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La capra di Qumran. Realtà e leggenda di una scoperta archeologica
Il 12 aprile 1948 il Times di Londra pubblica la notizia del ritrovamento di alcuni antichi manoscritti nel deserto di Giuda. Per il mondo scientifico internazionale e per l'opinione pubblica non è ancora evidente che si tratta della più sensazionale scoperta archeologica del Novecento. Nel decennio compreso tra il 1946 e il 1956, in undici grotte vicine all'insediamento di Qumran vengono, infatti, ritrovati, più o meno integri, oltre 900 testi antichi, scritti in prevalenza in ebraico, ma anche in aramaico e greco, che costituiscono una delle più importanti collezioni dell'antichità. Raccontare la storia del loro ritrovamento e della loro pubblicazione significa addentrarsi in un mondo fatto di scoperte casuali, più o meno leggendarie, legate all'inseguimento di una capra allontanatasi da un gregge di beduini o alla ricerca di un nascondiglio per merce di contrabbando. Le vicende di Qumran sono singolarmente intrecciate con l'attività dei governi e dei servizi segreti dei Paesi del Medio Oriente, con l'idea del tutto infondata di rallentamenti e boicottaggi dovuti al Vaticano, con incontri notturni sotto i ponti di Beirut e con la pubblicazione di libri di carattere scandalistico sul presunto contenuto scabroso dei manoscritti.
EUR 8.55
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Le tavole di Mosè. I dieci comandamenti e l'origine della democrazia
La democrazia moderna è il risultato dell'esperienza politica di Atene e di quella morale di Israele. Il testo biblico, attraverso il diritto canonico, ha costituito una delle fonti principali della cultura giuridica occidentale e la tradizione giudaico-cristiana ha offerto alla riflessione etica e politica elementi per approfondire i concetti di uguaglianza, dignità umana e giustizia. È, in particolare, nel Decalogo - talvolta riduttivamente assunto come modello di formalismo e assolutismo - che prende forma il superamento delle differenze di ceto, di genere e di appartenenza etnica. Ai piedi del Sinai, dove si compie il processo di liberazione narrato nel libro dell'Esodo, si contrae, infatti, un patto tra Dio e la totalità del popolo, si istituisce il riposo del sabato anche per lo straniero e lo schiavo, si esprime una forte istanza etica che si traduce nella tutela della vita e in un modello di democrazia che non ha eguali nell'antico Medio Oriente. Il rapporto con la tradizione antica, spesso identificata con la sola filosofia greca e con l'esperienza della polis, si arricchisce in questo modo di contenuti ai quali la riflessione politica può attingere per approfondire la propria comprensione della democrazia moderna.
EUR 6.18
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Gesù e Socrate. Cultura greca e impronta giudaica
Il confronto tra Gesù e Socrate, implicito già in Erasmo da Rotterdam e successivamente esplicitato in Rousseau, Hegel e ora persino nei blog filosofici su Google, solleva l'interrogativo sull'identità del Nazareno. Non basta affermare, per esclusione, che egli non è un greco né di etnia né di cultura e nemmeno un giudeo della diaspora ellenistica. Tanto meno si può sostenere in modo acritico che la lingua greca degli evangelisti sia la stessa di Gesù, anche se era diffusa in Galilea negli ambienti più colti della società. Non si può nemmeno escludere che egli ne avesse una conoscenza almeno sommaria, ma di certo non era la sua lingua madre e nemmeno quella usuale come mezzo di comunicazione. Questo aspetto di Gesù si può forse misurare in certe parole dei vangeli che riflettono un'eco della tradizione sapienziale greca. Tuttavia, egli è sempre vissuto dentro i confini geografici del suo paese proiettato solo verso l'interno e non nella direzione del Mediterraneo - e la sua formazione è di impronta essenzialmente giudaica. Spetterà così ad altri, e non a Gesù di Nazaret, il compito di portare il messaggio del vangelo nel mondo della cultura greca.
EUR 5.22
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I volti di cenere. L'espropriazione del corpo nei campi di sterminio
Nelle testimonianze dei sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti, il corpo - definitivamente trasformatosi in fumo e cenere per i "sommersi" - occupa sempre uno spazio centrale. Nel suo consumarsi e piagarsi esso è il luogo delle cicatrici eloquenti, della violenza subita, dello sforzo per la sopravvivenza, ma anche della carne spogliata della possibilità e della libertà di testimoniare qualcosa di "altro", come accade ai martiri. Il numero tatuato sul braccio delle vittime era, nella prospettiva di chi lo ha progettato, l'impronta tangibile della condizione di sottoumanità dei deportati, un marchio che espropria del "nome proprio" impedendo ad ognuno di diventare dignitosamente, umanamente, un "tu". Nella distruzione dei corpi, Auschwitz costringe i testimoni e i superstiti a ritrovare una parola irrimediabilmente privata della sua integrità, a riacquistare, per quanto possibile, le voci; a ridare lineamenti di volti umani a chi è stato reso fumo e cenere. E quindi, paradossalmente, a recuperare il fiato dei corpi dei vecchi e dei bambini - i primi a perire perché custodi della memoria e del futuro - riannodando i fili spezzati della continuità di un popolo.
EUR 6.18
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La Bibbia raccontata. Giona, Mosè e Abramo nelle rielaborazioni rabbiniche
Un viaggio negli abissi del mare permette al profeta Giona di conoscere le fondamenta del cosmo e l'imminente fine dei tempi. Un miracoloso ringiovanimento di Abramo e Sara accompagna la storia della vocazione del patriarca in chiave etica. La vita di Mosè, ripresa dal libro dell'Esodo, viene narrata in una forma molto vicina al puro intrattenimento. Nella "Bibbia raccontata", i rabbi cercano di offrire al lettore del proprio tempo risposte a problemi che il testo biblico lascia irrisolti, ma la cui soluzione si rende necessaria per una coerente visione d'insieme. Tale tradizione, che si è affermata già con il Secondo Tempio ma che raggiunge una nuova fioritura solo in epoca araba, rielabora in forma più attraente il grande patrimonio della tradizione per metterlo a disposizione di un vasto pubblico.
EUR 7.12
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Breve storia della pioggia. Dalle invocazioni religiose alla previsioni meteo
Una lunga storia che Alain Corbin ci racconta, con l'avvertenza, sulla scia di Roland Barthes, che «niente è più ideologico del tempo che fa».\r\n\r\nL'acqua che cade dal cielo «fa viaggiare l'anima», ma rende impraticabili i percorsi dei cavalieri erranti, complica le guerre, fa ritardare gli amori; invocata in tempi di siccità, la pioggia provoca anche la paura dell'eccesso, delle alluvioni e dei diluvi. Stendhal la detesta, Baudelaire ne fa una componente dello spleen, i diaristi la intrecciano con le lacrime, i sovrani e i capi di Stato ne fanno un uso politico, rinunciando all'ombrello nelle cerimonie ufficiali per condividere con il popolo anche le avversità atmosferiche.\r\nÈ solo alla fine del Settecento che la sensibilità individuale ai fenomeni meteorologici si intensifica; lo sforzo di guardare in alto per cogliere i segni della collera divina o dell'intervento diabolico, associato alle pratiche dell'invocazione religiosa, viene vanificato nel secolo successivo dalla «secolarizzazione del cielo» e poi dalle previsioni meteo. Una lunga storia che Alain Corbin riassume nel libro, con l'avvertenza, sulla scia di Roland Barthes, che «niente è più ideologico del tempo che fa».
EUR 8.55
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Gli italiani e la Bibbia
È un rapporto "singolare" quello fra gli italiani e la Bibbia: intenso e distaccato, ma anche frequente e intermittente, competente e lacunoso. Nessun altro libro è in grado di marcare, nella stessa misura, l'identità personale e sociale degli italiani, e i suoi testi, che hanno ispirato nei secoli l'arte, la letteratura e il cinema, echeggiano un po' dovunque, dai luoghi di culto ai media, dalla famiglia a internet. Opera singolare e ambivalente, pervasiva e al tempo stesso specifica, la Bibbia è un testo "multimediale" che definisce uno scenario, entra nel linguaggio comune, attraversa il sentimento religioso e laico, il sacro e il profano, la destra e la sinistra. Per questo, spesso, sta sullo sfondo, nascosta, quasi invisibile. Al rapporto tra gli italiani e la Bibbia è dedicato il volume, frutto di un'indagine commissionata a Demos & Pi da EDB e dalla Fondazione Unipolis in occasione del quarantesimo anniversario della pubblicazione in Italia della Bibbia di Gerusalemme. Postfazione di Enzo Bianchi.
EUR 9.50
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L' indagine e l'ascolto. Metodo e sguardo dei saggi di Israele
Se i profeti si basano su una parola ricevuta direttamente da Dio e gli apocalittici su visioni celesti che dischiudono il senso della realtà, i saggi di Israele ritengono, invece, che Dio sia raggiungibile attraverso l'esperienza della vita quotidiana. Il loro metodo di indagine procede dunque secondo canoni non moralistici orientati all'osservazione e al desiderio di comprendere, ma anche alla consapevolezza che nessun esperimento può essere totalizzante o merita di essere dogmatizzato. Un viaggio attraverso cinque libri dell'Antico Testamento - Proverbi, Giobbe, Qoèlet, Siracide, Sapienza consente inoltre di vedere all'opera lo "spirito di Dio", presente nella Scrittura fin dalla Genesi e realtà dinamica che caratterizza il rapporto tra l'uomo e il suo Signore. Nel mondo antico l'atto di scrivere non è una semplice registrazione di testi, ma una conoscenza riservata a pochi che carica la parola scritta di un valore sacro. Come dimostrano i passi che chiudono i libri del Qoèlet e di Ben Sirà, essa si propone come una vera e propria ermeneutica della parola orale che apre una finestra sul mondo in cui la Scrittura parla di sé, comunica se stessa e su se stessa riflette.
EUR 6.50
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Il filosofo e il monsignore. Maritain e Montini, due intellettuali a confronto. Con testi inediti
Un "maestro nell'arte di pensare, di vivere e di pregare". All'Angelus del 29 aprile 1975 Paolo VI rievocava con commosse parole la figura di Jacques Maritain. La loro amicizia, iniziata nel lontano 1925 e intensificata tra il 1945 e il 1948, quando il filosofo fu nominato Ambasciatore di Francia presso la Santa Sede, era essenzialmente "intellettuale". L'ipotesi storiografica che sta alla base del libro è che il ruolo svolto indirettamente da Maritain e direttamente da Montini nella cultura italiana degli anni centrali del Novecento sia stato lo "sdoganamento" della modernità, con tutte le sue implicazioni, dallo schietto riconoscimento della libertà di coscienza alla fondazione della legittima laicità dello Stato. La "svolta" impressa alla storia della Chiesa dal concilio Vaticano II non sarebbe stata possibile, o si sarebbe diversamente orientata, senza il contributo di pensiero di questi due eminenti intellettuali, che nel confronto ideale sul rapporto tra cristianesimo e civiltà hanno scritto un importante capitolo della storia delle idee del secolo scorso.
EUR 19.95
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La preghiera quotidiana di Israele
Il volume mette a disposizione del lettore italiano tutte le preghiere recitate ogni giorno dagli ebrei che seguono il rito sefardita o spagnolo, integrate dalle varianti del rito italiano e, parzialmente, di quello ashkenazita o tedesco. \r\nLa ricchezza dei testi è già di per sé prova inconfutabile di come la preghiera costituisca l'anima d'Israele, in quanto popolo eminentemente sacerdotale. Nei suoi testi liturgici si rispecchiano il pensiero, la consapevolezza dell'elezione divina, le speranze, l'intero mondo spirituale. \r\nLa preghiera quotidiana d'Israele si suddivide cioè in tre momenti obbligatori che, in tutti i riti ebraici, scandiscono la giornata: la preghiera del mattino, la più ampia della liturgia giornaliera, la preghiera del pomeriggio e la preghiera della sera.\r\nA questi tre momenti si aggiungono le preghiere che si consiglia di recitare individualmente appena prima del riposo (un po' come la compieta della tradizione cristiana) e soprattutto le benedizioni che, in varie occasioni, devono essere recitate in lode al Signore. Tra esse emerge per rilevanza la «Benedizione per il pasto», obbligatoria ogni volta che la famiglia si riunisce attorno alla mensa.
EUR 23.75
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Libertà condizionata. Neuroscienze e vita morale
«Supponiamo di riuscire un giorno a spiegare meccanicamente l'insieme dei nostri comportamenti e delle scelte che riteniamo libere. Significherebbe la fine della moralità, della responsabilità e della vita sociale?». Fino alla seconda metà del secolo scorso eravamo convinti che i nostri atti fossero la conseguenza di libere decisioni. Biologia e neuroscienze dimostrano invece che alcuni dei nostri comportamenti, dei nostri sentimenti e delle nostre passioni sono determinati da fenomeni biologici oltre che da meccanismi sociali, psicologici e linguistici. Quando si scopre che una decisione è condizionata da uno scompenso ormonale, una disposizione genetica, un particolare contesto sociale o culturale l'idea che possiamo liberamente decidere dei nostri atti viene drasticamente rovesciata. Ma in un mondo interamente determinato possono ancora esistere libertà, vita sociale e morale? La tradizione etica di cui siamo eredi afferma che in assenza di libero arbitrio, non c'è nemmeno libertà, responsabilità e morale. È dunque possibile concepire una libertà diversa dal libero arbitrio? E pensare una diversa responsabilità e una diversa morale a partire dagli scenari e dai meccanismi che la scienza ci rivela?
EUR 11.88
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Sognare l'Europa. Con saggi di Lucio Caracciolo e Andrea Riccardi
Il primo pontefice sudamericano della storia ha mostrato di avere molto a cuore i destini dell'Europa e ben chiari i suoi compiti. Il volume propone tre testi di papa Francesco: i discorsi al Consiglio d'Europa e al Parlamento europeo (25 novembre 2014) e quello pronunciato in occasione del Premio internazionale Carlo Magno, conferitogli il 6 maggio 2016. A 60 anni dalla firma del Trattato di Roma (25 marzo 1957), Lucio Caracciolo e Andrea Riccardi accompagnano questi interventi con un proprio contributo di taglio geopolitico ed ecclesiale.
EUR 9.50
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Il miracolo del mare. Narrazione e poesia nella Bibbia
Benché la sua lettura sia gravemente amputata nella liturgia della Veglia pasquale, il racconto del passaggio del Mar Rosso, al capitolo 14 dell'Esodo, continua a essere ben noto. Forse lo è, del resto, perché è uno dei rarissimi testi biblici che mettono in scena una violenza divina, che ha probabilmente costretto i censori liturgici a riconoscerne la centralità insostituibile nella Bibbia, ma anche nella simbologia della risurrezione. In realtà, questo testo racconta proprio un passaggio dalla morte alla vita, il momento nel quale Dio prende nella sua trappola per metterlo a morte colui che negava a un popolo il diritto di vivere, il momento nel quale YHWH spezza le catene del suo popolo, liberandolo non solo dalla schiavitù dell'Egitto, ma anche dalla sua complicità interiore con i suoi oppressori. Prefigurazione della risurrezione di Gesù, ma anche del battesimo che associa il credente alla morte del suo Signore, affinché partecipi alla sua risurrezione e sia una nuova creatura, questo passo è servito anzitutto da matrice alla maggior parte dei testi biblici che evocano la salvezza offerta da Dio al suo popolo.
EUR 9.02
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Badheea. L'odissea di una donna dalla Siria all'Italia
Il 29 febbraio del 2016, alle sette del mattino, atterra a Fiumicino il volo Alitalia AZ 827 proveniente da Beirut, Libano. A bordo 93 siriani in fuga dalla guerra, in gran parte bambini. È il primo corridoio umanitario aperto dalla Comunità di Sant'Egidio, dalla Federazione delle Chiese Evangeliche e dalla Tavola Valdese: l'inizio di un'avventura straordinaria, dimostrazione evidente di un'alternativa possibile, sicura e umana, ai viaggi disperati in mare. Su quell'aereo viaggia anche Badheea, che qui racconta con parole semplici e linguaggio asciutto l'odissea della sua vita: l'infanzia nella campagna di Al Dabaa, l'inizio della guerra in Siria, la fuga in Libano per «non essere uccisi e per non dover uccidere». È una storia di disperazione e di speranza insieme, di paura e di amicizia, di violenza e di pazienza. Perché nelle parole di Badheea si riassume il grido di un popolo, quello siriano, che chiede di tornare a casa propria, in pace e sicurezza.
EUR 11.40
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Un amore inquieto. Potere delle immagini e storia cristiana
La lunga vicenda del legame tra storia cristiana e il potere delle immagini non si lascia facilmente rinchiudere dentro la comoda definizione di «arte sacra». Essa riguarda quel segmento di produzione artistica a soggetto religioso che ha trovato la sua più compatta codificazione dottrinale nei secoli della controriforma cattolica. Un diffuso riflesso mentale della cultura credente ha elevato questo specifico momento storico a forma permanente e quasi immutabile del secolare legame tra arte e fede. Per questo il suo declino moderno viene vissuto come un lutto che ha qualcosa di irreparabile. Nella storia cristiana il rapporto fra la vita credente e il potere delle immagini non si è dato in un modo univoco e secondo modalità immutabili, ma sempre in modo dinamico e secondo modelli diversi. A lungo il cristianesimo si è tenuto lontano dalla seduzione idolatrica delle immagini per poi assegnare loro un potere molto vicino a quello del sacramento. In altre stagioni esse sono state separate da un potere che appariva eccessivo per essere ricondotte a un compito di rappresentazione del sacro. Nel nostro tempo le immagini sono a servizio di una potente cultura visiva che rende difficile il loro rapporto coi tradizionali bisogni dell'esperienza credente. Insomma, quella tra il potere delle immagini e la vita cristiana è da sempre un'amicizia inquieta. Una reciproca attrazione fatale che deve continuamente trovare i suoi punti di equilibrio.
EUR 19.00
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ABC della fede
Quante parole servono per dire il cristianesimo? Al termine del suo Vangelo, Giovanni afferma che la descrizione delle moltissime opere compiute da Gesù riempirebbe tanti libri che il mondo non potrebbe contenerli. Eppure una parola c'è: è la Parola fatta carne, che ha il volto e il nome di Gesù di Nazaret. Come in un abbecedario della fede, l'autore propone 21 parole del vocabolario cristiano, una per ogni lettera dell'alfabeto. Con stile agile e colloquiale, egli tratteggia attraverso termini di uso comune alcuni concetti chiave del cristianesimo. Particolarmente adatto a un pubblico giovanile, il volume bene si colloca tra i validi strumenti per un "primo annuncio" della fede.
EUR 6.46
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Beati voi. Una rivisitazione delle beatitudini
Le Beatitudini di Gesù non sono una novità per la Bibbia, ma si inseriscono in una tradizione già presente negli scritti profetici e nei Salmi, che proclamano l'uomo beato a partire dal primo versetto del Salmo 1: "Beato l'uomo che non segue il consiglio degli empi". Sempre le parole delle Beatitudini sono insieme promessa e indicazione di un cammino o di una scelta di vita. Gesù le pronuncia in un contesto di particolare attenzione nei confronti dei discepoli: essi, che hanno seguito il Maestro, come lui saranno perseguitati e rifiutati dal mondo, e proprio su di loro si china lo sguardo compiaciuto del Padre. Le Beatitudini sono affermazioni paradossali che capovolgono i valori mondani secondo la scala dei valori di Dio, promesse che anticipano un uomo nuovo. Riguardano sì i tempi ultimi, ma chi osserva le cose con lo sguardo di Dio può farne esperienza sin d'ora. Sulla scia dei due precedenti volumi sulle Opere di misericordia e sui Comandamenti, l'autore offre agili e profonde riflessioni che toccano problematiche e necessità dell'uomo di oggi.
EUR 7.50
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Vizi vezzi virtù. Una rivisitazione dei peccati capitali
I sette vizi capitali periodicamente attirano l'attenzione della televisione, della stampa, dei circoli culturali chic. I giornali, soprattutto d'estate, dedicano loro almeno uno speciale o un test, che effettuano una sorta di ripasso approssimativo del catechismo e aiutano a togliersi il dubbio di averceli o no. Qualcuno, nel passato, ha infatti pensato di mettere in fila le cattive consuetudini degli umani: superbia, avarizia, invidia, ira, lussuria, golosità, pigrizia o accidia. Si è soliti attribuire a Evagrio Pontico la prima elaborazione di una dottrina articolata in proposito, anche se fu poi soprattutto Gregorio Magno a raccoglierle nel settenario a noi noto, in cui si distinguono cinque vizi spirituali e due carnali. "Vizi vezzi virtù" è una successione in crescendo ma, se si inverte la disposizione, si intuisce che anche un atteggiamento virtuoso può dar luogo a un vezzo e addirittura degenerare in vizio" (dalla Presentazione). Sulla scia dei precedenti volumi sulle Opere di misericordia, sui Comandamenti e sulle Beatitudini, lo scritto offre agili e profonde riflessioni, che affrontano i vizi capitali, spesso toccando problematiche e necessità dell'uomo di oggi.
EUR 7.50
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Vera e falsa sapienza. Spigolature bibliche
L'autore riflette sul alcuni proverbi o espressioni tratti dai capitoli 36 e 37 del libro del Siracide, che commenta in maniera esortativa con stile nitido e piano. Sono "spigolature" di grande fruibilità morale, che respirano l'atmosfera della sapienza tradizionale e riflettono la quotidianità dell'esistenza in cui l'umanità da sempre si trova coinvolta. "La sapienza nel saper scegliere, giudicare, vivere è una luce che brilla e può riscaldare l'esistenza di tutti, anche se molti preferiscono vie tenebrose e scivolose" (dalla Presentazione del card. G. Ravasi).
EUR 8.08
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Fratelli e sorelle in umanità
Scopo del volume è aiutare il lettore a rileggere il mistero della vita intradivina - le dinamiche trinitarie - come la fonte e il modello della vita umana. La novità dell'approccio consiste nel cogliere come il mistero dell'incarnazione, in cui si rivela l'infinita condiscendenza del Creatore verso il creato, abbia mutato per così dire la stessa vita di Dio. L'incarnazione del Verbo, che si fa percepibile sensibilmente nelle parole e nei gesti di Gesù, diventa così il paradigma e il modello del nostro processo di umanizzazione come pure una rivelazione teologica che apre a uno sguardo sul mistero di un Dio veramente coinvolto nella storia. Come si evince dai titoli dei capitoli che lo compongono, il testo accompagna a un cammino di riscoperta del volto e dei modi di Dio riletti alla luce del mistero di Cristo. Esso diventa, al contempo, rivelazione di Dio e rivelazione dell'uomo fino a rivelare a Dio stesso un modo diverso di essere Dio. Tutto ciò non è semplicemente un percorso teorico, né tantomeno si prefigge di offrire una riflessione teoretica. Al contrario, questo sguardo posto sul mistero di Dio permette - anzi obbliga - a maturare uno sguardo su se stessi e sul mondo segnato da un atteggiamento contemplativo che ha nulla a che vedere con un modo disincarnato di sentire e di vivere la spiritualità. Prefazione di Enzo Bianchi.
EUR 8.08