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Il bottegaio
"Il bottegaio" è una vicenda costruita sui sospiri d'amore di Bea e Lorenzo, due ingenui ragazzi che si faranno travolgere dal loro sentimento e dagli avvenimenti in una Milano ferita del 1944. Metropoli che farà da scenografia alla loro avventura in un dipinto dai vividi colori, ma dove affioreranno cupi i contorni di un conflitto sciagurato che condurrà le loro giovani esistenze e quelle dei genitori preoccupati alla ricerca continua di alti valori e di una umanità ormai perduta. Bea è la figlia di un ufficiale delle SS trasferitosi in città da Francoforte con il compito di riorganizzare la logistica bellica, e Lorenzo lavora con il padre malato in bottega. Eirik, giovane e geloso graduato tedesco, combatterà con ogni mezzo il loro amore in un copione ove vendetta, odio, tormento e amore saranno la sceneggiatura di un'opera drammatica di guerra e di Resistenza, di desideri e di speranze di ognuno.
EUR 11.40
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Frammenti, folgori e visioni
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«Il caso Turoldo». Liturgia e poesia di un uomo
Il frate-poeta David Maria Turoldo rappresenta un vero e proprio "caso" nel panorama culturale dell'Italia, dagli anni del fascismo e della Guerra, attraversando l'esperienza dei lager, la ricostruzione, i fermenti di rinnovamento ecclesiastico del Concilio, gli anni di piombo e la tragica vicenda Moro, affrontando con un convinto ecumenismo l'intero periodo della Guerra Fredda, per approdare alla definitiva prova di fede nella sfida contro la malattia. Questa testimoniale liturgia umana ne racconta le vicende personali e l'impatto profondo con le principali vicende storiche del nostro paese, concentrandosi in particolar modo sulla ricca produzione poetica e affrontando uno ad uno i suoi lavori in versi e la loro evoluzione stilistica. Un viaggio, intenso ed umanissimo, tra vita e parola, di una voce pressoché unica del nostro Novecento.
EUR 17.10
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La versione di Laura. Una storia altra
L'opera è la biografia romanzata di un grande personaggio: Francesco Petrarca. Sulla frustrazione del poeta, per l'amore non corrisposto da Laura, si innesta il tema moderno del desiderio. A partire da qui si realizzano nel romanzo le trasformazioni volte ad accordare l'attenzione all'altro, per cui la protagonista diventa Laura con la sua versione inedita dell'amore. Rompono il silenzio anche personaggi che non hanno avuto voce nella storia ufficiale, come i due figli naturali e la madre a noi sconosciuta di uno di loro. L'immaginazione entra ed esce dalla Storia senza perdere la nozione del presente. Seguiamo le esperienze più formative di Petrarca sin dall'infanzia, quando il padre emigra, gli studi a Bologna, funestati dalla condanna a morte di uno studente, la giustizia con l'assurdità dei testimoni di niente, e l'incontro con Laura ad Avignone. Ben presto ci accorgiamo che l'essenza dell'amore non è il possesso e che la donna non è un modello prestabilito dalla mente di un uomo. Anche per questo Laura è la copia affascinante di un originale introvabile. È da lei che apprendiamo la versione dell'amore: l'"aspra fera", la "dolce nemica", diviene ora il simbolo di una tregua. E forse ciò che si evita è significativo quanto quello che si desidera: «Forse l'amore è il desiderio di fuggire dal desiderio», come dice Laura. Sullo sfondo l'avventura di Cola di Rienzo, con il sogno e la spettacolarizzazione della politica. Petrarca si stabilisce per qualche anno a Milano sotto l'egida dei Visconti. Qui lo va a trovare Boccaccio, per narrare due insolite sventure di donne. Apolide, il poeta viaggia per dimenticare Laura, che muore durante la peste portando, chissà, un segreto con sé. L'opera è attuale per il nuovo punto di vista del personaggio femminile e si rivolge a lettrici e lettori sia giovani che adulti. La narrazione è stemperata in un sottofondo umoristico, in essa è anche presente un correttivo pedagogico, palese nella storia del figlio. Infine il desiderio, così come è inteso dal Nostro, segue un filo rosso che lo lega alla psicoanalisi d'oggi.
EUR 17.10
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Il gatto del presidente; La sponda della notte
Il lettore troverà molte di queste immagini nei due romanzi che si presentano per la prima volta in lingua italiana: "Il gatto del presidente" di Guram Odisharia, scrittore georgiano, classe 1951, e "La sponda della notte" di Daur Nachkebia, autore abkhazo, classe 1960. Sono entrambi nati in Abkhazia, hanno respirato la stessa aria della capitale Sokhumi, bazzicato gli stessi luoghi, parlato lo stesso idioletto cittadino, un miscuglio di parole abkhaze, georgiane, russe, armene e greche, insomma di tutte le etnie che avevano da sempre fatto parte del mosaico culturale di questa regione del Caucaso meridionale. Non solo, i due autori vantano un'amicizia che dura da quarant'anni ormai. Eppure, dal punto di vista "storico", sarebbero "nemici" (dalla prefazione di Ruska Jorjoliani).
EUR 19.00
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Voglio una danza
La raccolta di poesie di Sara Ferraglia è ricca di tematiche, la cui ispirazione germina da un identico magmatico mondo di sentimenti e di affetti. La varietà, pertanto, va interpretata come apertura alla realtà multiforme e variabile con la quale l'essere umano si trova a relazionarsi quotidianamente. Il rapporto sottostante non è quello dello studioso e neppure del cronista, ma è frutto di una personale "simpatia" (secondo il significato greco del termine "provare sentimento insieme"), cioè di una capacità di porsi in maniera immediata nello stato d'animo o nella situazione di un'altra persona per mezzo di un'intesa partecipazione emotiva.
EUR 11.40
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D'argilla e neve
Quella di Maria Pina Ciancio è una poesia riservata, dalla voce piana e delicata, e tuttavia resistente, come tenace fiore invernale in un paesaggio freddo, di neve. La poetessa con la sua scrittura è una delle poche creature che vive esattamente il legame conflittuale con le radici (le case, le parole) che i figli lucani dell'emigrazione sono condannati a vivere, essendo stranieri un po' ovunque (dalla prefazione di Andrea Di Consoli).
EUR 9.50
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Le regard... un lever de soleil-Lo sguardo... un'alba. Ediz. bilingue
Fin dal titolo, stabilendo un legame inaspettato (una sorta di ossimoro) tra l'occhio umano e l'alba, troviamo una delle caratteristiche principali della poetica di Sonia Elvireanu: stabilire una sinestesia tra il mondo materiale (con una presunta attrazione per la natura) e il mondo spirituale (con una predilezione per la creazione artistica). Il lettore è invitato a intraprendere un viaggio iniziatico che abbraccia sia lo spazio che il tempo. È una ricerca che dovrebbe svelare tutti i segreti, perché «non c'è muro che non possa essere decifrato...» (Gérard Le Goff).
EUR 14.25
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Tra due fiamme
Due giovani, una ragazza istriana abitante al Villaggio del pescatore e un funzionario sloveno della Comunità europea, senza conoscersi, indagano sulle vicende dei rispettivi nonni, deceduti da anni, i quali, durante la seconda guerra mondiale, uno soldato italiano e l'altro partigiano slavo, si erano scambiati colpi di fucile sul Carso goriziano. La vicenda si sviluppa tra indagini storiche e inattesi incontri.
EUR 15.20
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Trattato di medicina olistica. Fondamenti metodologici biofisici e metafisici di una medicina di frontiera
In un mondo medico ricco di una gran quantità di dati ma assolutamente povero per quanto riguarda l'integrazione, il senso, e l'elaborazione dei dati stessi, questo testo può rappresentare un utile vademecum per il professionista, o per lo studioso alla ricerca di nuove sintesi e di significati più vasti nei complessi problemi della salute e della malattia. Il trattato, pur essendo diretto a medici, tocca argomenti che vanno ben oltre le solite pertinenze del settore. L'autore procede accostando di continuo i risultati della nuova fisica e i dati recenti della bio-fisica alle fondamentali problematiche mediche; accostando e integrando antiche chiavi orientali alle nuove acquisizioni dell'Occidente. Questo testo, col suo approccio vasto, pluridisciplinare, può considerarsi un piccolo passo avanti verso quell'integrazione che è forse un passaggio obbligato, ineludibile, nel lungo cammino che ci porterà alla meta finale dell'unificazione del sapere.
EUR 23.75
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Vita scritta da se medesimo
Tra gli otto letterati napoletani invitati Vico fu l'unico ad aderire al Progetto ai letterati d'Italia per scrivere le loro Vite, del signor Co. Giovannartico di Porcìa. Quando, intorno al 1723, inviava il manoscritto dell'autobiografia (per noi perduto), il filosofo napoletano era già noto ai letterati italiani e citato in un interessante carteggio del Porcìa con Ludovico Antonio Muratori e Antonio Vallisnieri. Ad essere coinvolto fu anche l'abate Antonio Conti che manifestò grande interesse per la ristampa veneziana della Scienza nuova, così suscitando l'attenzione di Vico che in lui vide uno studioso di fama europea in grado di diffondere l'opera fuori dei confini nazionali. La proposta di scrivere un'autobiografia giungeva propizia, perché, negli anni della stesura della Scienza nuova prima, alla sua consacrazione intellettuale giovava il poter ripercorrere le tappe della formazione filosofica. Il taglio del racconto autobiografico è storico-filosofico, aggettivi che Vico utilizza come sostantivi in contesti distinti ma in una coerente dimensione di confronto e di polemica con Cartesio e il cartesianesimo meridionale del suo tempo.
EUR 19.00
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Comunità e reciprocità. Il dono nel mondo antico e nelle società tradizionali
Nel volume saggi di archeologi, latinisti, grecisti sul tema del dono nel mondo antico, affiancati da contributi teorici di antropologi, filosofi della politica, letterati delineano una lettura dell'economico e del sociale come legame intersoggettivo. Dalle cerimonie sociali ai riti matrimoniali, dai doveri dell'ospitalità, dalla conquista amorosa alle alleanze militari, il dono ben lontano dall'essere un atto privato e individuale si configura, nelle società tradizionali, come una pratica dalla fortissima valenza collettiva, garanzia di coesione sociale ma anche instrumentum regni, espressione dei rapporti interni alla comunità.
EUR 17.10
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Anti-utilitarismo e paradigma del dono. Le scienze sociali in questione
Il testo qui proposto per la prima volta nella sua traduzione italiana è la versione leggermente rimaneggiata di una conferenza tenuta da Alain Caillé all'Università di Paris-Ouest-Nanterre-La Défense il 23 ottobre 2013, è che riassume in poche pagine e con una chiarezza davvero esemplare il multiforme lavoro di ricerca che dal 1981, data della sua fondazione, sino ad oggi è stato portato avanti dalla Revue du MAUSS, acronimo di "Rivista del Movimento anti-utilitarista nella scienza sociale" e al contempo omaggio al grande antropologo Marcel Mauss. L'esito è stato quella che in primis all'autore è sembrata "una buona introduzione, che finora mancava, all'anti-utilitarismo e al 'paradigma del dono'".
EUR 14.25
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Cultura medica a Napoli nel secolo dei Lumi
In questa breve raccolta di saggi l'autore è attento a far emergere anche in testi e in pagine apparentemente marginali i fili che legano autori e temi del secolo dei Lumi ai problemi aperti dalla rivoluzione scientifica nel campo specifico della medicina. La superiorità delle conquiste della nuova scienza non era dovuta a mere ragioni teoriche, ma alla sua efficacia nel risolvere problemi concreti. L'autore non esita a sottolineare come nel caso di Sebastiano Bartoli e la rinascita del termalismo, nelle considerazioni sulla morte di Domenico Cirillo, nell'esame del magnetismo di Giuseppe Saverio Poli, quanto la cultura medica si vada trasformando in problemi ora di sanità pubblica - beneficenza e cura, - ora di antropologia - le sensazioni dei moribondi - ora di antropologia e di sociologia insieme, se non addirittura di costume - nel caso delle cure magnetiche tra Settecento e primo Ottocento.
EUR 10.72
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Vico e Hobbes
Come l'autore avverte nell'incipit del testo, il volume è l'esito di un percorso di ricerca di lunga durata, inaugurato in occasione del primo incontro anglo-italiano tenutosi a York nel 2006 per le cure della Società Italiana di Studi sul Secolo XVIII e della British Society for the Eighteenth-Century Studies. Gli studi sull'affaire Hobbes-Vico qui raccolti si sono arricchiti nel corso del tempo di nuovi spunti di ricerca legati al pensiero politico, all'antropologia e alla filosofia linguistica dei due pensatori. L'arma segreta del libro consiste nella sua unicità. L'autore non ha perso occasione di inserire «cose nuove e sconosciute» legate - da una parte - al problema della ricezione del pensiero di Hobbes nella Napoli secentesca e in quella del primo Settecento e - dall'altra - all'esegesi del pensiero politico e antropologico del filosofo di Malmesbury e dell'autore delle "Scienze nuove". Liberando l'affaire Hobbes-Vico da «ogni comparazione estrinseca o di maniera» che possa cadere nell'errore di trasformare Hobbes in una sorta di "precursore" del filosofo napoletano, la monografia «concentra soprattutto l'attenzione del lettore sugli aspetti cruciali dell'antropologia dei due pensatori nella loro autonoma e individuale configurazione» - scelta interpretativa strategica, «nel segno di un interesse teorico e storiografico aggiornato sul "nuovo corso" degli studi. In proposito [...] Sergio non rinuncia alla tipologia dell'analisi del "Vico e...", assai frequentata negli anni del maturo Novecento [...], ma la trasforma a suo modo, avvicinando Hobbes a Vico più che Vico a Hobbes. E lo fa intervenendo su motivi specifici e molto circostanziati».
EUR 19.00
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China Prosit. Quanto potrebbe costarci caro questo brindisi con la Cina?
La nuova via della seta, di cui oggi tanto si parla, più che una strada economica vuole essere un concetto che allarghi la visione del mondo, puntando sul fulcro cinese in rapida espansione. Una forza inarrestabile che, al pari di una colata lavica, ingloba ogni cosa colorandola di rosso... Ma in realtà quanto potrebbe costarci caro questo brindisi con la Cina? In questo libro si raccolgono le esperienze dell'autore, che da oltre quarant'anni intrattiene relazioni commerciali con i cinesi, testimoniando il loro rapido cambiamento in termini finanziari e sociali.
EUR 14.25
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La pulce Barbabietola e il tesoro di piombo
Un viaggio attraverso un misterioso cavolo, un'avventura alla ricerca di un tesoro e lungo il confine ambiguo e scivoloso tra realtà e fantasia. Tre racconti divertenti, rivolti non solo ai più piccoli, che si intrecciano tra loro e si destreggiano tra regni senza più nomi né oggetti, ratti cantastorie, scrittori in crisi, trasformazioni alchemiche e viaggi indietro nel tempo, al termine dei quali ad attendere il protagonista e il lettore sarà ben altro che non un ricco e pesante bottino. Età di lettura: da 5 anni.
EUR 9.50
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San Gennaro nella leggenda e nella vita
Il Vesuvio [...] nel 472, si schiuse in terribili voragini, donde esciva lava bruciante e donde piovevan lapilli e cenere: e Napoli fu minacciata di esserne sepolta. San Felice, vescovo, si recò, coi fedeli alla tomba del Santo: quasi per incantesimo, la lava si arrestò, la cenere non cadde più; questi miracoli sono riferiti nella Greca leggenda di San Gennaro. Ma ve ne è un altro, riferito, in un documento antichissimo che ricorda il Testini: nel 685, al sedici febbraio, il tremendo monte, lo sterminator Vesevo infuriava. Ceneri e fiamme si rovesciavano sulla città [...]. Allora, in quell'orrendo momento, si fecero pubblici digiuni, penitenze e preghiere: si fece la processione alla tomba di San Gennaro. Subito, il Vesuvio si calmò: l'eruzione si estinse. [...] Così le due storie, quella del Vesuvio e quella dei miracoli di San Gennaro si confondono [...].
EUR 14.25
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Della ragion poetica. Nuova ediz.
«Il poeta, per mezzo delle immagini esprimenti il naturale e della rappresentazion viva somigliante alla vera esistenza e natura delle cose immaginate, commove ed agita la fantasia nel modo che fanno gli oggetti reali, produce dentro di noi gli effetti medesimi che si destano dai veri successi. (...) Le parole (...) portano in seno immagini sensibili ed eccitano in mente nostra i ritratti delle cose singolari, rassomigliando successi veri e modi naturali, perché in tal maniera la mente nostra meno s'accorge della finzione, dando minor luogo all'immagini che rappresentano l'esistenza delle cose contrarie. Onde l'animo in quel punto abbraccia la favola come vera e reale e si dispone verso i finti come verso i veri successi: imperocché la fantasia è agitata dai moti corrispondenti alle sensibili e reali impressioni».
EUR 19.00
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Teoria di una magia naturale fondata sulla dottrina di Kant
Sin qui la scienza, seguendo la traccia dei grandi pionieri (Copernico, Kepler, Galilei, Newton) ha diretto lo sguardo all'esterno e in lontananza. C'è bensì anche una dottrina che ci apre una prospettiva di grande profondità diretta all'interno, alla nostra vita psichica; ma è come essa fosse sconosciuta. [...] Se è vero ciò che Kant e molto prima di lui gli stoici, hanno affermato, che cioè si possa mediante la volontà padroneggiare le sensazioni morbose e dolorose, non è pensabile che questo sia possibile senza influire sulla materia del corpo. Poiché questo è il veicolo, anzi spesso la causa delle sensazioni. Per poter esercitare quegli effetti, la volontà dovrebbe dunque erigere negli organi centrali quasi a dire una parete materiale tra le rappresentazioni dannose e l'anima, che verrebbe perturbata da quelle. Non sarebbe forse veramente possibile che la natura o la provvidenza ci avesse accordato delle forze fisiche, le quali potessero proteggere l'anima, quest'alta interna unità della vita (che i filosofi chiamano io o soggetto delle rappresentazioni) dalla bruttura del dolore e della disperazione del dubbio che opprime e fa vacillare lo spirito?
EUR 17.10