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La lottatrice di sumo
Giovanni Cadorna è un fisico alla soglia dei cinquant'anni. Dopo il successo raggiunto con la pubblicazione di un libro, scettico sulla possibilità della vita oltre la morte, inizia a dubitare delle proprie certezze in seguito al ritrovamento di un dipinto che lo costringe a fare i conti con il passato e il ricordo di una donna, scomparsa tragicamente trent'anni prima. Decisivo, all'interno di un intreccio costantemente in bilico tra ossessione e raziocinio, ragione e occulto, risulterà l'incontro con Olga, figlia dell'artista esoterico presunto autore dell'opera, che, insieme ad altre figure femminili cariche di significato, darà vigore alla storia fino allo scioglimento della vicenda personale e familiare del protagonista come del mistero legato al quadro. Con una cura formale di rara evidenza e una lingua densa di risvolti emotivi, l'autore affronta qui un tema delicato come quello della comunicazione con l'aldilà nonché argomenti universali come la libertà individuale, il desiderio di paternità e l'amor filiale. Dopo i primi due libri incentrati sul dubbio, Giorgio Nisini torna a parlare di incertezza confermandosi uno degli scrittori più originali e visionari della narrativa italiana di oggi. La sua scrittura avvolgente e al contempo cristallina conferisce alla narrazione un tono dai contorni metafisici mettendo in scena, con "La lottatrice di sumo", la tormentata storia d'amore di un Orfeo moderno.
EUR 17.10
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Serenità. L'arte di saper invecchiare
"Da molto tempo l'arte di vivere è il tema di cui mi occupo, non perché la possieda, ma perché ne ho bisogno". Nessuno può insegnarci come vivere né come invecchiare con serenità. E questo di certo non è l'intento del libro che avete tra le mani. Piuttosto, Schmid suggerisce "dieci passi per raggiungere la serenità, che possono emergere dalle nostre osservazioni, dalle nostre esperienze e da ciò a cui siamo sopravvissuti". Se l'ars vivendi implica la consapevolezza della propria mortalità, accettarla porta ad abbracciare la vita nella pienezza delle sue stagioni. Primavera, estate, autunno, inverno. Infanzia, giovinezza, maturità e vecchiaia. Come un moderno Montaigne, con la leggerezza dei grandi pensatori, l'autore ragiona sul concetto principe della filosofia occidentale: la serenità. Da Epicuro in poi i filosofi si sono interrogati sul principio dell'atarassia, stella polare che orienta l'uomo nel suo cammino. Oggi questo cammino è diventato una corsa senza meta, dominata dalla brama di un successo irraggiungibile, di un futuro che non è mai presente. La vecchiaia è una minaccia, non il coronamento di un'esistenza piena. Dobbiamo riappropriarci della serenità per riconquistare la joie de vivre e, per farlo, un primo passo è pensare le diverse fasi della vita come tappe di un viaggio di cui la vecchiaia è il capitolo finale, cui affidarsi "con la maggiore tranquillità possibile". Vivere non è morire, ma affinare l'arte di saper invecchiare.
EUR 13.30
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Eureka street
Belfast, Irlanda del Nord, 1994. In una città ridotta a un campo di battaglia, Chuckie e Jake, protestante il primo, cattolico l'altro, sono legati da una profonda amicizia. Chuckie, antieroe grasso e sempliciotto, riesce a compiere mirabolanti imprese commerciali grazie a progetti tanto fantasiosi quanto ridicoli, Jake, invece, nonostante la sua scorza da duro, è un inguaribile romantico e non cerca denaro e ricchezza, ma un amore che gli riempia la vita. Sullo sfondo, i conflitti irrisolti del paese che balzano brutalmente in primo piano quando un attentato sconvolge l'atmosfera bislacca e farsesca che pervade il racconto. Sarà la commedia della vita a cancellare il sangue e le vicende improbabili e sgangherate di Chuckie e Jake, e a dominare di nuovo tra le pagine del romanzo.
EUR 17.58
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Nebbia
In "Nebbia" si respira un'aria di "tetra buffoneria": forse proprio perché al centro del libro sta l'Amore. Ed è noto a tutti come i dolori procurati da questa passione siano al contempo i più tremendi e i più fatui; i più violenti e i più ridicoli. Ma l'Amore, allo stesso tempo, svolge qui anche un'altra importantissima funzione: la sua natura intrinsecamente equivoca e fantasmatica è infatti la migliore controprova della "nebbia" in cui è immersa l'esistenza di ogni uomo, l'Amore, insomma, è la quintessenza di quel sogno incompiuto e ininterrotto in cui navighiamo dipanando la matassa del nostro destino diretti verso un nulla che mai raggiungeremo, perché non è mai stato; un sogno dove sognati e sognatori mutano continuamente posizione e ruolo, tanto da rendere inafferrabili i contorni del sogno stesso. E dunque ontologicamente incerta la personalità di chi ha sognato: sia esso il protagonista del romanzo, o addirittura il narratore che l'ha creato.
EUR 7.00
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Indignazione
Un uragano si sta abbattendo su Dedborought Place. I debiti di gioco contratti dalla sconsiderata Kitty minacciano di prosciugare le casse di famiglia costringendo il padre, il vedovo Lord Theign, a staccare dalle pareti il preziosissimo dipinto La bella duchessa di Waterbridge per venderlo al milionario nordamericano Breckenridge Bender. A dar voce e alimentare la protesta di chi si oppone all'art drain, il drenaggio di opere d'arte dall'Europa all'America, è la stampa, capeggiata dal critico d'arte Hugh Crimble, che invita gli inglesi a mobilitarsi. Indignazione, ispirato a un episodio che scosse profondamente la società inglese ai primi del Novecento, ha origine da un'opera di teatro; da qui provengono l'agilità dei suoi dialoghi, la supremazia dell'azione rispetto alle descrizioni e il marchio di fabbrica di Henry James: il linguaggio esuberante e minuzioso, la capacità di mettere il dito nella piaga e descrivere un ambiente nel quale le apparenze valgono molto più di qualsiasi assegno. Ultimo romanzo pubblicato in vita da Henry James, Indignazione venne accolto così favorevolmente da diventare ben presto la sua opera di maggior successo.
EUR 15.68
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Amy e Isabelle
È la storia, questa, di una cittadina anonima della provincia americana. Di un'estate straordinariamente torrida. Di un microcosmo di donne, impiegate presso gli uffici di una fabbrica locale. Tra queste c'è Isabelle, ancora giovane, che tenta di celare il proprio misterioso passato dietro una facciata di decoro e perbenismo; e c'è la figlia Amy, una timida adolescente con un segreto che non riesce a tenere nascosto. Il rapporto tra le due è teso, intessuto di cose non dette e di una reciproca incomprensione che si trasforma in aperta ostilità quando la madre scopre nella figlia l'esuberanza e la voglia di vivere che un tempo erano state le sue, il suo stesso desiderio di darsi a un altro e di essere amata. Il mondo di Amy e Isabelle crollerà violentemente all'improvviso, e dopo un toccante, impietoso confronto durante una drammatica notte niente sarà più come prima.
EUR 18.52
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La leggenda del trombettista bianco
New York, anni venti. Tra i club dalle insegne luminose e gli ampere degli studi di registrazione, quello di Rick Martin è un nome che viene pronunciato con rispetto, quasi sottovoce. Degli altri musicisti si dice che sì, sono bravi, ma non sono certo lui, come se il suo talento fosse il metro di paragone per quello degli altri. Sul suo conto girano tante storie: fin da giovanissimo ha sempre frequentato i neri, anche se è bianco, per questo è così indisciplinato: per imparare a suonare marinava la scuola e andava a esercitarsi in una chiesa abbandonata. È stato nientemeno che il grande Art Hazard a insegnargli i segreti della tromba. Voci, dicerie, leggende. Ma chi è davvero Rick Martin?. In questo romanzo dalle atmosfere notturne e fumose, ambientato nell'epoca del proibizionismo e dei jazz club e ispirato alla leggendaria figura di Bix Beiderbecke. Dorothy Baker - qui al suo esordio accompagna il lettore nel cuore e nella mente di un ragazzino nato nei bassifondi della provincia americana, tra le case fatiscenti di periferia e le backroad che portano verso il nulla, con un dono che è anche un fardello: quello di un talento soverchiante, che ti spinge a non dormire la notte pur di inseguire la perfezione, così schiacciante da lasciarti fuori dalle file di quelli che la società ha educato, che sanno controllarsi e recitare la loro parte...
EUR 15.20
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Il sesto giorno
Milano. Ronnie ha trentacinque anni, origini nigerine e fisico da atleta. Arrivato in Italia poco più che bambino, orfano, su un barcone partito da Tripoli, incarna il prototipo del self made man. Schivo e solitario, ha costruito un impero dal nulla conquistandosi una fortuna che gli analisti stimano in due miliardi di dollari, nonché la reputazione di magnate, dedito esclusivamente ai propri affari. È il fondatore di Talentik, piattaforma Web di audio sharing, uno dei siti più visitati al mondo dopo Facebook, Google, YouTube e Yahoo. Tra sei giorni, Talentik verrà quotato in borsa e questo segnerà un momento storico pe l'imprenditoria italiana, facendo di Ronnie uno degli uomini più ricchi del pianeta. Un segreto però si nasconde dietro la sorprendente parabola del protagonista, che rischia così di vedere messe a repentaglio la propria carriera e la vita stessa. Mentre il governo annaspa, la recessione incombe e la "protesta dei porcelli" infuria nelle strade, il mistero legato al passato di Ronnie verrà alla luce grazie all'intervento di Ragazzo, un aspirante giornalista in cui l'uomo si imbatte all'inizio del libro e a cui, come per un'intuizione, deciderà di affidare la propria incredibile storia.
EUR 10.40
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La caduta delle consonanti intervocaliche
La caduta delle consonanti intervocaliche, avvenuta tra il X e l'XI secolo nella regione dove sarebbe poi nato il Portogallo, è il fenomeno linguistico che ha cominciato a separare il portoghese dallo spagnolo. Un passaggio importante per Heliseu da Motta e Silva, professore brasiliano di filolgia romanza: la nascita della sua lingua, il fondamento del suo lavoro e, curiosamente, anche il motivo per cui ha conosciuto sua moglie. Ormai in pensione, Heliseu si sveglia il giorno in cui l'università si appresta a omaggiarlo e inizia a preparare mentalmente il discorso di ringraziamento. Alla sua età, s'impone un bilancio. Ed ecco allora venirgli in mente la possibilità di ripercorrere la propria carriera attraverso gli avvenimenti, anche quelli più intimi, di un'esistenza apparentemente perfetta: l'inizio negli anni Sessanta, quando il paese (come il resto del mondo) era tutto un fermento libertario; il matrimonio con Monica, il figlio maschio, lo stipendio fisso, il bell'appartamento, gli inizi della dittatura, l'infatuazione per una giovane dottoranda francese, la pubblicazione importante e, infine, il buen ritiro tranquillo e soddisfatto di chi ha avuto una vita piena. Ma è andata veramente così? Nell'organizzazione del ricordo, dei ricordi, nella scelta delle cose da dire e da tacere, si insinuano continuamente dubbi, altre possibilità di racconto, deviazioni nella narrazione.
EUR 16.62
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Appartenersi
"Appartenersi" narra una storia universale e, oggi più che mai, necessaria. È il grido liberatorio dell'autore, Karim Miské: nato da padre mauritano, diplomatico e musulmano, e da madre francese, assistente sociale, professoressa, atea e femminista, per tutti è sempre stato "quel tipo bizzarro, con la faccia da arabo e i modi da bianco". Rimbalzato senza tregua da un'identità all'altra, sin da bambino cerca una categoria alla quale appartenere, finendo per non accettarne nessuna. Il suo specchio gli rimanderà sempre l'immagine di un bastardo, un emarginato, un intruso. Perduto tra mondi diversi - arabo, bianco, cristiano, ateo, musulmano, nero, comunista - e tra svariati paesi - la Francia, la Mauritania e anche l'Albania di Enver Hoxha -, Miské è "il granello di sabbia nell'ingranaggio dell'identità", perennemente in lotta con il riflesso più difficile da evitare, lo sguardo degli altri. E se all'inizio c'era la vergogna, ora c'è la rabbia, ma anche la solitudine. E l'eterna domanda: chi sono io? In cerca di risposte, l'autore racconta di un percorso atipico, di una ferita ancora viva, di toccanti ricordi d'infanzia e di come, col tempo, è riuscito a costruirsi una nave che lo aiuta ad attraversare la vita: la letteratura, unico antidoto e unico punto fermo in questa interessante riflessione sul tema dell'identità che è insieme saggio, memoir, testimonianza, ma soprattutto un'attualissima radiografia della complessità del mondo.
EUR 14.25
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Ritrovarsi a Parigi
Dopo la morte della madre, Pierre Fauré lascia Parigi per trascorrere il mese d'agosto in Provenza da François, un vecchio amico ritrovato per caso. L'incontro con la foresta, i suoi sentieri, la sua luce, la sua immutabilità e il suo silenzio fa intuire a Pierre - un uomo semplice, contabile di una piccola impresa - l'esistenza di un regno insospettato dove il tempo, lo spazio e le sensazioni sembrano essersi immobilizzati in bilico fra sogno e realtà. Ma c'è un altro incontro ad attenderlo: è Marie, che un giorno appare sulla soglia della stanza che lo ospita, un "povero animale malato" che François ha trovato sul ciglio della strada nell'estate del 1940 e ha salvato dall'internamento in manicomio. È lei a innescare in Pierre un moto di rivolta per l'inutilità della propria vita. Contro il parere di tutti decide di portarla con sé a Parigi, dove per mesi si ostina a cercare di far uscire la giovane donna dal limbo dell'inconsapevolezza e dell'oblio nel quale è sprofondata. Solo un miracolo potrebbe salvarla. E così accade: grazie alla dedizione e alla pazienza di Pierre, Marie riuscirà a ritrovare la sua umanità, la sua memoria, il suo passato. E a uscire dall'oblio saranno in due: Pierre scoprirà il senso della vita e deciderà di ricominciare, salvato dal suo stesso miracolo.
EUR 14.25
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Il volto ritrovato
Un intreccio di temi, motivi ricorrenti, vere ossessioni che si ripresentano nel romanzo successivo, Anima. Con una prosa travolgente, che non lascia scampo, Mouawad si spinge fin nei più remoti recessi dell'inconscio e ne ritorna con una scrittura tanto travolgente quanto inquietante.\r\n\r\n«Un autore tra i più originali del nostro tempo» - \r\nMelania Mazzucco, «la Repubblica»\r\n\r\nUn commando dà fuoco a un autobus, le lamiere si arroventano, la pelle dei passeggeri cola via e una donna dal volto velato e dagli arti di legno, nata da quelle fiamme, divora la testa di un ragazzino. Testimone di questa scena è Wahab, un bambino libanese che ha appena compiuto sette anni, e che di lì a poco abbandona il suo paese. Si trasferisce in «un paese lontano e piovoso», dove la vita trascorre normalmente fino al suo quattordicesimo compleanno, un giorno molto importante per lui: Wahab improvvisamente non riconosce più i volti della sorella e della madre, per lui sono due estranee. Il tempo si inceppa, entra in una linea d'ombra nella quale tutto si disgrega e si sfalda, come i corpi che da piccolo ha visto sciogliersi nell'attentato terroristico in Libano. Wahab teme d'essere impazzito e decide di scappare di casa. È l'inizio di un viaggio, di formazione e onirico insieme, durante il quale incontrerà un mendicante che gli donerà la parola “pervinca”, scoprirà che l'unica cosa che può sconfiggere una paura infantile è un'altra paura infantile e, infine, giungerà in un atelier dove, diciannovenne, attraverso la pittura cercherà di riappropriarsi del volto della madre.\r\nL'universo di Mouawad è già tutto in questo suo primo romanzo: il trauma della guerra, la ricerca dolorosa dell'identità, la lotta contro i fantasmi dell'infanzia, la necessità di dire l'indicibile, la sublimazione nell'arte, la parola salvifica…
EUR 16.15
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L' ultimo degli Eltysev
Tradotto in dieci paesi e finalista ai più importanti premi letterari nazionali, il romanzo ha riscontrato un grande successo di pubblico e critica. Il suo giovane autore rientra oggi nel novero delle voci più significative della letteratura russa contemporanea.\r\n\r\n«La provincia della provincia, l'esilio dell'esilio - per il romanzo duro e singolare di uno dei nuovi rappresentanti del realismo russo» - Le Monde\r\n\r\n«L'ultimo degli Eltyšev è Robinson Crusoe capovolto: il deterioramento palpabile dello spirito umano che si disperde a ogni livello della vita, il fallimento di individualismo e iniziativa, la capitolazione dell'uomo di fronte alla natura… Cattura l'umore di un'epoca» - \r\nLev Danilkin\r\n\r\nGli Eltyšev sono una famiglia come tante, nella Russia di oggi: Nikolaj è un agente di polizia che si occupa della sorveglianza in un luogo di detenzione per alcolizzati e disturbatori della quiete pubblica, sua moglie Valentina lavora da trent'anni nella biblioteca cittadina. Hanno due figli ventenni: il maggiore è uno scansafatiche e il minore è in carcere da quando, in una rissa, ha ridotto un altro ragazzo a un vegetale. Ma poteva andare peggio, in fondo. Non vivono nel lusso, certo, ma la loro è una vita onesta e normale: un appartamento assegnato dal comune, un televisore e perfino un'auto, il simbolo del benessere per eccellenza. Tutto precipita, però, quando Nikolaj perde il lavoro a causa di una grave negligenza. La famiglia è costretta a trasferirsi in campagna, nella catapecchia di una vecchia zia. Le conseguenze sono devastanti: è l'inizio di una discesa agli inferi, un susseguirsi di fallimenti e disgrazie, scanditi da alcol, apatia e violenza, che porteranno alla lenta e inesorabile disgregazione della famiglia. Perché i legami affettivi e le buone intenzioni nulla possono di fronte alla miseria. La provincia russa di oggi è un altro mondo, in un altro tempo, e Roman Senčin, che la conosce bene, ce ne racconta il lato oscuro.
EUR 15.68
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Cieli celesti
Con "Cieli celesti" Claudio Damiani ha scritto un libro in cui il suo pensiero filosofico si apre all'orizzonte della scienza. La chiarezza espressiva e la forma contemplativa dei versi, però, sono le stesse dei libri precedenti, quelle apprese dalla lezione dei latini e di Petrarca. Così come il ritmo continua a essere dialogante: il suo rivolgersi agli uomini, agli animali, alla natura, all'intera creazione come fossero tutti parte di una "comunità" che poi significa capire quanto ogni cosa è indispensabile all'altra e che proprio questo è il "miracolo" di cui facciamo quotidianamente esperienza. Nel tempo della nostra vita, all'interno di un universo tanto vasto e tanto misterioso da sovrastarci e spesso spaventarci, Damiani percepisce un disegno - la rivelazione di un'intelligenza universale che illumina la mente - come una linea che scorre inesorabile lungo i secoli e i millenni. Di quella linea, l'essere umano, l'individuo, non è solamente un punto tra gli infiniti altri, ma è un nucleo di energia, un "quanto di tempo", scrive il poeta servendosi dei termini della fisica: è la possibilità che il disegno - un disegno che Dio, o qualcuno a cui abbiamo attribuito questo nome, ha pensato - si compia. Come l'anello infinitamente piccolo di una catena infinitamente grande, la sua stessa esistenza determina il passato, il presente e il futuro dell'universo. Allora, il tempo dell'uomo non è mai veramente finito, e pure la morte è parte del disegno.
EUR 17.10
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Fra il visibile e l'invisibile
Nella vita convulsa che spesso conduciamo, tutta ripiegata sulla gestione delle cure quotidiane, del soddisfacimento dei bisogni materiali, impregnata da quella cultura "del fare" oggi tanto di moda che purtroppo dimentica la cultura "dell'essere", questo libro può costituire un'ancora di salvezza, un punto cui aggrapparsi per aiutare la propria mente a respirare un'aria diversa, e concentrarsi sul senso effettivo e finale del nostro vivere, terreno e ultraterreno. Con quest'opera Giovanna Mazzuoli prosegue nella sua analitica ricerca attraverso lo spirito del tempo che l'umanità ha attraversato e quelle domande eterne che restano senza risposta solo per chi vuol rifiutarsi di aprire il proprio cuore e la propria mente che tali risposte contengono. "Non siamo soli" è un antidoto contro i veleni del materialismo, come contro i falsi miti delle facili superstizioni.
EUR 9.50
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Lasciateci vivere la nostra primavera e altre favole teatrali
In "Lasciateci vivere la nostra primavera" e nelle altre favole teatrali raccolte in questo volume, Maria De Masi, pur guardando il mondo con gli occhi incantati del "fanciullino" di pascoliana memoria, svolge la sua funzione educativa svelando, con l'arma della presa in giro e dell'arguzia, presunzioni, ipocrisie, egoismi, miopie delle quali troppo spesso è intessuta la società degli adulti. Quella dell'autrice è una satira benevola, ma non per questo meno efficace e costruttiva, anzi è proprio la soavità con la quale lei ce la porge a renderla più penetrante. Questo di Maria De Masi è un "mondo salvato dai bambini", cioè un mondo che ha bisogno di innocenza, bontà, sincerità, ed è la forza e la dolcezza di questi valori a riempire di poesia le sue fiabe edificanti.
EUR 9.50
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I racconti della grande quercia
La grande quercia racconta. Attraverso la sua voce, nella nostra mente e nel nostro cuore, scorre il transito costante, sempre uguale e sempre nuovo delle stagioni, che vestono a turno il bosco dei loro intensi colori; facciamo conoscenza con gli animali che popolano la grande foresta, cinghiali, lepri, scoiattoli, entrando in contatto con le loro piccole e complicate esistenze, la loro dura lotta per la vita, le loro paure, ma anche i grandi slanci di generosità e vicendevole soccorso. Col suo narrare la grande quercia ci regala un messaggio di solidarietà e amore e l'invito ad ascoltare, con attenzione e umiltà, la voce della natura, ricordandoci che anche noi umani, che spesso tendiamo a sentirci signori e padroni dell'universo, altro non siamo che parte della natura stessa e un frammento di quell'universo che la contiene.
EUR 9.50
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Storie di donne e di comari. Siena raccontata attraverso il teatro di contrada
Alda Pianigiani ha rappresentato una parte importante e originalissima della ricca tradizione del teatro popolare senese e della stessa storia della nostra città. Leggendo le commedie raccolte in questo libro, ci immergiamo nello spirito senese più puro, che qui è ritratto con affettuosa ironia. Questa lettura ci permette di ripercorrere e comprendere alcuni fra i periodi più difficili e dunque importanti della storia della città durante lo scorso secolo. Grazie a questo estremo dono, vero atto d'amore tributato alla sua città, Alda continua e continuerà a vivere insieme a noi sulle ali della poesia.
EUR 14.25
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Il potere dei sogni
"... que toda la vida es sueño, y los sueños, sueños son". Gli immortali versi del grande Calderon si offrono come premessa ideale per questo romanzo, che potremmo interpretare come meditazione proprio sul rapporto tra il sogno e la vita; due mondi solitamente visti come contrapposti. Da una parte la realtà, il quotidiano; dall'altra le fantasie incontrollabili generate dalla nostra incoscienza. Davide Attinà pensa che questo luogo comune possa essere trasgredito, che tra la vita e il sogno il confine possa essere sottilissimo, impercettibile, fino ad annullarsi, permettendo al sogno stesso di generare e modellare la realtà. Ce lo racconta in questo romanzo avvincente, intenso e, a tratti, anche divertente.
EUR 9.50
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E se tutto va bene, mi ammazzo
Come mai l'omicidio di una povera ragazza tossica crea tanto nervosismo nella migliore società di una ricca e appartata provincia italiana? Perché le indagini si vogliono chiudere in tutta fretta, dando credito a una versione che presenta vistose incongruenze? E non è strano che l'uomo accusato del crimine, a sua volta un relitto umano, senza un soldo, venga difeso dal miglior penalista della città? Domande alle quali sembra che nessuno abbia voglia di dare una risposta. Nessuno tranne Carlo Franchi, cronista fallito, alcolista triste, aspirante suicida, uno sfigato da manuale. Per lui la soluzione del caso diventa una sfida personale, nella quale giocare il tutto per tutto, anche a costo di rischiare quella vita che ormai sembra non avere più significato. Sul filo di una paradossale ironia, con brillante humour, De Santi tratteggia il ritratto in bianco e nero di una certa Italia minore ipocrita e opportunista e ci regala, con Carlo Franchi, un personaggio di stupefacente complessità.
EUR 9.50