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La ricerca interiore. Psicologia e religione
"La ricerca interiore. Psicologia e religione" (Insearch. Psychology and Religion), ha la sua origine in alcune conferenze tenute su invito di sacerdoti interessati alla psicologia analitica e al counseling pastorale, ma nel suo successivo sviluppo il libro ha preso un più ampio respiro, perché ha trovato il suo punto d'aggancio, al di là degli approcci specialistici, nella ricerca dell'anima e nella fede nella sua realtà, e in cosa comporti trovare una connessione vivente con la propria realtà psichica. La qual cosa, per Hillman, riguarda lo specifico contributo della psicologia analitica e dell'esperienza analitica all'esperienza spirituale e al counseling ad essa riferito. Ne risulta così una vera e propria introduzione al senso profondo della pratica analitica condotta nello spirito junghiano; di essa fa riconoscere i passaggi cruciali e il metodo con una semplicità e una incisività che di rado si sono viste anche in opere più direttamente rivolte a questo scopo. Il libro è anche una sottile risposta a quelle teologie della morte di Dio che si diffusero negli anni sessanta lasciando una lunga scia tuttora presente.
EUR 14.25
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La buona fede. Memoria e letteratura
Soltanto da Silvio Ramat, uno dei poeti più limpidi e ispirati dell'ultimo mezzo secolo, tra i pochi cui dovremmo guardare come si guarda a un maestro di moralità e di stile, e al quale, per giunta, dobbiamo alcune delle pagine critiche fondamentali sulla poesia italiana del Novecento, poteva venire un libro come La buona fede. Memoria e letteratura, un libro in cui si fondono la prospettiva critica, l'autobiografia intellettuale, l'autoritratto, le memorie familiari, le passioni segrete, il ricordo affettuoso dei maggiori poeti del secolo scorso. Con la discrezione e il pudore che gli riconosciamo, Ramat intesse un libro che non ha precedenti, non solo per la vastità dei temi che vanno a costituire un vero e proprio affresco, umano e culturale, del nostro tempo, ma anche per la sorprendente naturalezza con cui l'autore sa passare dalla prosa al verso, dalla severità del giudizio critico alla commozione, dalla pietas privata a quella pubblica. E tutto con la misura, il nitore, la precisione che da sempre contraddistinguono le sue pagine, poetiche e saggistiche, e che Ramat sa anche applicare alla propria opera, con suggerimenti e definizioni che resteranno da oggi non eludibili per chi voglia affrontare la lettura - e lo studio - della sua opera poetica.
EUR 15.20
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Un anno parlato dalla notte
"Un anno parlato dalla notte" rappresenta un processo creatore quasi prima del suo divenire. Dai sogni viene la materia prima: i fili del futuro tessuto che non sono solo sequenze di immagini ma "Sprachbilder", "immagini del linguaggio", come li chiama Handke stesso. In questo libro innovatore il critico letterario, ma anche l'appassionato, potrà trovare collegamenti tra le singole frasi all'interno della stessa pagina o tra quelle contenute in pagine diverse e anche in altre opere di Handke. Quelli che potrebbero sembrare pezzi di una cartina geografica rinvenuti casualmente, messi assieme creano l'immagine di alcuni personaggi e la continuità di temi quali l'amore, i rapporti conflittuali, la natura e il dolore. Quest'opera può però anche venire apprezzata da chi non conosce Handke, poiché conduce il lettore, frase per frase, a una percezione più acuta di sensazioni, sperimentabile anche nel mondo onirico: "Un anno parlato dalla notte" non comunica solo con la nostra coscienza diurna, ma con questo mondo fantastico retrostante che sta in ognuno di noi." Dalla prefazione di Eva Pattis. Postfazione di Flavio Ermini.
EUR 8.00
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Stelle a Merzò
"Stelle a Merzò" di Adele Desideri si origina dalla trasposizione per frammenti lirico-elegiaci di una storia d'amore appresa "dalla viva voce della protagonista". Come in un diario-resoconto di una passione estiva, il testo trova il suo incipit il 28 luglio 2009 a Merzò, per concludersi, circolarmente, a Merzò (dopo passi contestualizzati ad Airola, Milano, Ponte di Santa Margherita ecc.) il 31 ottobre 2009. Il testo può venire recepito come "il cerchio perfetto in cui l'amore fallisce", una mitica passione, paradossalmente essendo Merzò Comune di Sesta Godano, provincia di La Spezia, Liguria, "Godano" derivando dal longobardo "Wotàn", niente di meno che il Dio Odino. Ma nonostante il nome del Comune, che allude agli augurabili godimenti degli innamorati, questa è una storia fisica e metafisica di patimenti tesi faticosamente alla catarsi, trattandosi di una passione che figlia la percezione dell'impossessamento da parte del nulla, o meglio se ne lascia pervadere. La malattia d'amore pare irrimediabile, anche se i versi dell'autrice tendono a portare alla catarsi il lettore sensibile, i mal-aimé alla Apollinaire.
EUR 11.40
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Diario sudamericano. Viaje entre ritos, música y naturaleza
Cile, Perù, Argentina, Patagonia, Buenos Aires, La Paz. E tanti altri luoghi. Villaggi sperduti tra i monti sudamericani, foreste affascinanti, periferie notturne desolate, ghiacciai che si stagliano all'orizzonte, il vento, la natura. Tanti sono i protagonisti del nuovo libro di Luca Belcastro, ma tutti collegati da un filo conduttore: hanno attraversato il suo itinerario di viaggiatore moderno e vi hanno lasciato impresso un segno indelebile. "Sacbeob - Scritti latinoamericani" (Moretti&Vitali, 2010), la sua prima opera letteraria, condensava la scoperta di un nuovo mondo - l'America Latina - che l'Europa si ostina a considerare il sud del mondo, raccontava della personale libertà conquistata dagli schemi europei di compositore, che il sistema induce individualisticamente a gareggiare in prestigiosi concorsi internazionali per accaparrarsi il premio più cospicuo e tanto tributo di lode. Il nuovo orizzonte è la musica locale latina, con strumenti da valorizzare e una identità forte da salvaguardare. Senza senso di inferiorità rispetto a quello stile compositivo e strumentale all'europea che viene imposto come modello unico da seguire. "Diario sudamericano - Viaggio tra riti, musica e natura" è per certi versi il continuo di questo itinerario. Così, il progetto "Germina. Cciones - primaveras latinoamericanas", avviato negli anni precedenti con l'intento di aggregare musicisti latinoamericani, ha dato proficui frutti, ha indotto gli artisti a comporre, a confrontarsi...
EUR 14.25
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Figli e genitori. Note a margine di un mito amputato
Facendo riferimento al pensiero junghiano, gli autori ritengono che il mito sia un'espressione dell'inconscio collettivo percepibile dalla coscienza. L'attenzione ai miti e la loro comprensione permette di cogliere il senso di alcune motivazioni profonde dell'agire collettivo. Vengono affrontati due miti importanti della cultura occidentale, con particolare riferimento a quella del nostro paese, il mito di Edipo e quello del presepe e ne vengono sottolineate le parti omesse, amputate che non possono così entrare a far parte della coscienza collettiva, con conseguenze di rilievo nel sentire e nell'agire della società civile.
EUR 13.30
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Dharma aperto
L'Oriente e l'Occidente, due mondi così lontani eppure così collegati. La riflessione di Fabrizio Petri, diplomatico e profondo conoscitore del mondo orientale, lungi dallo strutturarsi in modo astrattamente concettuale si dipana attraverso il racconto di incontri speciali. Bentham e sulla sua scia Mill danno appuntamento a Londra a un Muni indiano, Tagore e Jung chiacchierano lungo le rive del lago di Zurigo o ancora i pionieri della Beat Generation, Ginsberg e Snyder, sono alle prese con l'insegnamento di Gandhi proprio nella sua patria, l'India. Si tratta di incontri accaduti solo nell'immaginazione dell'autore, ma l'immaginazione creativa, nella suggestione di Jung e Hillman, è quella realmente produttiva di nuovi mondi e di nuove realtà, capace di disvelare significati profondi e collegamenti vivi tra dimensioni diverse. Così il pacifismo indiano incontra la ricerca della libertà nell'America del Sessantotto, il pensiero junghiano si carica di misticismo poetico incrociando la traiettoria dei versi di Tagore e ancora la compassata riflessione dei filosofi inglesi si riveste di antichi saperi sulla natura umana. Ecco che il Dharma, l'Essenza e la Legge Naturale, si collega a riflessioni politiche e sociali. L'analisi dell'autore si muove tra letture psicologiche e sociologiche della realtà fino a mostrare le radici della moderna società in rete proprio nell'esperienza avanguardistica della Beat Generation.
EUR 19.00
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Atque. L'ordinarietà dell'inatteso
Questo fascicolo di Atque nasce dall'idea di indagare su quelle fasi del lavoro psicoterapeutico nelle quali ci si affida all'esperienza ordinaria, all'immediatezza dei vissuti e dei comportamenti, affrancandosi da forme di lettura dell'altro (e di sé) trasmesse da teorie o tradizioni di riferimento. È nostra convinzione che questi luoghi d'indagine abbiano da sempre segretamente caratterizzato ogni psicoterapia; che essi siano stati, e siano ancora, travolti da rappresentazioni e resoconti dogmaticamente fantasiosi di ciò che avviene in una seduta; che, viceversa, una maggiore attenzione a essi, e a ciò che in essi si insinua o si produce, possa costituire la via règia del contatto con quanto di sottilmente pervasivo e nascosto ci attraversa, ci lega agli altri e (nel rapporto con gli altri) ci costituisce. Riteniamo, in breve, che vada ampliata e posta in primo piano la pratica del sensibile, dell'immediato, dell'"afferrabile" all'interno del dialogo: non ci sono plessi più degni e produttivi di questi per giungere all'individuazione di quanto permea la nostra presenza e le nostre relazioni, evitando ricorsi ideologici o semplicistici all'"inconscio": riteniamo del resto che non ci sia aspetto più nascosto e inatteso di quello che ci coglie nel quotidiano, "nella nostra stessa dimora", come pure aveva intuito il Freud più sensibile. Come è usuale nella tradizione di Atque, la presentazione di queste prospettive terapeutiche avverrà tenendo in mente le loro intersezioni...
EUR 19.00
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L' angoscia del pensare. Artaud, Beckett, Blanchot, Derrida, Foucault, Levinas, Lacan
Annota Hölderlin: "Siamo in disaccordo con la natura e quello che un tempo era uno appare ormai come opposizione". Non c'è più ritorno in questo nostro avanzare. Non c'è più riconquista dell'intero in questo cammino forzato. Non c'è più rimedio all'angoscia che l'insensato produce nell'esistenza di ogni essere umano. Siamo in trappola. Tutti: chi scrive e chi legge. Siamo frammenti senza senso, in quella che Evelyne Grossman chiama "esperienza dell'estremo", ovvero "un'esperienza, ai limiti della follia, di vita e di morte delle parole, che porta chi scrive e chi legge a vedere continuamente sconvolti i suoi punti di riferimento". Il precipizio che intravediamo in fondo alle parole è lo stesso che si coglie in fondo alle cose. Quel precipizio è una tomba, e la voce che non smette di parlare diventa la vedova della speranza, la superstite di tutte le illusioni. La nostra vita scaturisce dal fluire ininterrotto dell'ombra. La sventura ci assedia: la cogliamo reciprocamente nei nostri sguardi, nei nostri gesti che ci consegnano, pietrificati dal dolore, al naufragio del silenzio. La salvezza è davvero posta su nulla. Su questo precipizio siamo venuti e qui sembra essere il nostro inizio; qui c'è invece la nostra fine. Si domanda Evelyne Grossman: "E allora, come concepire uno spazio di scrittura in grado di garantire un pensiero che includa il rischio della follia?". A tale questione è dedicato il volume "L'angoscia del pensare".
EUR 17.10
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Opere. Vol. 5: Corrispondenza (1653-1656).
Il quinto volume abbraccia un periodo limitato (agosto 1653-giugno 1656) e ci mostra un Vincenzo invecchiato, con un po' di acciacchi, ma che conserva intatta la sua vivacità spirituale ed è attento a tutto, sempre pieno di zelo per la gloria di Dio e la salvezza materiale e spirituale dei poveri, animatore instancabile delle istituzioni che Dio ha suscitato per mezzo di lui.
EUR 61.75
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Alla ricerca del fondamento teologico della partecipazione attiva alla liturgia. Il dibattito nella commissione liturgica preparatoria del Concilio Vaticano II
Il tema della partecipazione attiva di tutti i fedeli alla celebrazione liturgica costituisce uno dei cardini pastorali della Costituzione liturgica conciliare, la ragione e il criterio fondamentali della riforma che ne è seguita. Tra le riflessioni e i dibattiti che videro protagonisti i membri e i consultori della "Pontificia commissio de sacra liturgia praeparatoria Concilii Vaticani II" non poteva quindi mancare la questione "De fidelium participatione in sacra liturgia", che impegnò una delle tredici sottocommissioni nelle quali era articolata la Commissione liturgica. In continuità con il suo recente contributo alla storia della redazione della Costituzione Sacrosanctum Concilium (La "Pontificia Commissio de sacra liturgia praeparatoria Concilii Vaticani II". Documenti, Testi, Verbali, CLV-Edizioni Liturgiche, Roma, 2013), l'autore, in questa seconda pubblicazione, mette a disposizione della comunità scientifica nuovi testi, finora inediti, che caratterizzarono il lavoro preparatorio. Si tratta di relazioni richieste e presentate alla Commissione da alcuni membri della stessa (P. Jounel, G. Bevilacqua) e da teologi esterni ai quali venne richiesto un contributo (K. Rahner e A. M. Roguet, cooptato successivamente nella Commissione), alle quali si aggiungono alcune lettere dei protagonisti del dibattito sulla partecipazione attiva dei fedeli alla liturgia e sul suo fondamento teologico.
EUR 19.00
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La pastoralità e la questione dell'individuo nella liturgia
Il cinquantesimo anniversario del Concilio Vaticano II ha offerto l'occasione propizia per mettere a fuoco in questo volume il tratto forse più qualificante e più controverso di questo evento ecclesiale: la pastoralità. Essa mette in gioco non semplicemente una strategia operativa, ma un nuovo modello epistemologico del pensiero teologico che si apre al mondo e alla cultura. La scienza liturgica ne è interessata in modo radicale. In questo quadro, viene presa in considerazione anche la sensibilità tipicamente moderna e postmoderna che riconosce il valore assoluto dell'individuo, irriducibile rispetto ad ogni altra pretesa sociale o religiosa. Qual è il posto dell'"io" nel "noi" della Chiesa e della liturgia? Come si possono raccordare nel rito il valore della comunità e la centralità del soggetto, in una cultura sempre più spostata sull'individuo e sui suoi diritti? A illuminare queste tensioni concorrono i diversi studi raccolti in questo volume.
EUR 23.75
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Pastori dal cuore grande
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Quod ore sumpsimus, domine, pura mente capiamus. A sacramentalidade do aparato bucal na celebração dos sacramentos da iniciação...
Come dice Silvano Maggiani nella Prefazione, la ricerca dottorale di José Pereira Silva (Dom Jeronimo) si colloca nella scia de «Lo Spirito della Liturgia», «La formazione liturgica» e «I Santi Segni», di Romano Guardini, volti a far comprendere il mondo liturgico. L'autore prende in esame in particolare la funzione dell'apparato orale nella Liturgia, cogliendo la "delicatezza" del verbale e del non verbale nell'azione liturgica che nasce dal celebrare e dalla capacità di comprendere la ricchezza contenuta nell'azione, nei riti e nelle parole e la sua possibilità di far pensare. Agire e riflettere costituiscono la base della ricerca di Pereira Silva.
EUR 39.90
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A partire dal rito
Lo studio del rito come mediazione propria della liturgia può contribuire non solo a comprendere e affrontare meglio le questioni pastorali sottese alla prassi celebrativa, ma anche a considerare in modo nuovo le questioni teologiche della liturgia e della sacramentaria. Esso può costituire anche, in modo sorprendente, un terreno comune per proseguire nel dialogo ecumenico in modo rinnovato e meno preconcetto. Il volume presenta diversi contributi che, a partire da una più profonda conoscenza del rito, sviluppano percorsi riflessivi di tipo storico, ecumenico, sistematico e pastorale.
EUR 33.25
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Competenza rituale. La «messa in scena» della fede come ars celebrandi
La buona recezione della liturgia postconciliare si gioca sulla maturazione della capacità di celebrare (ars celebrandi). È ormai evidente che l'agire rituale esige una competenza specifica, che consiste anzitutto nel rispettare le regole fondamentali del rito stesso. L'accostamento tra rito e teatro fa emergere aspetti fondamentali di tale competenza, pur dentro un rapporto complesso tra realtà e finzione, tra reale e virtuale. Anche se su piani diversi, entrambe le esperienze hanno la capacità di "mettere in scena" il mondo per trasformarlo, attivando tutti i linguaggi di una performance globale.
EUR 28.50
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San Vincenzo Depaul. Una vita fuori dal comune
Il breve profilo biografico di S. Vincenzo ripercorre le tappe di una vita fuori dal comune facendone emergere elementi significativi e indicativi anche per il nostro cammino. L'esperienza umana e spirituale in S. Vincenzo si intrecciano insieme e si sviluppano a partire dagli avvenimenti, luogo di manifestazione di Dio. Nell'incontro con i poveri S. Vincenzo scopre la sua via. Reinventa uno stile di esistenza nell'esercizio della carità. Propone un modo cristiano di vivere che fa della carità la propria missione. Nella seconda parte dello studio l'autore si ferma sulla sorgente principale dell'azione di S. Vincenzo: l'eucaristia. Descrivendo la sua vita eucaristica veniamo accompagnati a scoprire la ricchezza della sua vita interiore e la ragione della fecondità delle sue realizzazioni.
EUR 4.75
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Per paschale mysterium. Studi interdisciplinari sulla celebrazione del mistero cristiano in onore di mons. Salvatore Esposito
Nell'esperienza sacerdotale di monsignor Salvatore Esposito c'è una costante, l'amore alla Chiesa servita con il ministero di maestro delle Liturgie. La presente miscellanea vuole essere un omaggio grato al lavoro svolto in Facoltà Teologica sezione San Tommaso d'Aquino in Napoli. La liturgia è lo spartito necessario perché si possa educare il popolo di Dio all'ascolto della parola di Dio. Infatti ha il compito di esprimere i sentimenti, le gioie e le tristezze di ogni battezzato e di portarle al cuore di Cristo che presenta al Padre la vita della sua Sposa. Educa all'oblatività, perché ogni battezzato prenda su di sé i pesi e le fatiche di chi è più debole ed affaticato sul modello del Signore Gesù. La liturgia è esperienza profondamente ecclesiale, perché unisce la confessione di fede alla vita di ogni credente e ci indica che la via cristica è ascolto religioso dell'uomo, delle sue realtà più profonde, delle sue fragilità e dei suoi condizionamenti. Nella preghiera più elevata si contempla Dio nel frammento umano. Gesù insegna che la liturgia è vita nel soccorrere il povero, nel credere che ognuno dei più abbandonati dice qualcosa della presenza di Dio in mezzo al mondo. Allora credendo a Dio e credendo in Dio apriamo il nostro sguardo nel dare fiducia all'uomo e nel confidare nelle potenzialità dell'uomo. La Chiesa non può sussistere senza la liturgia che celebra il mistero pasquale di Gesù Cristo, Dio fattosi uomo (Dalla Presentazione di monsignor Domenico Battaglia)
EUR 47.50
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La liturgia delle ore. Presentazione storica, teologica e pastorale
La pubblicazione di questa nuova edizione del testo di V. Raffa, aggiornata nella bibliografia e rivista secondo le ultime disposizioni magisteriali, rappresenta una opportunità per recuperare dimensioni importanti e potenzialità forse ancora poco conosciute dell'Ufficio divino rinnovato. Nessuno meglio dell'Autore conosce le istanze e le motivazioni che hanno portato all'attuale Liturgia delle Ore, la teologia, la funzione degli elementi di cui si compone, la spiritualità. Raffa offre ai lettori quell'approfondimento teologico necessario per aver accesso alla preghiera oraria della Chiesa e allo stesso tempo, seppur con "gli strumenti a sua disposizione", dimostra una grande attenzione per gli elementi rituali, il canto, la celebrazione della Liturgia delle Ore. [...] Ci auguriamo che la presente edizione aiuti a riscoprire la natura dell'Ufficio divino, la relazione strettissima che ha con i ritmi del giorno e della notte, con il sorgere e il tramontare del sole, l'importanza dei diversi modi di dire/proclamare/cantare i testi, delle posture che vengono via via assunte, dei ministeri, delle processioni, dell'orientamento, dei luoghi. Sono questi spazi, questi gesti, il canto, gli spostamenti, che permettono ai fedeli di riappropriarsi del tempo sacro, del tempo nel quale si compie l'evento della nostra salvezza, interrompendo così le logiche produttive e consumistiche che abitano il nostro vivere, per aprirci al dono di Dio. (Dalla Prefazione alla IV edizione)
EUR 31.35
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Presbiteri e diaconi. Identità e mistero liturgico
Vi è sempre una tensione salutare tra l'identità teologica dei ministeri e le forme pratiche del loro esercizio. Il testo intende mettere a fuoco questa tensione relativamente al ministero dei presbiteri e dei diaconi, così come oggi viene compreso e vissuto. In particolare vengono indicate alcune caratteristiche importanti relative all'ambito liturgico del loro servizio e all'omelia. Il percorso qui delineato potrà alimentare la formazione permanente dei presbiteri e dei diaconi, nella speranza di contribuire a rilanciare una appassionata ricerca teologico-pratica sulla figura di questi ministeri, sulla modalità sinodale del loro esercizio e sulla qualità necessaria che la liturgia richiede al loro ministero, in vista di una "presidenza" intesa come servizio per la comunità ecclesiale.
EUR 13.00