislazione più recente; e gli antichi sentieri, definiti dalla regolamentazione rigida, analitica, tassativa originatasi negli anni Cinquanta dello scorso secolo. Il libro si propone di cogliere le movenze di tale sviluppo; e di offrire un quadro aggiornato del composito sistema di governo del rischio lavorativo. La materia è stata intensamente coinvolta nella prassi. Si è trattato di valutare eventi drammatici e talvolta disastrosi, spesso determinati dal contatto delle vittime con sostanze dalle caratteristiche poco note. Questi scenari hanno suscitato interrogativi nuovi e difficili. Ne è nato un forte stimolo alla riflessione teorica e giurisprudenziale, che ha inciso sulla dogmatica penale: figure come la causalità, la posizione di garanzia e la colpa sono state incisivamente rimodellate proprio nel contesto della sicurezza del lavoro. Il volume è in larga parte dedicato alla ricostruzione del nuovo volto assunto da tali fondamentali categorie. Esso, inoltre, analizza il tema del sapere scientifico e dei ragionamenti probatori che ne fanno uso, che - pure -ha assunto nuovo, vitale interesse nei giudizi relativi alle esposizioni lavorative a sostanze dannose. Un capitolo è infine dedicato alla disciplina della responsabilità dell'ente per i reati di omicidio e lesioni personali nel contesto lavorativo. Lo studio si propone di elaborare una ricostruzione organica e, per quanto possibile, semplice della dogmatica della materia, percorsa da incertezze che ne ostacolano l'applicazione.
EUR 34.20
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L' indicazione falsa o erronea nell'esecuzione della volontà testamentaria
Tra il momento di redazione della scheda e l'apertura della successione possono accadere fatti capaci d'incidere sull'esecuzione della disposizione testamentaria rendendone il significato oggettivo non più conforme alla volontà del testatore. Informazioni identificative dei connotati essenziali del lascito possono dunque rivelarsi false o erronee. Muovendo da una valutazione sistematica di tali ipotesi, alla luce della regolamentazione positiva delle sopravvenienze, l'indagine s'interroga sulle condizioni di ammissibilità di un rimedio che, attraverso la correzione della disposizione testamentaria, ne adatti il significato al senso con cui l'ha intesa il testatore. Centrale rilievo è riconosciuto, a tal fine, all'art. 625 c.c., che ammette la possibilità di impiegare, in funzione integrativo-correttiva, dati extra-testuali la cui rilevanza diacronica, ben oltre il momento della redazione della scheda, si estende a tutta la vita del de cuius se consentono di farne emergere la sua reale intenzione attraverso elementi di valutazione univoci. Anche riguardo agli esiti cui da tempo pervengono culture giuridiche diverse da quella italiana, il riconoscimento dell'applicabilità diretta della norma alle sopravvenienze testamentarie assicura la prevalenza della volontà dedotta dagli elementi extra-testuali sullo stesso significato oggettivo della disposizione, delineando un apparato rimediale coerente coll'attribuzione di valore costitutivo alla dichiarazione testamentaria e insieme col principio di autoresponsabilità, la cui sfera di operatività in quest'ambito deve tener conto di fisiologici adattamenti correlati alle specificità dell'atto mortis causa.
EUR 49.40
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Potere e situazioni soggettive nel diritto amministrativo. Vol. 1: Situazioni giuridiche soggettive e modello procedurale di accertamento.
Lo studio ha ad oggetto le situazioni giuridiche che si rapportano con il potere amministrativo, e la loro considerazione quale oggetto del processo amministrativo, insieme alla declinazione in concreto del relativo giudizio. Questo primo volume è dedicato alla ricostruzione della situazione giuridica del privato che assume rilievo sotto il profilo sostanziale. A tal fine, si parte dalla ricostruzione del potere come situazione giuridica, e dalla sua esplicazione attraverso un modello procedurale; rispetto ad esso, si considera la situazione giuridica che si pone nel rapporto con il potere, e la sua declinazione al cospetto di un potere discrezionale, valutandosi le differenti rappresentazioni dottrinali dell'interesse legittimo. In tale scenario, si ritiene che la valorizzazione del profilo strutturale della funzione consenta di fornire una ricostruzione della situazione giuridica che sia in grado di far emergere la dimensione giuridica del suo contenuto quale pretesa all'utilità finale che, rispetto all'esercizio del potere, l'interesse del privato è volta a conseguire.
EUR 66.50
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Nel segno di Giano. Il dovere nell'età dei diritti
La figura di Giano, archetipo della natura ancipite del reale, costituisce una chiave di lettura per interpretare, nel prisma del dovere, l'evoluzione dell'età dei diritti. Uno strumento per comprenderne i mutamenti e le aporie che l'attraversano. La divinità bifronte addita al giurista l'orizzonte problematico della totalità. E lo spinge a misurarsi con la complexio oppositorum costitutiva dell'esperienza giuridica. A ricomporre la frattura tra libertà e responsabilità, valorizzando la duplice funzione del dovere. Proprio come Giano, infatti, quest'ultimo presenta due véolti: quello del limite e quello della cura. Si tratta di profili che esprimono bisogni cruciali per la tenuta delle istituzioni democratiche. Soprattutto in uno scenario segnato dal trionfo, su scala globale, del mercato e della tecnica. Le cui indocili normatività, nel ridisegnare i confini dell'umano, si pongono sotto l'egida dell'illimitatezza e restringono gli spazi della solidarietà. Il vaglio critico sulla compresenza di queste due dimensioni mira a riscattare il dovere dalla cattiva reputazione che ha indotto la cultura giuridica a marginalizzarlo.
EUR 28.50
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Le vicende di Psiche
La psicologia filosofica ha circa duemilacinquecento anni di storia, limitandoci a considerare la tradizione occidentale. La psicologia scientifica ne ha solo 150 (all'incirca). Quest'ultima è nata alla fine dell'Ottocento ed ha conosciuto molte vicende nel corso del suo secolo e mezzo di vita. Ha fatto i suoi primi passi sotto la tutela dei filosofi e poi dei biologi e dei neurofisiologi. In ambito positivistico si pensò anche che essa potesse essere considerata una scienza provvisoria, destinata a "dissolversi" nella neurofisiologia con il progredire di quest'ultima. Ma la psicologia sopravvisse e nel corso del Novecento acquistò la sua autonomia teorica e metodologica, conobbe grandi sviluppi, differenziandosi in diverse tradizioni dí ricerca. Fu riconosciuta in ambito accademico, e fece nascere una nuova figura professionale: lo psicologo. All'alba del XXI secolo tutte queste conquiste sembrano minacciate. Con il grande sviluppo delle neuroscienze e soprattutto con il diffondersi di una "neuromania" ideologica e banalizzante che tutto riduce a spiegazioni "neuro", si affacciano nuove tendenze che prospettano un nuovo dissolvimento della psicologia nelle scienze neurobiologiche. Che ne sarà della psicologia e degli psicologi e a quali condizioni potranno sopravvivere?
EUR 14.25
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Pensiero giuridico romano e teologia cristiana tra il I e il V secolo
«Nelle tre parole del titolo - Scriptores iuris Romani - dell'imponente ricerca di cui fa parte questo libro è nitidamente condensato un rovesciamento storiografico: quello intrapreso e avviato nei due volumi della Palingenesia iuris civilis di Otto Lenel, pubblicati nel 1889, che riportarono l'attenzione sugli antichi autori le cui opere erano servite a elaborare una parte molto rilevante del diritto romano. Gli specialisti sanno bene che è proprio un cambiamento totale negli studi di storia del diritto quello allora introdotto da Lenel e continuato da quanti partecipano adesso all'impresa degli Scriptores iuris Romani. "Con i nostri libri, noi cercheremo di portare avanti il suo lavoro, e, per certi versi, di dargli compimento" ha dichiarato esplicitamente Aldo Schiavone nelle pagine introduttive dell'edizione dei frammenti sopravvissuti delle opere di Quinto Mucio Scevola, discusso da Cicerone, edizione che è stata il primo frutto di questa importante impresa culturale. Lo scopo della ricerca è infatti avvicinarsi il più possibile al pensiero dei giuristi romani i cui scritti sono stati solo in parte trasmessi nel Corpus iuris civilis. Con questa realizzazione tardoantica, così denominata a partire dal Rinascimento, si lavorò infatti antologicamente sui testi degli antichi autori, che vennero condensati nei Digesta tra gli anni trenta e quaranta del VI secolo per decisione di Giustiniano, come nel cuore del medioevo ricordava Dante: «Cesare fui e son Iustiniano, che per voler del primo amor ch'í' sento, d'entro le leggi trassi il troppo e il vano», evocativa e perfetta sintesi non a caso collocata tra le prime parole del grande imperatore bizantino nel sesto canto del Paradiso...»(Dall'Introduzione)
EUR 20.90
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Il diritto delle università nella giurisprudenza a dieci anni dalla legge n. 240/2010
«La legge n. 240/2010 è una delle poche leggi organiche che hanno interessato l'università lungo tutta la storia dello Stato italiano. In precedenza, soltanto la legge n. 168/1989 e, ancor prima, la riforma Gentile del 1923, avevano avuto l'ambizione di porsi come leggi di riforma dell'intero sistema, mentre per il resto gli interventi del legislatore sono sempre stati - e ancora attualmente sono - frammentari e occasionali. È del tutto fisiologico quindi che, subito dopo l'entrata in vigore della legge Gelmini, i contributi offerti dalla scienza giuridica siano stati particolarmente abbondanti'. Tuttavia, come accade di frequente anche in altri settori dell'ordinamento oggetto di riforme legislative, gli studi giuridici sull'università si sono concentrati prevalentemente sull'analisi esegetica delle nuove norme, mentre una minore attenzione è stata riservata a ciò che è venuto dopo. Per quanto concerne l'università, in particolare, risulta ancora del tutto inesplorato quel vasto campo d'indagine rappresentato dalla fase dell'implementazione della riforma ad opera dei singoli atenei. Si tratta di un'indagine fondamentale se si vuole davvero comprendere l'effettiva portata della riforma, che cosa di essa abbia funzionato o non abbia funzionato e per quali ragioni...» (Dall'Introduzione)
EUR 30.40