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La paga. Il destino del lavoro e altri destini
Quali sono le conseguenze dello spaventoso baratro che separa i bonus di chi gestisce fondi d'investimento e gli stipendi dei dipendenti? Qual è il futuro del rapporto tra paga, voto, mercato e democrazia? C'è il rischio che le politiche neoliberiste escludano dalla vita democratica milioni di persone che subiscono la dipendenza crescente del lavoro dalla finanza pagandone, unici, i costi dei fallimenti. Il lavoro è quindi sotto assedio, è sempre più difficile difenderlo tra chi non si fida più dei sindacati e chi cerca di spingerli sempre più indietro. Inoltre, le politiche neoliberali stanno erodendo alcune garanzie fondamentali, come il diritto alle cure sanitarie attaccato da chi vuole affidarle, come negli Stati Uniti, al mercato, aprendo scenari inquietanti.
EUR 5.60
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Il trono dei Moghul. La saga dei grandi imperatori dell'India
Nel novembre 1525, Zahiruddin Muhammad Babur, discendente di Tamerlano e Gengis Khan, partì dalla Fergana con un esercito di dodicimila uomini per il Khyber Pass, attraversò il fiume Indo e raggiunse il Punjab. Sei mesi dopo, a Panipat, combatté la battaglia più importante della sua vita e annientò l'imponente esercito afghano del sultano Ibrahim Lodi, imperatore dell'Indostan. Il dominio della dinastia Moghul era iniziato. Così l'impavido Babur diede vita al più grande impero mai visto in India. Dal 1526 al 1707, la dinastia Moghul fornì a questo paese una nuova stirpe di potenti sovrani originari dell'Asia Centrale, che avrebbero unificato il subcontinente sotto il loro dominio. Con i Moghul l'India raggiunse mirabili vette in tutte le arti: letteratura e poesia, musica, pittura e architettura. Furono realizzate splendide residenze in stile persiano, cortili e padiglioni sparsi armoniosamente tra specchi d'acqua e verdi giardini, moschee e minareti di eccelsa bellezza; e il Taj Mahal, il sublime mausoleo che il sultano Shah Jahan fece erigere per la defunta, amatissima moglie. Abraham Eraly tesse una storia fitta di carne e sangue, e attraverso i documenti dell'epoca riporta in vita gli imperatori Moghul: il capostipite Babur, il mistico Humayun, l'enigmatico Akbar, Jahangir e Shah Jahan amanti dei piaceri della vita.
EUR 28.50
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I numeri del terrore. Perché non dobbiamo avere paura
Il terrorismo islamico è davvero la principale minaccia che incombe sull'Occidente? È quello che l'amministrazione Bush ha voluto fard credere per sette anni. Ma le statistiche oggi parlano chiaro: la politica del terrore è solo un'illusione - II luogo in cui la minaccia fondamentalista è veramente aumentata a dismisura è l'Oriente musulmano. Basandosi su statistiche ufficiali, "I numeri del terrore" racconta come, dall'11 settembre in poi, la politica abbia manipolato l'opinione pubblica presentando uno scenario da incubo che in realtà non esiste. La vera minaccia che incombe sull'Occidente è la disintegrazione del sistema capitalista a causa delle politiche neoliberiste perseguite per combattere una guerra contro ipotetici terroristi, politiche dirette a ristabilire il primato dell'America neo-conservatrice su zone-chiave come il Medio Oriente.
EUR 4.80
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Notturno Avana. Mafiosi, giocatori d'azzardo, ballerine e rivoluzionari nella Cuba degli anni cinquanta
L'Avana, oggi. Imponenti alberghi, sfarzosi o in rovina, ricordano la grandezza dell'impero eretto dalla mafia dopo la Seconda guerra mondiale, quando, con in tasca la complicità del governo del Presidente Fulgencio Batista, Charles "Lucky" Luciano e Meyer Lansky posero gli occhi su L'Avana. In poco tempo Lansky, l'ebreo americano, trasformò L'Avana nel paradiso dell'illegalità: gioco d'azzardo, grandiosi numeri di varietà, performance a base di mambo e sesso attiravano turisti da tutto il mondo, soprattutto dall'euforica America postbellica. Mentre ballerine svestite camminavano per strada e artisti come Frank Sinatra si esibivano sul palco dell'Hotel Nacional, Cuba covava sulle colline i germi della Rivoluzione. Il giovane avvocato Fidel Castro Ruz e il medico argentino Ernesto "Che" Guevara cospiravano per rovesciare il regime di Batista. E con il "Manifesto della Sierra Maestra", il Movimento di Castro si dichiarò nemico giurato della mafia cubana. Sarebbe stata guerra all'ultimo sangue. "Notturno Avana" svela una storia mai raccontata. Attraverso interviste agli ultimi testimoni, filmati inediti e fonti d'archivio, ricostruisce lo scontro militare, politico e culturale, tra la Cuba della mafia e della dissolutezza e quella della Rivoluzione. T. J. English riavvolge il nastro della memoria fino agli anni cinquanta, e con il sapore del romanzo e la veridicità di un'inchiesta rida vita al quadro cangiante e autentico della Cuba di mezzo secolo fa.
EUR 18.52
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Aut aut. Vol. 340: La medicalizzazione della vita.
"Aut aut" è una rivista bimestrale di filosofia fondata da Enzo Paci nel 1951. Attraverso la pubblicazione di materiali, saggi e interventi fornisce un quadro aggiornato del dibattito filosofico e culturale di oggi. La rivista si rivolge in modo speciale agli studenti e agli studiosi di cose filosofiche, ma anche a coloro che si occupano di problemi connessi con la psicologia, e a tutti gli operatori del mondo culturale, letterario, artistico e politico, che hanno a cuore una riflessione sulle loro pratiche.
EUR 18.05
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Aut aut. Vol. 344: Judith Butler.
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Richiesti e respinti. L'immigrazione in Italia. Come e perché
Le migrazioni sono antiche quanto l'umanità. Esodi di intere popolazioni, movimenti di singoli e gruppi, scambi commerciali, colonizzazioni pacifiche e invasioni cruente hanno costruito la storia delle civiltà. Oggi, nuovamente, le migrazioni sono tra i fattori più visibili e controversi di cambiamento delle nostre civiltà. Nelle città, nel mercato del lavoro, nelle aule scolastiche, nei circuiti delle attività illegali, avvengono sostituzioni e mescolanze di vecchi e nuovi protagonisti. La percezione diffusa è quella di uno sconvolgimento dell'ordine sociale. Ma in che misura si tratta di una percezione fondata? L'analisi di Ambrosini non concede spazio all'indulgenza verso le predicazioni xenofobe correnti, né alla sottovalutazione dei complessi problemi di trasformazione che la migrazione pone. "Richiesti e respinti" è un atto di accusa al deficit etico-politico con cui la classe dirigente (e la società in generale) fronteggia questi problemi, e insieme una piattaforma di proposte e azioni concrete grazie alle quali imprimere una svolta nei comportamenti fin qui adottati.
EUR 8.00
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Mala storie. Il giallo e il nero della vita metropolitana
Questo libro raccoglie i pezzi di cronaca di Piero Colaprico usciti sulla Repubblica negli ultimi venticinque anni. Pezzi di cronaca che sembrano racconti gialli o neri, fatti che l'occhio dell'autore trasforma in storie. Mala storie è un libro di colori. C'è il grigio dell'asfalto, il giallo delle gru, il rosso del sangue. È un libro di odori, e si sente l'odore della metropoli. È un libro di persone, o di personaggi. Anzi, è un libro di persone che sembrano personaggi e che per le strade della città ammazzano per gelosia, per vendetta o per un po' di cocaina. Che lo fanno con una Skorpion calibro 7.65, con un pugnale o con la sola forza delle mani. Di giorno in pieno centro, o in periferia a notte fonda. Un boss della malavita come Angelo Epaminonda, un infermiere che uccide i pazienti per vendere le segnalazioni alle pompe funebri, un serial killer - "il purificatore" - che ammazza perché il mondo è malato "e per ripulirlo dobbiamo morire". E poi ancora: commissari e investigatori, che fanno indagini e che prima o poi, magari, le risolvono.
EUR 7.20
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Etica della cura. Riflessioni e testimonianze su nuove prospettive di relazione
Viviamo in un'epoca di grandi cambiamenti, caratterizzata dalla compresenza di processi globali di omologazione da un lato e da processi locali di frammentazione, ricerca identitaria, differenziazione dall'altro. Affrontare il tema della cura vuol dire parlare di stato sociale e delle scelte politiche che su questo tema sono di cruciale importanza, perché riguardano la vita di tutti i cittadini: uomini, donne, bambini, anziani, famiglie, giovani e nuovi cittadini arrivati da terre lontane. Significa assumersi la responsabilità di elaborare un moderno sistema di welfare che coniughi universalismo e persona, integrazione, cittadinanza, coesione sociale e rispetto dell'essere umano nelle varie fasi della vita. Un manifesto di idee deve partire da un confronto che si sviluppi nell'operatività concreta con tutte le professionalità coinvolte, rimettendo in gioco valori ed etica personale. È importante immettere in questo confronto il patrimonio di indicazioni e riflessioni che le istituzioni, i saperi specialistici e le esperienze professionali hanno collaborato a costruire. Nell'ottobre del 2009 un gruppo di esperti e tecnici - impegnati nella didattica accademica, nell'operatività dei servizi, nella gestione di sistemi complessi socio-sanitari, nella testimonianza personale e politica - si sono riuniti in alcune giornate di riflessione. "Etica della cura" testimonia questa elaborazione, avviata al servizio della costruzione di un bene comune condiviso.
EUR 16.15
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Aut aut. Vol. 345: Inattualità di Pasolini.
Questo numero della rivista "Aut aut" presenta gli articoli di: Davide Zoletto, Raoul Kirchmayr, Michel Foucault, Pier Aldo Rovatti, Damiano Cantone, Massimiliano Roveretto, Massimiliano Nicoli, Giacomo Marramao, Dario Giugliano, Alessandro Mariani, François Jullien, Marco Galati Garritto, Chiara Pastorini.
EUR 12.35
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Tessere. Scritti, 1967-2000
Tessero raccoglie, suddivisi in tre parti, le pubblicazioni che meglio testimoniano l'originalità, la forza di pensiero e l'impegno, non solo accademico, di Letizia Comba. Negli scritti sull'antipsichiatria, l'autrice ricerca i modi per modificare il proprio sguardo allo scopo di riconoscere e accogliere la voce dell'altro e, nello stesso tempo, indaga le relazioni tra le persone che si stringono attorno al malato e al diverso. Del periodo trascorso come insegnante all'università di Urbino colpisce l'interesse alla relazione» tra maestro e allievo, e la priorità data a un rapporto vivo con gli allievi, un rapporto che richiede un coinvolgimento non solo intellettuale. La terza parte raccoglie testi scritti nel periodo trascorso al dipartimento di Psicologia dell'Università di Verona, in relazione dialettica con la Comunità filosofica Diotima. Sono scritti che riguardano la ricerca sulle genealogie femminili nella trasmissione del sapere e le riflessioni sull'arte e sul mito: fonti cui attingere per rileggere la propria storia e aprirsi a territori interiori. La voce di Letizia Comba è una voce autorevole e originale che si estende per un quarantennio. L'impegno nella ricerca antropologica al fianco di Ernesto De Martino, la partecipazione all'equipe di Franco Basaglia, a Gorizia, negli anni sessanta, la riflessione sulla famiglia e sul ruolo della donna.
EUR 8.80
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Un paese senza tempo. Fatti e figure in vent'anni di cronache italiane
È un paese che si ripete, un paese che si morde la coda, un paese senza tempo. L'Italia sembra sempre uguale. Scandali sui giornali, trame oscure, crisi economiche. Calamità ambientali, disastri morali, corruzione. Sì, in Italia il tempo sembra essersi fermato. Le lotte intestine della politica, i temi - la tv, la magistratura, l'informazione a rischio -, i protagonisti: sempre gli stessi. In un innovativo modo di fare storia attraverso la cronaca attraverso vent'anni di pezzi usciti su la Repubblica, ognuno frammento dell'interminabile crisi italiana - Concita De Gregorio coglie questo aspetto del paese. C'è stata una Prima repubblica e poi una Seconda. Ci sono stati molti governi. Si è parlato quasi ogni giorno di riforme. Ma niente da fare, è tutto uguale. Questo è un paese senza tempo.
EUR 15.20
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Il principe inesistente. La vita e i tempi di Machiavelli
Una sera d'inverno del 1513 una figura indistinta s'avviava verso una modesta casa signorile a Sant'Andrea in Percussina, a pochi chilometri da Firenze. Si era levata in piedi dalla panca della taverna, aveva scansato carte e dadi, e fatto un cenno di saluto con la mano. Era Niccolò Machiavelli, oppresso dalla condanna al confino che il gioco non bastava a fargli dimenticare. Poco più di un anno prima era stato protagonista della scena politica fiorentina, ma al rientro al potere dei Medici la Fortuna gli aveva voltato le spalle. Il brusco cambio di regime lo aveva privato dell'impiego. Il suo presunto coinvolgimento in una congiura antimedicea gli era costato la tortura, il carcere e il confino. Gli rimaneva ora una sola missione da compiere: tornare nelle grazie della famiglia più potente di Firenze. Lo avrebbe fatto chinandosi ogni sera sulla scrivania del suo studiolo, dopo aver indossato con riguardo i panni curiali. Avrebbe preso in mano la penna, l'avrebbe intinta nell'inchiostro e avvicinata alla pagina scura per l'ombra del capo. Scrisse "Il principe" dedicato a Lorenzo de' Medici, nipote del Magnifico: non voleva passare alla storia, voleva solo riottenere il suo posto nella Cancelleria fiorentina. Qualsiasi impiego andava bene, anche "rotolare un sasso" per la dominante famiglia dei Medici. Un Machiavelli umanissimo prende vita nelle pagine del "Principe inesistente", suo ritratto fedele che rovescia l'immagine algida di genio politico.
EUR 18.52
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I minuti neri
Paracuàn, Golfo del Messico, 2003. L'agente Ramon Cabrerà, detto el Macetón, indaga sulla fine di Bernardo Bianco, un giornalista a cui è stata confezionata una "cravatta colombiana": gola tagliata e lingua penzolante dallo squarcio. Un'esecuzione nello stile del narcotraffico, controllato sempre più dai colombiani. Ma Cabrerà ha dei sospetti. Gli indizi rivelano un'inquietante serie di omicidi, avvenuti in città venticinque anni prima. Paracuàn, 1978. Uno dopo l'altro vengono rinvenuti 1 corpi mutilati di quattro bambine, massacrate da un killer misterioso, noto come lo Sciacallo. La città è sconvolta. L'assassino introvabile. Un poliziotto debole di stomaco indaga. Paracuàn, 2003. Cabrerà scopre che il giornalista ucciso stava scrivendo un libro sulle quattro bambine uccise ed è determinato a scoprire la verità. Emerge un intreccio di episodi oscuri e carico di colpi di scena. Il detective illumina i sotterranei dove politici, polizia, sindacati, cartelli della droga, Chiesa, mondo degli affari e parte della stampa sono complici dell'occultamento di verità scomode.
EUR 6.80
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The blue moment. Come «Kind of blue» ha cambiato la musica
Il più straordinario fra tutti i suoni, il più diffuso. È il suono dell'isolamento. E Miles Davis l'ha venduto a milioni di persone. Ma "Kind of Blue" non è solo la Bibbia dei jazzisti, l'album che ogni appassionato dovrebbe conoscere. È il frutto di movimenti artistici, filosofici e culturali che hanno dato forma al Novecento, è la scintilla di un nuovo modo di fare musica, di utilizzare gli strumenti e inventare sonorità. Un nuovo modo di fare musica che ha investito tutto il ventesimo secolo. Richard Williams evoca l'essenza del capolavoro meditativo e malinconico di Davis a partire dalla storia della sua creazione, poche miracolose ore dell'agosto 1959 in una chiesa sconsacrata di Manhattan convertita a studio d'incisione, e ne individua le connessioni con differenti riflessioni culturali del suo tempo: le ammalianti tavolozze impregnate di blu di Picasso, Matisse e Yves Klein, le architetture minimali di Mies van der Rohe, il mito letterario dell'uomo isolato, enigmatico, disilluso, libero di Jean-Paul Sartre e della Beat Generation. " The Blue Moment" guarda a grandi del jazz come John Coltrane, Keith Jarrett e Chick Corea; a compositori dell'avanguardia come Steve Reich, Terry Riley e La Monte Young; a leggende del rock come i Velvet Underground e Brian Eno, oltre che al padrino del soul, James Brown. Richard Williams scrive una lettera d'amore, quasi un'affermazione di fede: "Quando ti innamori di Kind of Blue vorresti continuare a comprarlo".
EUR 8.00
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La pena di morte in America. Un'anomalia nell'era dell'abolizionismo
Per quanto dall'Europa ci appaia disumana e inefficace, espressione di una cultura puritana e punitiva, negli Stati Uniti la pena di morte non è un barbaro retaggio del passato. In questo studio, David Garland dimostra che, dove è rimasta in vigore, la pena capitale ha saputo trasformarsi seguendo i grandi cambiamenti culturali e politici della società americana. Nel tempo, si è passati dal pubblico rituale del linciaggio alla procedura asettica e discreta dell'iniezione letale, e dalle torture sul patibolo a una rigida codificazione giuridica, mentre le urla della folla inferocita nelle piazze hanno lasciato spazio agli appelli delle associazioni per i diritti delle vittime. Le corti federali hanno dunque razionalizzato e "civilizzato" la pena di morte, che però continua ad accompagnarsi a discriminazioni, ritardi e incertezze nelle esecuzioni, oltre che a interminabili dibattiti e agguerrite campagne popolari. Il libro ripercorre le continuità e le discontinuità storiche di un istituto che rappresenta un unicum nei sistemi penali occidentali, mettendone in luce le implicazioni di tipo culturale, emotivo e simbolico: la radicatissima tradizione americana di federalismo e democrazia locale - ma in molti stati anche di violenza e razzismo -, la mitizzazione della volontà popolare, il fascino paradossale delle esecuzioni, che esorcizzano la repulsione e l'ansia della morte illudendo i cittadini di poterla controllare.
EUR 14.00
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Capri 1905-1940. Frammenti postumi
«Capri, prima ancora di essere un'isola, è l'Isola.» È qui che, fra il 1905 e il 1940, sulla piazzetta, al caffè o in clausura, lavorarono anarchici, socialisti, futuristi, poeti e profeti. L'isola è stata il palcoscenico estenuato di incontri e addii fra dandy radicali, esteti dannunziani, facoltosi disoccupati e dilettanti supremi: il microparadiso terrestre in cui una cultura raffinata e astenica celebrava le proprie ambasce crepuscolari e recitava la diversità, lo spleen, l'isolamento, l'insofferenza velleitaria per il proprio tempo. Ma soprattutto Capri è stata l'imprescindibile punto di convergenza per chi esplorava nuove forme di linguaggio artistico e di teorizzazione politica, elaborando nuovi progetti di umanità e generando utopie ad alto potenziale: la fucina di ideologie, movimenti e correnti che determinarono la storia europea del Novecento. Fra gli scogli di Marina Piccola o fra le rovine di Villa Jovis si dettero convegno le personalità cruciali per le avanguardie degli anni venti e trenta: i futuristi con Marinetti, Prampolini e Depero, e i circumvisionisti; Romaine Brooks, Marevna, Walter Benjamin e Peggy Guggenheim. Nelle strade di Capri e intorno alle sue dimore spirava il vento politico dell'Est, con la Prima scuola superiore di propaganda e d'agitazione per operai fondata da Bogdanov, Lunacarskij e Gor'kij (nonostante l'opposizione di Lenin). Su tutti, Edwin Cerio - l'ironico bardo del cosmopolitismo caprese - accoglieva gli esuli e faceva da ponte fra la cultura internazionale e la cultura mediterranea. In Capri Lea Vergine, Elisabetta Fermani e Sergio Lambiase raccontano prestigio e decadenza dell'isola: affrontano i labirinti delle memorie dei sopravvissuti, si avventurano nello spoglio di carte d'archivi privati o semipubblici, distillano i momenti privilegiati e ignoti di molte vite, e con l'aiuto di questi documenti originali e testimonianze vive arrivano a tratteggiare, infine, questo esterno con figure. Capri, inventario unico di storie e incontri, disegna una topografia culturale d'eccezione; narra un luogo e un tempo irripetibili, ma di cui oggi avremmo sommamente bisogno.
EUR 27.55
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Blue nights
"Blue nights" sono le ore lunghe e luminose della sera che a New York preannunciano il solstizio d'estate, "l'opposto della morte del fulgore, ma anche il suo annuncio". Sono passati sette anni da quando Joan Didion e John Gregory Durine festeggiavano il matrimonio della figlia Quintana Roo nella cattedrale di St. John the Divine in Amsterdam Avenue. Joan Didion ripensa a quel giorno, ai gelsomini del Madagascar nei capelli di Quintana, al fiore di frangipani tatuato sulla spalla. I ricordi rievocano istantanee dell'infanzia di Quintana: Malibù, la scuola di Holmby Hills, la California Meridionale e le sue stagioni "che arrivano in modo così teatrale da sembrare colpi di un destino inatteso". I ricordi spingono Joan Didion a interrogarsi sul suo essere madre, ora che la figlia non c'è più. A rileggere ogni singolo evento della vita di Quintana alla ricerca di segni che forse non aveva voluto vedere. A fare i conti con la propria, inaspettata vecchiaia. Come "L'anno del pensiero magico", "Blue nights" colpisce per la precisione chirurgica con cui parla del dolore.
EUR 6.00
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Dal Colle più alto. Al Quirinale, con Ciampi negli anni in cui tutto cambiò
Il 14 maggio 1999, Antonio Puri Purini viene chiamato dal Quirinale per affiancare Carlo Azeglio Ciampi, appena eletto presidente della Repubblica Italiana, nel ruolo di consigliere diplomatico. Comincia così la sua esperienza accanto alla personalità politica che più di ogni altra, negli ultimi decenni, ha saputo infondere passione, serietà e concretezza al servizio del Paese. Il presidente, salito in carica con i governi di centrosinistra di D'Alema e Amato, si trova ben presto ad affrontare eventi che sconvolgono gli equilibri mondiali. L'attentato alle Torri gemelle, l'intervento armato in Afghanistan, la guerra preventiva in Iraq irrompono con prepotenza nell'agenda della politica estera italiana, che, sotto la guida del governo Berlusconi, tornato al potere nel maggio 2001, devia bruscamente dal suo solco naturale. La rottura di un codice comportamentale collaudato, il riposizionamento forzato e incomprensibile nei rapporti con i partner europei, le intemperanze senza precedenti delle componenti leghiste minano seriamente la credibilità del nostro Paese. Nei giorni drammatici dello scoppio del conflitto iracheno, l'Italia sta per essere trascinata in una guerra unilaterale, al di fuori del mandato delle Nazioni Unite. La fermezza del presidente riesce, però, ad ancorare il ruolo italiano a una cornice multilaterale.
EUR 7.00
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E a mio nipote Albert lascio l'isola che ho vinto a Fatty Hagan in una partita a poker
Gran Bretagna, primi anni settanta. Un'isoletta nella Manica, al di fuori delle acque territoriali inglesi: pochi metri di rocce e scogli, nessun albero e una nutrita popolazione di gabbiani. Agli occhi del giovane Albert - ne è appena diventato il proprietario grazie all'eredità dello zio Alt, che l'ha vinta in una leggendaria partita a poker - l'isola ha un'unica attrattiva: la bellissima Victoria, figlia di un avvocato, che vi si reca ogni giorno a prendere il sole. Una sera i due rimangono soli avvolti in una fitta nebbia e, mentre Albert si accinge a sedurre la ragazza, un peschereccio della marina sovietica si incaglia sugli scogli. Più che dall'invasione della sua proprietà, Albert è sconvolto dallo scoprire che il peschereccio è in realtà una sofisticata nave spia. Il padre di Victoria consiglia al protagonista di affittare ai russi parte dell'isola per una cifra altissima, in attesa di disincagliare la nave. L'Unione Sovietica accetta con entusiasmo, conquistando una postazione radar nel cuore delle acque inglesi. La risposta degli Stati Uniti non si fa attendere: in poco più di un'ora affittano l'altra metà dell'isola e vi sbarcano un reparto di marines. Gli occhi del mondo sono puntati sull'isola di Albert, che riproduce in miniatura le tensioni della Guerra fredda: le due superpotenze si affrontano armate, separate da una barriera di filo spinato sorvegliata da un mastino asmatico e da una striscia di rocce, dove sono piantate le tende inglesi.
EUR 13.78