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Il movimento della morale. Eric Weil e Ágnes Heller
Nell'ambito del panorama filosofico contemporaneo e attuale,il filosofo franco-tedesco Eric Weil (Parchim, 1904 - Nizza, 1977) e la pensatrice ungro-anglosassone Ágnes Heller (Budapest,1929) rappresentano due casi peculiari. Le loro filosofie, influenzate per ragioni storiche e scientifiche da un significativo intreccio di approcci e teorie, resistono e sfuggono a qualsivoglia classificazione; questo vale anche per la loro riflessione eticopolitica, che spazia dalla discussione sulla giustizia all'analisi dell'individuo nella società contemporanea, dai limiti dell'azione morale al senso della felicità. Il presente studio analizza le risposte dei due pensatori organizzandole all'interno di una struttura ermeneutica comune, costituita dai problemi e dagli autori di riferimento: il dialogo tra le due riflessioni ha così il pregio non solo di chiarificarne la rispettiva autonomia teoretica, maanche di esplicitare una possibile categoria filosofico-morale.
EUR 41.80
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Psicologia giuridica e realismo. Leon Petrazycki
Che cosa sono i fenomeni giuridici? Si tratta di fenomeni fisici ed esterni al soggetto (come comandi o condotte altrui)? Si tratta di fenomeni esterni, ma psichici (quali volontà o stati emotivi altrui)? O si tratta, ancora, di fenomeni che risiedono in un mondo terzo, né fisico, né psichico? Leon Petra?ycki (1867 - 1931) sostenne che fossero esclusivamente fenomeni psichici e interni al soggetto, e che solo illusoriamente sono creduti essere esterni rispetto a ciascuno di noi. In questo libro viene presentata, discussa e integrata criticamente la teoria psicologica del diritto petra?yckiana. Fittipaldi affronta tale teoria in modo puramente teorico. La finalità è proporre lo psicologismo giuridico petra?yckiano come un necessario presupposto per la sociologia e l'antropologia del diritto. Il giusrealismo psicologista petra?yckiano viene confrontato e integrato, quando necessario, con l'alternativa di matrice scandinàva sostenuta da Axel Hägerström, Karl Olivecrona ed Enrico Pattaro. La specifica concezione petra?yckiana della dogmatica giuridica viene poi illuminata con un confronto serrato con la dottrina pura del diritto di Hans Kelsen. In generale Fittipaldi sostiene che il giusrealismo petra?yckiano richiede di essere integrato (i) con varie forme di Grundnorm che incorporino, fra l'altro, il concetto weberiano di Letzte Wertaxiome.
EUR 26.60
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Autotraduzione. Teoria ed esempi fra Italia e Spagna (e oltre)
Fenomeno linguistico e pratica culturale antichissima, solo negli ultimi tempi l'autotraduzione ha richiamato da parte degli studiosi quell'attenzione che indubbiamente merita. Basti pensare che fino a poco tempo fa numerosi erano gli autori che, da differenti prospettive e per distinti motivi, negavano la sua stessa esistenza o, nei migliori dei casi, la consideravano una pratica tanto rara quanto casuale e, per tali ragioni, non degna di studio. Il presente volume ha lo scopo di fare nuova luce su questo interessantissimo fenomeno linguistico, culturale e letterario. Gli studi che in esso si raccolgono, risultato della penna di molti dei principali specialisti del tema, presentano, secondo diverse prospettive, una ricca varietà tematica che si è ritenuto utile suddividere in tre sezioni: la prima, introduttiva e propedeutica, affronta lo studio dell'autotraduzione da una prospettiva esclusivamente linguistica. La seconda, invece, analizza alcuni casi concreti del fenomeno, in un ambito geografico ben delimitato - Italia e Spagna - e in un periodo di tempo anch'esso ben preciso - i secoli compresi tra l'Umanesimo e il Barocco - fondamentali per la storia della cultura europea. La terza parte, infine, si spinge "oltre" e presenta l'analisi di pratiche di autotraduzione, in tutta la ricchezza delle sue manifestazioni, in Francia, Croazia e Stati Uniti, in un periodo di tempo che si avvicina alla contemporaneità.
EUR 38.95
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La tradizione manoscritta dell'«Encomio di Elena» e del «Plataico» di Isocrate
Dopo i fondamentali contributi della filologia tedesca nell'Ottocento e nei primissimi anni del Novecento il testo di Isocrate è stato lungamente trascurato. Nell'ultimo decennio si è assistito ad un'inversione di tendenza e ad una ripresa d'interesse, a partire dal riesame dell'importante tradizione papiracea. Il presente volume raccoglie i frutti di questo rinnovato fervore di studi e traccia un quadro complessivo delle vicende del testo isocrateo in età medievale e umanistica. La prima parte presenta un catalogo dei manoscritti, con particolare attenzione ai dati materiali e alla storia dei singoli codici. Nella seconda parte, dopo aver esaminato il passaggio dalle edizioni tardoantiche alla tradizione medievale, viene indagata in dettaglio la complessa articolazione stemmatica delle due famiglie testuali su cui si ripartiscono i testimoni, giungendo a individuare nuove fonti primarie, a definire i rapporti genetici tra i codici e a circoscrivere i principali fenomeni di contaminazione. A distanza di oltre cinquecento anni dall'editio princeps di Calcondila il volume conduce il lettore a ripercorrere le strade imboccate dal testo isocrateo tra la fine del IX e l'inizio del X sec.
EUR 36.58
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Studi sul caput XXI della Lex Rubria de Gallia Cisaplina
"Lex Rubria de Gallia Cisalpina" è il nome attribuito a un'epigrafe bronzea, di circa cm 54 x cm 72 e del peso di poco superiore a kg 13, che venne rinvenuta nel piacentinoa Veleia nell'aprile del 1760 ed è attualmente conservata in una sala del Museo Archeologico di Parma. Il frammento, giunto fino a noi grazie a questa scoperta, costituisce però solo una parte della legge in questione, e riporta unicamente il testo integrale di tre capitoli più quello parziale di altri due. Si tratta di una legge pubblica romana di età tardo repubblicana recante una serie di disposizioni normative destinate a trovare applicazione in una vasta regione geografica indicata come Gallia Cisalpina. Oggetto di questo volume è l'esame di uno dei capitoli pervenutici della legge, il caput XXI, dedicato al regime giuridico della tutela del creditore di una somma determinata di denaro e ai connessi aspetti processuali.
EUR 25.65
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Ecologia del testo. Esperienza del pensiero. Studi in omaggio a Paolo D'Alessandro
Il passaggio dall'oralità alla scrittura, i nuovi supporti di espressione, la pervasività della tecnica nell'ambiente umano, sono solo alcuni dei cambiamenti epocali che hanno visto ridefinire il modo di concepire e produrre il pensiero e l'identità del soggetto che viene richiamato a essere centro vitale di queste stesse trasformazioni. Ripartendo da quello che si può definire come un esperimento di Ecologia del Testo, in omaggio al magistero di Paolo D'Alessandro, in questo volume si cerca di offrire un florilegio di pratiche, modelli e casi significativi che passino in rassegna forme e modi del pensiero, richiamando in un dibattito filosofico contemporaneo i molteplici spettri e le diverse sensibilità che rimodulano orizzonti di sapere e mondi culturali secondo un textum che aiuti a rileggere il passato e a comunicare la genealogia di un possibile futuro. Un'impronta firmata da molti autori (Andreozzi, Baldi, Bonazzi, Ciastellardi, Di Martino, Domanin, Fabbrichesi, Franchella, de Kerckhove, Luzzi, Mazzocut-Mis, Parodi, Potestio, Ronzoni, Spinicci, Tonazzo) tramite i quali la disamina dell'ecologia del testo si tramuta in testo filosofico per una lettura ecologica del pensiero.
EUR 34.20
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Le traduzioni come Fuzzy Set. Percorsi teorici e applicativi
I primi tre capitoli di questo volume espongono il quadro teorico e i principali concetti e strumenti analitici che informano i capitoli che seguono. L'impostazione traduttologica propone una visione che combina alcuni aspetti della prospettiva descrittivista con altri di quella funzionalista, ponendo l'accento sugli elementi comuni tra i due approcci. Questa visione si concretizza nella categorizzazione delle traduzioni come un fuzzy set, cioè come un insieme aperto e fluido che accoglie al suo interno, con un grado diverso di appartenenza, testi trasposti attraverso diversi sistemi linguistici e semiotici con un rapporto variabile con il testo fonte. Nel volume vengono avanzate per la prima volta altre proposte, come il suggerimento di considerare la lingua tradotta come un vero e proprio sotto-sistema all'interno del diasistema della lingua ricevente e l'ipotesi che l'applicazione della così detta Teoria del Monitor possa servire a spiegare perché il testo tradotto presenta caratteristiche peculiari universali, indipendenti dalla coppia di lingue coinvolte. Nel capitolo finale l'attenzione si sposta sul grande tema delle traduzione dei testi specialistici.
EUR 30.40
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BerlinoGrafie. Letteratura nomade e spazi urbani. I percorsi di Emine Sevgi Özdamar e Terézia Mora
Nel nostro tempo lo spazio è diventato centrale nella riflessione teorica: Spatial Turn, Raumtheorien, geocritica vengono utilizzate per orientarsi nel cambiamento in atto e a Berlino, attraverso la letteratura transnazionale di lingua tedesca, si cerca la matrice del rapporto tra scrittura e "spazio". Berlino, città senza centro, città rizomatica, ci offre una possibilità di cogliere l'intrinseco legame tra Grafie e luoghi. Le opere di due scrittrici, E. Sevgi Özdamar e T. Mora, ci accompagnano in questa indagine. Questa letteratura viene qui definita nomade in relazione alle tesi di Braidotti, Deleuze e Guattari ma anche guardando a uno spazio urbano decostruito. Le opere di queste autrici mostrano la capacità della scrittura di creare una connessione tra interno ed esterno, o dimostrano l'impossibilità della relazione laddove ci siano sistemi, traumi che trasformano lo spazio vitale in un luogo di morte. La letteratura transnazionale manifesta la cifra nomade della relazione con lo spazio. Le BerlinoGrafie mappano nuove spazialità e forme di convivenza, mostrando il potenziale che la scrittura ha nel modificare lo spazio vissuto.
EUR 20.15
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La politica imperialistica ateniese a metà del V Secolo a.C. Il contesto egizio-cipriota
Tra gli anni sessanta e cinquanta del V secolo a.C. Atene e gli alleati della lega delio-attica intervennero in Egitto per sostenere 2 tentativi di ribellione di alcuni dinasti locali contro il dominio dell'impero persiano. Si tratta di un contesto di guerra del tutto nuovo per la città, la quale cercava in quegli anni di consolidare le proprie posizioni contro il nemico persiano anche in altre aree del Mediterraneo orientale, soprattutto nell'isola di Cipro. Sono delle pagine molto difficili da ricostruire: cercare di chiarire le dinamiche di questi interventi egizio-ciprioti non è solo utile per la piena comprensione degli stessi episodi, ma anche per tentare di ricostruire più in generale quel periodo di transizione della politica ateniese. Al fondo di questo libro la questione principale riguarda il motivo per cui gli Ateniesi si spinsero negli affari interni dell'Egitto. È una buona occasione per riflettere sull'eventuale presenza ateniese nel Mediterraneo orientale nella prima metà del V secolo, e soprattutto in una macro-regione che comprendeva l'Egitto, Cipro, le coste della Fenicia e ancora, una città filistea, Dor, forse tributaria di Atene attorno alla metà del V secolo.
EUR 29.45
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«Magnum munus de iure respondendi substinebat». Studi su Publio Rutilio Rufo
La monografia indaga su Publio Rutilio Rufo, iurisperitus, storico, politico romano vissuto tra la metà del II e i primi decenni del I secolo a.C. Amico degli Scipioni, aderì allo stoicismo di Panezio che si rivelò non solo una opzione dottrinale, ma una scelta di vita: emblematica, in tal senso, la condotta tenuta durante lo svolgimento del processo a seguito del quale fu giudicato colpevole del crimen de repetundis. L'Autrice, dopo aver proposto, sulla base dei dati testuali, una rilettura delle vicende della vita, del cursus honorum e della formazione culturale del giureconsulto, individua e discute i fragmenta delle opere storiche scritte da Rutilio durante gli anni dell'esilio, le testimonianze delle fonti relative agli interventi riconducibili alla sua attività di praetor urbanus, i fragmenta orationum e le regulae iuris, al fine di far luce sulla sua complessa e poliedrica personalità e di ricostruirne il pensiero giuridico così come sedimentatosi nelle fonti antiche.
EUR 25.65
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Restaging Greek Artworks in Roman Times
This volume offers a collection of essays dealing with the material and immaterial (metaphorical) reuse of Greek art in Roman times from various perspectives. Originating from the fruitful exchange and collaboration among the research teams hosted at the Laboratorio di Storia Archaeologia Epigrafia e Tradizione dell'Antico and further encouraged by the lively atmosphere of the seminar of Classical Archaeology at the Scuola Normale Superiore, this book project was spurred by the productive discussion and positive feedback received during the relevant dissemination activities in national and international venues. The first part of this book developed from the international conference Athena Nike della Fondazione Sorgente Group: un originale greco a Roma, held at the Scuola Normale Superiore in April 2014. The second part resulted from the session “Nobilia opera? Re-staging Greek Artworks in Roman Contexts: New Approaches and Perspectives” presented at the 25th Theoretical Roman Archaeology Conference, held in Leicester in March 2015. The common thread of the volume is the reuse of Greek artworks in Roman times from an object-oriented and cultural-historical perspective, taking into account the “history” or “biography” of the artworks as a whole. The metaphor of “restaging” highlights the interest in the transformation of artworks and their contexts over time and space.
EUR 71.25
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Alle origini dei diritti degli animali. Il dibattito sull'etica animale nella cultura inglese del XVIII secolo
Gli animali hanno dei diritti? Questa domanda emerge per la prima volta nel corso dell'età moderna nelle opere di numerosi filosofi, teologi e letterati inglesi. Attraverso uno studio del milieu socio-culturale dell'Inghilterra del XVIII secolo, attento alla crudeltà ampiamente diffusa nei confronti delle creature non umane, questo lavoro si concentra sulla produzione letteraria di quattro autori cristiani che, nell'arco di circa sessant'anni, fecero propria l'esigenza di rileggere le Sacre Scritture alla luce di un nuovo modo di guardare all'intero creato. La portata delle loro riflessioni finì non solo per influenzare profondamente la discussione relativa all'etica animale contemporanea, ma pose, inoltre, le basi per quei dibattiti, sorti in ambito sia secolare sia religioso che sfociarono, nel corso del secolo successivo, nella fondazione della prima associazione a tutela degli animali e nelle prime leggi a protezione di essi. Viene, così, ricostruito un importante tassello di quella disciplina che può essere definita "etica animale cristiana", ovvero di quella corrente dell'etica animale volta a individuare il posto attribuito alle creature non umane all'interno della morale.
EUR 24.70
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«Ordine» e «ordinamento». Idee e categorie giuridiche nel mondo romano
Il libro prende spunto da un'apparente, inspiegabile presenza del termine 'ordo' in alcune interpretazioni visigotiche, e la sua rispettiva assenza nei testi romani di riferimento. Si è notato che in tali passi 'ordo' sostituisce il concetto di 'regula'. Il dato è stato inserito in un contesto più ampio che esamina le fonti giuridiche contenenti sia 'regula' sia 'ordo'. Si è notato che il lemma 'regula', di derivazione aristotelica, individua più concetti che si evolvono nel tempo. Anche 'ordo' è impiegato dai 'prudentes', ma in senso di progressione. Sarà Augusto che impiegherà 'ordo' anche in senso di sistema. Non si delinea una immediata evoluzione per tale genus, come se il concetto di sistema in sé concluso fosse rifiutato dalla giurisprudenza classica, che si poneva nella prospettiva del metodo, ossia 'regula iuris', più che della categoria, 'ordo iuris'. I giuristi occidentali del V-VI secolo si dedicano alla stesura di normazioni che vogliono individuare un sistema in sé concluso, una sorta di ordinamento. Se la 'regula' risponde a un'esigenza di sintesi di ispirazione aristotelica, l''ordo' avrebbe risentito di una corrente di pensiero neoplatonico.
EUR 24.70
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Gao Xingjian e il nuovo Rinascimento
Nato in Cina nel 1940, cittadino naturalizzato francese dal 1997, Premio Nobel per la Letteratura (2000), Gao Xingjian è un artista proteiforme: è romanziere, poeta, drammaturgo, scenografo, pittore, teorico e critico d'arte e letteratura. "Gao Xingjian e il nuovo Rinascimento" pone il focus sulla sua scrittura critica e da qui osserva l'affascinante evoluzione della figura intellettuale dell'autore. Superato oggi il quesito atavico sulla libertà individuale, identificati gli "-ismi" vecchi e nuovi, Gao torna a parlare in maniera costruttiva di ciò che la produzione artistico-letteraria è nell'essenza, negli obiettivi e nel metodo. Da ciò, l'appello al nuovo Rinascimento, contributo teorico del nuovo millennio. L'appello si configura come manifesto artistico-letterario, come inno a una nuova epoca di artisti e scrittori illuminati, guidati dal senso del bello e dal desiderio di rappresentare l'intrinseca poliedricità del reale. Il volume propone una riflessione intertestuale sull'articolata genealogia e sulle declinazioni del Rinascimento à la Gao, che è genuina volontà di riscoperta del potere comunicativo del fatto estetico in un'epoca piena di ombre.
EUR 27.55
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Incroci europei nell'epistolario di Metastasio
Straordinario monumento della sociabilità colta del Settecento europeo, l'epistolario di Metastasio appare come un dialogo intenso e serrato che coinvolge ben più di seicento corrispondenti nel tempo lunghissimo di un settantennio; oltre duemilaseicento lettere, di cui rimane, nella quasi totalità dei casi, solo una voce, quella del poeta, che distrusse metodicamente le lettere che riceveva. Ed è quella voce che si assume il compito di presentarci - e talvolta di renderci persino familiari - diplomatici e nunzi papali, un numero impressionante di musicisti e letterati (molti di primissimo piano, ma altri - tanti - minori e minimi) e infine donne e uomini che testimoniano della fortuna della sua opera nel corso di mezzo secolo e oltre. Già da qualche anno una équipe di storici della letteratura e musicologi appartenenti a diverse università europee ha dato vita al «Metastasio's Epistolary Texts Archive» con l'intenzione di approntare una nuova edizione dell'epistolario. Un percorso di ricerca in cui si inserisce anche l'incontro di studio genovese del dicembre 2018, di cui si pubblicano in questa occasione gli Atti.
EUR 34.20
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Artisti industriosi e speculativi. Paolo Morigia e il Quinto libro della nobiltà di Milano
Il titolo riprende le parole spese da Morigia per definire gli artisti attivi a Milano alla fine del Cinquecento nel Quinto Libro della sua Nobiltà di Milano. Qui l'autore fissa in modo sbrigativo pittori, scultori e architetti cittadini e si estende invece sulle botteghe dei maestri che avevano trasformato Milano nella capitale del lusso europeo, animata da ricamatori, miniatori, intagliatori di pietre dure e cristalli, orafi, argentieri, armaioli, produttori prolifici (perciò industriosi) di invenzioni (perciò speculativi) destinate agli intenditori del tempo. Le notizie artistiche raccolte nella Nobiltà di Milano e in alcune opere di poco precedenti sono state utilizzate dagli eruditi delle generazioni successive, tanto che i testi del Morigia sono diventati miniere estrattive di informazioni scavate acriticamente. Questo libro ricolloca Morigia al centro, ricostruendone la cultura religiosa, i gusti artistici e le relazioni; nella seconda parte presenta il commento e il ricontrollo delle notizie su numerosi artisti raccolte nel Quinto Libro della Nobiltà di Milano, cui fa seguire un'antologia che lo ripropone accanto ad altri testi utili a comprenderne la storia e lo sviluppo.
EUR 31.35
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Euthyna. Il rendiconto dei magistrati nella democrazia ateniese (V-IV sec. a.C.)
La procedura di euthyna, l'esame globale delle finanze e della condotta cui magistrati e funzionari ateniesi erano obbligati a sottoporsi a fine mandato, era tesa a proteggere le istituzioni cittadine da eventuali abusi di potere: è per questo motivo che veniva percepita dall'opinione pubblica ateniese come un tratto fondamentale e caratterizzante della propria democrazia. Le testimonianze sull'euthyna hanno tuttavia ricevuto dai moderni minore attenzione rispetto a quelle relative ad altre procedure del diritto attico. Questo lavoro offre un'analisi delle testimonianze sui processi di euthyna celebrati ad Atene fra il V e il IV secolo. La ricostruzione delle vicende giudiziarie di cui furono protagonisti magistrati e funzionari pubblici ateniesi consente di recuperare i dettagli che illuminano il funzionamento della procedura di rendiconto e il suo legame con le altre procedure del diritto attico. Il confronto di questi dati con le fonti epigrafiche e letterarie, che forniscono dettagli sull'euthyna in un'ottica strettamente normativa, permette, infine, di seguire l'evoluzione della procedura attraverso gli snodi politico-istituzionali più importanti dell'Atene classica.
EUR 33.25
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I Fantastimici e la tempesta sul fiume. I Fantastimici. Vol. 1
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Sull'altra riva
«Nel 1949 Theodor Wiesegrund Adorno asseriva che, «dopo Auschwitz scrivere una poesia è una barbarie», il che costituisce un paradosso, al quale potrebbero aggiungersi, senza sforzo, altre argomentazioni. E infatti, si può parlare più, legittimamente, di poesia, di arte, di cultura, di civiltà dopo non solamente Auschwitz, ma anche dopo Hiroshima, dopo la repressione della "Primavera di Praga", dopo le atrocità della guerra vietnamita, dopo il Cile, dopo l'Afgahnistan e così via esemplificando ? Ma non si uscirebbe dal paradosso e non si affronterebbe seriamente il problema della validità attuale della poesia e, in generale, della cultura, e cioè, per dirla con Huizinga, della dimensione "ludica" dell'uomo. Il motivo di vero, che innegabilmente c'è nel paradosso di Adorno, non è difficile scorgerlo, soprattutto ove si rifletta alla data della sua enunciazione. Il motivo di vero, tuttora operante, almeno nel subconscio, consiste nel senso di colpa che affligge l'umanità, anche quando si manifesta attraverso nuove esplosioni di violenza e di aggressività. Gli intellettuali, in particolare, non possono non sentirsi corresponsabili di tutte le atrocità che l'uomo compie sull'uomo, a dispetto di secoli di cultura, di "poesia", rimasti senza eco e quindi sterili, quando non addirittura complici della barbarie. Senso di colpa dal quale non può essere assolto nessuno, e ciò vale, a fortiori, per gli uomini di cultura, per gli artisti, i poeti, i filosofi, gli scienziati, gli educatori e, soprattutto, i politici. E tuttavia, senza tale senso di colpa, sarebbe più possibile la creazione artistica ? L'arte non è sempre stata, anche prima di Aristotele, catarsi, purificazione dai sentimenti ?...» (Dalla Premessa)
EUR 6.37
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Unamuno linguista
«L'interesse di Unamuno per i problemi della linguistica e della lingua ha origini biografiche lontane nel tempo, che, sul piano aneddotico, risalgono perfino alla prima fanciullezza; si consolidano nella lunghissima attività docente come grecista e filologo. Tuttavia, al pari di altri aspetti della sua produzione intellettuale, questo interesse non ha dato molti frutti sistematici, né opere specialistiche. Il complesso della riflessione di Unamuno sul linguaggio è affidato a saggi e articoli, nonché a numerosissime pagine presenti nelle opere saggistico-filosofiche e letterarie. Queste caratteristiche della sua produzione linguistica, unite al rifiuto della scienza, a partire dai primi anni del secolo - dunque dall'epoca della sua maggiore notorietà interna e internazionale -, hanno finito col darne una immagine sfocata. Che Unamuno fosse un « entendido » in questioni di linguaggio, era opinione largamente diffusa tra i suoi contemporanei. Ma la considerazione, in genere, non andava molto oltre l'idea di un intellettuale che dimostrava interesse e conoscenze linguistiche, nonché di un convinto esaltatore di « Su Majestad, la lengua espanola », che suscitava consenso ed entusiasmo nazionalistici. Unamuno cioè non veniva considerato un teorico e uno specialista. Almeno per il secondo periodo della sua vita (da quando respinge la prospettiva scientifica e razionale) ciò risponde a verità: è il momento in cui emerge con più nitidezza l'immagine del filosofo, del romanziere, del poeta e, in generale, dell'ideologo e del polemista. Ma, al di là di queste condizioni oggettive e soggettive, contribuiva anche a oscurarne l'immagine di linguista, la presenza sulla scena culturale della personalità scientifica di Menéndez Pidal (e della sua scuola) al cui segno si riduceva, in forma monopolistica, la ricerca linguistico-filologica, nella prima metà di questo secolo. [...]». (Dalla premessa di Otello Lottini).
EUR 14.72