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Padre Tomas Tyn. Un tradizionalista postconciliare
Può un tradizionalista cattolico vivere l'atmosfera del postconcilio? Forse a molti questo sembra piuttosto difficile. Eppure il vero cattolico sa conciliare la Tradizione con il progresso e il rinnovamento. E' questo il caso del Servo di Dio, il Domenicano Padre Tomas Tyn, della Repubblica Ceca (1950-1990), il quale insegnò nello Studio Teologico Domenicano presso l'Arca di San Domenico a Bologna. Egli ha realizzato in maniera esemplare quell'aspetto essenziale dell'ideale domenicano, che consiste nella congiunzione della teologia con la santità. Padre Tomas Tyn (1950-1990), di origine cecoslovacca, dopo essersi fatto domenicano in Germania, trasferitosi nel 1973 a Bologna, è stato docente di teologia nello Studio Teologico Accademico Bolognese (STAB) dal 1978 fino alla morte. Eminente discepolo di S. Tommaso d'Aquino, fedelissimo al Magistero della Chiesa, ha espresso un pensiero teologico nel quale si armonizzano sapientemente tradizione ed aggiornamento, secondo il dettato del Concilio Vaticano II. La sua fama ha spinto la Chiesa ad avviarne la Causa di Beatificazione, iniziata nel 2006.
EUR 15.20
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Laicità e verità. Cosa ci sta insegnando Benedetto XVI
Il concetto di laicità esiste solo in Occidente. Ma proprio qui in Occidente la laicità ha assunto i caratteri della dittatura del relativismo. Solo qui in Occidente, quindi, può accadere che la laicità superi i caratteri della dittatura del relativismo e si riapra alla trascendenza. . La laicità non è possibile senza il cristianesimo. Certamente il cristianesimo non coincide con l'Occidente, ma se l'Occidente recide i propri legami col cristianesimo, esso perde di vista anche se stesso. Aprendosi indiscriminatamente a tutto quanto è esterno, senza più fiducia in se stesso e senza contare sul legame col cristianesimo, l'Occidente non riesce ad integrare più nulla, nemmeno se stesso.
EUR 5.70
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Storia dell'aborto
Fin dal concepimento vi è una vita che corre verso l'avvenire: a 18 giorni iniziano i primi battiti cardiaci; ad un mese e mezzo i ditini si precisano, con le loro impronte digitali, già inconfondibili ed uniche; a due mesi vi è una creatura perfettamente simile ad un grande ("Eccomi qua"), che misura tre centimetri, ma ha una precisione assoluta. A tre mesi il bimbo è alto circa 8 centimetri, vive una vita sua, in stretto collegamento con quella della mamma: si sveglia se si sveglia lei, la ascolta parlare o cantare, fa le capriole, scalcia, sembra addirittura che distingua il dolce dall'amaro, che si lasci cullare dal battito del cuore della madre e che sogni. Una vita così possiamo sopprimerla? Chi e come, nella storia, ha ritenuto giusto farlo? A questa e a molte altre domande, questo libro cerca di dare una risposta.
EUR 9.50
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Due Sicilie 1860. L'invasione
Il volume affronta sotto un profilo storico giuridico le vicende legate all'invasione delle Due Sicilie del 1860, nell'intento di superare stantii luoghi comuni imposti da un regime storiografico ultracentenario che, manipolando le coscienze di intere generazioni di italiani, ha stravolto il reale svolgimento dei fatti e la loro essenziale natura di guerra contro la civiltà e la dignità di una nazione. Operando una sorta di rivendicazione morale a favore dei popoli del Sud, vengono sviscerati i retroscena di quell'odissea incompiuta delle genti meridionali che ne ha segnato tragicamente la storia fino al presente, accomunando nello stesso infelice epilogo le sorti di un regno millenario e quello dei suoi popoli. Un'ampia appendice documentale riporta testi di notevole interesse per l'approfondimento delle tematiche trattate.
EUR 18.05
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Rosmini e Rebora. Armonia di pensieri e parole
Che relazione c'è tra la filosofia e la poesia? Essendo discipline tra loro differenti è logico domandarsi se tra le due vi sia la possibilità di una relazione e reciproca incidenza. La risposta si può trovare trattando direttamente due autori eccellenti di queste due materie letterarie: Rosmini e Rebora. Antonio Rosmini presenta delle pagine molto pregnanti sull'arte e sulla poesia, che egli, in diverse opere, esamina e tratta da un punto di vista filosofico. Anche Clemente Rebora non si ritrae dal considerare poeticamente tematiche che sfiorano e appartengono al mondo della filosofia. In realtà è Rebora ad essere forgiato e formato dal pensiero rosminiano; ma il poeta non si lascia plagiare dalla grandezza del nobile trentino, ma con estrema maestria traduce in versi gli indirizzi di pensiero e i principi metafisici che sono alla base del sistema filosofico rosminiano. Il confronto tra i due autori consente di entrare in un mondo complesso ma affascinante, dove la vita viene formalizzata in pensiero, e il pensiero viene tradotto in poesia.
EUR 9.50
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Quale accordo fra Cristo e Beliar? Osservazioni teologiche sui problemi, gli equivoci, i compromessi del dialogo interreligioso
Gli studi che qui si raccolgono, hanno per oggetto i rapporti della Chiesa cattolica con le religioni non cristiane come delineati dalla citazione della Lettera di San Paolo ai Corinzi e come oggi invece sono vissuti in vaste zone della Chiesa in seguito allo sconquasso determinato dalla messa in mora di quel testo stesso. Scomparsa la fermezza apostolica di Paolo nell'escludere ogni rapporto equivoco fra Cristo e qualunque altra divinità o qualunque altra religione pagana, s'avverte - più strisciante che stridente - la contraddizione che emerge quando si studiano documenti come Nostra aetate, la dichiarazione conciliare sul dialogo interreligioso. Al tempo del Concilio la Chiesa tutta parve improvvisamente dimentica di sé e pervasa dalla febbre d'un inguaribile ed ingenuo ottimismo. Si parlò di provvidenziali contatti con l'induismo ed altre religioni, nel senso non tanto della missione e della conversione, bensì dell'avvicinamento e dell'assimilazione. Riconoscimenti gratuiti ed ingenui, nell'assoluta reticenza delle radicali differenze oggi drammaticamente sotto gli occhi di tutti. L'immagine prevalente che la Chiesa diede di sé nel post-concilio, grazie allo "spirito conciliare" o - come lo chiamò Benedetto XVI - al "Konzils ungeist", fu di una Chiesa bella, giovane, aperta, comprensiva, misericordiosa, aliena da ogni condanna, desiderosa di perdono, nemica dell'intransigenza e della discriminazione.
EUR 17.10
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Quando Mattei era l'impresa energetica. Io c'ero
Un altro saggio su Enrico Mattei? Si, è vero, ci sono già molti libri che lo raccontano inseguendo ipotesi rocambolesche di come sia morto, che lo esaminano e lo condannano sui temi della corruzione politica, che lo strapazzano tentando di analizzarlo dall'esterno. Questa volta però, Giuseppe Accorinti, quarantanni vissuti all'interno dell'Eni presenta Enrico Mattei per come lo ha conosciuto in azienda. Uno sguardo lucido & e riconoscente sul grande leader e manager nell'impresa energetica dello Stato, nel mondo degli affari interni e internazionali e soprattutto nei vari aspetti del business strategico, affinché si operi una ricostruzione necessaria e doverosa alla memoria presente e futura del i nostro Paese. Mattei inventò un nuovo modo di fare impresa dello Stato: la cultura Eni ricca di intuizione, di capacità, di visionarietà e lungimiranza internazionale che riuscì a riscattare l'Italia del dopoguerra dalla dipendenza energetica e non solo. Finalmente un racconto organico dei fatti che hanno accompagnato le sue più importanti sfide industriali. Da verniciatore di letti in ferro a capo dei Partigiani Cristiani a Parlamentare in seno al Governo De Gasperi, Enrico Mattei riuscì in una straordinaria parabola umana a realizzare il suo sogno, la fondazione dell'Eni il 20 gennaio 1953 e a esserne l'anima ispiratrice e il suo Presidente. Lasciamoci trascinare dalla trama di questa biografia esemplare tradotta dalla voce vicina e sincera di uno che allora "c'era".
EUR 6.40
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Il fiele e le furie. Ragusa, il caso Spampinato
Nel pieno degli anni di piombo un delitto comune diventa il caso italiano più lungo della storia del Dopoguerra, con effetti che si ripercuotono a distanza di decenni. Teatro di una vicenda che si presenta come metafora della Sicilia dei contrasti e specchio dell'Italia dei veleni è Ragusa, la città più a sud d'Europa, la più soporosa ma anche la più intossicata. Qui nasce l'accrocco perfetto: il 25 febbraio 1972 viene ucciso un ingegnere dalla vita movimentata. Un giovane giornalista comunista, che sta indagando per "L'Ora" sulle trame nere nella Sicilia sudorientale, accusa del delitto il figlio del presidente del tribunale, che lo uccide il 27 ottobre, diventando così un assassino per dimostrare di non esserlo. Nessuno saprà mai chi ha ucciso il 25 febbraio Angelo Tumino e nessuno riuscirà a stabilire il contesto nel quale Roberto Campria decide di sparare a Giovanni Spampinato in una sera di fine ottobre davanti al carcere dove si costituisce. Si parlerà di mandanti occulti per zittire un giornalista troppo interessato alle sordide manovre eversive in Sicilia, sarà evocata l'oscura sciagura di Montagnalonga, saranno smosse piste che portano alla Grecia dei colonnelli, saranno adombrate collusioni con il traffico di opere d'arte e la delinquenza comune in combutta con il neofascismo, ma il mistero rimarrà impenetrabile su tutto l'"affaire": a designare uno sciasciano teorema siciliano che diventa canone inverso dell'Italia di ieri e di oggi.
EUR 16.15
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L' interdetto
Un commissario, Strina, prima di cadere rovinosamente nel Purgatorio della malattia e della pensione, è turbato da quattro inquietanti denunce. Fatti di rilevanza penale, apparentemente senza clangore: lettere minatorie, danni patrimoniali, vendette. Strina è turbato, perché sente, con fiuto animalesco, l'odore della resa dei conti. Anche il suo più stretto collaboratore, Esposito, più accomodante e meno crucciato, sente lo stesso odore: l'odore della fine. Ma cosa disintegra in profondità i vecchi equilibri di un tranquillo quartiere cittadino, basato su menzogne taciute e cattiverie mal trattenute? Il segreto di questa disintegrazione morale è nelle mani di un "grande vecchio", il Professor Nullian, affascinante studioso amante degli animali, scrittore famoso che vive quasi come un clochard, e che difende gli innocenti animali con piglio integralista, facendone una questione di primaria importanza. Sarà lui, con la sua bizzarra vitalità, a muovere i fili dei crolli a catena, e, se vogliamo, a suggerire una possibile purificazione dai tanti "mali oscuri" della realtà che lo circonda. Nonostante qualcuno riesca a interdire questo vecchio genio, ugualmente sarà lui, con la sua intelligenza, a suggerire i destini dei personaggi di questa storia.
EUR 13.30
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Il caratterista basilisco del cinema Scaturchio
Jonio Castellucci è davvero un personaggio che dice qualcosa di profondo sul nostro tempo. E un caratterista, un attore "minore", uno che fa cammei. E, insomma, un precario dell'arte. Quelli di Jonio Castellucci sono i pensieri nascosti e segreti di un saltimbanco del nostro tempo, di un artista epicureo che oscilla continuamente tra la massima "vivi nascosto" e l'impulso a trionfare sulle scene. Il romanzo di Antonio Petrocelli è la voce limpida e consapevole di un uomo del sottosuolo, è la spietata e divertente radiografia delle miserie, delle cattiverie, dei rancori, delle frustrazioni di un attore che, per troppe ingenuità e per troppi ideali, rimane ai margini dello star-system. Non mancano però scene esilaranti, fantastiche, surreali, a riprova del fatto che, probabilmente, la maschera di Jonio Castellucci è anche questo: quasi un cliché della istrionica tristezza del dietro le quinte di un attore "minore", poco ricordato dalle folle e spesso sottopagato da produttori rapaci. Il caratterista basilisco del Cinema Scaturchio è un inno al cinema e al teatro, ma anche un anatema contro la crisi del lavoro in Italia e contro le troppe meschinità della vita. È un romanzo sul disincanto dei primi venti autunnali. E sul disamore crescente. È, insomma, la storia di Jonio Castellucci, un personaggio indimenticabile dei bassifondi di Cinecittà.
EUR 13.30
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Confessioni a Tanacu
Il fatto di cronaca all'origine del libro che ha ispirato il film Oltre le colline di Cristian Mungiu, premiato al Festival di Cannes, accade nel 2005, in Romania. Un ambizioso prete, con velleità di esorcista, esercita il potere sulle monache e sui fedeli seguendo un retrivo e agghiacciante prontuario dei peccati. Infelici ragazzi sopravvivono agli orfanotrofi ma non a se stessi, tra pedofilia d'importazione, corruzione autoctona, associazioni umanitarie benefiche e per delinquere. Ingenue suore si prodigano zelanti al servizio di un'interpretazione mistificatoria del senso religioso. Maldestri medici di ospedali fatiscenti sono alle prese con un caso che supera la loro preparazione professionale. Irina, ventitreenne che ha trascorso l'infanzia tra brefotrofi e affidamenti temporanei, approda al monastero di Tanacu. Che cosa è successo nella sua vita per comportarsi come un'indemoniata e che colpe ha per meritarsi la violenza degli scongiuri e dei supplizi con catene per cani? L'autrice, già redattrice della BBC, ci regala un'inchiesta ben documentata che intreccia i percorsi esistenziali dei protagonisti di questo episodio che ha scosso il mondo. Accade nell'Europa del terzo millennio. Mai come in questo caso l'esacerbata ortodossia appare come sinonimo di una mentalità da Medioevo.
EUR 14.25
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Falla finita!
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Hanno ucciso Bocca di rosa
Una prostituta nota nel giro con il soprannome di "Bocca di Rosa" viene uccisa sanguinosamente nel suo appartamento di Cornigliano. L'assassino la uccide nel modo descritto in un romanzo di un noto giallista genovese. I primi ad essere sospettati sono tre individui assolutamente in antitesi fra loro: un cameriere donnaiolo che impazzisce per il Genoa Cfc, un losco figuro che si guadagna da vivere riscuotendo crediti e un giovane folle con propositi terroristici verso la Superba. In una Genova ipnotica, ritmata dalla musica di Fabrizio De Andrè e dal forte effluvio di baccalà proveniente dai vicoli, i tre entreranno a contatto con una realtà incredibile, in un susseguirsi di emozioni, fra sette sataniche poliziotti incapaci e morti improvvise, fino alla scioccante risoluzione dell'enigma: "Chi ha ucciso Bocca di Rosa?"
EUR 4.66
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Coldplay. God put a smile upon your face
Come si può saltare fuori dal nulla, piombare nell'universo musicale squassandolo dalle fondamenta e diventare una stella di prima grandezza del panorama rock moderno? Già, perché oggi i Coldplay sono dappertutto: sono nelle canzoni che canticchiamo al risveglio; sono nella musica che inonda le radio; sono nei luoghi più remoti e negli stadi più infuocati. Questa è la storia di Chris, Will, Guy e Jonny: quattro amici, quattro ragazzi semplici che in poco più di dieci anni sono stati capaci di imporre il loro marchio indelebile sulla musica del nuovo millennio. Fabrizio Sandrini traccia la parabola dei Coldplay e li segue partendo dagli esordi e arrivando fino all'ultimo disco Mylo Xyloto. Dall'esplosione planetaria con la hit Yellow alle collaborazioni con Brian Eno di Viva La Vida, passando per show leggendari, rapporti sentimentali paparazzati, impegno sociale, critiche, accuse di plagio, fan adoranti e milioni di dischi venduti.
EUR 17.10
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L' ignorante
Un complesso intreccio di piani temporali, tra gli anni quaranta ed i nostri giorni, tra i luoghi più disparati, legati tra loro unicamente da una conoscenza antica e nascosta. Un potere oscuro che trama, una lotta condotta senza quartiere condotta per il controllo del pianeta, ed una nuova lettura della storia più antica sino ad arrivare agli avvenimenti che hanno segnato il nostro tempo. Al confine tra scienza e arti occulte, tra storia e mito, "L'ignorante" apre la porta su un mondo di difficile comprensione, ma che tutti, prima o poi, sogniamo di esplorare...
EUR 6.40
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Il pecchione
Il pecchione, detto anche fuco, è il maschio dell'ape domestica. Nell'economia di un alveare la sua funzione consiste nel fecondare l'ape regina, nient'altro. Nel periodo primaverile vola, insieme a centinaia di altri esemplari, in attesa dei voli nuziali durante i quali accoppiarsi. Non ha pungiglione. Muore durante l'accoppiamento perché per estroflettere l'endofallo effettua una contrazione muscolare che lo paralizza. Al centro di questo romanzo di Francesco Tripodi sta la vita di un alveare, con le sue api operaie e guardiane, bottinatrici e regine, uova e cellette esagonali. I suoi protagonisti sono Hans il fuco; Zina la falsa ape regina; Clara l'esperta nutrice, Tuscia l'esploratrice, la vera ape regina e un apicoltore. Ognuno ha la responsabilità di un piccolo segmento di quell'intrico di compiti e funzioni indispensabili alla sopravvivenza di un alveare. Ognuno ha un compito necessario eppure è sempre sostituibile, perché così va la natura: l'insieme viene sempre prima delle parti. Filo conduttore del romanzo è la strana relazione sessuale tra un'ape regina, che consuma i propri amori a costo della morte dei suoi pretendenti, e un apicoltore sessualmente impotente, deciso a "farsi fuco". Il racconto di un amore paradossale dal quale scaturisce un'ironia dissacrante che trascina il lettore pagina dopo pagina.
EUR 11.40
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I libri del rogo. Crisi dello Stato-piano,Partito operaio contro il lavoro,Proletari e Stato,Per la critica della costituzione materiale-Il dominiio e il sabotaggio
Scritti nel corso degli anni Settanta e tradotti in diverse lingue, i cinque opuscoli che compongono questo libro sono stati considerati per lungo tempo l'ispirazione teorica del terrorismo di sinistra nel nostro paese. All'indomani dell'arresto del loro autore, il 7 aprile 1979, con l'accusa di essere a capo di un'insurrezione armata contro i poteri dello Stato, questi opuscoli, nonostante la loro fortuna editoriale, sparirono dalle librerie e furono inviati al macero. Seguirono gli anni di una corale demonizzazione: giudici, politici, sindacalisti, giornalisti, storici, intellettuali e accademici citarono ripetutamente passi di questi scritti definendoli "irrazionali", "deliranti", "criminali", frutto insomma della mente di un "cattivo maestro". I giudizi più benevoli si limitarono invece a definirli "estremisti", "idealisti", "anarcoidi", "dannunziani". Ma ora, a trent'anni di distanza, quelle teorizzazioni possono apparire in una luce completamente diversa. Molto dell'attuale dibattito sulle grandi trasformazioni in atto nel nostro paese e in tutto il mondo è riscontrabile nelle analisi contenute in questi scritti; così come sono innegabili alcune intuizioni sulle radicali modificazioni dei processi produttivi e sulla crisi irreversibile della rappresentanza politica.
EUR 17.10
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La speranza, sempre. Conversazioni con Manu Chao
Su Manu Chao, ex cantante dei Mano Negra e solista da milioni di dischi venduti, si è scritto moltissimo. Perché un altro libro? Perché colui che senza volerlo è diventato il portavoce dei no global, accertata l'affinità con il suo interlocutore, il giornalista musicale Philippe Manche, in questo libro abbandona ogni reticenza e si racconta: l'ambiente stimolante dell'infanzia, l'adolescenza punk, l'impegno politico, i buffi segreti della creazione. Si racconta in un viaggio in compagnia dell'amico giornalista, con il quale ripercorre le vicende del suo primo gruppo e le avventure della sua carriera da solista. Veniamo così scaraventati nei backstage di Bruxelles e Colonia, di Amsterdam e Nancy. Spiamo i bagordi del dopo concerto in un giardino marsigliese o nello squat di una Belgrado ancora ferita dai bombardamenti Nato. Facciamo tappa nel suo barrica Barcellona, dove Manu vive. E nell'agosto 2007 approdiamo a Parigi, dopo la riconquista degli States. Mentre il suo ultimo disco, La Radiolina, scala le classifiche come quelli precedenti. Il ritratto di un artista atipico che, nonostante la popolarità e i dischi venduti, fa di tutto per non assomigliare a un divo.
EUR 5.20
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Bolzaneto. La mattanza della democrazia
Genova, luglio 2001. In occasione delle manifestazioni che contestano il G8, 255 persone vengono "fermate" dalle forze dell'ordine e rinchiuse nella caserma di Bolzaneto, il "centro di temporanea detenzione". Tre giorni e tre notti che solo la storia potrà restituirci. "Grave compromissione dei diritti delle persone". "Comportamenti inumani e degradanti". "Una costante violazione delle libertà fondamentali". In una parola: tortura. Più in generale, uno "stato di eccezione", cioè la sospensione delle garanzie democratiche sancite dalla nostra Costituzione. Tutto ciò denunciano i Pubblici ministeri Patrizia Petruzzielio e Vittorio Ranieri Miniati, chiedendo la condanna di 45 tra generali e funzionari di polizia, ufficiali dell'Arma e guardie carcerarie, agenti, militari, medici. Ben sapendo che da sette anni c'è chi gioca con i tempi e fa spallucce, contando sulla prescrizione. Violenze, abusi psicologici, minacce, privazioni, offese: tutte accompagnate da un costante richiamo fascista, con i detenuti costretti a urlare "Viva il Duce!", esibendosi in umilianti sfilate con il braccio teso in un grottesco saluto romano, mentre un telefonino rimanda sinistra la musica di Faccetta nera. In questo libro Massimo Calandri, giornalista del quotidiano "la Repubblica" che dal primo giorno a oggi ha seguito come nessun altro operatore dell'informazione le vicende di Bolzaneto, raccoglie le sconvolgenti testimonianze delle vittime, la vergogna dei carnefici.
EUR 14.25
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Qui. Forse altrove