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Mostrati 43261-43280 di 53461 Articoli:
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Il Teatro alla Scala. Restauro e ristrutturazione
Il volume presenta il racconto accurato di una complessa e ambiziosa opera di restauro e ristrutturazione di uno dei più importanti e celebrati teatri del mondo. La materia progettuale, il delicato rapporto con la città di Milano, i dettagli costruttivi, un esclusivo percorso fotografico di Pino Musi, le voci dei progettisti per comprendere a pieno un progetto che è innanzitutto l'incontro tra la nuova architettura di Mario Botta, il restauro attento di Elisabetta Fabbri e la macchina scenica di Franco Malgrande.
EUR 12.35
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La sindrome di Tamerlano. Arte e conflitti in Asia centrale
La Sindrome di Tamerlano raccoglie le opere di alcuni tra i migliori artisti dell'Asia Centrale ma soprattutto pone al centro dell'attenzione la questione del conflitto in un luogo tradizionalmente “caldo”, in un'epoca che vede aumentare senza sosta l'estensione di queste “zone calde”.È ben nota, sin dagli esiti delle avanguardie storiche, la capacità dei linguaggi più audaci di sapere fare i conti con il proprio tempo e di anticiparne persino le dinamiche. Il potere di previsione dell'avanguardia non è stato eguagliato neanche dalle scienze della natura. L'arte migliore sa tracciare le ragioni profonde dei conflitti e non ha mai temuto di prendervi parte. In tal senso la radicalità di alcune opere in catalogo poteva sembrare persino esagerata prima che i recentissimi eventi del Kyrgyzstan, di Andizhan (Uzbekistan) e di tutta la valle di Ferghana ne misurassero la tempestività e la drammaticità. L'arte si conferma un termometro imprescindibile in un mondo attraversato da conflitti inediti e da nuove rivalità imperiali. Si riformulano le alleanze e tutte le “sindromi” del passato, finanche quelle date per estinte, mostrano una certa predisposizione al ritorno e al contagio. In questo contesto, formule multiuso come “globalizzazione dell'arte” sono sempre più scariche di contenuti e si allontanano dalla sostanza del contendere. L'arte contemporanea, sia pure la più disinibita, non è un epifenomeno della storia in atto né il visto d'ingresso nella postmodernità. Non è né buona né cattiva, non asseconda il progresso né lo ostacola ma - al di là del fatto che lo statuto di “progresso” sia ancora condivisibile - può essere uno strumento forte per orientarsi nella geopolitica del mondo contemporaneo.(Enrico Mascelloni e Sarenco)Said Atabekov, Smail Bayalev, Gulnara Kasmalieva & Muratbek Djoumaliev, Alimjan Jorobaev, Rustam Khalfin, Almagul Menlibayeva, Erbossyn Meldibekov, Saken Narynov, Gennady Ratushenko, Georgy Tryakin-Bukharov, Aleksander Ugai & Roman Maskaliev: i principali protagonisti dell'attuale scena artistica centroasiatica affrontano le questioni della violenza e del conflitto, dello sciamanesimo e dell'Islam, delle metropoli già sovietiche e della “steppa eterna” avvalendosi dei media tecnologici come il video e la fotografia, dei materiali tradizionali come il feltro, dei linguaggi canonici come la pittura e la scultura.Attraverso i saggi di Valeria Ibraeva, Enrico Mascelloni e Sarenco, il volume, che accompagna l'esposizione di Orvieto, propone un viaggio attraverso l'arte contemporanea dell'Asia Centrale, un isolato laboratorio in cui la Sindrome di Tamerlano, cioè la conflittualità come principale determinazione del mondo contemporaneo, è affrontata con una radicalità ed una tensione poetica che ha pochi paragoni altrove.Orvieto, Centro Espositivo Palazzo dei Sette9 luglio 2005 - 2 ottobre 2005
EUR 23.75
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Capolavori dell'arte moderna dal Museum of Modern Art, New York
Questa grande antologia dell'arte moderna e contemporanea spazia attraverso più di un secolo di pittura e scultura, design e architettura, fotografia e libri d'artista. Una "linea del tempo" dell'arte moderna e contemporanea sul filo della più autorevole collezione del mondo, quella del Museum of Modern Art di New York. Lungo questo percorso costituito da 200 artisti con oltre 240 opere, incontriamo pittori come Cézanne, Picasso, Klimt, Matisse, Schiele, Klee, Kahlo, Rauschenberg, Lichtenstein e Warhol, scultori come Rodin, Boccioni, Brancusi e Giacometti, fotografi come Cartier-Bresson, Brassaï, Lange, Adams e Arbus, architetti e designer come Otto Wagner, Frank Lloyd Wright, Mies van der Rohe, Le Corbusier, Aalto, Kahn, Venturi e Castiglioni.
EUR 57.00
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Cina. Prospettive d'arte contemporanea. Catalogo della mostra (Milano, 29 giugno-16 ottobre 2005)
Arte e artisti cinesi contemporanei, a lungo ignorati e spesso osteggiati dal mondo ufficiale, non si sono mantenuti al riparo e con le loro opere hanno testimoniato idee, reazioni ed emozioni di fronte ai drammatici eventi di cui sono stati protagonisti, spesso forzatamente passivi, ma criticamente eloquenti e non inconsapevoli. Il volume propone, attraverso i circa cinquanta artisti prescelti a rappresentare l'arte cinese contemporanea, una visione panoramica che si sviluppa per capitoli attraverso tre fasi storiche. Si tratta di un affresco in costante divenire che la mostra esplora attraverso la grande ricchezza e varietà di linguaggi adottata dall'arte cinese contemporanea: dalla pittura alla scultura, fino al cinema e alla videoarte.
EUR 18.52
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Alberto Ponis. Architettura in Sardegna. Ediz. italiana e inglese
Il volume raccoglie circa quaranta opere di Alberto Ponis realizzate in Sardegna a partire dagli anni sessanta a oggi: dalle prime case private a Punta Sardegna e a Costa Paradiso ai villaggi di vacanza, dai progetti per il paese di Palau ai sentieri di avvicinamento. I suoi progetti, spesso posizionati in luoghi isolati e apparentemente inaccessibili come crinali, avvallamenti, dirupi e picchi, intrecciano un rapporto di complicità con il paesaggio e con la cultura della Sardegna. Viene interpretata l'essenza della casa di vacanza, in contatto diretto con gli elementi basilari e con la fenomenologia dell'ambiente naturale, inteso come qualcosa di primordiale e profondo: il cielo, la terra, le vedute distanti, il contatto fisico, la vegetazione, le rocce, il camminare e il sedersi.
EUR 28.50
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Graziano Pompili. La memoria del sacro. Catalogo della mostra (Reggio Emilia, 15 aprile-4 giugno 2006)
Graziano Pompili. La memoria del sacro presenta il ciclo delle quattordici stazioni della Via Crucis in terracotta, oltre a disegni preparatori su carta, a sculture in marmo e in bronzo, tutte riferite al tema del sacro, cui l'artista ha lavorato in questi ultimi anni. Graziano Pompili ha infatti sentito l'esigenza di realizzare una “Via Crucis” in terracotta, tornando a misurarsi con le suggestioni della messa a morte di Cristo, emblema della sofferenza umana.Lo scultore, nato a Fiume nel 1943, e residente a Montecchio (Reggio Emilia), dopo essersi dedicato, negli anni Ottanta, alle “ri-archeologie” (in cui è evidente il retaggio dell'arte rinascimentale), terrecotte frantumate e successivamente ricomposte, ha eletto, negli anni Novanta, la casa, nella sua rappresentazione primordiale di luogo dell'eterno ritorno, a emblema della propria ricerca, in cui il marmo è diventato il materiale prevalente, senza tuttavia abbandonare la terracotta e utilizzando anche il metallo traforato e le lamiere dipinte. La Via Crucis di Graziano Pompili ripropone il cammino ultimo di Cristo: formelle con figure stilizzate senza testa, che paiono manichini mossi da una forza misteriosa, chiamati a incarnare una tragedia di cui il rosso del sangue rivela tutta l'atroce sofferenza.La monografia, catalogo dell'esposizione a Palazzo Magnani, comprende i testi del curatore, Sandro Parmiggiani (Esperienza e memoria delle forme del dolore), di Marco Vallora (Terra morta: vitalità della materia) e di Luciano Manicardi (Via Crucis. La mutezza della violenza). Seguono l'antologia critica, il catalogo delle opere, la biografia (a cura di Francesca Pompili), l'elenco delle esposizioni e la bibliografia.Reggio Emilia, Palazzo Magnani 15 aprile - 4 giugno 2006Il catalogo ufficiale è disponibile presso il bookshop della mostra e presso il bookstore di via Torino 61 a Milano e dal 7 giugno 2006 in tutte le librerie italiane.
EUR 23.28
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Tintoretto. Il ciclo di Santa Caterina e la quadreria del Palazzo Patriarcale. Catalogo della mostra (Venezia, 6 ottobre 2005-30 luglio 2006)
Le prestigiose e antiche opere del Palazzo Patriarcale di Venezia protagoniste dell'esposizione allestita nelle sale del Museo Diocesano di Venezia. Curato da Gianmatteo Caputo, direttore del Museo Diocesano, il volume, catalogo della mostra, presenta capolavori straordinari ma poco conosciuti perché difficilmente fruibili dal grande pubblico: una collezione che raccoglie opere dal Quattrocento all'Ottocento, provenienti soprattutto da chiese soppresse o non più aperte al culto, oltre a donazioni e prestiti temporanei. Fra le numerose opere emerge il ciclo di tele sulle Storie di Santa Caterina d'Alessandria, realizzato da Jacopo Tintoretto e bottega, proveniente dalla chiesa veneziana omonima.
EUR 11.60
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Riflessi di pietra. L'antico Egitto illuminato da Dante Ferretti. Catalogo della mostra (Torino, 3 febbraio-30 giugno 2006)
La straordinaria collezione di grandi statue di faraoni, divinità e dignitari della collezione del Museo delle Antichità Egizie di Torino, viene presentata nel riallestimento scenografico dell'architetto Dante Ferretti. Un accurato studio di colori e luci ne esalta la specificità, dalle belle pietre create dai milioni di anni della vicenda geologica dell'Egitto, ai volti e ai corpi di re, dei e nobili, proiettati dalla mano e dal pensiero dell'uomo nella dimensione eterna dell'arte. Le antiche storie dei faraoni e delle loro corti sono riproposte nel quadro della loro riscoperta, evocata dalla citazione scenografica delle calde sabbie d'Egitto e da quella letteraria delle descrizioni dei viaggiatori di fronte alle espressioni dell'antica egizia.
EUR 33.25
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Oltre la ragione. Le figure, i maestri, le storie dell'arte irregolare. Catalogo della mostra (Bergamo, 4 maggio-2 luglio 2006)
Con "Oltre la ragione. Le figure, i maestri, le storie dell'arte irregolare", Progetto Itaca Onlus intende proseguire l'impegno, iniziato nel 2003 con l'organizzazione della prima mostra-asta "Outsider art in Italia: arte irregolare nei luoghi della cura". Il proposito è di spalancare una finestra sulla creatività nata nel disagio mentale, offrendo più ampio respiro ai temi proposti, facilitando il dibattito e lo scambio di idee tra gli addetti ai lavori che operano in diversi paesi europei. Il volume, che accompagna la mostra organizzata in occasione del decennale della scomparsa dell'artista Tarcisio Merati, presenta una selezione di opere di artisti malati di mente nell'intento di far emergere la grandiosità e la bellezza di quest'arte, la creatività e l'espressività nate nel contesto del disagio psichico.
EUR 42.75
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Titina Maselli. Metafore della città. Catalogo della mostra (Roma, 8 marzo-1 maggio 2006)
Un omaggio a Titina Maselli - personalità del tutto originale, forte, estrosa, anticonvenzionale, nella vita e nell'arte considerata artista anticipatrice di vari movimenti, dalla pop art all'iperrealismo - attraverso dodici grandi dipinti, tra i più significativi del periodo più fecondo della sua attività, dalla fine degli anni Sessanta agli anni Novanta. La monografia, pubblicata in occasione della mostra antologica romana a un anno dalla morte dell'artista, comprende due testi di Titina Maselli (Frammenti autobiografici e Riflessioni sulla pittura), un contributo di Citto Maselli (Titina...), testimonianze, lettere, dediche e poesie; seguono il catalogo delle opere, l'antologia critica, la biografia e le principali mostre e pubblicazioni.
EUR 19.00
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Marco Pellizzola. Il giardino del gigante
Testi di Massimo Bignardi, Enrico Crispolti, Valeria Tassinari.Una lucertola di 33 metri allungata sul prato, una foglia di 5 metri per 12 che si innalza verso il cielo, un merlo di 13 metri adagiato su una piccola collina... e poi stelle cadenti, pesciolini, fiori e ninfee, decine e decine di uccelli sfuggiti alle loro gabbie, segni, simboli e frammenti di architetture fantastiche ispirate al mondo naturale. Con un'incalzante sequenza di sculture vivibili, colorate da migliaia di frammenti di mosaico ceramico, l'artista Marco Pellizzola ha realizzato un'opera d'arte in scala ambientale che è al contempo narrazione di una fiaba e creazione di un nuovo giardino urbano di 18.000 mq, capace di proiettare il visitatore in un universo fantastico custodito nel cuore della città.(Valeria Tassinari)"Entro uno spazio dato e urbanisticamente condizionato da un preesistente invalicabile contesto edilizio, Pellizzola interpreta immaginosamente ma in distesa, serena, narratività, una possibile nuova funzione attinente il sociale urbano."(Enrico Crispolti)"Raccontare una favola, quindi offrire ad essa uno spazio ed un corpo materiale che, di volta in volta, si fa nuovo racconto, ulteriore testo narrativo che sobilla la fantasia partecipativa dei bambini e non solo, è il punto centrale dell'esperienza creativa di Marco Pellizzola: un tendere alla sollecitazione ludica dell'immaginario."(Massimo Bignardi) Il volume è disponibile presso il bookstore di via Torino 61 a Milano e dal 7 giugno 2006 in tutte le librerie italiane.
EUR 26.60
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Contemporanei. Conversazioni d'artista
Ottanta interviste ad altrettanti artisti contemporanei per comprendere l'oggi e i suoi legami con la storia, vista anche attraverso due dialoghi inediti con Achille Bonito Oliva e Germano Celant. Questo volume presenta il pensiero e le parole di Marina Abramovic, Carla Accardi, Giovanni Anselmo, Karel Appel, Nobuyoshi Araki, Balthus, Vanessa Beecroft, Ricardo Rodriguez Brey, Daniel Buren, Anthony Caro, Enrico Castellani, Maurizio Cattelan, Sandro Chia, Francesco Clemente, Chuck Close, Tony Cragg, Enzo Cucchi, Nicola De Maria, Jim Dine, Piero Dorazio, Olafur Eliasson, Tracey Emin, Jan Fabre, Alberto Garutti, Piero Gilardi, Douglas Gordon, Michael Heizer, Gary Mili, Damien Hirst, David Hockney, Pierre Huyghe, Robert Irwin, Allen Jones, Ilya Kabakov, Anish Kapoor, Anselm Kiefer, Phillip King, Jeff Koons, Joseph Kosuth, Jannis Kounellis, Richard Long, Mariko Mori, Sebastian Matta, Mario Merz, Maurizio Mochetti, Takashi Murakami, Hidetoshi Nagasawa, Shirin Neshat, Nunzio, Luigi Ontani, Mimmo Paladino, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Armando Pizzinato, Piero Pizzi Cannella, Arnaldo Pomodoro, Mare Quinn, Carol Rama, Robert Rauschenberg, Gerhard Richter, Mimmo Rotella, Thomas Ruff, David Salle, Remo Salvadori, Salvo, Salvatore Scarpitta, Julian Schnabel, Toti Scialoja, Richard Serra, Ettore Spalletti, Antoni Tàpies, Grazia Toderi, Rosemarie Trockel, Giuseppe Uncini, Emilio Vedova, Luigi Veronesi, Francesco Vezzoli, Bill Viola, Massimo Vitali e Gilberto Zorio.
EUR 22.80
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DIRRMU. Dipinti aborigeni per una collezione. Catalogo della mostra (Milano, 5-31 maggio 2006). Ediz. italiana e inglese
In più di una lingua aborigena la parola dirrmu (o dirmu) indica un'ampia gamma di cose, quasi tutte inerenti alle forme visive artificiali e naturali. Ma una divisione netta fra queste ultime non si trova, perché a questa cultura è estranea la distinzione tra forma artistica intenzionale e forma spontanea prodotta dalla natura. Del resto ciò contribuisce in modo determinante al fascino dell'arte aborigena, e la parola dirrmu riflette appunto questa ambiguità. Essa infatti può indicare le decorazioni del corpo umano nelle danze rituali e gli antichi dipinti eseguiti sulle rocce, ma può riferirsi anche alle spirali delle conchiglie, alle celle delle api, alla trama di una ragnatela, alle forme geometriche dei minerali, ai segni sulle piume degli uccelli o sulla pelle dei serpenti. Nei quadri aborigeni non c'è mai una separazione netta fra questi due mondi, che si inseguono e si rafforzano a vicenda. Gli infiniti segni ricavati dall'osservazione attenta della natura o dalle tracce della vita sulla sabbia del deserto si ritrovano quasi intatti nei “geroglifici” dei dipinti.Il volume - che accompagna la mostra milanese realizzata in collaborazione con la Galleria di Melbourne Kimberley Art - presenta una trentina di dipinti aborigeni australiani inediti, tra i quali spiccano opere di alcuni tra gli artisti più noti della pittura aborigena contemporanea (Ronnie Tjampitjinpa, Wimmitji Tjapangarti, Freddie Timms, Judy Watson, Henry Wambini, Abie Jangala) appartenenti ai maggiori centri di produzione: Warmun, Yuendumu, Lajamanu, Spinifex e Balgo Hills.DIRRMU presenta la “vera pittura” aborigena, quella che nella consuetudine del mercato internazionale viene definita “Fine Aboriginal Painting” per distinguerla dalla produzione artigianale seriale e da quella, non sempre selezionata e talvolta soggetta anch'essa a un forte scadimento ripetitivo, che proviene anche dalle comunità aborigene più note. Gli artisti di ognuna di queste comunità hanno eseguito, in tempi diversi, delle opere che mostrano una straordinaria varietà di forme, colori e invenzioni, pur rimanendo all'interno di una visione comune del mondo. Per esempio, mentre i dipinti a base di ocre di Warmun, nella regione di Kimberley, sono contraddistinti dal rigore stilistico e dall'uso di colori severi e più tradizionali, le tele ad acrilico eseguite a Balgo Hills si distinguono per i colori brillanti, l'uso dei tipici “puntini” aborigeni e per uno spirito quasi espressionistico.Fra i dipinti più interessanti si ricordano Bushfire - Water - Tingari Story di Ronnie Tjampitjinpa, Joalingi di Henry Wambini e Jinta Bunta di Judy Watson (artista di cui si sta preparando un'importante mostra personale a Utrecht), affiancati da alcune opere di provenienza illustre, come quelle appartenute alla celebre collezione Sam Barry dispersa nel 2004, e altre già pubblicate sulla più importante letteratura sull'argomento.Milano, Galleria Mazzoleni Arte5 - 31 maggio 2006 Il catalogo ufficiale è disponibile presso il bookshop della mostra e presso il bookstore di via Torino 61 a Milano e dal 7 giugno 2006 in tutte le librerie italiane.
EUR 14.25
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Microrealities. A project about places and people/Un progetto sui luoghi e sulle persone. Catalogo della mostra (Vicenza, 9 giugno-30 luglio 2006)
Lasciando da parte virtuosismi ingegneristici, effetti spettacolari e uso esasperatamente metaforico della forma, i quattro progetti di Microrealities si preoccupano di inserire spazi pubblici, servizi e forme di intrattenimento dove normalmente non sono previsti. L'obbiettivo è stravolgere la percezione comune di una stazione come luogo di puro transito, di un centro commerciale come tempio del consumo o di un parco come piccola oasi di bellezza dedicata solamente al passeggio: funzioni uniche che sono da tutelare nei tessuti urbani vitali, come quelli dei centri storici, ma che catalizzano il degrado nelle zone marginali. L'idea è che tante piccole storie messe insieme, tante microrealtà rappresentative delle interazioni delle persone con il loro ambiente, possono creare storie più grandi e significative. I luoghi come i centri commerciali o i nodi di interscambio nell'infrastruttura urbana sono il crogiolo di una miriade di storie individuali in un vortice di movimenti quotidiani. Sono proprio le azioni delle persone che determinano l'identità di uno spazio. Il progetto propone visioni in cui, attraverso la riorganizzazione di potenzialità ed energie, si favoriscono le condizioni per attivare occasioni di incontro, di scambio, di condivisione, che caratterizzano i momenti di vita collettiva. È la creatività nei processi radicati in luoghi reali all'interno delle aree metropolitane di queste due grandi città, che fa nascere realtà più stimolanti.
EUR 17.10
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Petreschi. Un architetto romano. Opere e progetti 1970-2006. Ediz. italiana e inglese
Marco Petreschi, un "architetto romano", come suggeriscono argutamente Joseph Rykwert, Giorgio Muratore e Renato De Fusco all'interno del libro, ovvero un autore che indipendentemente dalle mode stilistiche che hanno attraversato l'Italia negli ultimi decenni ha ossessivamente seguito una strada indipendente: ironica verso l'attualità e il suo potere, fisica nel rapporto affettuoso con i materiali e le tecniche per dominarli, comandata dal disegno come controllo completo ed estetico dello spazio, mai indifferente alla storia ma attenta a costruire una giusta distanza da questa. Nella sua carriera trentennale Petreschi ha lavorato sulle diverse occasioni professionali come pratica sperimentale silenziosa e laterale, senza ricerca d'effetti ma puntando sulla densità fisica dello spazio, dei suoi dettagli e di un racconto dell'architettura come scoperta ricca delle storie che l'hanno preceduto. Questo libro attraversa questa lunga esperienza alternando progetti e testi di critici e amici architetti; i diversi salti di scala, dagli interni domestici passando per i tanti edifici pubblici dedicati alla cultura e al sacro, fino ad arrivare al disegno per l'altare del raduno di massa del Giubileo 2000, sembrano seguire un filo unico, quasi testardo, in cui provare a costruire una terza via tra la modernità e il respiro della storia e delle materie che l'hanno sempre costruita.
EUR 22.75
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Museo di Palazzo Reale Genova. I dipinti del Grande Appartamento Reale. Catalogo generale. Vol. 1
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I principi e le arti. Dipinti e sculture della collezione Liechtenstein. Catalogo della mostra (Milano, 28 settembre-17 dicembre 2006)
Quattro secoli di storia del collezionismo attraverso un saggio storico e una selezione delle opere più significative della raccolta Liechtenstein, l'antica famiglia di origine austriaca che oggi possiede una fra le più ricche collezioni private al mondo per varietà e qualità artistica. Il ruolo politico e la posizione di grande potere rivestiti da tutti gli esponenti della famiglia Liechtenstein hanno consentito loro di accumulare nel corso dei secoli un'enorme ricchezza e di sviluppare un forte amore per l'arte. È il principe Karl I che nel XVII secolo inizia la raccolta di un grande numero di capolavori, dando vita a una tradizione collezionistica che si tramanda e si consolida fino ai giorni nostri. Tra i dipinti delle collezioni principesche, le opere spaziano dal Rinascimento all'Ottocento, in un equilibrato rapporto tra arte nordica e tradizione classica italiana: si va dal Ritratto di Maria Luisa de Tassis, uno dei più famosi capolavori di Anthonis Van Dyck, alla Testa di uomo barbuto e al bozzetto d'ispirazione classico-mitologica di Marte e Rea Silvia di Rubens, al Consiglio alla vendetta di Francesco Hayez; tra i preziosi bronzetti spiccano il San Sebastiano, una delle tre opere scultoree attribuite ad Andrea Mantegna che l'artista avrebbe realizzato durante il suo soggiorno alla corte dei Gonzaga, e il Mercurio di du Quesnoy.
EUR 23.75
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La Collezione François Pinault. Una selezione Post-Pop. Catalogo dellamostra (Venezia, 12 novembre 2006-11 marzo 2007). Ediz. italiana, inglese e francese
Realizzato in occasione della mostra di Palazzo Grassi, il catalogo raccoglie le opere dei 18 artisti viventi selezionati dalla collezione François Pinault chiamati a un'analisi approfondita nei confronti della società attuale, della comunicazione di massa e del ruolo dell'uomo nel mondo. Una perfetta incarnazione dell'arte Post Pop.La presenza americana è sicuramente la più influente: la maggior parte degli artisti presenti provengono da oltre oceano e analizzano, con modalità differenti, lo stile di vita americano, quell'American Dream continuamente citato e volutamente dibattuto. Lo scenario è completo: l'irriverente carattere pop e kitsch di Jeff Koons, la riflessiva meticolosità tecnica rapportata alle sconcertanti dimensioni spaziali di Charles Ray, l'analisi sul corpo inteso come oggetto sessuale nell'opera di Paul McCarthy, l'estrema raffinatezza di David Hammons, con la quale viene dichiaratamente attaccato il problema razziale e di classe della società americana. La peculiare atmosfera hollywoodiana degli acrilici di Ed Ruscha, artista sinonimo per eccellenza di Los Angeles, la tensione indissolubile tra testo e immagine dei dettagliati e violenti disegni di Raymond Pettibon, per concludere con i 22 provocatori e aggressivi quadri “testuali” di Christopher Wool, intesi come veicolo di interpretazione sociale e personale.Accanto alla selezione americana è importante anche la presenza dei 3 artisti più rappresentantivi della generazione dei Young British Artists. Sarah Lucas e i fratelli Chapman. Segue la sala dedicata alle provocatorie, scioccanti e allo stesso tempo sorprendenti opere “in vetrina” di Damien Hirst, che chiudono il percorso YBA aprendo un contatto con la fotografia dell'artista russo Andreas Gursky.Il rapporto con l'ambiente circostante, l'architettura, la città torna nelle spropositate e distorte sculture di silicone e acciaio del tedesco Thomas Schutte. Anche il simpatico androide bambino di Takashi Murakami ci rapporta in modo adolescenziale alla nostra società, di cui viene sottolineato con una vena amara l'aspetto forzatamente ludico e esageratamente estetico.Il percorso espositivo si conclude con due artisti molto diversi ma accomunati in questo caso per aver portato al parossismo due chiari riferimenti storici, bilanciando perfettamente ironia e tragedia. Piotr Uklanski che utilizza il colorato collage di carta strappata con la tragica ingenuità di un bambino, e l'inquietante Hitler inginocchiato di Maurizio Cattelan che, trasferito dalla situazione in cui siamo soliti pensarlo, irrita la nostra abitudine visiva.Venezia, Palazzo Grassi 12 novembre 2006 - 11 marzo 2007
EUR 23.75
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Mark 2.0
Phil, tredici anni, si ritrova di fronte a Mark, il clone del suo migliore amico scomparso dopo una lunga malattia. Clonato dal sistema Laz-r-Ustm, il "nuovo" Mark torna a casa, con molto sollievo dei genitori e con delusione della sorellina Lauren: "Quello lì non è mio fratello. È troppo carino". Per Phil Mark non è esattamente l'amico di un tempo, ma a lui tocca comunque il compito di insegnare a questa nuova versione del compagno i rudimenti della vita scolastica: come non farsi mettere i piedi in testa dal bullo della scuola, come non indossare la cravatta dell'uniforme, come evitare buoni propositi. Ben presto Mark ritorna a essere quello di sempre: l'adorabile ragazzino che gioca con il GameBoy e gli chiede consigli su come corteggiare le ragazze. Proprio quando il secondo Mark - Mark.20 - sembra avere del tutto rimpiazzato quello originale, un evento drammatico trasformerà l'ingenuità del clone in qualcosa di inaspettatamente diverso e svelerà le circostanze finora rimaste segrete della morte del ragazzo.
EUR 5.60
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Ragazze lupo
Kalix ha diciassette anni ed è una ragazza ribelle, una ragazza lupo. Ricchissima e nobile, ultima discendente della più antica dinastia di licantropi scozzesi, i MacRinnalch, ha trasgredito le regole della famiglia innamorandosi di Gawain, giovane lupo mannaro di umili origini, e adesso si nasconde, inseguita dai sicari, tra le strade di Londra. Vestita di stracci e magrissima ai limiti dell'anoressia, per tenersi su sorseggia del laudano da cui ormai è dipendente. Certa di aver tagliato per sempre i ponti con la sua famiglia, Kalix si troverà suo malgrado coinvolta nella lotta per la successione alla reggia dei MacRinnalch, circondata da una serie di personaggi stravaganti: sua sorella, una stilista di tendenza dotata di poteri magici, le cugine, dissolute musiciste della scena punk londinese, e due giovani umani, studenti universitari, che si prenderanno cura di lei, ammaliati fin dal primo istante da questa creatura straordinaria. Ambiziosi, romantici e ribelli, i giovani licantropi di Martin Millar si muovono con scaltrezza in una società contemporanea, ricca di conflitti, e proprio come i ragazzi di oggi dimostrano di aver capito il valore assoluto dell'amicizia e della solidarietà oltre ogni altra cosa.
EUR 7.80