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I Buddenbrook
Romanzo pubblicato nel 1901, "I Buddenbrook" narrano l'ascesa e il declino attraverso quattro generazioni di una famiglia della borghesia mercantile di Lubecca. Titolari di una ditta di cereali fondata nel 1768, i Buddenbrook hanno costruito la propria fortuna economica sull'etica del profitto e la disciplina del lavoro e fondato il proprio prestigio sociale sulla rettitudine e il decoro. Ma nella serena compostezza di quel mondo si insinuano a poco a poco i segni del disfacimento finanziario e morale, di quell'insolubile antinomia tra «la volontà del contegno», che argina la dissoluzione ma soffoca la vita, e la resa al caos degli impulsi irrazionali che rompono i ceppi ma frantumano ogni valore sfociando nell'autodistruzione. L'ultimo discendente, Hanno, che eredita dalla madre la passione per la musica e muore di tifo in giovane età, incarna nella sua fine precoce di borghese sviato dall'arte l'esito tragico della lunga saga familiare. La decadenza dei Buddenbrook, in cui Mann ha tratteggiato l'essenza dello spirito borghese europeo, diventa così specchio della crisi dell'umanesimo occidentale, dal cui tramonto nasceranno i mostri della barbarie.
EUR 12.35
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La brocca rotta-Anfitrione-Il principe di Homburg-Der zerbrochene Krug-Amphitryon-Prinz Friedrich von Homburg. Testo tedesco a fronte
Nel Principe di Homburg (1810), suo capolavoro teatrale, Kleist inscena sullo sfondo dell'ambiente militare prussiano il conflitto tra impulsività e rigida obbedienza alla ragion di stato. Le traversie del giovane principe, dal grave errore commesso alla crisi di panico che ne segue, sono la descrizione del compiersi di una rivolta, del passaggio dall'adolescenza sognante alla maturità responsabile. In apparente contraddizione con lo spirito tragico e problematico che pervade tutta la sua produzione, nella Brocca rotta (1808) Kleist traccia con brio sottile il profilo di un giudice che si trova nella paradossale situazione di indagare su un delitto di cui è egli stesso colpevole. Nell' Anfitrione (1807), sulla falsariga di Plauto e Molière, rappresenta il dramma di un'anima che si dissolve, non sapendo più riconoscere una realtà obiettiva.
EUR 12.35
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Ifigenia in Tauride. Testo tedesco a fronte
Erede con la sorella Elettra e il fratello Oreste del triste lascito di vendette e orrori familiari, sacrificata dal padre Agamennone alle ragioni della guerra, Ifigenia è salvata e resa immortale dall'intervento di Artemide, della quale sarà consacrata sacerdotessa. Così il mito classico. Nella sua rilettura, datata 1787, Goethe rappresenta nella figura di Ifigenia - docile ma non rassegnata - un ideale di pace che supera ogni dissidio e si batte per il trionfo della solidarietà, della fraternità e della tolleranza. L'eroina greca incarna un modello di armonia e di umanità che assegna alla donna una missione civilizzatrice contro leggi divine o costumi selvaggi votati alla crudeltà e alla violenza. Il dramma goethiano si inscrive nel mito di una classicità idealizzata e apollinea che trionfa sulla barbarie, un mito che ha la sua acme tra Sette e Ottocento, si dilata fino a Hölderlin e tramonterà con Nietzsche e la scoperta del dionisiaco.
EUR 11.40
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Il Cid. Testo francese a fronte
Sono sempre in primo piano e in piena luce: i personaggi del Cid non conoscono alcuna dissimulazione, manifestano ogni sentimento e ogni emozione, si vedono e si squadrano come in uno specchio. Stretta nel breve volgere di ventiquattro ore, la vicenda riduce l'azione all'essenziale e punta al contrasto intimo, alla crisi delle anime. Quando Corneille, nella produzione posteriore, si assunse il pesante incarico di essere il poeta "della volontà", perdette forse qualcosa della passionalità ingenua ma affascinante che caratterizza "Il Cid". La critica recente ha dato risalto al lato barocco dell'opera, ai suoi aspetti romanzeschi e deliranti, che svelano il temperamento irregolare e fantastico che li ha dettati.
EUR 9.02
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La sonata a Kreutzer e altri racconti
Nell'inverno del 1888, durante una soirée tra amici, Tolstoj ebbe modo di ascoltare la Sonata a Kreutzer di Beethoven. Ne fu così profondamente turbato da decidere di scrivere un racconto, tra i suoi più inquietanti, che ne riprende il titolo e che nel tema della lotta tra passione dei sensi e ideale di castità preannuncia Il diavolo e Padre Sergij, pubblicati postumi nel 1911 e compresi in questa raccolta. La Sonata (1891), il più dostoevskiano tra i racconti di Tolstoj per il precipitare degli eventi verso il finale tragico-grottesco, esplora in chiave naturalistica i risvolti più amari e minacciosi di un sentimento irrazionale come la gelosia. Apologo sulla crudeltà dei rapporti umani basati sul possesso che trasforma persino l'amore in una schiavitù legalizzata e brutale, è anche una spietata requisitoria contro il concetto borghese di matrimonio: una prostituzione legalizzata, sostiene il protagonista Pozdnyšev, condita di falsi romanticismi che conduce all'insofferenza reciproca.
EUR 8.08
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La principessa di Clèves
Riconosciuto come il primo romanzo psicologico moderno, "La principessa di Clèves" è lo studio analitico e partecipe della vita interiore della protagonista, la registrazione sottile e meticolosa della sua complessità emotiva, del suo svolgersi misterioso e inatteso, fatto di repentine, impossibili felicità, di solitudini, di segreti abbandoni. Scrittrice di grande sobrietà e purezza stilistica, Madame de La Fayette avvolge i suoi personaggi in un meccanismo narrativo brillante e attento alla ricostruzione storica, particolarmente felice nella rappresentazione della vita di corte.
EUR 8.55
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Lo spleen di Parigi. Poemetti in prosa. Testo francese a fronte
Nella incompiuta raccolta di petits poèmes en prose che compongono Lo spleen di Parigi(1869) Baudelaire insegue l'ideale di una prosa musicale ma senza rima, dotata dello stesso potere evocativo del verso e capace di adattarsi «ai movimenti lirici dell'anima, alle oscillazioni del fantasticare, ai soprassalti della coscienza». Forse ancor più dei Fiori del male, di cui pure sono debitori, questi poemetti costituiscono un inesauribile repertorio tematico sospeso tra diario intimo e allegoria, in cui divagazioni autobiografiche si affiancano a malinconiche suggestioni di flâneur, scene di vita quotidiana si mescolano a magiche rievocazioni di sogni, bagatelle bizzarre convivono con sofferte riflessioni sulla condizione dell'artista, sempre in bilico tra gusto del peccato e aspirazione alla purezza, assetato di bellezza ma costretto a cantare gli orrori della metropoli moderna. Testo capitale che inaugura un nuovo genere destinato a grande fortuna nella letteratura europea, con il loro realismo visionario i poemetti in prosa di Baudelaire rappresentano anche il più incisivo e memorabile affresco di Parigi capitale del XIX secolo.
EUR 8.55
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Uova fatali-Cuore di cane
Questi due romanzi brevi di Bulgakov hanno in comune l'invenzione fantascientifica e la verve satirica. In "Uova fatali" uno zoologo casualmente produce un "raggio rosso" capace di indurre una rapida e abnorme crescita delle cellule; in "Cuore di cane" un celebre chirurgo trapianta l'ipofisi e altri organi di un ubriacone appena morto su un cane. In entrambi i casi, attraverso le imprevedibili e nefaste conseguenze che scaturiscono dagli esperimenti si dispiega una satira mordace della società e della vita culturale moscovita. Alle facezie scintillanti sul mondo artistico e letterario - che troverà la sua collocazione ideale ne "Il Maestro e Margherita" - si affianca l'amarezza per l'arroganza e l'ottusità del potere, che rovina le migliori risorse manipolandole e trasformandole nelle peggiori.
EUR 8.55
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Pericle, principe di Tiro. Testo inglese a fronte
Pericle, principe di Tiro, messo in scena all'inizio del 1608, rappresenta un "momento culminante" nello sviluppo drammaturgico di Shakespeare: inaugura infatti la sua ultima stagione compositiva, quella dei romance, i drammi romanzeschi che affondano le proprie radici nella tradizione narrativa dei poemi dell'antichità. Questo romance narra la vicenda topica dell'eroe positivo: sottoposto a dure prove da parte degli uomini e della Fortuna prove intese come il confronto con bisogni, desideri, ostacoli primari Pericle è colui che, nel suo girovagare per il vasto mare, sa accettarle tutte. In quest'opera di grande suggestione la semplicità della favola arcaica si fonde con un sapiente gioco metateatrale, capace di dar conto di tutte le oscure contraddizioni degli uomini.
EUR 9.50
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Tristia. Testo latino a fronte
Nell'8 d.C. un decreto di Augusto confinava Ovidio a Tomi, sul mar Nero, dove rimase in esilio fino alla morte. La brillante carriera del poeta latino si interruppe definitivamente: le sue opere, accusate di immoralità, vennero ritirate dalle biblioteche e bruciate in pubblico. Restano oscure le vere cause del confino: forse implicato in uno scandalo di corte, Ovidio scontava più probabilmente l'estraneità di fondo della sua poetica disincantata alle tendenze culturali, morali, religiose del regime augusteo. Nelle elegie raccolte nei Tristia l'autore confida pene, sofferenze, timori e speranze alla ricerca di un conforto che sembra poter venire solo dalla poesia, medicina dell'anima, dalla certezza dell'immortalità artistica e dall'orgogliosa consapevolezza della fama dovunque riconosciutagli. Ma nella lontananza e nel distacco dalle radici profonde e dagli affetti più intimi, sui diversi stati d'animo prevale il tormentato desiderio del ritorno in patria alimentato dal ricordo di una vita un tempo gioiosa e serena.
EUR 13.30
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Agricola-Germania-Dialogo sull'oratoria. Testo latino a fronte
Le prime due monografie storiche di Tacito sono "Agricola" e "Germania": una commossa biografia del suocero caduto vittima della gelosia di Domiziano, la prima; una ricca e rigorosa descrizione etnico-geografica di popoli e luoghi tra il Danubio e il Reno la seconda, arricchita da intenti etico-politici. Nel "Dialogo sull'oratoria" si confronta l'eloquenza del passato con quella contemporanea e si individuano le cause della decadenza dell'oratoria nella mancanza di libertà civili e nella degenerazione politica e sociale di Roma.
EUR 9.50
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Sonetti
Composti per la maggior parte fra il 1830 e il 1847, con toni che variano dal comico al tragico al grottesco, iSonetti di Belli sono un monumentale affresco della Roma papalina, anacronistico stato teocratico con al vertice il pontefice e la sua corte di prelati cinici e corrotti. Al tempo stesso rappresentano uno scavo impietoso nell'anima della plebe, vittima dei soprusi dei potenti, rassegnata o ribelle, onesta o ladra, che per dimenticare si rifugia in una religione di «smorfie» o si stordisce nei piaceri elementari del cibo, del vino, del sesso. La discesa del poeta nel cuore del popolo, considerato l'unico depositario della verità «nuda» e «sfacciata» in una società dominata dall'ipocrisia, passa attraverso l'adozione del dialetto, lingua sguaiata e roca che dà voce alla città già caput mundi, sacra e profana, sublime e stracciona. Ma la commedia romana di Belli non ha nulla in comune con il quadretto di genere di tanta letteratura dialettale: con la sua carica eversiva e il sentimento di tetra fatalità che la pervade, si dilata oltre i confini dell'urbe per divenire specchio di tutta l'umanità.
EUR 19.00
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Anabasi. Testo greco a fronte
L'Anabasi (387-371 ca a.C.) racconta la famosa «ritirata dei Diecimila», l'avventuroso ritorno in patria di diecimila mercenari greci reduci dalla disastrosa spedizione di Ciro il Giovane contro il fratello Artaserse II per la conquista del trono persiano: un'odissea lunga e travagliata dalle rive del Tigri alle sponde del mar Nero, una massacrante marcia di 1.800 chilometri attraverso territori impervi e pericolosi. Alla guida degli sbandati in rotta vi è lo stesso Senofonte, protagonista e poi cantore della memorabile impresa. Pieno di giovanile esuberanza e smania di avventura, ha partecipato all'operazione militare forse per il bisogno di affrancarsi dalla potestà del maestro Socrate, e dopo la sconfitta di Cunassa ha assunto il comando della retroguardia con coraggio e autorevolezza portando in salvo la gran parte dei soldati greci. Memoriale di guerra e al tempo stesso diario intimo di un uomo alla ricerca di sé stesso, la cronaca di Senofonte unisce alla vivacità della narrazione il fascino dei riferimenti etnografici e la precisione descrittiva nel tratteggiare la geografia dei luoghi.
EUR 11.88
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Taras Bul'ba e gli altri racconti di Mirgorod
Taras Bul'ba è il più celebre dei racconti di Mirgorod (1835), raccolta ispirata al mondo ucraino. In un tempo imprecisato fra i secoli XV e XVII, in un'Ucraina devastata da tartari e turchi e asservita ai polacchi, il bellicoso Taras Bul'ba combatte per la libertà della sua gente a capo di feroci orde di cosacchi. Durante l'assedio alla città di Dubno uccide Andrij, il figlio che ha tradito la causa, e vede giustiziare Ostap, l'altro figlio caduto prigioniero. Anche l'eroico protagonista viene alla fine catturato e arso vivo, e mentre le fiamme lambiscono i suoi piedi innalza il suo ultimo inno alla vita, alla gioia, alla fede. Nei racconti di Mirgorod comincia a farsi strada la consapevolezza dei mali che affliggono l'umanità, irrompono il dolore e la violenza, il conflitto e la prevaricazione. Per questo essi si propongono come naturale e drammatico trait d'union tra il lirismo sereno e stupefatto delle Veglie, la prima raccolta di ambientazione ucraina, e l'amarezza dei Racconti di Pietroburgo, dove tutto è menzogna, inganno, sopruso e follia.
EUR 9.50
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Troilo e Cressida. Testo inglese a fronte
Opera di sorprendente modernità e complessità, "Troilo e Cressida - scrive Francesco Binni - è un capolavoro davvero caleidoscopico, insieme affresco cavalleresco e grande farsa caricaturale: tragedia che getta una luce spietata sul mondo dell'epica e che dalla scintilla provocata dal connubio shakespeariano di tragico e comico, sviluppa un discorso organicamente moderno sulle peripezie di un'identità che tuttora ci sfugge, e non solo sul piano discorsivo".
EUR 6.18
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I vecchi e i giovani
«Romanzo della Sicilia dopo il 1870, amarissimo e popoloso romanzo, ov'è racchiuso il dramma della mia generazione», come ebbe a dire lo stesso Pirandello, I vecchi e i giovani (1913) è un'autobiografia pubblica, l'impietosa denuncia del carattere illusorio degli ideali postrisorgimentali. Ambientato a Girgenti ma con un intermezzo romano, abbraccia gli anni dal 1892 al 1894: un periodo cruciale della storia italiana, segnato dallo scandalo della Banca Romana, che travolge parlamentari e ministri, e dalla nascita, crescita e sanguinosa repressione dei Fasci siciliani, un movimento di operai, braccianti e mezzadri che si batte contro l'aspro fiscalismo e per la spartizione delle terre demaniali. Dal conflitto generazionale, cui allude il titolo, escono sconfitti sia i vecchi, che incarnano i valori risorgimentali per cui hanno coraggiosamente combattuto, sia i giovani, delusi dal tradimento da parte dello stato unitario delle speranze di rinnovamento politico e sociale. Il provvidenzialismo storico di Manzoni è lontano (ma non il suo modello letterario), mentre spicca la consonanza con lo scetticismo dei veristi siciliani, il Verga del Mastro-don Gesualdo e, più ancora, il De Roberto dei Viceré e dell'Imperio.
EUR 10.45
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Quaderni di Serafino Gubbio operatore
In questo romanzo emerge la visione pirandelliana di un mondo dominato da condizioni sociali e psicologiche di inautenticità e dal continuo scambio tra realtà e finzione. I "quaderni" sono il diario di un uomo-macchina che si identifica a poco a poco con l'occhio cinematografico, che fa propria l'impassibilità della cinepresa davanti a tutto ciò che le accade davanti. Il distacco dell'operatore Serafino dal mondo che lo circonda culmina nella suprema freddezza con cui egli "gira" la scena di un delitto di gelosia che inaspettatamente si compie sotto i suoi occhi e nel mutismo fatale e simbolico che da quel momento suggella per sempre la sua voce.
EUR 9.50
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La pace. Testo greco a fronte
Rappresentata ad Atene nel 421, quando stava per concludersi la prima fase della guerra del Peloponneso, "La pace" è una delle più graffianti, poetiche e amare commedie di Aristofane. C'è il contadino attico Trigeo che ascende all'Olimpo in groppa a un gigantesco scarafaggio per trovare la pace ma lo trova vuoto, perché gli dei lo hanno abbandonato; c'è Polemos (la guerra) che tiene in schiavitù Irene (la pace) e medita di distruggere tutte le città greche. Trigeo, con l'aiuto del coro, formato di contadini, cercherà di porre fine al conflitto.
EUR 8.08
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Salambò
Ambientato a Cartagine, il romanzo alterna tinte cupe e squarci luminosi animando storie di amori e di guerre, di orrori e passioni, di magie e di superstizioni. E sopra a tutto campeggia la vicenda della vergine sacerdotessa Salambò, promessa sposa del guerriero Narr'Havas, e del suo misterioso rapporto con Matho, il ladro del sacro velo, talismano della potenza di Cartagine. Quando il velo sarà tornato al tempio, Cartagine salvata, la vittoria celebrata e Matho portato al supplizio davanti a Narr'Havas e Salambò, lei fisserà lo sguardo negli occhi morenti e senza una parola morirà insieme a lui.
EUR 11.40
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Sarrasine
Comparso in due puntate sulla «Revue de Paris» (1830), prestigiosa rivista letteraria di respiro internazionale, Sarrasine è uno dei testi balzachiani più enigmatici e aperti a diverse interpretazioni. In bilico tra elementi realistici, la Roma stendhaliana nella quale è in parte ambientato, ed elementi fantastici, ispirati alla letteratura tedesca e all'esempio di E.T.A. Hoffmann, il racconto sviluppa con chiarezza il tema della meditazione sull'arte, specialmente sul paragone tra le arti. «Alla stabilità e ai limiti della scultura - spiega Lanfranco Binni nella sua introduzione - si contrappongono la libertà e l'universalità della musica, che riunisce in sé tutti i generi e simboleggia, forse, la ricerca di quel capolavoro, infinito e androgino, che Sarrasine ha inutilmente cercato di raggiungere».
EUR 8.08