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L' uomo che gioca
"Il poeta tedesco Schiller nel trattato 'Sull'educazione estetica dell'uomo' non esitava a scrivere che 'l'uomo gioca soltanto quando è uomo nel significato più pieno del termine ed egli è interamente uomo solo quando gioca'. In questa luce si riesce a capire perché la cosiddetta 'analogia ludica' sia diventata nella teologia, non solo recente, un modello per parlare di Dio (pensiamo alla Festa dei folli di Harvey Cox o all'Homo ludens di Hugo Rahner). La stessa Bibbia non ha imbarazzo nel raffigurare la Sapienza divina creatrice come una fanciulla che sta danzando divertendosi nell'orizzonte di quel mondo che sta fiorendo dalle sue mani (Pro 8, 30-31). Il creare, quindi, come divertirsi: ne sanno qualcosa gli artisti. Anzi, persino Gesù si lascia catturare incuriosito dal divertimento, sia pure fallito, di un gruppo di ragazzi che giocano sulla piazza di un villaggio e che non s'accordano sul tipo di gioco da adottare: alcuni vorrebbero mimare una festa di nozze ballando al suono del flauto, altri desidererebbero invece imitare un funerale piangendo e lamentandosi. Dopotutto già nell'Antico Testamento l'era messianica era vista anche attraverso il bambino che si diverte con gli animali e che, travolto dalla curiosità che accompagna il gioco, infila la manina nella buca della vipera (Is 11,8). Oppure si sognava una Gerusalemme le cui piazze 'formicolavano di ragazzi e di ragazzi che giocavano divertendosi' (Zac 8, 5). La stessa rappresentazione escatologica nell'immaginario di secoli e secoli di arte ha sognato sempre un 'paradiso' di festa, di musica, di danze." (Gianfranco Ravasi)
EUR 13.30
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I morti. Discorso sulle tre guerre mondiali
Se prima alla "teoria dei giochi" alla base dell'equilibrio del terrore (la famosa MAD, Mutually Assured Descruction) era assicurata una sua validità in quanto i giocatori erano due, poi tre (la Cina, cosa che Anders non manca di registrare), oggi la dissuasione nucleare è un gioco che forse non ha neppure un tavolo, tanti sono gli attori che di volta in volta postano sul tappeto verde le loro fiche. Se questo è vero, lo è anche e ancor più il motivo per cui queste pagine sono state scritte e Günther Anders ha speso la maggior parte delle sue risorse intellettuali e morali e la sua intelligenza, vale a dire il pensiero che le società nuclearizzate sono vulnerabili in una modalità e con pericoli che minano alla radice la possibilità stessa dell'esistenza umana in quanto tale. Le pagine di Anders qui pubblicate rappresentano un buon prò memoria a uso delle giovani generazioni su quanto sia importante non solo mantenere alta l'attenzione sui fenomeni di proliferazione dell'armamento nucleare ma, soprattutto, sull'evolvere e mutare del loro significato. E dal momento che il pensiero del filosofo tedesco ha per oggetto l'uso della filosofia per evitare la catastrofe, quindi con un forte appello all'azione, è altrettanto evidente che si tratta per il presente di riattivare le risorse morali capaci almeno di indicare la natura della minaccia che incombe. Oggi questo indicare è pressoché scomparso. E queste pagine possono essere ancora motivo di riflessione per riattivarlo. Seguito da "Una prefazione a Hiroshima è dappertutto". In appendice testi di Karl Jaspers, Maurice Blanchot, André Glucksmann e John Rawls.
EUR 13.78
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Venti lezioni sulle Belle Arti
«L'arte - anzi, le Belle Arti, come recita il titolo dell'opera - è stata soltanto uno dei moltissimi temi attraversati dal pensiero di Alain. Professore del Lycée Henri IV a Parigi, maestro amatissimo da tanti allievi destinati a ricoprire un ruolo importante nella vita culturale francese del Novecento (alcuni nomi: Simone Weil, Georges Canguilhem, Julian Gracq, Mikel Dufrenne), Alain ha scritto sui temi più svariati: l'estetica, certo, ma anche l'educazione, la politica, la guerra, i classici della filosofia e della letteratura, la religione... Le arti, però, in questa scena così ricca e variegata, sono un tema ostinatamente presente, non affidato soltanto alle pagine veloci, sintetiche dei propos, ma anche affrontato in modo sistematico in due tra le opere maggiori, il Système des Beaux-Arts, del 1920, e proprio le Vingt Leçons sur les Beaux-Arts, edite da Gallimard nel 1937, ma riprese da un ciclo di lezioni tenute tra l'autunno e la primavera del 1929-30. La lettura di questi due testi consente di mettere a fuoco un'estetica con molti tratti originali, radicati nella lettura di classici (su tutti, Descartes e Hegel), profondamente influenzata da echi di Comte e della cultura positivista, ma insieme capace di aperture inattese su prospettive che avrebbero trovato in seguito sviluppi radicali nell'estetica fenomenologica di Merleau-Ponty o Dufrenne... Il punto di avvio di Alain è il corpo: i suoi fremiti, sommovimenti, le sue agitazioni - emozioni passioni e sentimenti, secondo una scansione triadica che ritorna in modo incessante nelle pagine delle Vingt Leçons. Il corpo, anzi, è nell'estetica di Alain il perno attorno a cui si costruisce tutto il sistema delle arti: a partire da danza, musica e canto, poesia, le prime a nascere, inscritte materialmente, fisicamente nella carne dei corpi, per giungere infine alle arti che dei corpi, dei loro moti e dei loro gesti depositano i segni nella natura, nei materiali - scultura, pittura, disegno». Roberto Peverelli
EUR 18.52
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L' ultima leggenda di Caino
«Unamuno plasma come argilla la storia di Caino e Abele - scrive Alessandro Rivali nella Prefazione -, mischiando i loro lineamenti e interrogandosi sulle zone lasciate in ombra dalla scarna e così potente narrazione biblica. Chi era davvero Abele? Chi Caino? Lo scrittore spagnolo indaga il tarlo che spolpò le esistenze dei due fratelli, che chiuse anzitempo gli occhi all'uno, che marchiò la vita dell'altro, costretto a un'esistenza di deserti e solitudini: sempre in fuga, bruciato dall'esilio, senza la possibilità di relazioni autentiche. I fratelli divisi: un tarlo che ha interrogato classici vicini e lontani, da Eteocle e Polinice fino al partigiano Kyra e al suo fratello maggiore, ufficiale fascista, raccontati da Beppe Fenoglio nell'epopea del Partigiano Johnny. Lo sguardo di Unamuno è di ossidiana, nero e lucente. Vuole comprendere il male, l'origine della discordia e, quindi, la natura dell'invidia. Ecco allora rinascere il dramma dei due amici fraterni, Abele Sànchez e Joaquin Monegro, in un'ipotetica Spagna di primo Novecento. Abele Sànchez è l'"eletto". Il primo della classe, distante quanto antipatico nella sua perfezione, lontano dal pastore in qualche modo zuccheroso del nostro immaginario. Abele è un pittore di talento. È "ambizioso di fama, di gloria, di notorietà". Crea personaggi così intensi che sembrano veri. Come nell'antichità l'uva dipinta da Zeusi che ingannava gli uccelli che scendevano a lacerare le sue tele. Con la sua arte, Abele sembra capace di risuscitare i morti, di farli uscire dall'intelaiatura delle cornici. Abele è bello, ma non buono. Soffia la vita nei quadri, ma non ha specchi per esaminare la propria anima. È un narciso senza rimedio. Gli altri uomini per lui sono comparse sbiadite, scalini da superare. Le donne, poi, trofei da collezione. Almeno fino all'incontro con la bellissima e sfuggente Elena, che lo porterà a un tragico lento destino...».
EUR 13.30
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La più bella compagnia
The Bonniest Companie, spelling scozzese, è la settima silloge di Kathleen Jamie, scritta e sostenuta dalla "tremendous energy" - parole sue - della campagna per l'indipendenza della Scozia in vista del referendum del settembre 2014, che però sancirà la vittoria del "no". Attivista e fervente sostenitrice del "sì", Kathleen Jamie decise di esprimere quell'energia scrivendo, se possibile, una poesia la settimana. La sfida della scrittura fu vinta, la sconfitta del referendum cocente, ma l'energia intatta. Così dice Jamie, infatti, nella poesia "23/9/14" scritta qualche giorno dopo il risultato: «Dunque eccoci qua, / abbattuti e sfiniti / ammantati di speranze in frantumi /... È martedì. Di nuovo in piedi. / Oggi si ricomincia». I temi della sua poesia, in questa come in precedenti raccolte, sono per lo più quelli della natura che la circonda, della Scozia selvaggia e domestica, quella esplorata in lunghe escursioni e quella più vicina a casa, con la sua flora e la sua fauna, tanti fiori e alberi, merli, sterne, falchi (Jamie è esperta ornitologa), cervi e soprattutto cerve. Ma non solo. Ci sono anche liriche più intime, temi come la maternità, la nascita, l'amore, ricordi d'infanzia. Una continua interazione tra mondo naturale ed essere umano, uno stupore e una costante conversazione con la natura animano e illuminano queste poesie. Freschezza e immediatezza, vitalità ed energia, profondità di pensiero, sorprendenti metafore, ricchezza lessicale. Tutto ciò viene esaltato dall'uso della parlata scozzese (Scots). Infatti Jamie scrive in standard English ma con termini scozzesi qua e là, per ottenere i più diversi effetti speciali, a volte di vigore, energia, vitalità, oppure di familiarità, tenerezza, intimità, a volte ancora di affettuoso umorismo, di ironica simpatia.
EUR 15.20
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Ars Magna
«Se dovessimo segnalare al lettore di oggi una parola chiave di questo libro - scrive Riccardo De Benedetti nella postfazione -, capace di indicare il senso di un percorso possibile all'interno della sua scrittura febbricitante eppure orientata alla consapevolezza più nitida di ciò che accade all'uomo moderno, questa potrebbe essere reintegrazione. Parola attraverso la quale è possibile indicare buona parte della stessa produzione poetica di Milosz, posta sotto la luce di ciò che è stato chiamato "l'amore mistico delle cose". Di fronte alla lacerazione dell'esperienza moderna le cose conservano al fondo di sé stesse una "verità silenziosa" che solo la voce del poeta è in grado di risvegliare e ripresentare alle orecchie sorde dell'uomo. Fedele alla sensazione, che, almeno in questa dimensione, non tradisce, l'uomo attento, il poeta, è come "avvolto di tenera polvere/ Come questi vecchi libri fruscianti che sanno di vento/ E del sole dei ricordi". E questo è possibile perché "fisicamente, il cosmo scorre in noi tutto intero: ma se il mare primitivo, che fu uno dei nostri primi habitat e la cui respirazione regola tuttora quella del nostro cuore, se il mare ricorda, noi, noi abbiamo dimenticato"». Ars Magna fa parte delle opere filosofiche di Milosz, opere - come scrive nell'introduzione Laura Madella - «ermetiche ed esoteriche, ragionamenti serrati cui il lettore accede solo con una chiave - come quella dell'Apocalisse -che quasi mai si trova al suo posto, nello svuotatasche della Logica; la chiave di lettura va cercata, e ancora, tuttavia, la ricerca lucida e scrupolosa non garantisce di per sé il ritrovamento. Come nelle migliori quest epiche e letterarie, gli indizi e a volte lo stesso tesoro si intuiscono, o si rivelano come per illuminazione».
EUR 13.30
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L' amorosa iniziazione
"Simile a Miguel Mañara, dramma che non a caso fu composto un paio d'anni più tardi, ricalcando l'archetipo di un Don Giovanni che ha perduto qualsiasi anelito alla dissoluzione, paradossalmente tentato da una dimensione spirituale che tende a un ascetismo di ascendenza cattolica, Pinamonte si delinea dotato di una personalità altrettanto proteiforme, sfuggente. Si pensi in tal senso ai nomi e agli appellativi con i quali di volta in volta Milosz designa il personaggio: «Sassolo Sinibaldo, conte Pinamonte e tredicesimo duca di Brettinoro», «conte-duca Anthystène», che si vanta «di discendere dalla casa estinta dei Benedetto» ecc. Sembra che tale situazione sia riconducibile alle innumerevoli varianti sul nome stesso dell'autore che, secondo la lezione di Piveteau e Kohler, comprende ben ventidue firme differenti nell'arco delle lettere rinvenute. Avere troppi nomi è come non averne e, di conseguenza, l'identità stessa di Pinamonte risulta inafferrabile, circonfusa di un alone misterioso, teso a occultare le sue reali caratteristiche. È come se il personaggio di Pinamonte rimandasse a un'entità simbolica, un alter ego dello stesso narratore la cui figura viene idealmente dissezionata ricomponendosi, come quella di Osiride, nella fisionomia del suo eccentrico artefice. Si consideri inoltre la valenza autobiografica della vicenda, documentata dall'infatuazione, avvenuta proprio a Venezia, nei confronti di una ragazza di cui si conoscono solo le iniziali del nome. (...) La Venezia di Milosz è una città poco riconoscibile, un dedalo di calli e campielli - ma soprattutto di interni sovraccarichi di oggetti e suppellettili riccamente decorati che affiorano dalla penombra come nel palazzo di Fortuny -, in cui si svolgono eventi che rimandano all'edificazione spirituale o alla dissipazione". (Pasquale Di Palmo)
EUR 17.58
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Microspie. Racconti e interviste immaginarie
«Microspie è uno di quei libriccini dalla facilità ingannevole, in grado di fuorviare chi scambiasse per divertissement superficiale il taglio breve degli scritti che vi sono raccolti, e per disimpegno il tono spesso paradossale o grottesco che anima le sue pagine, legando le interviste immaginarie della prima parte alle cinque "storie sintetiche" della seconda. Per fortuna, già il titolo ci mette felicemente sulla buona strada: Microspie fa subito pensare ai microfoni in miniatura usati per le intercettazioni vuoi dall'agente segreto (l'inossidabile Bond insegna), vuoi dal magistrato di turno. Ma è anche una precisa indicazione di stile: la spia, per l'appunto, di una scelta espressiva tesa a sfruttare scientemente le risorse offerte dalla forma breve. La misura lillipuziana non è intesa da Bonura come un limite, ma come un rigore simile a quello dei limerick di Edward Lear: un modo per ridurre all'osso il meccanismo narrativo senza rinunciare a esaltarne i procedimenti, dando libero sfogo a una fantasia spesso surreale e grottesca nel tratteggiare micro-vicende di spie che hanno talvolta i nomi (non il carattere o la funzione) di personaggi reali come l'economista Lester Thurow o il critico formalista russo Viktor Sklovskij. Ma che magari, con un derapaggio logico degno d'una vignetta di Jacovitti, si vedono spuntare un foruncolo sulla pistola...». (Roberto Barbolini)
EUR 10.45
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Ibis
Contro chi si scaglia Ovidio, chi è l'ignoto nemico nascosto sotto il nome di Ibis, uccello immondo e malefico? Il cantore della Roma mondana e degli amori, divenuto poi ombra affranta e supplichevole nel gelido sepolcro in cui si sente rinchiuso, svela d'un tratto tutta la sua ira e il suo odio scrivendo con l'Ibis un poemetto noir che non ha precedenti né seguito nella letteratura latina. Chi ha provocato la sua rovina e chi si adopera per renderla definitiva? Nemici occulti o, come già Brunetto Latini aveva affermato, lo stesso Augusto? Preda di un incontenibile furor orgiastico, il poeta, come toccato dal tirso delle Baccanti, esce dalla realtà quotidiana per entrare nella sfera senza tempo della magia e del mito: sacerdote di un rito di maleficio, diviene vate di sventure, nascoste nelle forme di indovinelli coltissimi e ben calibrati. La rivincita di chi getta in faccia al nemico la propria superiorità? Un voler giocare con la propria disperazione? Una sfida mortale? E, come è ben noto, spesso questa forma di sfida è in bilico fra il gioco e la morte.
EUR 15.68
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Regesto dei fantasmi. Autori francesi tra modernità e inattualità
Scrivere un libro sui libri presuppone una lunga e reiterata frequentazione con i fantasmi, come ben sapevano poligrafi del calibro di Savinio e Manganelli. Ne è riprova questo "regesto" che prende in esame una carrellata di autori francesi che traccia idealmente una sottile parabola nell'empireo di letture che cadenza il dialogo - muto come ogni dialogo che si rispetti - tra il critico e la sua multiforme corte di fantasmi. Si cadenzano allora entusiasmi e abiure, ripensamenti e conferme, ripulse e riconoscimenti. Pasquale Di Palmo ha raccolto in questo volume una scelta di recensioni scritte dal 2017 al 2023 nell'inserto culturale "Alias", con il proposito di offrire un memorandum critico "inattuale", fortemente compromesso con un'idea non convenzionale di poetica, invisa al canone dominante. Tale concezione implica un'esegesi nei confronti di figure irregolari mai esente da una forte compromissione empatica. Si prende così in esame una linea di poeti e prosatori che, dall'Ottocento a oggi, ha fortemente connotato il panorama letterario transalpino, ma ancor più le voci degli eretici, dei paria del linguaggio. Questi autori formano una luminosissima costellazione di sommersi che hanno riscattato con il vessillo della loro opera uno sguardo da annegato, i cui riverberi ancora si trasformano in geroglifici coloratissimi, in tracce speculari di salvifica scrittura.
EUR 30.40
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La zuppa del venerdì
Ogni venerdì la mamma di Peter prepara una terrificante zuppa di verdure che Peter detesta. Con grandissimo sforzo la mangia ugualmente, terrorizzato dall'Orco che la mamma ogni volta minaccia di chiamare. Un venerdì però Peter si rifiuta categoricamente di mangiare la zuppa. Età di lettura: da 6 anni.
EUR 6.18
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Il viaggio dell'idea
La storia ha due protagoniste, entrambe piccine: l'Idea e una bambina ipovedente, e racconta la giornata di questo personaggio invisibile, presente nella vita di grandi e bambini: L'Idea. Di notte l'Idea si riposa dorme come fanno tutti. Ma al mattino presto non appena apre gli occhi si guarda intorno e inizia a cercare qualcuno disposto a ricevere... una buona idea! E chi trova?
EUR 7.60
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Italia, un paese speciale. Storia del Risorgimento e dell'Unità. Vol. 3: 1860: l'Unità.
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Strade della collina torinese. Itinerari storici, artistici, enogastronomici
A due passi da Torino c'è un mondo. Da scoprire. Castelli, ville, chiese, musei. Storia, arte, natura. Eccellenze enogastronomiche, prodotti tipici, locali storici, sagre. 18 itinerari da fare in auto o in bicicletta. Immagini, cartine, approfondimenti. Tutto quel che c'è da sapere sulla collina torinese. Per tutti. Tutto l'anno.
EUR 8.46
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In bici in Piemonte. Itinerari cicloturistici per tutti sulle strade del Nordovest
Dalla pianura torinese all'Appennino ligure. Dal Ticino al Roero, dall'Acquese alle valli cuneesi. Strade bianche, oasi naturalistiche, tesori d'arte e architettura. Una collezione di percorsi cicloturistici inediti, adatti a tutte le età, a tutte le stagioni, a tutte le biciclette. Cartine, approfondimenti e schede tecniche: difficoltà del percorso, profili altimetrici, periodo consigliato. C'è un modo slow di scoprire il Piemonte. In bici.
EUR 9.40
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Sentieri delle meraviglie. A piedi fra laghi, ghiacciai, funivie, dighe e fortezze delle Alpi occidentali
Dopo la serie di volumi dedicati alle fortificazioni, Diego Vaschetto allarga il campo e propone una nuova, straordinaria raccolta di itinerari nel Nordovest, tra Piemonte e Valle d'Aosta e le montagne di confine con Liguria, Francia e Svizzera. Una serie di escursioni di eccezionale valore paesaggistico, ambientale, storico, geologico e culturale: i più spettacolari ghiacciai dell'arco alpino occidentale (con l'ebbrezza di una facile salita su un celebre "quattromila"), percorsi fra miniere, laghi, cascate e fenomeni carsici, un'inedita escursione sulle tracce di antichi dinosauri, la più grande fortificazione alpina d'Europa, innovative passeggiate alla scoperta di mirabili ferrovie d'alta quota e di antichi insediamenti testimoni di una civiltà montanara ormai scomparsa. Una guida completa: cartine, altimetrie, di difficoltà, tempi di percorrenza, periodo consigliato e un corredo fotografico realizzato ad hoc. Com'è consuetudine, per ciascun itinerario approfondimenti specifici offrono al lettore l'opportunità di sviluppare le proprie conoscenze storiche e naturalistiche su luoghi e ambienti montani. Meraviglie d'alta quota: un modo insolito di vivere le Alpi occidentali.
EUR 9.40
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Itinerari imperdibili in mountain bike. Dalla val di Susa alle Alpi del mare
Una sequenza di strade d'alta quota. Valichi, fortificazioni, laghi, rifugi. Panorami di confine. Un'inedita collezione di splendidi itinerari per mountain bike dalle Alpi Cozie alle Liguri. Dalla semplice uscita di qualche ora all'impegnativa traversata di più giorni. Cartine, approfondimenti e schede tecniche: difficoltà tecnica e fisica del percorso, dislivelli, tempi di percorrenza, grafici altimetrici. I luoghi dove pernottare e mangiare. Perché in mountain bike la montagna non sta mai ferma.
EUR 9.40
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Torino
Con la nostra guida di Torino vogliamo proporre un libro versatile, dedicato a una delle grandi città d'arte italiane, per soddisfare le esigenze dei visitatori e dei residenti di ogni età. Abbiamo pertanto preso in considerazione, oltre al monumenti celebri, tutto il patrimonio artistico di solito ignorato, ma godibile con una piacevole passeggiata e lo abbiamo articolato in una serie di itinerari collegati a dettagliate planimetrie che consentono di personalizzare la visita in base al tempo disponibile. Informazioni minuziose, ricchezza di immagini e facilità di individuazione dei luoghi sono pertanto le prerogative che animano l'opera. Le informazioni comprendono un'esauriente descrizione di tutte le opere d'arte, vivacizzata dalle curiosità o dalle tradizioni legate ai vari monumenti e un elenco di servizi e locali che permette di trovare l'albergo, il bar per l'aperitivo, il ristorante cinese, una pizzeria, una pasticceria, un'enoteca e altro. Le immagini sono costituite da una considerevole raccolta fotografica, dalle piante delle chiese più rilevanti con le opere d'arte esposte e da due serie di particolareggiate tavole cartografiche: una con l'itinerario proposto all'inizio di ogni capitolo, l'altra alla fine del volume, con lo stradario e una serie di simboli riferiti ai locali in elenco, collegati alle mappe attraverso un grigliato che ne permette l'immediata individuazione. I monumenti riprodotti nelle mappe sono distinti in quattro categorie.
EUR 12.26
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Le più belle fortezze delle Alpi Occidentali. Escursioni dalle Alpi Liguri alla Savoia
Diego Vaschetto propone una nuova collezione di itinerari escursionistici inediti, che privilegiano ambienti di alto valore paesaggistico, naturalistico e storico, caratterizzati dalla presenza, lungo il percorso o al termine dell'escursione, di opere fortificate costruite fra Cinquecento e Novecento, spesso protagoniste di eventi bellici durante le numerose guerre che nei secoli sono state combattute sulle Alpi occidentali. Dalle Alpi Liguri alla Savoia, dal Cuneese a Grenoble, una guida alle escursioni completa e originale: cartine, altimetrie, livelli di difficoltà, tempi di percorrenza, periodo consigliato e un ricco apparato iconografico. Per ciascun itinerario sono individuati approfondimenti specifici, che offrono al lettore l'opportunità di approfondire le proprie conoscenze storiche e architettoniche sulle fortificazioni di montagna.
EUR 9.40
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Sulle tracce degli animali. Escursioni alla scoperta della fauna del Piemonte
Dai grandi ungulati delle Alpi ai piccoli uccelli di risaia. Dai maestosi aironi fluviali al leggendario e rarissimo lupo. Un libro per scoprire l'insospettata ricchezza faunistica del Piemonte. Le specie più note e quelle sconosciute. Di tutte, una descrizione scientifica e un'inedita documentazione fotografica, per imparare a conoscerne abitudini e ambienti di vita. Per scoprire il luogo e il momento migliore per osservarle. E inoltre, una serie di escursioni da fare a piedi, in tutte le stagioni, per osservarne "sul campo" la vita e il comportamento. Schede tecniche, approfondimenti, un inedito apparato iconografico. Gli animali del Piemonte, nel loro habitat. Sono intorno a noi. Scopriamoli.
EUR 9.40